Rieti, i Carabinieri denunciano cinque persone per rissa

RIETI – I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Rieti, coadiuvati da quelli della locale Stazione, alcune sere fa, hanno sedato una rissa che si era scatenata all’interno di un parcheggio di un noto supermercato della città.

Cinque le persone coinvolte, di cui due di nazionalità extracomunitaria, le quali, dopo essersi offese reciprocamente, hanno iniziato a colpirsi con calci e pugni davanti agli increduli ed attoniti clienti del supermercato che, impauriti, hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri tramite il Numero Unico d’Emergenza 112.

Solo l’immediato intervento di due pattuglie dell’Arma ha fatto sì che la lite non degenerasse ulteriormente riportando la calma tra le persone coinvolte nella rissa le quali, fortunatamente, non hanno riportato particolari lesioni. Per tutti è scattata la denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti per il reato di rissa.
Sono ancora in corso le indagini da parte dei militari dell’Arma per verificare i reali motivi per cui è scaturita la violenta lite.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.




Allo Spazio Rossellini di Roma, il 26 gennaio la Compagnia di danza Fabula Saltica

ROMA – Allo Spazio Rossellini di Roma, polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio gestito da ATCL, domenica 26 gennaio, la Compagnia di Danza Fabula Saltica presenta Stabat Mater, coreografia, Claudio Ronda, musica di Giovanni Battista Pergolesi e brani originali di Paola Magnanini, danzatori: Cassandra Bianco, Laura De Nicolao, Davide Dibello, Federica Iacuzzi, Claudio Pisa, Manolo Perazzi, Antonio Taurino, Chiara Tosti.

Lo Stabat Mater è una meditazione, attribuita a Jacopone da Todi, che dà voce alle sofferenze di Maria mentre viene crocifisso il figlio Gesù. Questa preghiera ci interroga su come può una Madre sopravvivere al dolore che consegue all’ingiusta morte del proprio figlio e ci riporta tragicamente al presente. Ci permette di riflettere sull’arroganza e la superbia dell’uomo. Ci parla della morte, di questa inafferrabile distanza tra il più misterioso e inaccessibile ma anche imprevedibile degli eventi che possa capitare a chi è ancora in vita, della solitudine del dolore, di chi nel dolore rimane, delle madri di guerre e delle violenze pubbliche e private a noi contemporanee, che non conoscono resurrezioni. Con una progressione di quadri visivi e sonori che si succedono senza soluzione di continuità, il nostro Stabat Mater ci interroga su cosa resta dopo che si sopravvive alla morte di un figlio, di come riuscire a dare una forma e uno spazio al dolore.

Il dolore archetipo di Maria, stigmatizzato nello Stabat Mater di Pergolesi, è il lamento di una voce umana che chiama alla condivisione, è come se quella voce dicesse di non essere lasciata sola, di essere aiutata a partecipare al suo dolore, di farlo anche nostro, condiviso. Nell’antichità nessuno veniva lasciato solo nel suo cordoglio, la comunità, specie quella delle donne, si affiancava al dolente, si faceva condolente, il lamento antico era un rituale obbligatorio e quel lamento aveva una sua identità ritmica e musicale e questo dava una forma al dolore, lo delimitava, lo chiudeva in un tempo musicale, si trasformava in arte, in estetica comunitaria, impediva che portasse alla follia.

Ma siamo ancora in grado di provare, riconoscere la sofferenza come parte dell’umanità e della vita, di “sentire insieme” di provare assieme un’identica emozione? Oggi nel dolore siamo soli, arranchiamo a trovare forme di condivisione, ci chiudiamo in noi stessi, nel nostro intimo, oppure quando siamo testimoni del dolore altrui non sappiamo che fare, non abbiamo un rituale di condivisione del dolore, tutto è affidato al singolo e il singolo non sa che fare.Dal punto di vista musicale, il progetto propone una novità assoluta che, da un lato proietta l’opera in una dimensione contemporanea e dall’altro permette ai vari episodi di legarsi ancor più efficacemente alla danza. Si è scelto infatti di unire alcuni quadri con inserti musicali composti appositamente da Paola Magagnini; tali parti conservano il sentire originale del testo di Pergolesi, non attingono da materiale altro, ma sono parte del tessuto sonoro originale, elaborato, rimaneggiato e rivissuto in chiave attuale.

Fabula Saltica è composta da giovani danzatori le cui creazioni sono contrassegnate da una fisicità dinamica e una forte personalità che caratterizza gli stessi interpreti. Le produzioni sono costantemente rivolte all’interdisciplinarietà dei progetti, intesa come pluralità dei linguaggi espressivi. Le proposte si rivolgono a tutti gli spettatori incoraggiando la scoperta e stimolando l’immaginazione.




Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Gianluca Quadrini: “Un pilastro per il futuro del territorio e dei giovani”

FROSINONE – In un momento di grande attenzione verso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, il Presidente del Consiglio della Provincia di Frosinone, Gianluca Quadrini, esprime un fermo e deciso sostegno all’Ateneo, sottolineando il suo ruolo fondamentale per la crescita dei giovani, del territorio e dell’intera regione.

“L’Università di Cassino rappresenta una risorsa inestimabile per i nostri ragazzi e per la nostra provincia”, afferma Quadrini. “Non solo un centro di eccellenza accademica, ma anche un catalizzatore di opportunità per il futuro. Questo ateneo è una parte integrante del nostro sistema di sviluppo economico e culturale. La sua influenza si estende ben oltre i confini locali, con un impatto positivo sul Lazio Meridionale e sull’intero Paese.”

Il Presidente ribadisce l’importanza strategica dell’Università per il territorio: “Non possiamo permettere che si possa oscurare il valore e la reputazione di un’istituzione che da anni forma giovani talenti e promuove la ricerca. La nostra università è apprezzata in tutta Italia e sempre più spesso scelta da studenti internazionali per la sua qualità e prestigio. Questo è il risultato di un lavoro instancabile e di una visione chiara da parte del Magnifico Rettore e del corpo docente.”

Un riconoscimento particolare va proprio al Rettore, il prof. Marco Dell’Isola, il cui impegno ha portato l’Università di Cassino ad essere un punto di riferimento nazionale e internazionale. “Desidero esprimere la mia sincera gratitudine al Rettore e a tutti i docenti, che con passione e dedizione, ogni giorno, investono nel futuro dei nostri giovani. Grazie a loro, l’Università di Cassino è un’eccellenza che il nostro territorio può e deve essere fiero di avere”.

Infine, il Presidente del Consiglio della Provincia di Frosinone sottolinea come l’Università di Cassino debba essere vista come un motore di crescita, innovazione e sviluppo: “Il nostro impegno è e sarà sempre quello di garantire che le nuove generazioni abbiano accesso a una formazione di qualità, a opportunità che possano fare la differenza per il loro futuro e per la prosperità del nostro territorio. L’Università di Cassino è, e sarà sempre, una delle colonne portanti di questa crescita.”

Quadrini conclude affermando “Oggi più che mai, dobbiamo sostenere la nostra università, che rappresenta il motore di un futuro migliore per tutti noi. Siamo tutti parte di questo progetto e insieme possiamo continuare a valorizzare questo straordinario patrimonio per le generazioni future.”




La Stella Azzurra Viterbo Basket aderisce alla campagna lanciata da Italo Leali

VITERBO – Riceviamo da Marcello Meroi, Presidente Stella Azzurra Viterbo Basket:

Ho conosciuto Italo Leali tanti anni fa, un amico di cui ho subito apprezzato la grande professionalità nel rendere concreta una magnifica idea e far crescere un evento importante e di grande qualità come “Tuscia in Jazz”, ma ancor più ne ammiro oggi la sua straordinaria voglia di combattere e di continuare, attraverso la musica che tanto ama, una battaglia tanto difficile quanto coraggiosa.

Oggi Tuscia in Jazz assume quindi significati più ampi perché oltre che essere apprezzata per i suoi contenuti artistici, diventa un momento di riflessione e di concreta partecipazione solidale.

Per questo la Stella Azzurra Viterbo, condividendone valori e significato, intende aderire con convinzione a questa campagna di sensibilizzazione promossa per la ricerca contro la SLA.

In una delle partite di cartello della seconda fase di campionato organizzeremo una raccolta fondi tra tutti gli spettatori che verranno a seguirci al PalaMalè per contribuire anche noi, con il ricavato, a sostenere questa iniziativa a fianco di tante persone per le quali la straordinaria forza di Italo rappresenta un fondamentale segnale di speranza e di coraggiosa e dignitosa lotta per la vita.




All’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, il 26 gennaio Antonio Onorato Neapolitan Jazz Quartet

ROMA – All’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, domenica 26 gennaio, Antonio Onorato Neapolitan Jazz Quartet, con Antonio Onorato, chitarra, Gianni D’Argenzio sax, Angelo Farias basso, Mario De Paola batteria. Con questo progetto, Antonio Onorato traccia un percorso che non lascia dubbi.

