“2025 Segni di Pace in Cammino”, un Giubileo di Arte, Comunità e Rinascita

RIPALTA CREMASCA (CR) – In occasione del Giubileo del 2025, prende vita il progetto “2025 Segni di Pace in Cammino”, un’iniziativa coraggiosa e visionaria che punta a trasformare la Pace in un’esperienza condivisa, vissuta e camminata, un passo alla volta.

Un’iniziativa corale che mette in rete territori, culture e persone, uniti dal desiderio di costruire insieme una vera Cultura di Pace globale.

L’idea, nata nel 2000 da Geremia Renzi e già insignita della Medaglia d’Argento della Casa Pontificia – Città del Vaticano e Medaglia d’Argento della Presidenza della Repubblica, torna oggi più viva che mai, con un percorso che coinvolge scuole, artisti internazionali, centri di recupero, turisti, pellegrini e comunità locali.

A dare il via al cammino sarà la prima tappa a Ripalta Cremasca, in Piazza Dante, con il Patrocinio del Comune, in una giornata simbolica come quella della Festa di Primavera, che segna l’inizio di un viaggio fatto di incontri, ascolto e bellezza condivisa.

Il progetto, in coordinamento con Marisa Bellini e Giovanna Barra, Ambasciatrici di Pace di A.P.A.I., in collaborazione con: Casa di Sandro, Cooperativa Sentiero GIL, Amici di Inchiostro e UNICREMA – realtà impegnate sul territorio nella promozione sociale e culturale.

“Segni di Pace” vuole essere molto più di un ciclo di eventi: è un’esperienza viva, aperta, inclusiva, che attraversa le città e i cuori per portare unità, memoria e futuro.

Non è solo un titolo evocativo, è una chiamata collettiva all’azione, una trama di eventi, performance e installazioni artistiche che intessono i fili di una vera Cultura di Pace globale. Coinvolgendo artisti internazionali, scuole di ogni ordine e grado, centri di recupero e riabilitazione, pellegrini, turisti e comunità locali, l’iniziativa si fa crocevia di esperienze, identità e speranze.

Tra gli obiettivi principali:

Promuovere la coesione sociale e la rigenerazione urbana attraverso l’arte partecipata.
Offrire spazi di espressione e ascolto a realtà spesso ai margini.
Riaccendere il senso di appartenenza e identità delle comunità locali.
Portare un messaggio concreto di unità e riconciliazione in un mondo che ne ha quanto mai bisogno.
Nel corso dell’anno giubilare, le città coinvolte, in Italia ed Europa, ospiteranno un fitto calendario di iniziative, tra cui:

Installazioni simboliche lungo i cammini del pellegrinaggio.
Performance collettive in piazze, scuole e luoghi di culto.
Laboratori creativi e momenti di riflessione aperti a tutti.
“2025 Segni di Pace in Cammino” è un invito a camminare insieme, non solo sui sentieri del mondo, ma su quelli della coscienza, dell’empatia e della trasformazione collettiva. E’ un progetto che cammina davvero: tra le persone, tra le culture, tra i cuori. Perché la pace, per esistere, ha bisogno di essere vissuta, non solo proclamata.

Call to action: unisciti a noi in questo viaggio di pace, lascia il tuo segno e sostieni il progetto per un mondo migliore https://sostieni.link/37130.

Per partecipare come Ambasciatore di Pace o con la propria tessera scrivere a: info@apaiarte.it




DiSCo Lazio pubblica i risultati del bando dedicato alle vittime di violenze o in situazioni di disagio

ROMA – DiSCo Lazio, l’Ente regionale per il diritto allo studio, comunica che sono 540 le domande che sono state presentate da studentesse e studenti in risposta al “Bando Contributo Straordinario” di DiSCo Lazio lanciato all’inizio di quest’anno. Di queste le richieste ammesse e finanziate sono 136 per un totale di 589.328,79 euro.

Il bando è stato pensato per far fronte alle necessità di studenti e studentesse che, a causa di eventi di particolare gravità, si trovano in situazioni di disagio tali da compromettere il percorso accademico o l’accesso alle borse di studio ordinarie per l’anno accademico 2024/25.

