Bilancio sui botti di Capodanno, un morto e diversi feriti

di Redazione –
ROMA – Torna il triste bilancio sui botti di Capodanno, nonostante in alcuni Comuni d’Italia i sindaci li abbiano espressamente vietati. E’ di un morto e di 204 feriti – 11 dei quali gravi – il bilancio dei botti di fine anno reso noto dalla Polizia. Dal 2014 non si registravano decessi. Il decesso è avvenuto ad Ascoli Piceno, dove un ragazzo di 26 anni è morto a seguito di una caduta a Colle San Marco. Sembrerebbe che allo scoccare della mezzanotte, dopo il lancio di alcuni fuochi d’artificio che avevano innescato un principio di incendio nella sterpaglia, il giovane abbia cercato di intervenire per evitare il propagarsi dell’incendio, ma è caduto, precipitando dal colle, facendo un volo di una cinquanta metri. E’ morto per arresto cardiaco. Sempre ad Ascoli Piceno un 17enne di Monsampolo ha subito gravi ustioni dopo essere stato colpito da una fiaccola-fontana mentre si trovava a casa di parenti. Una 33enne è giunto al Pronto soccorso per una ustione all’orecchio, causata dallo scoppio.
Nel Casertano si sono verificati tre incidenti: il più grave è avvenuto a Teverola, dove una 19 enne si è recata al Pronto Soccorso in codice rosso, avendo riportato una ferita da arma da fuoco, un proiettile vagante che l’ha colpita all’addome, mentre era affacciata dal balcone della sua abitazione. Altri due incidenti si sono verificati a Maddaloni e a San Nicola La Strada, dove, rispettivamente, un 24enne e un 58enne, sono rimasti feriti dall’esplosione di petardi con prognosi di giorni 15 e 10 giorni.
Anche a Napoli e provincia è pesante il bilancio con 48 feriti (22 in città), tre sono minori. Le notizie dei Carabinieri registrano 12 feriti in città e 26 nell’area metropolitana, in particolare nella zona flegrea.
A Canosa di Puglia, un ragazzo è rimasto ferito all’occhio dall’esplosione di un petardo. Sempre in provincia di Reggio Emilia un altro giovane è rimasto ferito, in maniera più lieve alla mano, per i botti. Sempre a Cerreto Laghi sono stati segnalati danneggiamenti ad auto in sosta e persone che hanno esploso petardi tra la folla che festeggiava in piazza.
A Roma e in provincia si contano 13 feriti, tra cui quattro bambini, per incidenti con botti e petardi.
A Bari, ha preso fuoco il balcone di una palazzina in via Bovio, nel popolare quartiere Libertà, durante l’accensione dei fuochi d’artificio. Nessuno è rimasto ferito e le fiamme sono state subito spente dai vigili del fuoco.
A un ventenne di Paterno, nel Catanese, è stato amputato un braccio per le ferite riportate a causa dell’esplosione di un grosso petardo. All’ospedale Garibaldi un uomo di 76 anni ha avuto amputato un dito della mano sinistra. Sui due episodi indagano i carabinieri. 30 gli interventi, su Catania e provincia, dei vigili del fuoco. Sei i feriti portati negli ospedali di Palermo per le esplosioni.
Incidenti anche a Milano e in provincia a causa dei botti. Un 23enne e un 14enne, in due episodi distinti, hanno subito l’amputazione di una mano a causa delle gravi ferite riportate nell’esplosione di petardi. In via Teano un 48enne si è ferito a una mano con una pistola giocattolo. In piazzale Gabriele Rosa un 47enne si è procurato una ferita lacero-contusa alla fronte e in via di Tocqueville, una donna di 26 anni ha subito una ferita lacero contusa profonda al polso a causa di un petardo. A poca distanza un 24enne ha subito una ferita lacero contusa al torace, mentre in via Feltrinelli un bambino di sette anni è caduto su un petardo acceso, procurandosi anche lui una ferita al torace.
Al Policlinico San Martino di Genova una persona ha perso tre dita, amputate per l’esplosione di un botto, mentre una seconda persona ha subito lesioni profonde a due dita della mano. Sempre per i petardi, in due hanno riportati lesioni agli occhi. Al San Martino è stato medicato anche un agente della Municipale che, durante il servizio, è entrato in contatto con spray urticante.
Lievi ustioni alla mano destra per un 14enne italiano, a Modena, a causa di un petardo ed altri tre feriti lievi, senza conseguenze, a seguito di scoppi.
A Trieste, durante i festeggiamenti in piazza Unità d’Italia, un bimbo di tre anni si è procurato una scottatura alla mano afferrando un bengala acceso dal padre. Un uomo, infine, è stato fermato e identificato dalle forze dell’ordine in piazza San Marco a Venezia dopo aver fatto partire in mezzo al pubblico alcuni grossi botti, mentre era in corso lo spettacolo pirotecnico in laguna. L’uomo è stato subito individuato e bloccato dagli agenti della Questura. Nei suoi confronti verrà emesso il foglio di via dalla città.
Per quanto riguarda, infine, gli arresti ed i sequestri, quest’anno, secondo i dati diffusi dal dipartimento della Pubblica Sicurezza, le persone arrestate sono state 51, contro le 45 dell’anno scorso e le 30 di due anni fa; le persone denunciate sono state invece 277, a fronte delle 197 dell’anno scorso e le 242 di due anni fa.
Tra i materiali sequestrati: 10 strumenti lanciarazzi; 1.415 armi comuni da sparo; 103.968 munizioni; 682 chili di polvere da sparo; 41.823 chili di manufatti appartenenti alla IV e V categoria Tulps; 21.791 chili di manufatti recanti la marcatura “CE”; 9.688 chili di prodotti comunque non riconosciuti e cioè non ricompresi nelle categorie Tulps o CE perché illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi e/o altro; 101.282 parti di articoli pirotecnici di varia natura che, per motivi operativi, vengono indicati dagli uffici in parti anziché in chili. Nel mese di dicembre le forze di Polizia hanno controllato 1.085 esercizi in tutta Italia (945 negozi, 90 depositi e 50 fabbriche, sanzionandone 42 (32 negozi, 6 depositi e 4 fabbriche).