VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo la lettera che l’Ufficio Diocesano di Pastorale della Salute ha inviato al Presidente della Croce Rossa di Viterbo, inerente il fatto accaduto dell’aggressione al soccorritore: “Gentile Presidente, apprendiamo dell’ennesima espressione aggressiva nei riguardi dei Soccorritori. L’espressione è da esecrare. Esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro dispiacere che corre su due piani: “il dolore fisico e morale dell’aggredito in quanto persona e quello della ferita che colpisce la comunità tutta”.
Sorvoliamo le molteplici cause che incidono sull’anima dello stato sociale che ha accompagnato, che accompagna e accompagnerà i nostri giorni. Da cittadini prima di tutto e attenti accoglienti osservatori non si può fare a meno di richiamare l’attenzione de sull’aggressore, sul suo malessere manifesto.
Solidamente viene sempre riportato il fatto, ma non ci si cala dentr40 le pieghe dello stesso. Forse l’accaduto è l’occasione per soffermarci oltre il vedere e a fondare nel guardare. Ho vissuto tanta accoglienza anche nel nostro pronto soccorso e ora, qualche volta, mi sono trovata a viverlo come accompagnatrice di pazienti, Forse è il caso veramente di unire menti e cuore, diverse esperienze per ricostruire; vi giunga il nostro conforto.