Bambino positivo alla scuola Canevari, un genitore: “Siamo in quarantena, ma le maestre no”

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – I bambini della seconda elementare della scuola Canevari di via Carlo Cattaneo dovranno restare in quarantena fino all’8 dicembre, a causa di un bimbo risultato positivo al Covid-19.  Un genitore ci spiega però come sono andate le cose: “Questo fine settimana siamo stati avvisati che un bambino della classe di mio figlio è risultato positivo al Covid-19 e la scuola, quindi, da oggi ha deciso di adottare la didattica a distanza fino all’8 dicembre. Fin qui nulla di strano se non per il fatto che la Asl non ci ha detto nulla nel fare o meno i tamponi ai nostri figli, tampone che farò io spontaneamente a mie spese. Poi la Asl ci ha comunicato praticamente oggi di questa quarantena e mio figlio venerdì  è stato in compagnia dei nonni ed ora ho parecchia preoccupazione visto che parliamo di persone anziane. Ma c’è di più: quello che mi sorprende  è che le maestre che sono state in contatto con questo bambino positivo continuano ad andare a scuola. Una maestra mi ha scritto ieri che le insegnanti, secondo le disposizioni, vanno a scuola in orario normale e, nelle ore in cui non sono impegnate con la didattica a distanza, vanno a supplire le colleghe assenti nelle varie classi. Non potevano queste maestre, mi chiedo, restare a casa oggi, fare il tampone e poi eventualmente rientrare a scuola? Hanno per caso paura di chiudere la scuola? Ma stiamo parlando della salute di tutti! Noi restiamo in quarantena, le mastre di mio figlio no. E’ assurdo”. Il genitore non se la prende con la scuola, che ha attuato il protocollo ministeriale e le direttive della Asl, come stanno facendo le altre scuole del resto, ma proprio con queste direttive, che permettono alle maestre di rientrare a scuola, basandosi sul fatto che queste ultime tengono una distanza maggiore rispetto a quella che tengono i bambini tra di loro, considerando le maestre contatti occasionali, rispetto ai contatti stretti degli alunni.

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