Una poesia di Lorena Paris

di LORENA PARIS –

VITERBO – Questa settimana, Vi propongo il testo e l’audio di una mia poesia scritta, solo pochi giorni fa e legata al sentimento del ricordo. Quel ricordo che non si perde mai dentro l’infinito del cielo!
Brevi versi che ci fanno riflettere sul bisogno di guardare indietro, per cercare di comprendere meglio il presente ed il futuro.

~~~

Aveva il vuoto capace,
il cielo oltremisura.
Il mio ricordo era vertebra
di sole. Quel tempo,
un paese sospeso di luce
alla finestra.
Ed io che non vedevo.

Lorena Paris

Care lettrici e cari lettori, potrete anche seguirmi su Instagram.

lorenaparis1930
#lorenaparispoeta

Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice




Di Martedì, poesia, “In incognito” di Pietro Pancamo

di LORENA PARIS-

Per di Martedi, Poesia. Parole e voce, questa settimana, Vi propongo, care lettrici e cari lettori, un poeta che non conosco personalmente, ma di cui ho letto nel web.
Si tratta di Pietro Pancamo.
In calce, i versi di una sua poesia ed il mio consueto audio.

La Poesia è intitolata
“IN INCOGNITO”
ed è l’espressione emotiva di alcuni suoi momenti, del suo sentire in questo periodo di pandemia, così doloroso per tutta l’umanità.
Una breve storia intima, vissuta nella notte, raccontata con l’efficacia del suo verso scarno, veloce, senza abusi retorici. Versi fotografici, ma in continuo “movimento”, grazie all’uso delle forme verbali, che Pancamo sembra prediligere rispetto all’uso delle aggettivazioni, “dormire, fare, riconoscere, scavare, nascondere”, dentro le quali “rotea il moto” di questa sua poesia.

Note biografiche

 Pietro Pancamo è un editor professionista.
Dopo essere stato incluso nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo, una breve raccolta di suoi versi sono stati pubblicati dal blog «Poesia» della Rai, a lui è stata dedicata una puntata del programma «Poemondo» dalla Radio nazionale della Svizzera italiana. Suoi testi sono apparsi nel portale de «Il Fatto Quotidiano» e in quello dell’edizione fiorentina del “Corriere della Sera”.

Lorena Paris legge Pietro Pancamo




La Poesia di Franco Andreoli

di LORENA PARIS-

Care lettrici e cari lettori di questa mia rubrica del martedì, oggi vorrei regalarvi la lettura di una poesia di Franco Andreoli, tratta dalla sua silloge
“Voci dal silenzio – Le ballate dell’orrore” – Edizioni Archeoares, 2018.
Il prof. Andreoli, docente, saggista e studioso di poesia, nonché poeta, dà voce al silenzio di tante persone, anche senza nome, che hanno vissuto, sulla propria pelle e sui propri affetti, l’orrore del genocidio; lo fa scegliendo, con efficace eleganza, le parole che tramutano in versi le immagini poetiche di piccole e grandi storie della sofferenza di tanti, di troppi. Storie raccontate senza iperbolica retorica, ma che con limpidezza scavano nel sentimento di sofferenza ed impotenza che ha pervaso l ‘animo

di chi “ è uscito come fil di fumo da un camino”

o che ha avuto, nel dolore, la gioia di poter tornare a casa.
Vi consiglierei, quindi, di leggere le poesie
del prof. Andreoli, come suggestione intensa e meditazione profonda di un passato che non deve più tornare.
Esse sono l’espressione di validissimo connubio tra la poesia “classica” e la poesia del nostro tempo.

In Audio, la mia lettura di
Dreyfus
di Franco Andreoli

Lorena Paris legge Dreyfus di Franco Andreoli




Una Poesia di Silvia Bre

di LORENA PARIS –

VITERBO – Silvia Bre è un grande poetessa, del nostro tempo, pluripremiata prestigiosamente. Conosciuta anche come una delle più intense traduttrici dei versi di Emily Dickinson.
Ho scelto di leggere in audio, per voi care lettrici e cari lettori di questa mia rubrica, una sua poesia che ho anche trascritto, in calce, come sono solita fare.
