Aquilanti: salvezza rimandata al 10 novembre
di FEDERICO USAI –
VITERBO – Chi non conosce a Viterbo l’azienda di termoidraulica Aquilanti ? Da oltre 50 anni opera nella nostra città e in altre dieci filiali in tutto il centro Italia. L’azienda Aquilanti però non naviga in buone acque ed è in liquidazione dal 20 ottobre.
Saranno molte le sedi che, secondo la situazione attuale, dovranno chiudere i battenti : una sede in provincia di Viterbo, tre in quella di Roma, una a Rieti, una a Orvieto in Umbria e quattro in Toscana. Elenchiamo di seguito le sedi : Civitavecchia, Roma Salaria, Roma Tuscolana, Rieti, Barberino Val D’Elsa, Firenze Ponte a Ema Point, Follonica, Orbetello, Orvieto e Civita Castellana. Quindi la storica e conosciutissima azienda Aquilanti dovrebbe chiudere in tutto il centro Italia dieci filiali e dovrebbe lasciar aperta la sede di Viterbo come punto vendita.
I lavoratori coinvolti (68 persone: 25 a Viterbo e 43 distribuiti sulle diverse filiali) stanno attraversando momenti terribili, pensando al loro lavoro che sta per andare in fumo e pensando a come si potrà salvare il proprio futuro. C’è chi lavorava da Aquilanti da più di trenta anni e vedeva in questa azienda il suo futuro, un futuro che sta svanendo…
Proprio oggi c’è stato un incontro con il Prefetto negli uffici della Prefettura di Viterbo, su richiesta della Filcams CGIL Fisascat CISL Uiltucs UIL territoriali, la società Aquilanti Spa, rappresentata dal liquidatore, da poco nominato, dott. Simone De Filippi e dal Direttore generale dott. Armando Cappuccio, le OO.SS. e i delegati sindacali. E da come viene spiegato nel comunicato che pubblichiamo integralmente, sembra che una società del settore è interessata a salvare l’azienda Aquilanti e in tribunale dovrebbe esser stata presentata la proposta di affitto d’azienda da parte di una società del settore. Il 10 novembre il soggetto interessato, di cui non si sa il nome, rivelerà la sua proposta che sarà sottoposta al giudizio della procedura.
Mancano solo cinque giorni per sapere quale sarà il futuro di una delle più conosciute aziende di termoidraulica della Tuscia e soprattutto il futuro di tante famiglie e tanti lavoratori.
Pubblichiamo di seguito il comunicato relativo all’incontro di questa mattina in Prefettura :
” Oggi, 05 novembre 2021, si sono incontrati, presso gli uffici della Prefettura di Viterbo, su richiesta della Filcams CGIL Fisascat CISL Uiltucs UIL territoriali, la società Aquilanti Spa, rappresentata dal liquidatore, da poco nominato, dott. Simone De Filippi e dal Direttore generale dott. Armando Cappuccio, le OO.SS. e i delegati sindacali.
L’incontro è stato richiesto, vista la delicata situazione in cui versa la società, per capire se i lavoratori coinvolti (68 persone: 25 a Viterbo e 43 distribuiti sulle diverse filiali) riceveranno il saldo della retribuzione di ottobre, per conoscere lo stato delle eventuali trattative di acquisizione/affitto di rami d’azienda della società da parte di terzi e lo stato della richiesta di modifica della CIGS presentata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’azienda è in fase di concordato preventivo; 2/3 anni fa poteva contare su circa 200 dipendenti, oggi ridotti a 68 unità a seguito di un’emorragia di dimissioni presentate da coloro che non hanno avuto più fiducia nel futuro dell’azienda.
Il liquidatore ha informato che la sua azione è sempre vincolata alle autorizzazioni degli organi della procedura. Lo stesso pagamento del saldo della retribuzione è soggetto a tale iter. Il 15 novembre può essere considerata la data verosimile per saldare il debito con i lavoratori qualora arrivasse l’autorizzazione.
I Lavoratori , comunque d’accordo con le Organizzazioni Sindacali si riservano , qualora non venisse saldata la retribuzione di Ottobre 2021 di intraprendere ulteriori iniziative di lotta.
Ha, altresì, informato che è stata depositata in tribunale la proposta di affitto d’azienda da parte di una società del settore. Il 10 novembre il soggetto interessato, che per il momento si avvale di un patto di riservatezza, paleserà la sua proposta che sarà sottoposta al giudizio della procedura.
In attesa di questi ulteriori sviluppi la società ha manifestato la sua volontà a riaprire, già lunedì prossimo, le filiali da oggi chiuse: chiaramente dove le dimissioni del personale lo consentano e dove i problemi operativi legati ad un software gestionale vengano superati.
La modifica della CIGS presentata al Ministero del Lavoro rimane in attesa degli sviluppi sopra descritti.
I lavoratori rimasti a presidiare il loro posto di lavoro, provati da anni di lunga sofferenza, dalla insicurezza sul proprio futuro occupazionale, attendono gli sviluppi che dovrebbero avere un esito, ci auguriamo positivo, la prossima settimana.
Nel frattempo le OO. SS. hanno chiesto, facendo leva sulla sensibilità dimostrata dalla Prefettura di Viterbo in merito all’intera vicenda, di mantenere il tavolo del confronto aperto. “