A Mosca stamani la parata per il giorno della vittoria

Questa mattina, a Mosca si sta svolgendo la parata per il Giorno della Vittoria in ricordo della fine della Seconda Guerra mondiale. Molto atteso il discorso del presidente Putin, che ieri in un messaggio inviato ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk ha detto di combattere contro la “feccia nazista” e “come nel 1945, vinceremo”.Il presidente ucraino Zelensky ha risposto: “La Russia ha dimenticato tutto ciò che era importante per i vincitori della seconda guerra mondiale”. Mentre il ministro degli Esteri, Di Maio ha riferito: “Qualsiasi cosa dirà Putin, dobbiamo rispondere uniti e con fermezza con un’escalation diplomatica”. Zelensky ha continuato a chiede al G7 che i russi si ritirino “da tutta l’Ucraina” e i leader riaffermano che Putin “non deve vincere” perchè “ha violato l’ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle nazioni Unite, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale per risparmiare alle successive generazioni la piaga della guerra”. Intanto Occidente e Giappone si impegnano a mettere al bando il petrolio russo, sebbene con gradualità e si preparano ulteriori sanzioni, dal Regno Unito anche nei confronti della Bielorussia.

La parte aerea della parata a Mosca è stata cancellata “per le condizioni meteo”. Il presidente russo Vladimir Putin aprendo il suo discorso per la giornata della vittoria: “Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”. Una delegazione di veterani americani della Seconda guerra mondiale “avrebbe voluto venire a Mosca per partecipare alle celebrazioni per la sconfitta del nazismo, ma è stato loro vietato” di farlo”. “L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere” ha detto Putin, sottolineando che con l’attacco all’Ucraina Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “una attacco era stato preparato, anche alla Crimea”.

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