Amo molto le sue parole, le sento affini alle mie corde poetiche.
L’ attenzione di Silvia Bre al suo “sentire”, ci viene da lei donata in questa poesia, con la scrittura di metafore vibranti tra “i cieli serali fioriti e i cieli sulle sue dita” La poetessa ci racconta – del suo vissuto: quanto è importante la presenza dell’amore, il suo bilancio di vita, il suo inno alla vita stessa; lo fa con l’ eleganza consueta che pone nei suoi versi.
Al prossimo martedì e buon ascolto!

Lorena Paris

Ascolta, un viale avevo di sterminate rose

da guardare la sera, cieli di viole che

l’edera rampava a grandi tele, avevo corde

amorose. E guarda adesso com’è tutto

raccolto in un mirino, che finalmente la

mia strada ho perso nel mondo delle cose

e mi sento salire rami nuovi e il cielo ce

l’ho steso sulle dita e amo, e mi rinchiudo

tutta nella vita.

Silvia Bre

Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris




“Di martedì, poesia. Parole voce”, la video-poesia di Lorena Paris

di LORENA PARIS –

Per ”Di Martedì, Poesia. Parole e voce”, questa settimana, una mia Video – Poesia. Parole, le mie, dedicate all’attenzione ed all’ascolto dei sentimenti vissuti in questi giorni. Sentimenti di dolore e smarrimento che stiamo vivendo tutti e che mai, forse, avremmo potuto immaginare di poter e dover affrontare!
Giorni fragili, silenziosi, come precipitati in una dimensione strana, non scontata e comunque di speranza, sempre accesa.

È terra sparsa
è mare ghiacciato,
aria senza movimento
che incontra
il volo oscuro
del presente. È il letargo
della primavera
pure se fuori è sole.
La punta di un pensiero.
Il mio oggi
è la mia canzone.


Video e lettura di Lorena Paris
 


 




Haiku

di LORENA PARIS-

Dedico la rubrica di oggi alla lettura di due miei Haiku, scritti qualche giorno fa. Mesi di grande dolore, questi, di dolore su dolore che si aggiunge alle sofferenze che da sempre purtroppo “governano” il mondo e che il mondo stesso subisce a causa soprattutto dei comportamenti del genere umano.
Così, ascoltando il silenzio ed il ritmo rallentato di questi giorni di
“tempo sospeso “, ecco i miei haiku.

 

Sera di aprile –
il silenzio abitato
da un frullo d’ali
~
giorno di pioggia –
il mondo sembra fermo
ma trema un fiore.

 

 

Ascolta le poesie dalla voce di Lorena Paris




La poesia di Francesco Sicilia

di LORENA PARIS-

In audio , questa settimana, la mia lettura di due testi di Francesco Sicilia, editore, scrittore e poeta prolifico. Il mio approccio, e poi conoscenza, con la sua poesia risale ad oltre dieci anni fa, quando per Radio Verde, fui invitata a leggere i suoi versi.

Sono convinta che le poesie di Francesco Sicilia siano delle piccole luci, sprigionate sulle tracce del mondo, sui sentimenti nascosti, riportati alla vita dalla sua scrittura fluida e sonora. Toccate materiche vibranti e fughe di cielo e di ricerca, le sue, che innalzano l’eleganza delle parole scelte a volte nude e trasparenti, a volte vestite e impenetrabili, ma sempre variegate e vergate dal suo buon sentire. Francesco Sicilia ama la poesia ed ama la cura che egli vi mette , ci regala le sue “piccole storie narrate” dove ci fa scoprire il suo “senso della vita” , le sue attenzioni per l’amore e per la comunicazione naturale ed umana. Egli mette a nudo i suoi sentimenti e svela con le parole quelli del mondo, sfronda le sovrastrutture, il superfluo, ricerca l’intima essenza e ne fa evidenza. I suoi versi coniugano naturalmente il delimitato mondo umano e lo sconfinato mondo divino. Logos da cui tutto ebbe inizio.
Sotto una breve biografia e la mia voce in audio.

