ROMA – Abbiamo più volte sollecitato come UILPA POLIZIA PENITENZIARIA LAZIO il Provveditorato regionale di Roma ad affrontare i tanti atti violenti succedutesi questa estate per ultimo quello di fine settembre a Regina Coeli dell’Ottava sezione, ove la nostra delegazione ha potuto verificare il disastro che si è palesato al nostro cospetto e dei problemi che costantemente cerchiamo di rappresentare presenti sul territorio.
Nel frattempo, la popolazione detenuta continua ad avere oltre le 6740 presenze rispetto ai 4680 posti disponibili, di contro per la sorveglianza nei Penitenziari e le scorte dei Nuclei traduzioni sono operativi circa 2780 unità rispetto ai 3683 previsti (meno 850 unità) dal D.M. 2023. Non possiamo non evidenziare che ad esempio sono aumentati a 12 i piantonamenti sulla capitale gestiti in turnazioni e difficoltà a reperire unità per tali servizi da parte dei quadri permanenti degli istituti Penitenziari di Roma e provincia (Rebibbia, Regina Coeli, ecc.)
Numeri catastrofici che impongono turnazioni oltre le 36 ore settimanali con punte di lavoro straordinario anche oltre le 60 ore mensili per garantire doppi o tripli turni per sopperire alle evidenti carenze. Complessivamente le ore di lavoro straordinario consumate nel Lazio superano circa 850 mila ore consumate di cui 730 mila circa liquidate: 260 ore per singola unità. Le restanti sono state oggetto di recupero, imposte dal Provveditorato regionale che non autorizza il pagamento per mancanza di budget di spesa, lasciando gli agenti di Polizia Penitenziaria scontenti e amareggiati ai tanti sacrifici fatti in questi mesi per contrastare quanto accaduto nelle nostre 14 carceri nella regione Lazio.
Tra le carceri più disagiate dovute al sovraffollamento, segnaliamo ulteriormente Regina Coeli con un sovraffollamento oltre il 192% (ad agosto era il 180%) e non da meno per Rieti con il 180%, Velletri, Latina, Civitavecchia, Viterbo e Cassino con oltre il 170%.
Dati che si assommano ai disastri già avvenuti nel 2024, alla mancanza di attenzione dei vertici del Ministero della Giustizia che tranne girare ogni sede i loro dirigenti evitano ogni confronto sindacale anche se richieste e previste dall’Accordo quadro nazionale sottoscritto nel settembre 2023, che prevedeva un ulteriore approfondimento a partire dal Provveditorato di Roma per stilare un accordo decentrato regionale, purtroppo venuto meno!!!
UILPA POLIZIA PENITENZIARIA LAZIO, auspica un urgente cambiamento dell’attenzioni del Provveditorato Regionale che possa permetterci un confronto nel merito dei problemi esposti.