Un crocifisso ligneo annerito dal tempo e dai fumi dei ceri votivi, il cui culto affonda le radici nella devozione popolare e nella leggenda. Secondo la tradizione, la sacra effigie fu ritrovata secoli fa in una grotta da alcuni “fogliamari”, i raccoglitori di verdure selvatiche, e proprio ai loro discendenti è affidato ancora oggi l’onore di portarla in processione, scalzi, in segno di devozione.
La processione è sobria, essenziale, ma densa di significato: il Cristo viene accompagnato dalle “lamintanze”, struggenti canti polifonici arcaici che si levano nell’aria, amplificando la carica emotiva dell’evento. Accanto ai portatori, la Real Maestranza sfila al completo, con le bandiere abbrunate e le lance avvolte nei nastri neri, in un’atmosfera carica di rispetto, silenzio e raccoglimento.
È in questa autenticità che la Settimana Santa nissena trova la sua identità più profonda. Un rito che ogni anno si rinnova, uguale eppure diverso, capace di raccontare la storia di un’intera comunità attraverso la fede, la memoria e la condivisione di un sentimento che attraversa le generazioni. Anche quest’anno, centinaia di fedeli e visitatori accompagneranno le vie del centro per assistere alla processione, testimoniando l’immutata forza simbolica di un momento che continua a commuovere e coinvolgere, rendendo Caltanissetta protagonista di una delle celebrazioni pasquali più suggestive d’Italia.
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