ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – In attesa delle principali festività annuali (Carnevale, Pugnaloni, Festa patronale) Acquapendente ha celebrato S. Antonio Abate. Il programma del capoluogo organizzato dalla Signora Rachele Venanzi in collaborazione con Pro Loco e Comune è ruotato attorno alle celebrazioni della stupenda icona-statua ospitata presso la Chiesa di Santa Caterina. Giovedì 16 alle ore 12.00 tradizionale distribuzione della minestra di fave. Alle ore 18.00 dalla Chiesa di S. Agostino messa vespertina a cui è seguito trasporto in processione della statua stessa (tratto Chiesa Santa Caterina – Basilica Concattedrale del Santo Sepolcro). Terminata la stessa distribuzioni di panini con salsiccia e vino. Venerdì 17 alle ore 09.00 rinfresco gratuito presso la Sala Bigerna in Via Marconi. Mezz’ora dopo uscita della banda musicale. Dalle ore 10.00 sfilata per le vie cittadine di carrozze e cavalli. Al termine visita del Signore alla Casa di Riposo San Giuseppe. Alle ore 11.00 Santa Messa Solenne nella Concattedrale a cui seguirà benedizione degli animali. Dopo il rientro della statua in Santa Caterina rinfresco gratuito presso la Sala Bigerna. Le origini della festa in salsa altoviterbese si perdono nella notte dei tempi. Grazie alle ricerche effettuate dal compianto Signore Geometra Luigino Chiodo e dalla Dottoressa Gabriella Barboni nell’ormai lontano Gennaio 1987 l’accuratissimo volume contenente una stupenda prefazione dell’allora Vescovo Luigi Boccadoro, parlano della presenza di registri della Confraternita custoditi nella Curia Vescovile. Si tratta di tre volumi manoscritti su cartapecora di cui un volume pertinente l’amministrazione di detta Confraternita dal 1534 al 1542. Un altro è un insieme di verbali, adunante, inventari e memorie con data dal 1582 al 1694. L’ultimo è un prezioso manoscritto in latino che riguarda la delibera di Roma per l’aggregazione della Confraternita di S. Antonio e quella di S. Rocco datato 1625.