A Bolsena la presentazione del volume “Invasioni russe. Polonia 1939 – Ucraina 2022” di Michele Nobile

BOLSENA ( Viterbo) – Si terrà a Bolsena sabato 10 dicembre alle ore 16.30 presso l’Auditorium comunale in piazza Matteotti la presentazione del libro di Michele Nobile Invasioni russe. Polonia 1939 – Ucraina 2022, Massari editore. Presiede l’incontro Antonella Marazzi e intervengono Antonio Quattranni  e Roberto Massari.

Il nuovo libro di Michele Nobile – una delle principali teste teoriche esistenti in Italia, ma non riconosciuto «ufficialmente» tale perché fuori dalle accademie, dalla televisione, dai partiti e dai giornali – affronta la ricostruzione storiografica ed economica delle conseguenze del Patto Hitler-Stalin siglato nell’agosto 1939, che permise la duplice invasione della Polonia e l’inizio della Seconda guerra mondiale. Traccia poi  alcune analisi molto attuali sulle motivazioni dell’imperialismo russo nel reprimere i pochi Stati dell’ex Urss in cui può permetterselo, spiegando che la logica è sempre la stessa: il sogno dittatoriale di ricreare l’Impero euroasiatico dell’epoca zarista.

Un libro che attacca duramente la «sinistra reazionaria», cioè quella parte della ex sinistra che si è schierata contro la Resistenza ucraina. Quindi un libro polemico che affronta un tema d’attualità politica fornendo tutte le analisi indispensabili sul piano storico, economico, politico e anche militare.

Fin dai primi giorni dell’invasione russa dell’Ucraina, Michele Nobile, il polacco Zbigniew Kowalewski, l’argentino Horacio Tarcus, il francese Michel Antony, Antonella Marazzi e Roberto Massari avviarono su Utopiarossa.blogspot.com una campagna d’informazione sui precedenti storici di tale invasione: come l’Ucraina avesse patito sotto lo zarismo, poi sotto il bolscevismo, sotto lo stalinismo (il genocidio noto come holodomor), il breznevismo e infine sotto l’imperialismo del regime putiniano, nonostante l’indipendenza conquistata nel 1991.

In appendice, un testo polemico di Massari sul neutralismo pacifista che in realtà concede una copertura all’aggressione di Putin e una spiegazione del termine da lui coniato di «hitlero-comunismo» per coloro che sostengono tutte le aggressioni russe, comprese quelle sovietiche fatte in alleanza col nazismo.

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