Tra eccellenze, grande musica e poesia, cala il sipario dell’ottavo festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”

VITERBO – Il nostalgico arriverderci al 2025 è foriero di una festosa notizia. Il maestro Sandro De Palma, ideatore e direttore artistico dell’ottavo Festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica” e della prima ed esclusiva rassegna “Echi Sonori a Palazzo Chigi di Viterbo”, nel rivolgere un saluto di ringraziamento agli eccelsi musicisti di fama internazionale che sono stati ospiti autorevoli della rassegna e a quanti, a vario titolo, hanno reso possibile la realizzazzione dello strepitoso Festival di quest’anno, comunica con orgoglio che il nuovo progetto presentato dall’Associazione Musicale Muzio Clementi sul tema “Echi Sonori a Palazzo Chigi-2025”, è  risultato secondo nella graduatoria definitiva della Regione Lazio, volta a valorizzare i beni culturali e il territorio attraverso la musica, la danza il teatro.

“Abbiamo chiuso in bellezza l’ottavo Festival, mercoledì 31 ottobre 2024, con il duo Luisa Sello e Bruno Canino, un pianista che è una istituzione, una leggenda della musica”, ribadisce soddisfatto il maestro Sandro De Palma, “un bilancio estremamente positivo perchè quest’anno abbiamo svolto per la prima volta concerti nella nuova sede dell’Associazione Muzio Clementi situata nel cinquecentesco Palazzo Chigi di Viterbo, entrato lo scorso anno a far parte delle Dimore Storiche del Lazio, dove è stato creato l’innovativo e unico “Salotto Musicale”. Anche in questo festival c’è stata un’affluenza di pubblico notevolissima che ha seguito non solo a Palazzo Chigi la Maratona Mozartiana e le due incursioni fuori sede (Terme dei Papi e Chiesa di S.Maria della Verità) ma anche l’articolato programma, con pezzi di non facile ascolto. Sono soddisfattissimo dai risultati di crescita del festival che oramai ha una risonanza non solo nazionale ma anche europea, perchè molti artisti ospiti, con il passaparola, hanno raccontato sia le bellezze di Viterbo che del nostro Festival”.

“Sono però rammaricato- conclude il maestro De Palma – per l’annullamento dell’ultimo concerto in cartellone che era previsto domenica 3 novembre (Alexis Kossenko,flauto e Vassilis Varvaresos, pianoforte), fermo restando la reciproca collaborazione con il Palazzetto Bru-Zane di Venezia. Per i prossimi mesi invernali l’Associazione vorrebbe riaprire il ‘Salotto Musicale’ di Palazzo Chigi di Viterbo con delle nuove iniziative, ma solo in una dimensione associativa. Vedremo”.

L’ottava edizione del festival si è svolta per la prima volta in assoluto al Palazzo Chigi di Viterbo  e come consuetudine nella Chiesa di San Silvestro in piazza del Gesù, con incursioni alle Terme dei Papi, alla chiesa di Santa Maria della Verità e, fuori Viterbo, a Bagnaia (Chiesa di S.Maria della Porta) e San Martino al Cimino (Chiesa abbaziale, Parrocchia di S. Martino Vescovo).

Il direttore artistico Maestro Sandro De Palma ringrazia per il sostegno la Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla Cultura e ai Grandi eventi, Fondazione Carivit, e gli sponsor tecnici: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch.Giovanni Cesarini, Ing.Andrea De Martino, Engineering Solutions, Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino-Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

NOTA – Regione Lazio. E’appena stata pubblicata la graduatoria definitiviva del duplice avviso pubblico per il sostegno a Progetti di Valorizzazzione del patrimonio culturale, destinato agli operatori dello spettacolo dal vivo e agli enti pubblici. Nello specifico di questi, 559 mila euro sono assegnati ai soggetti pubblici, 300 mila circa alle realtà associative,54 mila alle imprese operanti nel settore. I progetti finanziati possono beneficiare di un contributo che copre fino all’80% dei costi ammissibili, per i progetti presentati in forma associativa il contributoi va dai 30 ai 70 mila euro; per i progetti in forma singola, tra i 10mila e i 30mila euro.

 




Annullato il concerto di domenica 3 novembre al festival “I Bemolli sono Blu”

VITERBO – Sandro De Palma, direttore artistico e ideatore dell’ottavo Festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica” con rammarico comunica che il concerto “Il flauto nella Belle Époque” previsto per domenica 3 novembre alla chiesa di S. Silvestro di Viterbo, è stato annullato per motivi tecnici.

