VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Sabato 11 Giugno mi sono recato presso la Cittadella per comunicare il mio diritto all’esenzione per l’età maturata: ore 09.00 prendo il biglietto ed attendo il mio turno e quando sono arrivato allo sportello un impiegato, molto gentile ed educato, mi ha detto: “deve compilare questo modello e consegnarmi in allegato la fotocopia del documento di riconoscimento”. Non essendoci alcuna possibilità di fotocopiare il documento in loco ho girato con la vettura fino a che ho trovato un negozio che mi ha consentito di produrre la fotocopia.
ore 9.40 nuova fila di attesa e lo stesso, gentile ed educato, impiegato mi riferisce che devo produrre anche copia della tessera sanitaria. Mostro qualche segno di irritazione ma eseguo per la seconda volta lo stesso precedente percorso.
ore 10.45 ennesima fila di attesa, questa volta tutto a posto, ma con mia sorpresa l’impiegato prende la copia della tessera sanitaria e con lo scanner legge il codice a barre presente sulla stessa. Domando perché tale operazione non l’ha eseguita con l’originale senza costringermi a portare la fotocopia “questa è la procedura”.
ore 11,05 sono uscito dalla ASL Domanda: E’ possibile che l’informatizzazione della ASL non consenta una procedura che possa favorire i cittadini e non penalizzarli? In ultimo la ASL avrebbe potuto attivarsi per la presenza, almeno, di una fotocopiatrice in sala funzionante con moneta”. Ettore Veschi
Asl Viterbo, esenzione per età maturata: la vicissitudine di un cittadino
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