BIOGRAFIA

Francesco Sicilia è nato ad Agropoli, in provincia di Salerno, nel maggio del 1969.
Nel primo decennio del nuovo millennio ha scritto e pubblicato vari libri di poesia.
Insieme all’artista Milena Esposito, ha avviato e cura diversi progetti culturali. In particolare, l’Associazione Artistico-letteraria “Gli Occhi di Argo”, la Casa editrice “L’ArgoLibro” e l’omonima libreria indipendente “L’ArgoLibro”, con sede sempre ad Agropoli, da oltre sei anni punto di riferimento, non solo a livello locale, per incontri con gli autori, reading, mostre e performance artistiche.


 

 

Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris





Di martedì poesia, la Poesia di Lucianna Argentino

di LORENA PARIS-

VITERBO – Questa settimana, scrivo molto volentieri di una bravissima Poeta, Lucianna Argentino, conosciuta ed apprezzata tra i grandi nomi contemporanei, come fertile autrice di Poesia e di Prosa. Vi invito, pertanto a voler leggere i suoi testi !
“IN CANTO A TE” è uno dei suoi ultimi e preziosi libri che vi stupirà, ne sono certa, per come Lucianna ha saputo, e sa, raccontare in poesia ed in prosa, tanto e bene,  i temi legati all’amore ed all’eros, con la sua penna elegante e  priva di ogni scontata retorica.
La sua scrittura è di continua ricerca, di attenzione  all’ essenza della vita e delle cose, di costante riguardo al suo “sentire”.
Il linguaggio poetico di Lucianna è sempre una nuova scoperta, per il lettore.   Semplice , asciutto, scarno, efficace, essenziale, pulito, ma sempre suggestivo;  ornato, materico, complesso, potente, puro, platonico, erotico, lucente, sonoro.
Le sue Poesie sono di assoluta bellezza, forza e raffinatezza; sono ricche di metafore moderne e curate nella ricercatezza del significato e del significante.
I suoi versi sono lo specchio della conoscenza e riconoscenza riposta da lei nella poesia.

Qui sotto, la trascrizione e la mia voce in audio  di un suo testo poetico.

“Nell’assenza compresi quanta vita ci vuole
per capire il come e il cosa dell’amore,
ma quanti i battiti perduti, quanto il calore disperso.
L’imparai sottraendomi alla verità.
Riemerse poi. Lui lontano –
un nome reticente sulla punta della lingua.
Io nello spavento, nella teoria
fui giuda di me stessa allora
che non sapevo come può stare
nel nome di un’ombra
tutta la luce che lui ora riporta
alla mia riva.”

L. Argentino


Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris





La Poesia di Domenico Cipriano

di LORENA PARIS-

Questo martedì, dedico volentieri la mia rubrica ai versi di un poeta contemporaneo e che molti di voi sicuramente conoscono,
Domenico Cipriano.
È uscito, da poco, il suo ultimo libro:
“La Grazia dei Frammenti” che vi consiglio di non perdere, così come vi consiglio di visitare il suo sito:
www.domenicocipriano.it

Vi trascrivo qui sotto
alcune sue considerazioni sulla Poesia, che io condivido pienamente, una sua poesia e la mia lettura in audio.

“La poesia fa sì che il pensiero e la nostra visione del mondo diventino arte attraverso l’espressione linguistica, ed è per questo che è parte innegabile della nostra esistenza e ci sarà sempre, come le altre forme della creatività. Credo che la poesia ci permetta ancora di collegare l’inconscio alla realtà. Per far questo, spesso, si avvale del ricordo, o di ciò che ne resta rielaborato dentro di noi, nei luoghi, nelle cose e nei desideri. Poesia, quindi, che rimanda alla realtà ma che diventa anche uno scavare nella memoria, personale e collettiva,
non un crogiolandosi in essa,
ma un’elaborazione continua della riflessione sul nostro divenire, senza perdere di vista la nostra origine,
gli incontri, i rapporti umani, gli affetti
e i sentimenti profondi, nonché i luoghi e
il loro significato…”
D. Cipriano

(per Sofia)

C’è sempre un risarcimento
un ciottolo di selce levigato
una disposizione del carbonio che scintilla
o il fuoco addomesticato
a sedimentare la memoria del cosmo. L’istante
dove spunta l’inizio dei pensieri
la nascita.