Il maestro De Palma ringrazia sia il Palazzetto Bru-Zane di Venezia per la collaborazione con l’Associazione Musicale Muzio Clementi che gli straordinari artisti Alexis Kossenko (flauto) e Vassilis Varvaresos (pianoforte) e si scusa con loro per il contrattempo augurandosi di averli di nuovo ospiti del festival “I Bemolli sono Blu” in preparazione per il 2025.




Il duo Luisa Sello-Bruno Canino in concerto al festival “Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”

VITERBO – Giovedì 31 ottobre, ore 18:00, alla chiesa di San Silvestro a piazza del Gesù, ancora insieme il flauto e il pianoforte nell’ultimo concerto di fine mese proposto dal Festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”. Per il festival ideato dal m° Sandro De Palma, su progetto dell’associazione musicale Muzio Clementi, un evento nell’evento. Protagonisti assoluti due eccelsi musicisti di fama internazionale, la flautista Luisa Sello e il grande pianista Bruno Canino.

Il duo recentemente invitato alla Carnegie Hall di New York per la celebrazione dei 150 anni, è ricordato dalla stampa estera non solo per le qualità personali ma anche per la capacità di donare, con le loro magnifiche interpretazioni, emozioni indimenticabili e gioia nell’ascolto della grande musica.

Per la serata del festival il duo propone un godibile programma: J.S. Bach Sonata in la maggiore BWV 1032, Vivace, Largo, Allegro; Franz Schubert, tre Lieder variati per flauto e pianoforte – arrangiati da Theobald Böhm (1794-1881) Gute Nacht, Ständchen, Die Taubenpost; Faurè, Sicilienne op. 78 per flauto e pianoforte; Jaques Ibert, ‘Jeux’ Sonatina per flauto e pianoforte, Animé, Tendre; Francis Poulenc, Sonata per flauto e pianoforte, Allegro malinconico, Cantilena, Presto giocoso.

Note

Luisa Sello – Flautista internazionale, artista Miyazawa Flute, con attività in Europa, Estremo Oriente, Stati Uniti e Sud America, invitata da Wiener Symphoniker Concert Verein, Salzburger Kammerorchester, Miami Greater Symphony Orchestra, I Virtuosi Italiani, Thailand Symphony Orchestra, ha collaborato con l’Orchestra della Scala di Milano sotto la direzione di Muti. Ha suonato con grandi interpreti tra i quali Alirio Diaz, Trevor Pinnock, Philippe Entremont. Ospite a Musikverien di Vienna, Teatro La Fenice di Venezia, Parco della Musica a Roma, Brahms Saal a Mosca, National Theatre a Astana, Operà a Il Cairo, gia’ professore di flauto al Conservatorio di Milano e di Trieste, nonché ospite alle Università di Vienna (Universität für Musik), Mosca (Conservatorio Ciaikovskj), New York (Juilliard School), Miami (Florida University), Beijing (Central Conservatorz), Buoenos Aires (Conservatorio De Falla), e’ attualmente professore di Dottorato alla New Bulgarian University di Sofia. Laureata in Lingue e Letterature moderne è dottore di ricerca in concertismo (ArtD) e scienze linguistiche comparate (PhD). Ha studiato a Parigi con Raymond Guiot e Alain Marion e all’Accademia Chigiana con Severino.Gazzelloni. Artista sostenuta dal Ministero delle Attività Culturali, incide per ‘Stradivarius’. È “Cavaliere al Merito” della Repubblica Italiana.

Bruno Canino – Riconosciuto come uno dei massimi cameristi e pianisti dei nostri tempi, Bruno Canino studia pianoforte con Vincenzo Vitale e composizione con Bruno Bettinelli al conservatorio di Napoli. Distintosi subito nei concorsi internazionali di Bolzano e Darmstadt, inizia una lunga carriera concertistica e in tutto il mondo assieme ad artisti come Cathy Barberian, Severino Gazzelloni, Salvatore Accardo, Viktoria Mullova. Ha frequentato con particolare assiduità il repertorio moderno e contemporaneo. Tra le sue registrazioni più importanti le Variazioni Goldberg di Bach, l’integrale dell’opera pianistica di Casella e la prima integrale pianistica di Debussy su cd. È stato docente di pianoforte al conservatorio di Milano e alla Hochschule di Berna. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento nelle istituzioni musicali in tutto il mondo. Attualmente è docente di musica da camera con pianoforte presso la Scuola di Fiesole e alla Escuela Reina Sofia di Madrid. Ha esercitato inoltre l’attività di direttore artistico e nel 1999-2002 è stato direttore musicale della Biennale di Venezia.