«Si tratta di persone vittime di episodi conclamati di violenza, ospitate in case-famiglia o che stanno vivendo un momento non semplice dal punto di vista della salute. Siamo particolarmente orgogliosi di questa iniziativa che nulla toglie al bando ordinario sull’erogazione di borse di studio. Per noi è importante ed equo dare un’ulteriore opportunità a chi ha vissuto nella propria vita un momento di difficoltà, garantendo sempre e comunque il diritto allo studio. Tale iniziativa, straordinaria e sperimentale, prende vita dopo essere riusciti a dichiarare vincitori tutti gli idonei al bando ordinario borse di studio 2024/2025», spiega il presidente di DiSCo Lazio Simone Foglio.

«Il Bando per il contributo straordinario è una risposta concreta per i ragazzi e le ragazze più in difficoltà e conferma la scelta della Giunta Rocca di non lasciare indietro nessuno. Lo studio è uno straordinario strumento di riscatto sociale ed è giusto che le Istituzioni, come prevede la Costituzione, mettano in campo tutti gli strumenti possibili per garantire il futuro di questi giovani. Sono certa che questi 136 ragazzi e ragazze sapranno cogliere questa opportunità per superare le difficoltà della vita e costruire il loro futuro», sottolinea l’assessore all’università della Regione Lazio, Luisa Regimenti.

«Questo bando dimostra ed ha dimostrato come le istituzioni sappiano e possano stare al fianco dei giovani, con un occhio di riguardo per i più fragili. Lo studio, l’istruzione, la formazione rappresentano strumenti eccezionali per sostenere la speranza dei giovani soprattutto di quelli meno fortunati, attraverso una opportunità capace di valorizzare le loro ambizioni e capacità, permettendo loro di acquisire conoscenze e competenze utili per inserirsi con successo nel mondo del lavoro o per continuare il percorso di studi», evidenzia l’assessore regionale al lavoro, alla scuola, alla formazione, alla ricerca, al merito, e all’urbanistica, Giuseppe Schiboni.




È ufficiale la rivincita tra Francesco Paparo e Nicola Henchiri

MILANO – Il 15 marzo scorso, al PalaLido-Allianz Cloud di Milano, nel corso della manifestazione The Art of Fighting, il campione d’Italia dei pesi superpiuma Francesco Paparo ha difeso la cintura contro Nicola Henchiri con una vittoria prima del limite al secondo round. Una vittoria che ha scatenato polemiche da parte del team di Nicola Henchiri e dei suoi tifosi perché Paparo ha colpito sia al viso che al corpo Henchiri che ha poggiato un ginocchio a terra e poi lo ha colpito altre due volte (invece di fermarsi). L’arbitro ha fermato il combattimento assegnando la vittoria a Paparo, ma avrebbe anche potuto squalificarlo. Una decisione simile da parte di un arbitro si è già vista anche in incontri con in palio titoli più importanti del tricolore, ma buona parte del pubblico presente al PalaLido-Allianz Cloud non l’ha condivisa e si fatto sentire fischiando Paparo. Dopo tante polemiche, la Federazione Pugilistica Italiana ha annunciato la rivincita tra Paparo ed Henchiri che si dovrà svolgere tra i mesi di maggio ed agosto.

L’allenatore di Francesco Paparo, nonché suo zio, Francis Rizzo ha le idee chiare sull’esito della seconda sfida: “L’esito non sarà diverso da quello della prima sfida: vincerà Francesco Prima del limite. Secondo me, questa rivincita è inutile ma rispetto la decisione della Federazione Pugilistica Italiana. Lo scorso 15 marzo, abbiamo visto Francesco dominare Henchiri e non vedo perché non dovrebbe ripetersi. Certamente non commetterà l’errore di colpirlo se Henchiri poggerà il ginocchio a terra. E’ stato un errore dovuto alla foga del momento. Il primo pugno può anche sfuggire, il vero errore è stato scagliare il secondo pugno. Comunque, ho visto pugili colpiti per sbaglio alle parti basse chiedere un minuto per recuperare e poi tornare a combattere. Secondo me, Henchiri poteva rialzarsi e riprendere il combattimento. La rivincita dovrebbe svolgersi a luglio, ma visto che la manifestazione non è stata ancora annunciata preferisco non anticipare data e luogo”.

