ROMA- Si è conclusa con un bilancio più che positivo la partecipazione di Regione Lazio e di Arsial a Vinitaly 2025, kermesse cui hanno partecipato cinquantanove aziende vitivinicole e tre consorzi di tutela a rappresentare la ricchezza e la varietà del “Vigneto Lazio” nello spazio espositivo istituzionale, che ha accolto operatori, buyer e stampa per tutta la durata della manifestazione.
Nel corso della quattro giorni di fiera si sono succeduti centinaia di incontri B2B, degustazioni guidate e momenti di approfondimento durante i quali sono state evidenziate la qualità delle produzioni laziali che hanno confermato l’efficacia del “Modello Lazio” come strategia integrata di promozione del comparto enologico.
Enorme attenzione ha attirato su di sé il masterclass “Il Lazio si confronta con i grandi vini italiani e internazionali”, curato da Fondazione Italiana Sommelier e Bibenda. L’iniziativa ha fatto registrare il tutto esaurito in ogni appuntamento, offrendo una panoramica autorevole sulla produzione enologica regionale grazie anche al confronto con alcune delle etichette più celebri del panorama nazionale e internazionale.
Di seguito i vini laziali che hanno trionfato nelle singole degustazioni:
Frascati Superiore “Abelos” DOCG – Az. Biologica De Sanctis
“Ceres Anesidora I” Lazio Rosso IGP – Omina Romana
“Evoluzione” Rosso – Casale Cinque Scudi
“Silene” Cesanese Olevano Romano Riserva – Damiano Ciolli
“Lunapriga” Lazio Bianco IGP – Colle di Maggio Wine Farm
Chardonnay “Incanto” Lazio Bianco IGT – Cantina Belardi
Circeo Bianco Doc “Innato” – Villa Gianna
Lazio Bellone IGT – Martino V
“La Sciantosa” Malvasia Puntinata Lazio IGP – Cantina Le Macchie
Tuscia Doc “Forcone” – Fattoria Madonna delle Macchie
Si tratta di una selezione di prodotti che ha evidenziato non solo la qualità, ma anche la personalità dei vitigni autoctoni e delle interpretazioni più innovative del territorio laziale, realtà capaci di confrontarsi alla pari con le etichette italiane più iconiche.
«Il successo della nostra presenza a Vinitaly testimonia la crescita continua di un comparto strategico per l’agricoltura del Lazio. Abbiamo sostenuto le imprese con una visione chiara: rafforzare la filiera, migliorare l’accesso ai mercati internazionali e promuovere una cultura del vino che sia anche cultura del paesaggio, del lavoro e della sostenibilità. Continueremo su questa strada, con nuovi strumenti e azioni concrete a supporto delle aziende», ha dichiarato l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini.
«Il Lazio del vino si è presentato a Vinitaly 2025 con consapevolezza, energia e ambizione, confermandosi una realtà matura e competitiva nel panorama vitivinicolo italiano ed europeo. In un confronto diretto con alcune delle etichette più rinomate, la nostra regione ha saputo distinguersi per identità, qualità e visione», il commento del commissario straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa.
«Il cosiddetto “Modello Lazio” si conferma una strategia efficace e replicabile, costruita su cinque pilastri fondamentali: cooperazione tra istituzioni e imprese, investimenti mirati sulla qualità, comunicazione moderna e coinvolgente, apertura ai mercati internazionali e valorizzazione profonda del legame tra vino e territorio. Il risultato riflette l’immagine di vitivinicoltura laziale sempre più giovane, preparata, innovativa e in sintonia con le sfide del futuro. Un ringraziamento va alle aziende partecipanti, che con il loro impegno quotidiano danno sostanza e credibilità all’evoluzione del comparto vitivinicolo laziale», ha concluso Massimiliano Raffa.