di REDAZIONE-
VITERBO – Ha toccato anche la Tuscia la vasta operazione antidroga scattata nella notte tra l’8 e il 9 aprile, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Oltre 200 agenti della Polizia di Stato sono stati impegnati nel blitz, che ha portato a 31 indagati e all’esecuzione di sei custodie cautelari in carcere. Tra le province interessate dalle perquisizioni ci sono anche Viterbo, Latina, Frosinone e Perugia.
Durante le operazioni sono stati sequestrati circa 50mila euro in contanti, tre chili e mezzo di cocaina, 500 grammi di marijuana, 100 grammi di hashish e due orologi di lusso. Complessivamente, sono state effettuate 25 perquisizioni nei confronti degli indagati, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, oltre che di detenzione e spaccio.
Le indagini hanno permesso di ricostruire l’attività di un’organizzazione ben strutturata, guidata da un 66enne italiano che operava nel quartiere romano di San Basilio. La rete di spaccio era attiva h24 e si concentrava tra via Corinaldo e via Montegiorgio. Il gruppo utilizzava un circolo bocciofilo come base logistica, gestito direttamente dal presunto capo dell’organizzazione. Altri cinque arrestati sono considerati promotori e organizzatori della rete, che si avvaleva anche di vedette e spacciatori operativi nel quartiere.
La “piazza di spaccio” era situata nell’ingresso di uno stabile dotato di porta blindata e feritoia, utilizzato per la vendita al dettaglio delle sostanze. Nei dintorni, diverse persone sorvegliavano costantemente l’area per segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine, a dimostrazione dell’alto livello di organizzazione.
L’operazione ha evidenziato un sistema di spaccio capillare e ben strutturato, che ha trasformato una zona periferica di Roma in un vero e proprio hub della droga. La maxi retata rappresenta un duro colpo alla criminalità legata al narcotraffico, con ramificazioni anche fuori dalla Capitale.