A Viterbo la prima lezione della scuola di sensibilizzazione socio-politica “Mario Fani” (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- “Una scuola per promuovere una formazione integrale della persona, in grado di coniugare libertà e responsabilità, in vista del bene comune”. Questa la prima finalità che la Scuola di Sensibilizzazione Socio-Politica “Mario Fani” inaugurata venerdì 14 febbraio presso l’Aula Magna dell’Università della Tuscia alla presenza del vescovo Orazio Francesco Piazza, il prorettore Alvaro Marucci, il colonnello della Guardia di Finanza Carlo Pasquali.
L’iniziativa promossa dalla Diocesi di Viterbo, vede la collaborazione dell’Università degli Studi della Tuscia, dell’Istituto Universitario “Progetto Uomo” di Montefiascone e dell’Istituto Filosofico-Teologico “San Pietro” di Viterbo.
Sono intervenuti il prof. Maurizio Ridolfi, docente di Storia Contemporanea dell’Unitus, il prof. Giulio Guarini docente Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa, Pierluigi Vito, responsabile del Servizio di Formazione Socio Politica della Diocesi di Viterbo e in video conferenza il card. Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, Conferenza Episcopale Italiana.
Ha moderato l’incontro il giornalista Bruno Mobrici.
Il prorettore Marucci, ha portato i saluti del rettore Ubertini assente per impegni istituzionali.
“Vi porto anche i saluti di tutti i docenti dell’ateneo. Ringrazio S.E. il vescovo Piazza per l’attenzione che riserva alla nostra università. Attualmente, la formazione assume un’importanza sempre più rilevante verso il mondo del lavoro, mentre il nostro compito è quello di dare cultura ed educare. A tale proposito voglio citare Plutarco che asseriva: i giovani non sono un vaso da riempire, ma un fuoco d’accendere. Con questo intento accogliamo le finalità di questa nuova opportunità che offriamo ai nostri alunni e docenti”.
A seguire i saluti del vescovo Piazza: “La Democrazia, tra forma e sostanza” è la quarta scuola che io fondo sull’esperienza di quella di Vittorio Bachelet. Questa Scuola nasce con La collaborazione tra varie istituzioni, la sinergia con l’Università e con tutti i responsabili che opereranno nel percorso di sensibilizzazione, alla crescita della coscienza sociale e civile, svolgeranno un ottimo lavoro. Questa è una sfida per tutti gli alunni degli istituti superiori e universitari, perché noi possiamo avere una coscienza attenta, ma se è confusa e disordinata, non percepiamo più la coscienza creativa nel rispetto della libertà, dignità e responsabilità”.
Ai saluti istituzionali, si sono aggiunti quelli di Pierluigi Vito, responsabile del Servizio di Formazione della Diocesi.
“Grazie per essere così numerosi al nostro incontro. Da ciò si evince che abbiamo a cuore la nostra dimensione di cittadini. La scuola “Mario Fani” un’avventura formativa, da costruire insieme nella pluralità. Un progetto volto ad aiutare i giovani ad appassionarsi al valore della partecipazione e della cittadinanza nel rispetto della dignità umana, per il bene comune e la solidarietà”.

Il corso si rivolge principalmente agli studenti dai 17 ai 30 anni, con la possibilità di ottenere crediti formativi (per iscrizioni e informazioni mail scuolamariofani@diocesiviterbo.it)

• Programma dei prossimi incontri: INCONTRI ORDINARI (Cedido – Piazza San Lorenzo) 21 febbraio ore 15.30– Una Repubblica “fondata sul lavoro” precario e povero docenti: Alessandro Somma, Università La SapienzaValeria Cirillo, Università La Sapienza
• 28 febbraio ore 15.30– L’architettura istituzionale in dialogo coi principi fondamentali Umberto Ronga, Univ. Federico II Napoli docente Fabio Pacini, Unitus
• 7 marzo ore 15.30– Le disuguaglianze come antitesi della democrazia docenti Alessandro Sterpa e Chiara Grazini, Unitus
• 14 marzo ore 15.30– L’Italia, l’Europa, la pace docente Sante Cruciani, Unitus e Pasquale Ferrara, ex ambasciatore, docente Luiss
• 21 marzo ore 15.30– La sussidiarietà come corresponsabilità del bene comune docenti Daniela Ropelato, Resp. Master Dottrina Sociale Univ. E Sophia Leonardo Becchetti, Università Tor Vergata
• INCONTRO CONCLUSIVO (Sala Alessandro IV – Piazza San Lorenzo)28 marzo ore 17– Camaldoli, la Costituente e noi: il contributo cattolico alla Repubblica docenti Maria Luisa Sergio, Luigino Bruni, Alberto Lo Presti.
Il prof. Giulio Guarini, referente UNITUS per il progetto e docente di Economia politica presso l’Università ha evidenziato l’importanza del dialogo tra i principi della Dottrina Sociale della Chiesa e le scienze sociali.
“Seguendo i vari relatori, ha commentato il prof. Guarini, gli studenti universitari e i giovani alunni degli Istituti Superiori, potranno ricevere spunti per una più completa lettura della nostra attuale società e per un impegno negli ambiti della vita economico sociale”.
Presenti in sala il Prof. Massimiliano Nisati coordinatore dell’area didattica dell’Istituto Università “Progetto Uomo” di Montefiascone e Prof.ssa Annunziatina Boccia direttore dell’Istituto Filosofico-Teologico “San Pietro” di Viterbo, hanno ringraziato per il coinvolgimento in questo progetto, perché potranno portare un contributo con il loro indirizzo di scuole finalizzate, attraverso la scienza dell’educazione, ad orientare e accompagnare i giovani alla condivisione di una vita sociale responsabile e completa.
L’intervento del prof. Maurizio Ridolfi attraverso la ricca esperienza di studioso di storia, con un linguaggio molto coinvolgente, ha introdotto il concetto di Nazione e Patria, soffermandosi sul significato di costituzionalismo civile, come discorso pubblico che ha sostenuto la nascita delle repubbliche.
Una buona parte della relazione ha riguardato la Costituzione della Repubblica Italiana, che si pone al vertice della gerarchia delle fonti nell’ordinamento giuridico e ha più volte citato le parole di Papa Francesco durante la sua visita nella città di Trieste (7 luglio 2024 in occasione della 50° settimana sociale dei cattolici in Italia):
“Dare spazio alla solidarietà sociale in tutte le sue forme; dare sostegno al ritorno di un’etica sollecita del bene comune; dare significato allo sviluppo del Paese, inteso come globale miglioramento della qualità della vita, della convivenza collettiva, della partecipazione democratica, dell’autentica libertà”.
Le conclusioni del primo incontro al card. Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, Conferenza Episcopale Italiana, in video conferenza.
“Un ringraziamento a tutti i soggetti coinvolti in questo progetto. Spesso mi è capitato di parlare di Costituzione e se ne parlerà molto ancora, perché quest’anno ricorrono gli 80 anni della fine della seconda guerra mondiale, documento che è stato la via maestra nel proseguo della storia del nostro paese. Attualmente è giusto che la Chiesa si misuri con le problematiche sociali. Più che mai, c’è necessità di rivalutare e rispettare la centralità della persona, la libertà individuale, il lavoro nella collettività: lavoro, uguaglianza e pace, analizzando i modi critici e le opportunità offerti dagli strumenti di partecipazione democratica”.

  

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