Dando per scontata la conferma di Paparo in qualità di campione d’Italia, Francis Rizzo progetta il traguardo successivo: “Vorrei che Francesco combattesse per il titolo europeo. Il campione d’Europa dei pesi superpiuma è il britannico Ryan Garner che lo scorso 1° marzo a Bournemouth (Inghilterra) ha battuto lo spagnolo Salvador Jimenez per il vacante titolo. E’ stata una vittoria netta e indiscutibile: 120-108 sui cartellini dei tre giudici. Era in palio anche il titolo internazionale WBC che è importante perché garantisce una posizione alta nella classifica del World Boxing Council. Garner è imbattuto (17-0 con 8 vittorie prima del limite), ha 27 anni e ha dimostrato il suo valore. Quindi merita di essere considerato un avversario molto difficile e Francesco dovrà essere al top della condizione fisica. Sulla sua determinazione non ho dubbi. La dimostra tutti i giorni allenandosi seriamente e poi sul ring. Comunque, concretizzare un match per il titolo europeo dipende da tanti fattori. Uno dei più importanti è la volontà dell’organizzatore di realizzare il combattimento che ha dei costi notevolmente più alti rispetto ai costi di un match per il titolo italiano. Non mi riferisco solo alle borse per i pugili, ma anche ai biglietti aerei, all’albergo, al ristorante, al taxi, a tutto quello che comporta un evento di alto livello. Ad un organizzatore inglese farebbe più comodo una difesa contro un pugile inglese, magari della stessa città in cui si svolgerà il combattimento. Quindi, dovremo lavorare molto e bene per dare a Francesco l’opportunità di diventare campione d’Europa”.

Francesco Paparo ha un record di 10 vittorie, 1 sconfitta e 1 pari. Si allena al Francis Boxing Team di Rho (alle porte di Milano). Il record di Nicola Henchiri è di 11 vittorie 8 sconfitte e 2 pari. Il Francis Boxing Team è stato fondato nel 2012 da Francis Rizzo e si è affermato come una delle più solide realtà del pugilato lombardo e italiano.




Asl Roma 6, aperta la Chiesa Giubilare all’Ospedale dei Castelli

ROMA – Si è svolta oggi una cerimonia solenne e carica di significato all’Ospedale dei Castelli: l’apertura straordinaria della Chiesa Giubilare presso la Cappella San Camillo de Lellis, che per l’intera settimana, fino a lunedì 21 aprile, accoglierà fedeli, pazienti, operatori sanitari e visitatori in un tempo speciale di raccoglimento, preghiera e riflessione.

Promosso in occasione del Giubileo degli ammalati, l’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra la Asl Roma 6, la Diocesi Suburbicaria di Albano e la Santa Sede, ed è stato impreziosito dalla celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Viva, Vescovo di Albano. Presenti anche numerose autorità civili, religiose e militari, oltre a una nutrita rappresentanza della Rete Oncologica Aziendale e dei volontari che operano quotidianamente all’interno delle strutture sanitarie del territorio.

La cappella, cuore spirituale dell’ospedale, ha accolto i fedeli con la semplicità e la forza di un luogo dedicato alla cura dell’anima. All’interno, simboli religiosi e immagini sacre sono diventati segni tangibili di un messaggio di vicinanza, conforto e fede, proprio là dove la malattia mette a dura prova le fragilità umane.

A rendere ancora più speciale l’occasione è stata la piantumazione simbolica di due giovani ulivi, posizionati temporaneamente all’interno della cappella e che saranno successivamente collocati all’esterno, nell’area verde dell’ospedale. Un gesto semplice, ma dal profondo valore spirituale e simbolico: l’ulivo, nella tradizione cristiana, è segno di pace, rinascita e speranza, e in Quaresima e Pasqua rappresenta la vita che rinasce dopo il sacrificio e il silenzio. Un messaggio potente che si inserisce perfettamente nello spirito del Giubileo e nel quotidiano cammino di cura della struttura sanitaria.