La rassegna “I Bemolli sono Blu – Viterbo in Musica – Echi sonori a Palazzo Chigi-2024” promossa dall’associazione musicale Muzio Clementi, ha il contributo di: Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla cultura e all’educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch. Giovanni Cesarini, ing. Andrea De Martino, Engineering Solutions,Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino-Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa).




Magnifica la Prima del concerto-racconto su Mozart al festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – Mai un concerto-racconto fu più azzeccàto come quello che ieri, 27 ottobre, è andato in scena alla chiesa di San Silvestro (piazza del Gesù) a ridosso della giornata dedicata a tutti i defunti (2 novembre). Una fantastica e toccante drammaturgia di Guido Barbieri tratta da una lettera del giovane genio esuberante e fecondissimo Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) con la quale, all’epoca, dà notizia della struggente morte della madre. Una ‘Prima assoluta’ inserita nel cartellone dell’ottavo festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”, ideato dal direttore artistico M. Sandro De Palma, su progetto dell’Associazione Musicale Muzio Clementi, che ha riscosso un enorme successo di pubblico e calorosissimi applausi.

“Si è spenta come una candela… Le lacrime di Mozart sulle spoglie della madre”, Sonata per pianoforte a quattro mani K497 di Mozart con musiche di Gabrio Taglietti, testo di Guido Barbieri. Un concerto? No, una pièce teatrale in prosa e musica che ha visto sull’improvvisato palco della chiesa addobbata di rosso i due eccelsi pianisti Leonardo Zunica e Stefano Giavazzi al grancoda Fazioli e la sublime attrice Iaia Forte calata nei panni della defunta madre di Mozart, vestita a lutto davanti a due candele accese, intenta a narrare le vicissitudini e la difficoltà della vita familiare, i viaggi in Europa con il giovane Mozart, il soggiorno a Parigi e infine la sua malattia.

Il 3 luglio 1778, a 57 anni, muore Anna Maria Walburga Pertl, madre di Wolfgang Amadeus Mozart. «Si è spenta come una candela», scrisse Wolfgang in una lettera all’amico Franz Joseph Bullinger.  Fu seppellita il giorno dopo nel camposanto della parrocchia di Saint-Eustache.

 

NOTE –

Da “Tutte le Lettere di Mozart” a cura di Marco Murara –

“Parigi, il 3 luglio [1778] – Carissimo amico! Per voi solamente.Siate afflitto con me, amico mio! – Questo è stato il giorno più triste della mia vita. – Vi scrivo alle 2 di notte. – Devo dunque dirvelo: mia madre, la mia cara madre non è più! – Dio l’ha chiamata a sé. – Egli l’ha voluta avere con sé, l’ho visto chiaramente; – perciò mi sono rimesso alla volontà di Dio. – Lui me l’aveva data, lui poteva anche togliermela. Immaginate tutte le inquietudini, angosce e preoccupazioni che ho sofferto in questi 14 giorni. – È morta senza rendersene conto – si è spenta come una candela. 3 giorni fa si è confessata, ha fatto la comunione e ha ricevuto l’estrema unzione. – Gli ultimi 3 giorni ha delirato continuamente e oggi, alle 5 e 21 minuti, è entrata in agonia, perdendo immediatamente ogni sensazione e ogni conoscenza – le serravo la mano, le parlavo – ma lei non mi vedeva, non mi sentiva e non percepiva nulla. – È rimasta così per 5 ore finché è spirata, alle 10 e 21 minuti. – Non c’era nessuno a parte me, un nostro buon amico (che mio padre conosce), il signor Heina, e l’assistente. – Mi è impossibile descrivervi adesso l’intera malattia; – sono dell’opinione che ella dovesse morire: – Dio voleva così. Per intanto vi prego solo di farmi la cortesia di preparare delicatamente il mio povero padre a questa triste notizia. Quando il suo stato è diventato così grave, ho pregato Dio di accordarmi solo 2 cose, ossia una dolce morte per mia madre, e per me forza e coraggio. – E il buon Dio mi ha esaudito, facendomi queste 2 grazie al massimo grado.- Addio, sono il vostro ubbidientissimo e gratissimo servitore Wolfgang Amadé Mozart”.