Ci saranno dissolvenze, la grazia di frammenti
provenienti da lontano, nelle foto
nei diagrammi dei ricordi. Solo una scena si ripete
sbucando da un’epoca scolpita
nel tepore di un’auto in partenza, in un viso trasformato.
Un dettaglio marginale – sepolto o inaccessibile –
che compensa l’angoscia
la distanza sconfinata dalle stelle.

D. Cipriano


Ascolta la poesia dalla voce di Lorena Paris





La poesia di Livia C. Candiani

di LORENA PARIS –

Dopo aver dedicato, per varie settimane, questa mia rubrica ad alcuni cenni sulla Poesia e sui principali elementi del linguaggio poetico, nonché varie informazioni sugli haiku, questo martedì, inizierei con consigli di lettura poetica, in base alla mia esperienza di approccio al mondo della Poesia avvenuta ormai più di dieci anni fa , alla evoluzione del mio linguaggio poetico che è certamente maturato rispetto agli inizi ed anche ai miei gusti!
Tralasciando i classici che in linea di massima tutti conosciamo, mi soffermo, da questa settimana, su qualche Poeta contemporaneo, poco noto ai non appassionati e cultori della poesia moderna.
Per iniziare, vi consiglierei di leggere le poesie
di Livia Chandra Candiani, i cui versi sono nelle mie corde. Poesie, le sue, di immagini luminose e forti, di assoluta ricerca di significato e bellezza, di simboli e suoni, di uso delle parole fuse con splendide metafore e similitudini.
Preziosa la sua silloge “ Fatti Vivo”
ed. Einaudi , 2O17.

Segue un suo testo poetico con la mia voce in audio, tratto da
“La bambina pugile ovvero la precisione dello amore”
ed. Einaudi, 2014

Dunque, per ascoltare
avvicina all’orecchio
la conchiglia della mano
che ti trasmetta le linee sonore
del passato, le morbide voci
e quelle ghiacciate,
e la colonna audace del futuro,
fino alla sabbia lenta
del presente, allora prediligi
il silenzio che segue la nota
e la rende sconosciuta
e lesta nello sfuggire
ogni via domestica del senso.
Accosta all’orecchio il vuoto
fecondo della mano,
vuoto con vuoto.
Ripiega i pensieri
fino a riceverle in pieno
petto risonante
le parole in boccio.
Per ascoltare bisogna aver fame
e anche sete,
sete che sia tutt’uno col deserto,
fame che è pezzetto di pane in tasca
e briciole per chiamare i voli,
perché è in volo che arriva il senso
e non rifacendo il cammino a ritroso,
visto che il sentiero,
anche quando è il medesimo, non è mai lo stesso
dell’andata.
Dunque, abbraccia le parole
come fanno le rondini col cielo,
tuffandosi, aperte all’infinito,
abisso del senso.

Chandra Livia Candiani


Ascolta il testo dalla voce di Lorena Paris





Lorena Paris legge Mariangela Gualtieri

di LORENA PARIS –

Lorena Paris interpreta con voce e immagini la poesia “Bambina mia” di Mariangela Gualtieri.

Bambina mia,
Per te avrei dato tutti i giardini
del mio regno, se fossi stata regina,
fino all’ultima rosa, fino all’ultima piuma.
Tutto il regno per te.
E invece ti lascio baracche e spine,
polveri pesanti su tutto lo scenario
battiti molto forti
palpebre cucite tutto intorno.
Ira nelle periferie della specie.
E al centro,
ira.
Ma tu non credere a chi dipinge l’umano
come una bestia zoppa e questo mondo
come una palla alla fine.
Non credere a chi tinge tutto di buio pesto e
di sangue. Lo fa perché è facile farlo.
Noi siamo solo confusi,credi.
Ma sentiamo. Sentiamo ancora.
Sentiamo ancora. Siamo ancora capaci
di amare qualcosa.
Ancora proviamo pietà.
Tocca a te,ora,
a te tocca la lavatura di queste croste
delle cortecce vive.