L’orizzonte è quello afroamericano, ma vissuto sulla scorta di una serie di farciture indigene che colorano il suo mainstream di memorie tarantellesche o di fughe saracene che si lasciano ingoiare dall’onnivora potenza improvvisativa del jazz, che, come araba fenice, risorge sempre dalle proprie ceneri”.  Antonio Onorato musicista eclettico, compositore fertile ed innovativo è entrato di diritto nella storia della chitarra italiana.

Nei suoi circa 40 album pubblicati ha saputo innestare su linguaggi jazz-rock, gli stilemi armonico-melodici della tradizione napoletana fondendoli con la musica afroamericana, medio-orientale e brasiliana, elaborando uno stile originale e sempre in evoluzione.

È l’unico musicista al mondo a utilizzare la breath guitar o chitarra a fiato, uno strumento rivoluzionario e futuristico. Ha suonato in prestigiosi festivals e teatri in tutto il mondo, tra cui il “Blue Note” di New York e ha collaborato con Pino Daniele, Franco Cerri, Toninho Horta, Gerald Cannon, Enrico Rava, solo per citarne alcuni.




Sorpreso in possesso di droga, arrestato pregiudicato italiano dalla polizia

VITERBO – Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

Nella giornata dello scorso 23 gennaio personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio un cittadino italiano con precedenti di polizia.

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Viterbo, nel corso di un mirato servizio antidroga svoltosi nel capoluogo, effettuavano una perquisizione domiciliare nei confronti di un uomo.

All’interno della sua abitazione e nelle immediate pertinenze della stessa venivano rinvenuti e sequestrati quasi un chilo di sostanza stupefacente del tipo marijuana, una pianta con infiorescenze posta in essicazione, quasi un grammo di cocaina, sostanza da taglio per il confezionamento della droga e un bilancino di precisione.

L’uomo veniva dichiarato in stato di arresto e accompagnato presso la sua abitazione per essere sottoposto al provvedimento degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, all’esito della quale è stata applicata nei suoi confronti la misura cautelare dell’Obbligo di dimora nel comune di Viterbo.




Presentata la mostra di Salvador Dalì a Roma: non solo pittura

ROMA – È stata presentata ieri, 24 gennaio, la mostra Salvador Dalì, tra arte e mito, dedicata al grande maestro del surrealismo, organizzata da Navigare in partnership con Difesa Servizi, società del Ministero della Difesa, allo scopo di valorizzare i Musei dell’Esercito Italiano e allestita dal curatore di mostre internazionali Vincenzo Sanfo, con il supporto di un comitato internazionale.

La mostra sarà visitabile dal 25 gennaio al 27 luglio 2025 presso il Museo Storico della Fanteria dell’Esercito Italiano, gode del patrocino della Regione Lazio, di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura Italia e di Oficina Cultural de la Embajada de España.

Circa 80 opere, alcune delle quali esposte per la prima volta a Roma, e provenienti da collezioni private di Belgio e Italia. Disegni, sculture, ceramiche, boccette di profumo, incisioni, litografie, documenti, libri e fotografie conducono il pubblico a immergersi nell’universo daliniano, libero dalla rigidità delle regole, dove la realtà è costituita dai sogni. A completare questo percorso, anche opere di altri autori, dai disegni di García Lorca ai quadri di Mirò, che hanno condiviso con Dalì l’idea di un’arte dal carattere onirico e surreale.

Si tratta di una mostra a carattere antologico, che guida lo spettatore in un viaggio tra le molteplici forme di espressione di Salvador Dalì, che, è bene ricordare, non fu soltanto un pittore, ma anche scultore, scenografo, si occupò di moda e, non da ultimo, fu un genio del marketing. – Spiega il curatore Vincenzo Sanfo – Ad esempio, ha inventato il logo Chupa chups, famoso e ben riconoscibile ancora oggi, e disegnò la copertina di famosi dischi come quello di Jackie Gleason, ma anche bottiglie per profumi di brand importanti, come Schiapparelli, che sono delle vere e proprie sculture in vetro, alcune addirittura con un tappo in oro vero, e bottiglie per liquori, come le tre per il Rosso Antico. Infine, realizzò dei bellissimi gioielli, tra i quali la croce di Gala, fatta per la moglie. Tutto ciò rende questa mostra molto trasversale, e di grande interesse non solo per gli appassionati dell’arte, ma anche della moda, del marketing e del ‘personaggio Dalì’”.