Marco Murara è nato nel 1976 a Trento, dov’è cresciuto e ha svolto i suoi studi, frequentando il liceo classico e poi l’università; nel 1999 si è laureato in giurisprudenza. A 28 anni, dopo aver approfondito gli studi giuridici a Padova, ha vinto il concorso notarile (uno dei più giovani notai d’Italia) ed è stato quindi nominato notaio nella sede di Egna (BZ), dove attualmente lavora. Da sei anni vive a Bolzano.I suoi interessi culturali spaziano dalla musica del Settecento alla storia dell’astronomia. Con il prof. Bruno Bianco, ha pubblicato nel 2004 il libro Mozart. Tutti i testi delle composizioni vocali, la prima raccolta al mondo di tutti i testi messi in musica da Mozart, corredati di traduzioni originali, commenti e ricco apparato di indici. È membro del Comitato Scientifico dell’Associazione Mozart Italia. Nel 2002 ha fondato il gruppo di discussione “virtuale” www.grandemozart.it, dedicato alla cultura del Settecento. È stato uno dei contributors della Biographical Encyclopedia of Astronomers curata dal prof. Thomas Hockey, la più importante opera del suo genere a livello internazionale, data alle stampe nel 2007.

La rassegna “I Bemolli sono Blu -Viterbo in Musica-Echi sonori a Palazzo Chigi-2024” promossa dall’Associazione Musicale Muzio Clementi, ha il contributo di Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla Cultura e all’Educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch.Giovanni Cesarini, Ing.Andrea De Martino, Engineering Solutions, Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino-Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook di Comune-Viterbo Informa)

 




Iaia Forte, voce narrante nel concerto di Mozart “Si è spenta come una candela..”, al Festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”

VITERBO – Domenica 27 ottobre, ultima domenica del mese, alle ore18:00 alla chiesa di San Silvestro, in piazza del Gesù, Sandro De Palma, direttore artistico dell’ottavo festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”, propone una Prima assoluta per Viterbo. Un concerto-racconto dal titolo “Si è spenta come una candela… Le lacrime di Mozart sulle spoglie della madre”, Sonata per pianoforte a quattro mani K497 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) con musiche di Gabrio Taglietti, testo di Guido Barbieri e la voce narrante della grande attrice Iaia Forte. Il concerto per pianoforte a quattro mani, che si preannuncia già magnifico, è affidato all’esecuzione di due grandi solisti, Leonardo Zunica e Stefano Giavazzi.

Descrizione dell’evento musicale.

Guido Barbieri, musicologo e drammaturgo ha scritto il testo narrativo che accompagna la Sonata di Mozart, forse ispirato da una immagine della famiglia Mozart, apparentemente serena, rappresentata nel quadro del pittore austriaco Johann Nepomuk della Croce (1736-1819). La storia. Anna Maria Walburga Pertl, sposò Leopold Mozart nel 1747, ebbe sette figli, cinque dei quali morirono. Sopravvissero solo Wolfgang Amadeus e la sorella maggiore, Anna Maria “Nannerl”. Quando Wolfgang adolescente si trasferì a Parigi dove stava sempre in giro per cercare lavoro e insegnare musica, fu costretto a lasciare sua madre quasi sempre sola. Lei non parlava francese e non si muoveva dalla casa in Rue du Gros Chenet, dove pativa il freddo. La sua salute cominciò a peggiorare e contrasse una febbre, un “riscaldo interno”, secondo la terminologia dell’epoca. Non si fidava dei medici francesi e Wolfgang dovette fare salti mortali per trovarle un medico austriaco.
Morì il 3 luglio 1778, a 57 anni. «Si è spenta come una candela», scrisse Wolfgang in una lettera all’amico Franz Joseph Bullinger. Fu seppellita il giorno dopo nel camposanto della parrocchia di Saint-Eustache.
La morte della madre spezzò un equilibrio e segnò il sorgere di una conflittualità all’interno della famiglia Mozart. Nel 1781 Wolfgang si trasferì a Vienna, abbandonando per sempre il servizio presso la corte arcivescovile di Salisburgo e ribellandosi ai dettami del padre, che continuò a torturarlo con lettere piene di recriminazioni e rimbrotti. Anche i rapporti di Wolfgang con la sorella Nannerl diventarono sempre più freddi: quando morì anche il padre Leopold, sorsero dissapori circa l’eredità e i due giunsero a non avere più contatti di alcun genere.