Durante la cerimonia ha preso la parola il Direttore Generale della Asl Roma 6, dottor Giovanni Profico, che ha voluto condividere un pensiero di grande sensibilità e vicinanza a tutti i presenti. “È per me un grande onore e una profonda emozione poter partecipare oggi all’apertura straordinaria della Chiesa Giubilare, all’interno dell’Ospedale dei Castelli in rappresentanza dell’intera Comunità della Asl Roma 6. Un sentito ringraziamento va a Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Viva, alla Diocesi Suburbicaria e alla Santa Sede, con la paterna vicinanza di Papa Francesco, che continua ad indicarci la via dell’incontro, della misericordia e dell’ascolto”.

“Questa Cappella, dedicata a San Camillo de Lellis, santo protettore dei malati, degli infermieri e degli ospedali- ha proseguito Giovanni Profico- è oggi anche Chiesa .

“In un luogo di cura come questo, dove ogni giorno si affrontano la sofferenza, la fragilità e la speranza- ha inoltre sottolineato- l’accoglienza assume un significato ancora più profondo. L’accoglienza della persona, della sua storia, del suo dolore. L’accoglienza che si fa carezza, ascolto e dignità”.

“Abbiamo voluto che questo momento rimanesse vivo nella memoria della nostra comunità: i due giovani ulivi oggi testimoni di questa giornata speciale verranno piantati nell’area esterna dell’ospedale. L’ulivo, simbolo di pace, speranza e rinascita- ha evidenziato il Direttore Generale della Asl Roma 6- rappresenta per noi il cammino che la sanità può compiere ogni giorno: non solo verso la guarigione, ma verso un’autentica cura dell’essere umano nella sua interezza”. “Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo .

“Per questa iniziativa- ha detto all’agenzia Dire il capo della Segreteria tecnica del ministero della Salute, Marco Mattei- dobbiamo ringraziare Sua Eccellenza Monsignor Viva, che ha voluto inaugurare con questa celebrazione eucaristica questa chiesa giubilare straordinaria. Una iniziativa molto bella soprattutto in virtù del fatto che l’Ospedale dei Castelli è un luogo simbolico importante per questa Diocesi, per questo territorio e per questa Asl. Siamo felicissimi e io sono stato onorato di essere stato invitato. Faccio gli auguri al nuovo Direttore Generale, il dottor Profico, che inizia un percorso, un’avventura in uno dei luoghi più importanti della provincia di Roma”.

“Un evento importantissimo- ha concluso il senatore del Collegio, Marco Silvestroni- in questo periodo di Pasqua, nella settimana importante di Pasqua. Ed è importantissimo celebrare questo evento in un luogo come quello dell’Ospedale dei Castelli romani, un luogo di cura ma anche di sofferenza. Organizzare questa giornata Giubilare, la chiesa Giubilare, dove interviene Sua Eccellenza, il Vescovo della Curia di Albano, Monsignor Viva, e il nuovo Direttore Generale della Asl Roma 6, è un momento importante: l’unione tra un’istituzione come quella della sanità e la religione, la Curia. È importante per i pazienti ma soprattutto perché in questa settimana dà quel senso di rinascita che è la settimana pasquale”.

L’apertura della Chiesa Giubilare si inserisce in un percorso di umanizzazione della cura portato avanti dalla Asl Roma 6, che non si limita alla salute fisica ma abbraccia anche il benessere spirituale e psicologico delle persone, in linea con la visione integrata e compassionevole proposta dal magistero di Papa Francesco.

In un mondo che spesso corre e dimentica l’essenziale, questa giornata ha ricordato a tutti l’importanza del tempo dell’ascolto, della presenza e della speranza. L’Ospedale dei Castelli si è trasformato, per qualche ora, in una casa ancora più aperta, più umana, più spirituale.

Una giornata che rimarrà impressa nella memoria di chi l’ha vissuta, e che segna un passo importante nel cammino verso una sanità sempre più attenta, accogliente e inclusiva.