C’è splendore
in ogni cosa. Io l’ho visto.
Io ora lo vedo di più’.
C’è splendore. Non avere paura.
Ciao faccia bella,
gioia più’ grande.
L’amore è il tuo destino.
Sempre. Nient’altro.
Nient’altro. Nient’altro.

Mariangela Gualtieri


Video e lettura di Lorena Paris
 





Un sito per conoscere gli haiku

di LORENA PARIS –

Con l’articolo di oggi, concluderei le pagine della rubrica dedicate ai miei cenni sullo  haiku, con uno stralcio tratto dal sito di uno dei più grandi studiosi di haiku, Luca Cenisi, e quindi vi segnalo i codici estetici ed ai sentimenti espressi in un buon haiku.

“ il sabi, cioè la bellezza solitaria che trova espressione in un linguaggio semplice ed immediato,
lo hosomi, cioè quella “sottigliezza” contemplativa indispensabile per cogliere l’essenza veridica della realtà, l’ogosoka ovvero la solennità dell’esperienza sensibile.

Dalla disposizione poetica dello haijin  (scrittore di haiku) in relazione a quanto sopra  possono palesarsi nello haiku diversi stati d’animo:

• wabi “ solitudine”
• shiori “delicatezza”
• makoto “verità”
• yūgen “profondità e mistero”
• karumi “leggerezza
• mono no aware o più semplicemente, aware “misero” “compassionevole”.

Vi rimando, peraltro, a questo sito:  www.lucacenisi.net  per ogni ulteriore approfondimento.

~~
offro una rosa
al risveglio del giorno –
il rito buono

Lorena Paris


Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice





Un haiku di Lorena Paris

di LORENA PARIS –

VITERBO – Questa settimana, un cenno sulla necessaria presenza del KIGO nella scrittura di un haiku. Il Kigo è il riferimento stagionale che lascia intendere a quale momento dell’anno lo haijin (il poeta di haiku) osserva ciò che lo circonda e scrive la sua terzina.
La stagione può anche essere individuata con la citazione di un fiore, un animale, una pianta che possa far ricondurre
all’estate o all’autunno, o alla primavera o all’inverno.
Molto presenti negli haiku sono, peraltro, i cosiddetti piccoli Kigo:
luna, sole, vento, giorno, notte, neve pioggia, ecc… ecc…
Importante nel corpo di un haiku è la presenza di una cesura, di solito un trattino e su questa cesura …ci sarebbe molto da dire!

Ai curiosi di haiku consiglio di visitare il sito:
www.lucacenisi.net
e si aprirà loro un mondo!!!

La prossima settimana accennerò al “sentimento” presente in un haiku.

~~
un’orchidea
fiorita nell’attesa –
la sedia vuota

Lorena Paris


Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice





Ancora sulla poesia haiku

di LORENA PARIS-

Lo haiku è una breve poesia che si compone di tre versi: il primo ed il terzo di 5 more il secondo verso di sette more. La mora è un’unità di suono che determina il conteggio delle sillabe. Gli haiku in lingua inglese, peraltro, non sono necessariamente legati allo schema metrico che ho sopra descritto, quelli in italiano, invece, sì, così come quelli in lingua giapponese. Ovviamente, tanto e tanto altro si dovrà specificare su questa tipologia di terzina, sui canoni del suo linguaggio poetico e del suo messaggio profondo; lo farò, quindi, nel corso dei prossimi appuntamenti settimanali.
Il poeta giapponese Mastuo Basho (1644 – 1694) viene universalmente riconosciuto il Padre fondatore della poesia haiku.

Qui sotto uno dei suoi più famosi e tra i miei preferiti, che ovviamente è tradotto in italiano e quindi non presenta le 17 more della sua scrittura in lingua originale.

languore d’ inverno –
nel mondo di un solo colore
il suono del vento.

Alla prossima!