NOTE –
GUIDO BARBIERI – Dopo aver praticato, per decenni, la disciplina ormai in declino della critica musicale (Il Messaggero, La Repubblica) si dedica da almeno tre lustri alla drammaturgia. Ha scritto “testi per musica” per un gran numero di compositori (Franghiz Ali Zade, Ennio Mor-
ricone, Adriano Guarnieri, Ivan Fedele, Lucia Ronchetti, Silvia Colasanti, Paolo Marzocchi, Mauro Cardi, Fabio Cifariello Ciardi, Riccardo Nova, Luigi Ceccarelli e molti altri), a volte prestando alla narrazione la propria voce. Recital, opere e concerti sono stati ospitati dai maggiori teatri, festival e sale da concerto in Italia e in qualche caso all’estero. È tuttora presente, con una certa regolarità, nei programmi musicali di Radio 3 e ha iniziato a collaborare, di recente, con le pagine culturali de Il Manifesto.

IAIA FORTE – Nata a Napoli, diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato
in teatro con Toni Servillo. Sempre in teatro ha lavorato con Leo De Bernardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Federico Tiezzi, Valerio Binasco, Emma Dante, Alfonso Santagata, Luca Ronconi partecipando a spettacoli tra i più premiati dalla critica degli ultimi anni. Ha vinto il premio della critica come migliore attrice per Il misantropo con la regia di Toni Servillo, il Fiorino Doro della società Dantesca, tre candidature al premio Ubu. Ha esordito sul grande schermo con Libera di Pappi Corsicato, con cui ha interpretato anche I buchi neri, I Vesuviani, Chimera, Il volto di un’altra. Sempre al cinema ha lavorato con Maurizio Nichetti, Marco Ferreri, Tonino De Bernardi, Mario Martone, Renato De Maria, Marco Risi, Eugenio Cappuccio, Peter Greneeway, Valeria Golino, Giulio Manfredonia, ottenendo due Nastri d’Argento, due candidature al David, un Globo D’oro, un Ciak d’oro, il premio Agis, il Linea d’ombra e un premio Sacher come miglior attrice protagonista. È una delle protagoniste del film premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Ha esordito in televisione con La tv delle ragazze e ha preso parte alle fiction Sotto copertura e Squadra antimafia con Renato De Maria. Ha collaborato come attrice con grandi musicisti come Danilo Rea, Steve Lacy, Daniele Sepe, Ambrogio Sparagna, Luigi Cinque, Solis String Quartet, Maurizio Capone Bungt Bangt e con l’Orchestra di Piazza Vittorio in una Carmen diretta da Mario Martone e nell’Histoire du soldat diretta da Maddalena Maggi. Nel 2017 ha vinto il premio Galà cinema fiction. Negli ultimi tre anni è in tour teatrale con Mine Vanganti per la regia di Ferzan Özpetek e nell’ultimo anno con Iliade al fianco di Alessio Boni.

LEONARDO ZUNICA -Pianista – Ospite di festival nazionali e internazionali come solista e camerista, si è esibito in Italia, Francia, Spagna, Scozia, Finlandia, Ucraina, Croazia, Svizzera, Grecia, Russia. Interessato alla musica contemporanea, ha curato le prime esecuzioni di musica solistica e da camera di compositori italiani e stranieri. Vanta collaborazioni con O. Semchuk, A. Dressler, G. Mirabassi, F. Mondelci, S. Cappelletto, G. Bietti, G. Barbieri, I. Fossati, I. Forte. Ospite di trasmissioni radiofoniche come Radio 3 suite, ha inciso alcuni CD per le etichette Da vinci e Stradivarius. Ha pubblicato per LIM e Edizioni Universitarie Trieste. È fondatore e direttore artistico di Diabolus in musica, associazione che si occupa di divulgazione e promozione della cultura musicale contemporanea nella sua città.
STEFANO GIAVAZZI- Pianista – Si è esibito per numerose associazioni musicali in Italia e all’estero. Nel 2000 è stato invitato ad esibirsi per l’unica edizione italiana dell’Europiano Congress. Ha effettuato registrazioni radiofoniche per Radio 3 e per la Radio Slovena. Vanta collaborazioni cameristiche con artisti quali il Tartini Quartet, Bin Huang, Astor Piazzolla, Lorna Windors, Paolo Ghidoni, Giuseppe Ettorre, Rodolfo Bonucci, Gabriella Munari, Franco Mezzena, Nicholas Jones, Iakov Zats, Vanessa Gravina e Laura Morante. Fin dalla sua fondazione nel 1995 è direttore artistico della Società della Musica di Mantova. Nel 2010/2011 è stato membro della Commissione Musica presso il Ministero dei Beni Culturali sezione Spettacolo dal vivo.