Accordo quadro tra il CREA e la Regione Lazio per lo sviluppo integrato delle aree rurali e delle filiere produttive regionali

ROMA – “La Giunta, con l’assessore Giancarlo Righini, è impegnata nel rilancio di un settore fondamentale per l’economia regionale. La salvaguardia e la protezione delle nostre produzioni, in particolare quella del kiwi dove il Lazio è primo su scala nazionale, sono al centro di questa azione congiunta. Il cambiamento climatico impatta e impatterà sempre di più. Compito delle istituzioni è mitigarne le conseguenze, accompagnando ricercatori e produttori. Questo accordo, immediatamente operativo, mira a raggiungere tali obiettivi, creando anche una valorizzazione culturale delle professioni legate al mondo della terra e di chi si prende cura di lei”. Così Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, in occasione della firma del protocollo d’intesa che ha sottoscritto oggi presso la sede centrale CREA di via della Navicella a Roma, con il Presidente CREA, Prof. Andrea Rocchi, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura Giancarlo Righini.

Oggetto dell’accordo è favorire una stretta sinergia per avviare attività comuni di studio e ricerca in campo tecnico-scientifico a supporto dei territori rurali laziali e delle filiere agroalimentari , come ad esempio quella del Kiwi (la regione è il primo produttore nazionale) – per cui si sta lavorando ad un DSS e si sta indagando sulla moria del kiwi – e quella del vino per cui si punta sulla biodiversità, con il recupero dei vitigni autoctoni e l’introduzione di quelli resistenti, nonchè sulla viticoltura sostenibile e di precisione.

“Nel Lazio – ha spiegato Andrea Rocchi, presidente CREA – sono presenti le sedi di 9 su 12 dei nostri Centri. Trasferire questo capitale di conoscenze a chi lo dovrà davvero utilizzare, collaborare con la Regione per far crescere il territorio, supportando le imprese e accompagnando lo sviluppo sostenibile ed integrato delle aree rurali, è la scommessa che con grande convinzione portiamo avanti con Regione Lazio”.

Le azioni programmatiche il CREA e la Regione Lazio realizzeranno tale collaborazione in ambiti disciplinari specifici, che saranno definiti mediante convenzioni operative, una volta sentiti i propri Centri e Strutture interessati. Sarà data la massima diffusione di tutte le iniziative mediante convegni, seminari, tavoli tecnici, divulgando i dati tecnico-scientifici anche con pubblicazioni e tramite la comunicazione digitale. La progettazione e la realizzazione delle attività oggetto dell’Accordo vedranno la partecipazione attiva sia del mondo imprenditoriale agricolo sia degli stakeholders del settore.

Verrà istituito un comitato di indirizzo strategico, composto da 2 membri per il CREA e 2 per la Regione Lazio, che avrà il compito di stabilire i temi programmatici della collaborazione e i progetti congiunti – coinvolgendo altri soggetti pubblici o privati potenzialmente interessati, anche al fine di ottenere eventuali contributi economici – e di monitorare e di implementare le azioni programmatiche oggetto della collaborazione.

La relazione sullo stato di attuazione e il rapporto operativo L’Accordo avrà una durata quadriennale, rinnovabile previa intesa tra le parti. Al termine di ogni anno, Il comitato di indirizzo strategico predisporrà una relazione conoscitiva sullo stato di attuazione del protocollo d’intesa e, per ciascuna azione programmatica, un rapporto che istruirà le fasi di sviluppo, le procedure attuative, i tempi e i costi di esecuzione di ogni fase e individuerà le fonti di finanziamento, i soggetti interessati e i criteri e le procedure che regoleranno gli impegni reciproci.

“Voglio ringraziare il presidente Rocchi per questa opportunità- ha affermato l’Assessore regionale all’Agricoltura Giancarlo Righini, nel suo intervento che ha concluso la cerimonia della firma – In questo protocollo di intesa otteniamo importanti informazioni in tema di ricerca e innovazione in agricoltura, che sono due temi decisivi per una regione come la nostra che ha l’obiettivo di investire molto nel campo, soprattutto della sostenibilità, avendo già raggiunto importanti risultati e obiettivi in termini di coltivazione biologica. Quindi garantire anche quel ciclo e il percorso virtuoso del one health che porterà ad avere coltivazioni di grande qualità per una corretta nutrizione, che significa anche migliori condizioni di salute”.




