ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – L’11 luglio 2024, alle 21:30, verrà celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato. Ziad Trabelsi e Carthage Mozaik in concerto. Il primo è membro dell’Orchestra di Piazza Vittorio. E’ un musicista tunisino che da anni vive e lavora a Roma. Virtuoso di ‘oud, il liuto arabo, oltre che cantante, è un raffinato compositore.
Nel suo repertorio s’incontrano la grande tradizione araba e tutte le suggestioni musicali dalle quali Ziad viene ogni giorno sorpreso e stimolato.
La canzone francese e italiana, ma anche il rock e il blues anglo-americano, si mescolano abilmente e con grande naturalezza nella sua musica.
Le sue canzoni e la sua musica sono una sorta di “neofolk urbano” senza confini geografici. Il risultato è un progetto di musica d’autore e di ricerca tra improvvisazione e contaminazione.
Carthage Mozaik è un gruppo nato attorno all’esperienza di Ziad Trabelsi, musicista, cantante e compositore nato a Tunisi in una famiglia d’arte (il padre è stato musicista e autore nell’orchestra araba della Medina di Tunisi) che vive a Roma dal 2002. Il contatto sviluppato in Italia con altri musicisti dalle provenienze più varie — dalla canzone al rock, dal blues alla musica popolare del nostro paese — lo ha spinto a cercare o a creare occasioni di dialogo mantenendo un legame profondo con le proprie origini e con il il suo strumento di selezione: l’oud. A partire dalla sua pluriennale collaborazione con l’Orchestra di Piazza Vittorio sono nati altri gruppi tra i quali, nel 2009, Carthage Mosaik, ispirato a una sorta di neofolk urbano senza confini geografici. Le tracce arabe disseminate ovunque nella musica popolare del Mediterraneo vengono evidenziate e valorizzate, sottolineando la capacità che ha la musica di mescolarsi, diffondersi e trasformarsi per un movimento spontaneo, innato. Il risultato è un progetto musicale di ricerca tra autorialità, improvvisazione e contaminazione.
Ziad Trabelsi, oud e voce, Houcine Ataa, voce, Paolo Rocca, clarinetto, Emanuele Bultrini, chitarra, Gianluca Casadei, fisarmonica, Simone Pulvano, percussioni.