GABRIO TAGLIETTI -Compositore e pianista, Gabrio Taglietti (Cremona, 1955) si è sempre impegnato nella sua doppia attività di autore e di esecutore. Nel 1995 Aria, per violino e nastro magnetico, è stata eseguita al Ridotto del Teatro alla Scala in un concerto commemorativo dei cinquant’anni della Liberazione. Dopo aver insegnato, nel ’93, Storia e Tecnica della musica contemporanea presso l’Università di Pavia, dal 1997 è docente di composizione presso il Conservatorio di Mantova. Come pianista svolge un’intensa attività cameristica col Gruppo Musica Insieme di Cremona, con cui organizza il festival “Spazionovecento”.I lavori di Gabrio Taglietti si pongono all’attenzione dell’ascoltatore come una successione di immagini differenti, tutte metamorfosi di una forma originale, spesso ossessivamente reiterate con leggere varianti. Cosicché forme e gesti tradizionali appaiono come scheletri, radiografie del passato che hanno perso la loro valenza storica. Scopo della musica, almeno negli ultimi decenni, è, secondo Taglietti, poter dare un’immagine lucida del caos che regna nella “nostra anima”.
La rassegna “I Bemolli sono Blu – Viterbo in Musica – Echi sonori a Palazzo Chigi-2024” promossa dall’associazione musicale Muzio Clementi, ha il contributo di: Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla cultura e all’educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch. Giovanni Cesarini, ing. Andrea De Martino, Engineering Solutions,Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino-Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa).




Due concerti fuori porta de “I Bemolli sono Blu” con Ferdinando Bastianini all’organo e Gabriele Lotichius alla chitarra

Due antichi organi e una chitarra. Nell’ultimo weekend di ottobre il festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica” si sposta fuori porta: venerdì 25, (ore 18:30) alla Chiesa abbaziale di San Martino al Cimino e sabato 26, (ore 18:00) alla Chiesa di S.Maria della Porta, nel borgo di Bagnaia (frazione di Viterbo).

 Dopo il successo e gli applausi al concerto “Contrasti e armonie” dei solisti francesi Marc Coppey al violoncello e François Dumont al pianoforte (mercoledì 23 ottobre, Chiesa di S.Silvestro, Viterbo) il direttore artistico del festival, M. Sandro De Palma, invita fuori porta gli assidui e appassionati melòmani per l’ascolto di altri due straordinari concerti in chiesa. Protagonisti assoluti, il M. Ferdinando Bastianini, organista titolare a Viterbo della Basilica Cattedrale e della chiesa di Santa Maria della Verità, che sarà nella stessa serata alla consolle di due organi e il giovane talento Gabriele Lotichius, alla chitarra classica.

 Ecco nel dettaglio il programma dei singoli appuntamenti.

Venerdì 25 ottobre,ore 18:30, chiesa abbaziale di San Martino al Cimino-Parrocchia di San Martino Vescovo. Torna a grande richiesta alla “cabina di pilotaggio” dei due meravigliosi organi  situati nell’Abbazia cistercense il M. Ferdinando Bastianini che propone per il Festival il programma “Due organi in concerto” con il quale  farà  ascoltare le sonorità dell’Harrison & Harrison (1913, restaurato nel 1995) che si trova nel transetto di sinistra, e il Priori (1846, restaurato da Barthélémy Formentelli nel 2020) sistemato nel transetto di destra. In repertorio ci saranno rinomati compositori e alcune sue improvvisazioni che arricchiranno il concerto, dalla musica barocca di Johann Sebastian Bach (1685-1750) all’organista francese Léon Boëllmann (1862- 1897); Théodore Dubois (1837-1924); CharlesMarie Widor (1844 -1937); John Stanley (1712-1786) e  il gesuita e missionario italiano Domenico Zipoli (1688 -1726).