Rocca: “Giunta impegnata per il rilancio settore agricolo del Lazio”

ROMA – «Firmato accordo tra la Regione Lazio e CREA – Ricerca per favorire e sostenere l’innovazione e lo sviluppo del nostro sistema agricolo. La Giunta, con l’assessore Giancarlo Righini, è impegnata nel rilancio di un settore fondamentale per l’economia regionale. La salvaguardia e la protezione delle nostre produzioni, in particolare quella del kiwi dove il Lazio è primo su scala nazionale, sono al centro di questa azione congiunta. Il cambiamento climatico impatta e impatterà sempre di più. Compito delle istituzioni è mitigarne le conseguenze, accompagnando ricercatori e produttori. Questo accordo, immediatamente operativo, mira a raggiungere tali obiettivi, creando anche una valorizzazione culturale delle professioni legate al mondo della terra e di chi si prende cura di lei».

Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.




Civita Castellana si candida come “European Town of Sport 2027”: domani la presentazione

CIVITA CASTELLANA (Viterbo) – Domani, mercoledì 16 aprile, presso la sala consiliare del palazzo comunale, alle ore 17 si terrà la presentazione della candidatura di Civita Castellana a European Town of Sport 2027, con la presenza della delegazione italiana di Aces, in rappresentanza di ACES Europe, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport.

All’iniziativa parteciperanno tutte le associazioni sportive del territorio, i rappresentanti di Coni ed enti di promozione sportiva. Saranno presenti, oltre al sindaco Luca Giampieri e ai componenti della giunta e del consiglio comunale, anche l’on. Antonella Sberna, vice presidente del Parlamento Europeo; l’on. Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati; Elena Palazzo, assessore allo Sport della Regione Lazio; i consiglieri regionali Daniele Sabatini, Giulio Zelli ed Enrico Panunzi.




Edoardo Morera (Colle Diana Tennis Academy) ai quarti dopo aver battuto Krupa

SUTRI (Viterbo) – Binghissimo risultato vittoria per l’Under 16 Edoardo Morera della Colle Diana Tennis Academy alla tappa cipriota del Tennis Europe Junior Tour in programma a Larnaca. Nella parte bassa del tabellone a 32 il sutrino supera a livello di Round 2 il quotatissimo polacco Oliver Krupa (N° 2 del tabellone e 200 al mondo). Nella mattinata di oggi l’allievo del Maestro Massimiliano De Cesaris che entrava in tabellone da 860 di Categoria al mondo dopo aver vinto sul filo di lana il primo set (7-5) scivolava splendidamente via nel secondo a mò di 6-0. Ad attenderlo ora nel quarti di finale il padrone di casa Egor Mukha (N° 8 del tabellone e 434 di Categoria al mondo) che dopo aver superato a fatica il primo turno (3-6/6-3/6-0 al connazionale George Hadjiannis) in ottavi di finale superava più facilmente (6-1/6-2) l’altro connazionale Vlahimis Maicol Angelos.




Iscot, Filcom–ConfSal e UGL Igiene Ambientale:”I lavoratori non meritano di essere presi a calci nel sedere”.

POTENZA – Presso la sede di Confindustria Basilicata, si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali Filcom–ConfSal, UGL Igiene Ambientale e l’azienda ISCOT Italia S.p.A., che opera all’interno dello stabilimento Stellantis di Melfi e si occupa di pulizie civili e tecniche. L’incontro è stato richiesto dalle sigle sindacali in seguito al recente atteggiamento dell’azienda, che ha avviato trasferimenti di lavoratori verso altri cantieri in stabilimenti sparsi in Italia, senza il dovuto confronto preventivo con le parti sociali. Durante il confronto, le suddette organizzazioni sindacali hanno proposto il congelamento dei trasferimenti per un mese, al fine di esplorare soluzioni alternative e condivise. Tuttavia, l’azienda ha respinto tale richiesta, mostrando totale chiusura al dialogo. ISCOT Italia, che conta circa 120 lavoratori e per cui sono stati richiesti ammortizzatori sociali, non ha fornito indicazioni precise sul numero di dipendenti coinvolti nei trasferimenti. Alla luce di quanto emerso, le organizzazioni sindacali si riservano di intraprendere ogni azione utile a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori restando in stato di agitazione. Si è richiesto, considerato tale anomalo e incondivisibile atteggiamento dell’azienda che, il tutto verga sottoposto all’attenzione dell’Assessore Regionale della Basilicata alle AA. PP. Francesco Cupparo, affinché i lavoratori possano ottenere il giusto riconoscimento di sentirsi lucani: di poter sperare che, in considerazione dell’unità di crisi fortemente voluta da Cupparo, si possa evitare che i lavoratori vengano cacciati dal loro territorio dove per anni hanno contribuito a far crescere l’azienda Iscot e oggi si vedono umiliati e presi a calci nel sedere senza sapere dove andranno e che fine faranno”.




