Bassano Romano, storie, testimonianze, emozioni all’insegna de “La dolce vita” e di Federico Fellini

BASSANO ROMANO ( Viterbo) – Riceviamo dall’Associazione Bassano Partecipa e pubblichiamo: “È stato un fine settimana intenso. Ricco di emozioni, testimonianze, ricordi, nel segno di Federico Fellini nel centro della Bassa Tuscia.
Grazie alla iniziativa dell’associazione “Bassano Partecipa”, che ha ricevuto il patrocinio del Comitato nazionale per il centenario della nascita del grande regista, e l’autorizzazione della Direzione regionale dei musei del Lazio che ha concesso l’utilizzo del Salone dei Cesari del Palazzo Giustiniani, per due giorni il centro storico del paese ha rivissuto le atmosfere e le suggestioni di quando quei luoghi vennero utilizzati per girare parte delle riprese de La Dolce Vita, nel 1960.
Un’atmosfera che si è snodata nelle vie del cuore antico di Bassano, con la passeggiata racconto, condotta da Antonello Ricci, nei luoghi del set felliniano.
I ricordi biografici su Marcello Mastroianni, su Anita Ekberg, su Nino Rota, si sono intrecciati con le testimonianze dirette di bassanesi che ricordavano piccoli e dettagliati episodi di quei giorni, sullo sfondo di un’Italia che cambiava, dove anche la provincia e i borghi, con i loro ritmi, lasciavano il campo alle trasformazioni indotte dalla società dei consumi.
E poi le presentazioni di libri: il sabato, “Fellini inedito” di Jonathan Giustini, sul ritrovamento dell’archivio fotografico utilizzato da Fellini ne Le notti di Cabiria, e, la domenica, “Una donna rimasta sconosciuta”, sull’intreccio tra la figura femminile nell’universo felliniano e alcuni episodi storici locali, da cui trae ispirazione il libro. Specie la presentazione di questo ultimo libro è stato anche l’ occasione, grazie a preziose testimonianze, di riprendere ancora una volta il tema della lotta contro la violenza sulle donne.
La due giorni felliniana è stata, insomma, una grande occasione, attraverso la quale Bassano e il suo centro storico hanno mostrato il loro volto migliore, tra echi antichi, vociare diffuso e profumi di cucinato.
Un viaggio onirico tra cinema e storia, tra realtà e finzione, tra identità e nostalgia, che ha suscitato grandi apprezzamenti tra i molti “forestieri” presenti.
Unico neo, l’assenza del Comune, pur invitato, in ogni sua forma, segno evidente di una sottovalutazione colpevole non tanto della nostra iniziativa quanto della possibilità di utilizzare il sessantesimo anniversario delle riprese de La Dolce Vita a Bassano come veicolo promozionale per il nostro territorio.
A questo riguardo, ci piacerebbe che il Comune si facesse promotore dell’opposizione di una cartellonistica adeguata, in grado di ricordare che, nel 1960, a Bassano di Sutri, tra la piazza, il Palazzo e la Casina di Caccia, si girarono le riprese di uno dei capolavori del cinema mondiale”.