Sabato 26 ottobre, ore 18:00, Chiesa di Santa Maria della Porta, Bagnaia (frazione di Viterbo). Arriva nell’antico borgo di Bagnaia il giovanissimo musicista di nazionalità italo-olandese, Gabriele Lotichius che ha studiato con il M° Emanuele Segre al conservatorio “Giulio Briccialdi” di Terni e al liceo musicale “Santa Rosa” di Viterbo e che propone per il Festival sul  tema “Giovani talenti” un godibile programma: Manuel de Falla (1876-1946), L’Homenaje les tombeau de Debussy; Johann Kaspar K. Mertz(1806-1856), Elegie; Johann Sebastian Bach (1685-1750),Suite BWV 998; Francisco Tàrrega (1852-19099 , Capriccio Arabo; Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968), Capriccio diabolico.

NOTE-

Ferdinando Bastianini-Maestro di composizione organistica, pianoforte, musica corale e direzione di coro. Effettua attività concertistica sia in Italia che all’estero (Bonn, Basilea, Berna, Stoccolma, Vienna, Polonia, Stati Uniti) come solista e come accompagnatore di svariate formazioni orchestrali.  E’ titolare della cattedra di Lettura della partitura e improvvisazione presso il Conservatorio “G.B.Pergolesi” di Fermo, nonché ha tenuto la cattedra di pianoforte principale presso la scuola musicale comunale di Viterbo per 25 anni. È organista titolare della Basilica Cattedrale di Viterbo e della chiesa di Santa Maria della Verità sempre a Viterbo.  È recente l’uscita dei CD “l’Organo a Viterbo”, nel quale si esibisce sui più importanti organi della Città, “Soli Deo gloria” registrato nella cattedrale di Fermo “Priére”, un disco su musica francese del tardo Ottocento, realizzato con la collaborazione della cantante Frederique Willem e del sassofonista Maurizio Gibellieri.  Recenti le sue tournées in Polonia e U.S.A , dove presso la città di Pittsfield ha tenuto un Masterclass sulla musica tasti eristica italiana del ‘700, organizzata dall’Università e dal New York Organ Association. Ha eseguito in prima mondiale musiche inedite del maestro Fernando Germani, tra cui le “Variazioni per organo ed orchestra”. Degne di nota le sue esibizioni alla presenza del Santo Padre: nel 1987 alla Sala Nervi (Pont. Giovanni Paolo II), e nel 2009 durante la celebrazione liturgica svoltasi in Viterbo (Pont. Benedetto XVI). Nel 2012 ha ideato e curato il progetto inerente alla figura del celebre compositore Cesare Dobici, svoltosi in quattro appuntamenti, collaborando alle esecuzioni ed ai convegni. Realizzato in collaborazione con la Corale Polifonica S. Giovanni di Bagnaia. Recente la collaborazione con Mons. Valentino Miserachs Grau, e con Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, e con il conservatorio “S. Cecilia” di Roma attraverso la figura del M° Francesco Telli, nella ricerca musicologica circa il periodo del Cecilianesimo. Particolarmente la sua opera didattica si è svolta nell’ottica della divulgazione della musica anche ai ragazzi diversamente abili e con difficoltà sociali, collaborando con il CEIS S. Crispino da Viterbo, volto al recupero dei tossicodipendenti, e alla meravigliosa Corale Schola Incantorum , di Viterbo, formata da giovani disabili di ogni età, nato presso il centro Aperta…mente di S.Carluccio come corso di integrazione sotto la supervisione della Dott.ssa Gilda Rusch responsabile Disabile Adulto Asl.

Gabriele Lotichius, di nazionalità italo-olandese, nasce a Roma il 31 luglio del 2000. Figlio d’arte (padre violinista e madre chitarrista), inizia a suonare la chitarra all’età di sette anni seguito dalla mamma, Anna Alessandri. Ha studiato con il M° Emanuele Segre al conservatorio “Giulio Briccialdi” di Terni e al liceo musicale “Santa Rosa” di Viterbo. Alunno effettivo in masterclass con i maestri: Andrea De Vitis, Arturo Tallini, Adriano del Sal, Frédéric Zigante, Marco Ramelli e Reinbert Evers.  Ha ottenuto diversi riconoscimenti in ambito di concorsi nazionali e internazionali, tra i più importanti: primo premio assoluto “Alirio Diaz” di Roma (2012), primo premio “Giulio Rospigliosi” di Lamporecchio (2016), secondo premio “Corrado Alba” di Roma (2016) e Festival Internazionale dell’Adriatico “Andrès Segovia” (2016), primo premio assoluto “Città di Tarquinia” (2017).Ha eseguito concerti in varie manifestazioni chitarristiche e stagioni concertistiche in diverse regioni Italiane. Ha svolto attività musicale nel gruppo vocale “Endecavox Ensemble” eseguendo concerti e concorsi: Agimus “Nuovi Talenti d’Italia” (1° assoluto 2019) e Lazio Sound (2° 2021).  Al momento studia presso il conservatorio “Santa Cecilia” di Roma con il maestro Arturo Tallini.