Povertà educativa: a Roma la presentazione dello Spazio Mamme di Save the Children

ROMA – Si è svolta ieri la presentazione degli ambienti riqualificati dello Spazio Mamme di Save the Children, nel quartiere Torre Maura di Roma. La riqualificazione, pensata nell’ottica di dare alle famiglie del quartiere un ambiente confortevole e accogliente in cui possano passare del tempo di qualità con i propri figli e condividere la propria esperienza genitoriale, fa parte del progetto “Crescere Insieme” di Save the Children – l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro – realizzato con Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, grazie alla volontà e al sostegno del Gruppo Credem, con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa di bambine e bambini nella fascia 0-6 anni.

In Italia, fin dai primi anni di vita, le disuguaglianze socioeconomiche e culturali delle famiglie influiscono in maniera sostanziale sullo sviluppo di bambine e bambini, spesso precludendo loro delle vere opportunità di crescita. Come Save the Children ha sottolineato in più occasioni, il periodo che va dal concepimento ai primi due anni di vita di bambine e bambini, i primi mille giorni appunto, è considerato fondamentale, perché è proprio in questa fase che si pongono le basi per il pieno sviluppo psicofisico di una persona. Per questo è indispensabile un intervento tempestivo dalle prime fasi di vita, soprattutto nelle regioni dove i divari sociali sono più marcati e le situazioni di disagio economico più numerose. Nella regione Lazio si registra una povertà relativa minorile del 16,5%, al di sotto della media nazionale italiana del 22,2%[1].

Uno degli strumenti più importanti nel contrasto alle disuguaglianze che colpiscono in particolare i minori, è rappresentato da asili nido e servizi per la prima infanzia, eppure, in Italia, sia la spesa investita che la percentuale di minori che usufruisce di questi servizi è ancora bassa e il Lazio non fa eccezione. Nella regione, infatti, seppure la spesa dei Comuni per i servizi educativi della prima infanzia (espressa per 100 residenti nella fascia 0-2) sia di 2.139 euro, ben superiore alla media nazionale (1.116 euro), solo il 21,4% nella fascia 0-2 anni ha accesso a un asilo nido, con punte più basse nelle province di Latina (8,8%), Frosinone (10,2%), Viterbo (14,1%) e Rieti (15,4%). La provincia di Roma registra, invece, un 25,1% superando sia la media della regione che quella nazionale (16,8%) seppur con una spesa di 2.676 euro ogni 100 bambini residenti nella fascia 0-2 anni[2].

“Crescere Insieme” si inserisce nel più ampio programma Spazio Mamme di Save the Children che, dal 2014, si occupa di supportare le famiglie con bambine e bambini tra zero e sei anni in situazioni di vulnerabilità socio-economica in quartieri privi di sevizi per i più piccoli. Il progetto ha la finalità di ampliare le diverse attività già presenti negli Spazi Mamme di Save the Children, attraverso la contaminazione con il Reggio Emilia Approach, un progetto educativo unico in Italia e nel mondo. Il progetto oggi è alla sua terza edizione ed ha coinvolto tutti e 13 gli Spazi Mamme del programma, in 11 città italiane. Le equipe degli Spazi Mamme si sono arricchite di nuove competenze, e realizzano nuove esperienze laboratoriali – “atelier” – rivolte a bambine, bambini e alle loro famiglie, costruite sulla base dei bisogni e dei desideri delle comunità che animano gli spazi. Sono stati, ad esempio realizzati per mamme e bambine e bambini atelier su sostenibilità, natura e digitale, cibo e sana alimentazione, ma anche su luce e movimento, argilla e story-telling. Nel progettare queste nuove attività, bambini, famiglie e operatori hanno anche ripensato insieme a come riorganizzare e attrezzare gli spazi, fino a ristrutturare interamente diversi ambienti, come è successo a Torre Maura. Lì, il grande e luminoso openspace è stato organizzato seguendo l’idea di un villaggio immaginario, con una piazza centrale luogo di incontro e di dialogo, e spazi satellite intorno, ciascuno diverso, dall’atelier allo spazio morbido, dalla biblioteca diffusa all’accoglienza. Gli ambienti e le attività così strutturati, svolgono una funzione di accompagnamento sia alla genitorialità, allenando lo sguardo e la responsività dei genitori, sia alla crescita di bambine e bambini, che hanno un luogo sicuro e accogliente dove giocare e apprendere cose nuove, sia alla creazione di legami e socializzazione tra chi frequenta lo spazio.

“Siamo orgogliosi di aver contribuito alla ristrutturazione di questi spazi dedicati alle famiglie ed alle loro bambine e bambini. Questa iniziativa riflette il nostro impegno come Gruppo Bancario nel creare valore e benessere sostenibile per la collettività, con una particolare attenzione ai più piccoli ed alle iniziative che aprono alle pari opportunità per tutti” ha dichiarato Luigi Ianesi, Responsabile corporate governance e relazioni esterne del Gruppo Credem. “Vedere questi luoghi rinnovati, pieni di vita e di speranza, è la testimonianza tangibile del nostro purpose che sintetizziamo con il termine di Wellbanking e della nostra volontà di essere parte attiva nel futuro delle nuove generazioni. Siamo inoltre convinti che creare connessioni virtuose tra realtà di eccellenza come Save The Children e Fondazione Reggio Children sia un elemento chiave per costruire progetti di valore con un impatto concreto sulle persone.”

“La povertà educativa colpisce maggiormente i più piccoli fin dalla più tenera età e non permette loro di esprimere le proprie potenzialità. Il Progetto ‘Crescere insieme’, grazie al sostegno di Credem, è stato pensato proprio per fornire le giuste condizioni e le risorse adeguate affinché ognuno di loro possa uscire da questo circolo vizioso e costruire il proprio futuro” ha commentato Giancarla Pancione, Direttrice Brand, Marketing e Fundraising di Save the Children Italia. “Nei quartieri periferici delle grandi città come Roma, sopravvivono dinamiche socioeconomiche difficili, i servizi sono scarsi e molte famiglie si ritrovano a non avere sostegni soprattutto durante le prime fasi di vita dei loro figli. Ecco perché progetti come questo sono un punto di riferimento per i bambini e le loro famiglie in questa fase delicata del loro percorso” ha concluso.

“Il grande pregio del progetto Crescere Insieme al quale partecipiamo con massima condivisione con Save the Children e Gruppo Credem – afferma Francesco Profumo, presidente di Fondazione Reggio Children – è di contribuire a far emergere la bellezza delle relazioni, tra bambini, mamme e comunità, nell’importante contesto del programma Spazio Mamme, in territori italiani di frontiera. Proporre interventi di educazione di qualità, solidarietà e ricerca, nelle attività e negli ambienti, non solo per l’infanzia ma in ottica 0-99 anni, è la missione di Fondazione Reggio Children. Mettere l’infanzia al centro significa creare opportunità di crescita e di condivisione per tutti, come accaduto a Torre Maura, e trasmettere l’importanza del prendersi cura, anche con la riqualificazione ripensata insieme per uno spazio più accogliente”.

Il Programma Spazio Mamme di Save the Children nasce per contrastare la povertà minorile e prevenire il fenomeno della povertà educativa, attraverso il sostegno a neogenitori e genitori durante le tappe più importanti della crescita dei loro bambini. Il Progetto è presente in 13 città su tutto il territorio nazionale. Lo Spazio Mamme favorisce l’inclusione dei bambini tra 0 e 6 anni che vivono una situazione di marginalità o che provengono dai contesti più vulnerabili, permettendo loro di avere a disposizione gli strumenti adeguati in ogni fase della propria crescita anche attraverso percorsi di sostegno personalizzati per i genitori. Lo Spazio Mamme di Save the Children a Roma, dal 2015 al 2024 ha accolto 2.543 adulti e 2.061 minori, ed è gestito in collaborazione con la Cooperativa Antropos Onlus.