Asl Viterbo: presentato il nuovo piano territoriale sanitario alla presenza dell’assessore D’Amato

di LORENZO TRIONFO –

VITERBO – Nella giornata odierna, presso la sala riunioni della Cittadella della Salute di Viterbo, si è svolto l’incontro con l’Assessore alla Sanità e all’integrazione socio-sanitaria Alessio D’Amato: tema dell’incontro, a cui ha preso parte anche il Direttore Generale ASL Viterbo Daniela Donetti, è stata la presentazione del nuovo piano territoriale sanitaria dell’ASL.
In precedenza l’assessore D’Amato, accompagnato dal direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti, aveva visitato i siti di Petignano a Orte e della strada Cassia ad Acquapendente, interessati dai progetti di realizzazione del nuovo ospedale di Acquapendente – ospedale di comunità, e della nuova casa della comunità – ospedale di comunità di Orte. A questi si aggiunge il progetto per la realizzazione della nuova casa di comunità di Vetralla.
Ha preso la parola per prima la Dott.ssa Donetti, la quale ha affermato che i nuovi piani territoriali si poggiano su due principi di fondo: la crisi pandemica da COVID e le risorse comunitarie messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
I danni causati dal virus hanno dato prova di una necessaria innovazione per una medicina proattiva e di prossimità, che dovrà essere più “personalizzata” e mirata al paziente con la sicurezza per quest’ultimo al primo posto. Progetto realizzabile attraverso una modernizzazione e digitalizzazione dei servizi ospedalieri; “l’architrave” su cui poggiano tali presupposti, è composto da 4 punti ben specifici: 1)disegno delle reti di prossimità, 2)punti di collegamento tra le varie comunità, 3)una cabina di regia ben organizzata, 4)innovazione nella comunicazione e digitalizzazione. Il nuovo sistema territoriale della Asl viterbese, presentato questa mattina, è al contempo uno strumento programmatico, ma anche attuativo, in quanto già in costruzione da mesi, con alcuni interventi già realizzati, come il polo riabilitativo di Montefiascone, il centro di riferimento odontoiatrico a Ronciglione, la presenza dei team Uscovid che proseguiranno a essere operativi, trasformandosi in Uscat, anche al termine dell’emergenza COVID, le centrali operative per le cronicità, i sistemi attivi di telemonitoraggio e teleassistenza e via dicendo.
Durante l’incontro si è fatto anche il punto sui nuovi impianti delle Case e ospedali di Comunità le quali, come previsto dai nuovi piani territoriali, saranno soggette a modernizzazione e/o costruzioni: Acquapendente, Orte, Montefiascone e Ronciglione sono tra i comuni che beneficeranno dei nuovi impianti di comunità; nello specifico Ronciglione avrà un polo e una Casa di comunità e Acquapendente un nuovo ospedale di comunità.
Le varie strutture saranno collegate da un sistema di reti, dette “Risp” (rete specialistica di prossimità): sistema già in uso e che saranno mantenuti anche nei nuovi collegamenti, con una funzione di logiche di funzionamento, per la gestione delle cure ai pazienti.
Anche a Vetralla sono in corso valutazioni per la costruzione di nuovi impianti all’avanguardia: le valutazioni sono in fase avanzata e presto saranno messi a gara bandi per assegnare i lavori.
Donetti ha poi illustrato anche i futuri lavori per Orte: in precedenza si sono svolti sopralluoghi in presenza dell’assessore presso i siti di Petignano, seguite da valutazione che hanno reso evidenti dissesti e i disagi per gli abitanti: per la modernizzazione degli impianti sono stati previsti 3,5 milioni di euro dal computo totale della cifra, e un comodato d’uso per sfruttare la zona dove verranno allestite le zone di costruzione: presto saranno bandite gare d’appalto.
Discorso simile anche per la località di Acquapendente, oggetto di altri sopralluoghi dell’assessore (specialmente lungo la zona della Cassia), da anni vittima di disagi e difficoltà di accesso ai servizi per gli abitanti: pronti interventi per migliorare la situazione.
L’assessore D’Amato ha precisato di come i progetti presentati non siano scollegati fra loro, ma uniti da una logica precisa (anche in risposta al COVID), e di come nella provincia viterbese si sia agito, e si sta agendo, in modo mirato ed efficace.
Infine D’Amato ha specificato di come sia necessario spendere bene le risorse del PNRR, per la realizzazione del nuovo piano territoriale ASL, considerato complesso, ma ampio e ambizioso: previsti check periodici per visionare lo stato di avanzamento dei lavori. Interventi per un totale di 50milioni di euro, in parte finanziati (come i circa 3milioni e mezzo di euro destinati al completamento della fase 1 della struttura ortana) e in parte già inseriti come richiesta di finanziamento nel PNRR. “Un cambiamento doveroso e necessario nell’erogazione delle cure – ha sottolineato l’assessore D’Amato – Da una medicina di ‘attesa’, con il medico a disposizione del cittadino, pronto ad affrontare gli eventi al loro verificarsi, passeremo sempre più a una medicina di opportunità e di iniziativa più moderna, dinamica, attiva nel campo della gestione delle malattie croniche e della prevenzione in un’ottica di one health, capace di prevenire gli eventi e di farsi carico di situazioni sempre più complesse. Queste sono le indicazioni operative che la Regione Lazio ha prodotto per un’ulteriore crescita e per il prossimo sviluppo del sistema sanitario regionale, nel quale anche gli interventi strutturali vengono programmati e realizzati all’interno di un disegno complessivo che si prefigura il raggiungimento di specifici obiettivi di salute. La presentazione del nuovo piano territoriale sanitario della Tuscia va esattamente in questa direzione”.
In conclusione si è auspicato, grazie a questi numerosi interventi, la realizzazione a Viterbo della “medicina del futuro”. All’incontro era presente anche il consigliere regionale del Pd, Enrico Panunzi.