Lorena Paris


Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice





L’haiku di Lorena Paris

di LORENA PARIS-
VITERBO – Questa settimana Vi regalo un mio haiku. Lo haiku è una forma di poesia antichissima, nata in Giappone secoli or sono e che io amo molto. Me ne occuperò in questa rubrica più analiticamente nel corso dei prossimi martedì . Lo haiku si legge due volte, con due diverse intonazioni, e si scrive con tutte le lettere in minuscolo.

~~

svuoto ogni sera
il cuore di parole –
spengo la luce

LP


Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice





Il Simbolismo

di LORENA PARIS-

La nascita della poesia cosiddetta moderna viene associata alla corrente del Simbolismo (siamo negli ultimi decenni del 1800), cui fecero parte tanti artisti di varie espressioni: dalla letteratura, alla pittura, alla musica. I poeti simbolisti ricercavano con l’ispirazione ed i versi
il loro sentire, la sonorità del linguaggio poetico, della sua musica, della purezza e bellezza della parola in quanto simbolo ed il suo alto potere evocativo.

“Corrispondenze” è un testo poetico tra i più noti di Charles Baudelaire ed è considerato uno dei “manifesti” della poetica simbolista, essa è contenuta nel sua opera “Les Fleurs du mal” (1857). Baudelaire vi descrive la natura come un tempio vivente, una foresta di simboli che solo il poeta, in virtù del suo essere sensibile può cercare di spiegare.

La Natura è un tempio dove colonne vive
lasciano a volte uscire confuse parole;
l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli che l’osservano con sguardi familiari.

Come echi lunghi che da lontano
si fondono
in una tenebrosa e profonda unità
vasta quanto la notte e quanto la luce,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Ci sono profumi freschi come carni infantili,
dolci come oboi, verdi come praterie
– e altri corrotti, ricchi e trionfanti,
che hanno l’espansione delle cose infinite,
come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso
che cantano gli abbandoni dello spirito e dei sensi.

Charles Baudelaire.

In audio un mio piccolo pensiero poetico per voi.


Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice





Lo Zibaldone, cenni

di LORENA PARIS-
VITERBO- Questa settimana vorrei fare un cenno all’opera “ Lo Zibaldone” di Leopardi una raccolta di suoi pensieri, appunti, aforismi, incontri e tanto altro perché in esso il grande Poeta raccoglie – tra tanto altro – sua preziosa riflessione sulle caratteristiche della poesia antica e la mette a confronto con quella del suo tempo.

“ …La poesia degli uomini antichi era fatta di immaginazione, di fantasia, e dava origine a miti e favole, a immagini false, quindi, ma bellissime…”
“…La poesia moderna (sentimentale) invece nasce dall’esperienza, dalle idee, dal sapere, cioè dal vero e dal modo di sentire che suscita la consapevolezza del mondo e delle cose…”

Il suo meraviglioso “ L’Infinito” è infatti il preludio della poesia moderna pronta poi a sbocciare con la fine dell’ ottocento e gli inizi del novecento e di cui scriverò qualche cenno la prossima settimana.

A proposito del… “ sentire “

Dunque, siamo ancora qui
a vagliare le ore regalate dal cielo
una coincidenza nel sole
che percorre lo stesso cammino
un attimo acuto che tocca
il benevolo incontro.
Lo sai che il lento mutare
è nel ritmo del tuo tempo
hai nelle mani la certezza
che aiuta il dubbio a sparire
non c’è il limitare di luce
per accogliere il giusto sentire.

Lorena Paris


Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice





Il significato ed il significante

di LORENA PARIS –

Nella Poesia, molto più che nella prosa, la bellezza della parola fluttua tra i suoi due insiemi fondamentali: Il significato, ovvero l’immagine, il senso, il concetto cui rimanda la parola stessa. Il significante, ovvero il segno, la scrittura, le lettere di cui è composta la parola stessa e che rimandano alla sua sonorità. Oggi, scrivo e leggo per Voi una mia poesia dedicata alla bellezza ed alla forza della parola poetica.

Amo le parole

limpide liturgie del giorno

le andature che scompaginano

la notte

amo il verbo che accudisce

il sentimento

il fare del pensiero

amo il tempo che il mio passo

riconosce.

 

 

Lorena Paris


Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice