Il Lazio, insieme alle Marche, all’Umbria e alla Toscana, è la culla linguistica della nostra penisola, perché sono lì affiorate le prime testimonianze dei volgari italiani. Gli stessi Placiti cassinesi (960-963), pur elaborati in area campana (Capua, Sessa Aurunca, Teano), sono posseduti da quell’abbazia di Montecassino di cui i quattro documenti, espressione di una cultura benedettina che quasi rappresentò, come ha detto qualcuno, la “Silicon Valley” del Medio Evo, ricordano l’antica azione rifondatrice. Il 17 dicembre il Comune di Cassino e il Centro Documentazione e Studi Cassinati hanno organizzato un duplice, importante evento a Cassino.
Alle 10.45 si provvederà all’Atto di affidamento alla città di Cassino, da parte del Centro Centro Documentazione e Studi Cassinati, e alla sua contemporanea inaugurazione, di una stele in perlato Royal intesa a ricordare le origini della lingua italiana, con la rievocazione della formula del giuramento contenuto nel Placito cassinese del 960 (Sao ko kelle terre per kelle fini che ki contene trenta anni le possette parte Sancti Benedicti), e di un’epigrafe riproducente un verso famoso del Paradiso dantesco: Quel monte a cui Cassino è nella costa (XII, 37). Ciascuna delle trentuno lettere del verso, anch’esse in perlato Royal, ha un’altezza di 30 cm. L’iniziativa intende celebrare Dante Alighieri nel settecentesimo anniversario dalla scomparsa del sommo poeta.
Alle ore 11.00 si terrà quindi, presso il Palagio Badiale di Cassino, un convegno incentrato sui quattro placiti, i più antichi documenti in volgare della nostra penisola, e sulla cultura benedettina che ne ha accompagnato l’elaborazione e li ha visti nascere. Ha dichiarato al riguardo Enzo Salera, sindaco del Comune di Cassino: “Il doppio evento che abbiamo voluto organizzare a Cassino è un’occasione preziosa, non solo per la nostra amministrazione, per celebrare la figura di Dante senza dimenticare di ricordare il contributo dato dal Cassinate alla nascita della lingua italiana”. L’evento, originato da una proposta di Massimo Arcangeli e delle associazioni La Parola che non muore e La Voce della scuola, sarà accompagnato dalla presentazione di una mostra dantesca realizzata da alcune scuole di Cassino. Interverranno alla manifestazione, oltre al sindaco Salera, l’assessore alla cultura Danilo Grossi, il presidente della Commissione cultura Fabio Vizzacchero, l’abate di Montecassino, dom Donato Ogliari, e il presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, Gaetano De Angelis Curtis. Saranno ospiti del convegno il prof. Francesco Sabatini, accademico emerito e presidente onorario dell’Accademia della Crusca, il prof. Domenico Proietti, dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”, e il prof. Roberto Gamberini, dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale.
Programma
Ore 10.45
Bivio della strada per Montecassino
Atto di affidamento alla città di Cassino, e inaugurazione, della stele dedicata ai Placiti cassinesi e dell’epigrafe riportante il v. 37 del XXII canto del Paradiso.
Ore 11.00
Cassino, Palagio Badiale, Sala degli Abati
Convegno di studi su Cassino, la cultura benedettina e l’italiano
Saluti istituzionali
Gaetano De Angelis Curtis, presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati
Danilo Grossi, assessore alla cultura del Comune di Cassino
Fabio Vizzacchero, presidente della Commissione cultura del Comune di Cassino
dom Donato Ogliari, abate di Montecassino
Enzo Salera, sindaco del Comune di Cassino
Ore 11.00
Cassino, Palagio Badiale, Sala degli Abati
Roberto Gamberini (Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale), Letteratura e cultura latina all’epoca dell’abate Aligerno e della rinascita dell’abbazia
Francesco Sabatini (accademico emerito e presidente onorario dell’Accademia della Crusca), Montecassino e l’italiano
Domenico Proietti (Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”), I placiti cassinesi del X secolo tra lingua, diritto e toponomastica
Coordina Massimo Arcangeli (Università degli studi di Cagliari)