In apertura del percorso troviamo dei disegni poco noti che García Lorca, grande amico di SalvadorDalì, realizzò tra gli anni ’20 e ’30, nei quali è possibile intravedere una forma embrionale di surrealismoche ispirò Dalì. Tra le opere esposte, molto interessante è la serie delle illustrazioni della Divina Commedia.

L’artista le aveva realizzate su commissione dello Stato italiano. Tale affidamento, però, generò perplessità e malcontento, poiché in molti ritennero fosse meglio affidare un simile compito ad un artista italiano, e quindi Dalì si vide revocare l’incarico. A quel punto, disegni e schizzi furono acquistati da una società francese, che vi aveva visto un enorme potenziale artistico, e li rese noti in tutto il mondo.

Con questa mostra di grande valore, portiamo avanti il nostro progetto di valorizzazione dei musei militari, grazie alla partnership tra Navigare e Difesa Servizi, società in house del Ministero della Difesa. – Commenta Salvatore Lacagnina, Responsabile di Navigare – Con questa iniziativa, portiamo i visitatori all’interno di musei che sono solitamente chiusi al pubblico”.

Salvador Dalì, tra arte e mito

Date: 25 gennaio – 27 luglio 2025

Luogo: Museo Storico della Fanteria, Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 7, Roma

Orari:
Dal lunedì al venerdì: dalle ore 09,30 alle ore 19,30.
Sabato e domenica: dalle ore 09,30 alle ore 20,30.
Ultimo ingresso trenta minuti prima della chiusura.

Costo biglietto:

  • € 15,00 Biglietto intero WEEKEND E FESTIVI
  • € 13,00 Biglietto intero Feriali
  • € 10,00 Biglietto Ridotto (solo in biglietteria): TUTTI I GIORNI Giovani fino a 14 anni Giornalisti, Universitari, Convenzioni
  • € 10,00 Gruppi oltre 10 persone
  • € 16,00 Biglietto Open Include ingresso salta la fila
  • € 5,00 Scuole
  • Gratuito Bambini fino a 5 anni

Sito web: https://www.navigaresrl.com/mostra/salvador-dali-tra-arte-e-mito-2/

Per informazioni: prenotazioni@navigaresrl.com




Per la Giornata della Memoria, Cerimonia commemorativa in via della Verità

VITERBO – Lunedì 27 gennaio, in via della Verità 19, a partire dalle ore 9, si terrà come ogni anno la cerimonia commemorativa organizzata dal Comune di Viterbo e dall’istituto comprensivo Luigi Fantappié, nei pressi dell’abitazione di Emanuele Vittorio Anticoli, Bruno Di Porto e Letizia Anticoli, in ricordo della famiglia ebrea che trovò la morte nei campi di concentramento ad Auschwitz e Mauthausen nel 1944.

La cerimonia avrà inizio con la deposizione di una corona di alloro da parte della sindaca Chiara Frontini, seguiranno gli interventi delle autorità presenti, per poi lasciare spazio alle letture e ai canti da parte delle alunne e degli alunni delle classi quinte della scuola primaria Luigi Concetti e delle classi terze della scuola secondaria Luigi Fantappié.

Durante la cerimonia il prefetto di Viterbo Gennaro Capo consegnerà una medaglia d’onore ai familiari di quattro cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale.

La medaglia è coniata dalla Zecca dello Stato in metallo e riporta da un lato lo stemma della Repubblica italiana con intorno la scritta “Medaglia d’Onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti 1943-1945”, e dall’altro il nome e cognome dell’internato o del deportato, dentro un cerchio di filo spinato spezzato, a significare la libertà ritrovata dal nazifascismo. Nel gennaio 2015 in via della Verità furono collocate tre pietre d’inciampo davanti al portone d’ingresso dell’abitazione, in memoria della famiglia ebrea, prelevata da quell’edificio e destinata alla morte nei campi di sterminio. La collocazione fu opera dello stesso artista Gunter Demnig, “padre” delle pietre di inciampo.

Alla memoria della famiglia ebrea viterbese è dedicata anche la targa collocata negli anni passati sulla facciata dello stesso edificio.

Infine un’informazione sulla viabilità. Per consentire il regolare svolgimento della cerimonia commemorativa di lunedì 27 gennaio, a partire dalle ore 8 fino al termine dell’evento, in via della Verità, nel tratto compreso tra Porta della Verità e l’intersezione con via Vetulonia, sarà interdetta la circolazione veicolare in entrambi i sensi di marcia, con le opportune deviazioni del traffico su via Mazzini e su viale R. Capocci.

Previsto inoltre divieto di sosta nell’area interessata dalla cerimonia e opportunamente indicato attraverso apposita segnaletica (ord. n. 25 del 20-01-25, polizia locale).




Corso gratuito per Assistente alla Ricezione Turistica, pubblicato il bando

VITERBO – Organizzato dall’Azienda speciale Centro Italia e finanziato con i fondi POR FSE+ 2021/2027, il corso punta a creare figure professionali che si occupino di accoglienza tra i Cammini di San Francesco e la Via Francigena.

25/01/2025 – Pubblicato dall’Azienda speciale Centro Italia il bando per la selezione di allieve e allievi per il percorso formativo gratuito A.R. Tu Assistente alla Ricezione Turistica – Accoglienza tra i Cammini di San Francesco e la Via Francigena, finanziato dai fondi POR FSE+ 2021/2027 dell’Avviso pubblico “CONFLUENZE – Realizzazione di percorsi integrati formativi e di aggiornamento professionale”.

Il percorso formativo punta a formare delle figure professionali da mettere a disposizione delle strutture ricettive presenti nelle province di Viterbo e Rieti per il 2025, è a partecipazione gratuita ed è rivolto a 16 disoccupati o inoccupati, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado.

I/le partecipanti saranno formati per svolgere mansioni relative alla gestione degli alloggi e delle camere, fornendo assistenza operativa al responsabile della struttura ricettiva e al receptionist.

Il percorso si compone di una parte dedicata alle lezioni in aula della durata di 100 ore, con docenti esperti del settore, e di un tirocinio da svolgersi nelle strutture ricettive del territorio della durata di 45 ore.

La data ipotetica di inizio del corso è il 31 marzo 2025 e le domande andranno presentate entro il prossimo 10 marzo 2025.

Per i/le partecipanti si prevede un’indennità giornaliera pari ad euro 10,00.

Al termine dell’intero percorso formativo è prevista una sessione di verifiche finali, superate le quali sarà rilasciato un attestato di frequenza (solo per chi avrà frequentato l’80% delle ore complessive dell’intero percorso formativo).

La frequenza con profitto al corso permetterà di acquisire crediti formativi validi per l’eventuale completamento formativo finalizzato al rilascio della Qualifica professionale di ”Tecnico dei servizi turistico-ricettivi” (durata totale 300 ore più 50 ore di tirocinio curriculare).

Per i requisiti di partecipazione e tutte le informazioni su bando e domanda, è possibile visitare il sito dell’Azienda speciale Centro Italia al link https://www.aziendacentroitalia.it/progetto-formativo-a-r-tu-assistente-alla-ricezione-turistica-accoglienza-tra-i-cammini-di-san-francesco-e-la-via-francigena/

Per ulteriori informazioni: email formazione@aziendacentroitalia.it – tel. 0761/234270




L’Università Agraria di Tarquinia all’incontro in Provincia contro il deposito di scorie nucleari

TARQUINIA (Viterbo) – Salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini. Questi gli obiettivi dell’Università Agraria di Tarquinia, sempre in prima fila contro il progetto del deposito di scorie nucleari.

Giovedì pomeriggio, il consigliere Silvano Olmi, su delega del Presidente dell’Ente Alberto Riglietti, ha partecipato alla riunione convocata dal presidente Alessandro Romoli nella sala del consiglio provinciale di Viterbo.

“Ringrazio il presidente della Provincia e i Sindaci di avermi consentito di esporre le proposte dell’Università Agraria di Tarquinia – dichiara Silvano Olmi – che è un ente rappresentativo dei cittadini tarquiniesi e viene posto dalla legge nazionale come baluardo nella difesa dell’ambiente e del paesaggio. I rifiuti nucleari vanno tombati nei luoghi di produzione utilizzando piccoli depositi e non con un impianto calato dall’alto e che avrà un’ampiezza di 25 campi di calcio. La Tuscia e Tarquinia – conclude Olmi, che opera in stretto contatto con il delegato all’ambiente Alessandro Sacripanti – sono già gravate da servitù di varia natura, come quelle militari ed energetiche. Non ci possiamo permettere un’altra bomba ecologica, la salute dei cittadini deve essere salvaguardata.”

Di analogo avviso il Presidente dell’Università Agraria. “Occorre coinvolgere la popolazione con democratiche manifestazioni di dissenso a questo progetto – dichiara Alberto Riglietti – inoltre, vanno fatte pressioni politiche attraverso i rappresentanti istituzionali del territorio, in particolare i nostri consiglieri regionali, e dobbiamo chiedere il sostegno anche delle Regioni e delle Province confinanti. L’Università Agraria di Tarquinia farà sentire la sua voce su questo importante argomento.”