Andrea Danti lista “Insieme”, “Da oggi parleremo di programmi, di idee e di come arrivare a una Montefiascone migliore. #insieme”

di LIA SARACA-

MONTEFIASCONE – “Come già detto, mi assumo la responsabilità politica e umana di aver riunito il centrodestra. Questa è la mia ultima parola sull’argomento. Da oggi parleremo di programmi, di idee e di come arrivare a una Montefiascone migliore. #insieme”. Così Andrea Danti, candidato sindaco della lista “Insieme” dopo le polemiche innescate dall’autoesclusione dell’ex assessora Rita Chiatti, Riccardo Minciotti e del coordinatore comunale della Lega, Augusto Bracoloni. Decisione presa dopo l’intesa che ha portato in lista alcuni esponenti dell’ex amministrazione Paolini. Unificando così le due compagini elettorali sostenute dal centrodestra e civici.

“Avevo fatto pubblicamente un appello a tutte le forze politiche – evidenzia Danti – e infine ho messo da parte le differenze e le divergenze, aprendo ad alcuni esponenti della passata amministrazione che hanno manifestato la volontà di confluire nel progetto “Insieme – Danti Sindaco”.

Di seguito aggiunge: “Qualcuno, nelle ore antecedenti alla presentazione delle liste, ha legittimamente ritenuto di fare altre scelte alla luce dei radicali mutamenti avvenuti. Sono dispiaciuto della tensione creatasi e dei fraintendimenti con molti amici che sono umanamente rimasti delusi da alcune scelte politiche. Purtroppo per riuscire ad attuare determinati programmi servono consensi, progetti, convergenze e concretezza”.

E sull’iter che ha portato alla composizione delle  liste elettorali, il candidato sindaco della lista Insieme afferma che è stata “a dir poco surreale e probabilmente unico nella storia – spiega -. Ad agosto, a Montefiascone c’erano quattro liste: Insieme, l’ex-Melograno, il PD e Patto Civico. È stato un mese intenso, dove ogni esponente politico ha avuto a che fare con tutti gli altri, armato di buona fede e buone intenzioni, ma con il principale obiettivo di trovare un’intesa al fine di vincere le elezioni e attuare il proprio programma”.

Lo stesso Danti ha preso parte a incontri “assistendo a trattative e scene da “mercato delle vacche”  – conclude – messe in atto da chi oggi finge una verginità politica e grida allo scandalo. Poi, Patto Civico ha deciso legittimamente di confluire nel PD, probabilmente anche su spinta “dall’alto” per dare una continuità locale all’alleanza regionale tra Zingaretti e 5Stelle”.

 

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