La rassegna “I Bemolli sono Blu – Viterbo in Musica – Echi sonori a Palazzo Chigi-2024” promossa dall’associazione musicale Muzio Clementi, ha il contributo di: Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla cultura e all’educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch. Giovanni Cesarini, ing. Andrea De Martino, Engineering Solutions,Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino-Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa).




Martin Kasik, Claudio Mansutti e Federica Repini, Marc Coppey e François Dumont nei prossimi concerti del Festival “I Bemolli sono Blu”

VITERBO – Sabato 19, domenica 20 e mercoledì 23 ottobre, alle 18:00, Chiesa di San Silvestro, piazza del Gesù. Tre prossimi grandi concerti nel cartellone de “I Bemolli sono Blu” con altri protagonisti di chiara fama internazionale. Dopo il successo ottenuto per l’interpretazione raffinata del solista Alexander Hülshoff che ha estasiato il pubblico con le Suite per violoncello di Bach (matinée di sabato 12)  e gli applausi a scena aperta  per il duo Anne Dezombre e Hugues Leclère nel concerto per pianoforte a quattro mani (domenica 13) dal titolo “W la Francia”,  il festival viterbese, curato dal M.Sandro De Palma, propone altri imperdibili incontri musicali.

Ecco nel dettaglio il programma dei singoli appuntamenti.

Sabato 19 ottore, ore 18:00, chiesa di San Silvestro, piazza del Gesù.  Arriva a Viterbo  uno tra i più importanti pianisti cechi del momento, Martin Kasik. Vincitore del Concorso Primavera di Praga 1998, del Concorso Giovani Concertisti del 1999, del Premio Davidoff del 2000; direttore artistico del Festival Chopin di Marienbad, professore presso l’Accademia di Musica di Praga. L’esimio pianista sarà ospite del festival “I Bemolli sono Blu” dove propone un concerto per pianoforte dal titolo “Il fascino del chiaroscuro”.

Nel programma sono previste musiche di Bach: French suite No. 6; di Fauré: Pavane op. 50;  di Debussy: Estamps; di Mozart: Sonata in B flat major K333; di Ravel: Pavane pour une infante défunte;Sonatine.

Domenica 20 ottobre, ore 18:00, chiesa di San Silvestro, piazza del Gesù. In questa domenica di ottobre l’appuntamento è con i “Dialoghi tra clarinetto e pianoforte” e con le musiche di Brahms: Sonata n.1 per clarinetto e pianoforteP. Hindemith: Sonata in si bemolle maggiore per clarinetto e pianoforte e di Nino. Rota: Sonata in re per clarinetto e pianoforte. Protagonisti assoluti saranno il duo Claudio Mansutti e Federica Repini, clarinetto e pianoforte. Claudio Mansutti ha vinto vari concorsi nazionali ed internazionali di musica da camera ed ha registrato per la RAI e l’ORF. Fondatore dell’Emnsemble Variabile, del Diapason Ensemble e dell’Orchestra Accademia Ars Musicae di Klagenfurt, ha tenuto concerti in varie parti d’Europa. In qualità di solista, e spesso di direttore, ha collaborato con varie orchestre.  Federica Repini si è diplomata in Pianoforte presso il Conservatorio di Trieste sotto la guida di Roberto Repini con il massimo dei voti e la lode e si è perfezionata a Napoli con Massimo Bertucci e alla Hochschule di Brema con Luciano Ortis. Vincitrice del concorso Schubert di Moncalieri, ha suonato come solista, con orchestra e in diverse formazioni cameristiche in Italia ed all’estero  Ha collaborato per diversi anni in qualità di pianista ai corsi di Musica da Camera di Follina e Colonia e fa parte dell’Ensemble Variabile.

Mercoledì 23 ottobre, alle ore 18:00, chiesa di San Silvestro, piazza del Gesù. “Contrasti e armonie” è il titolo del concerto che sarà presentato a metà della prossima settimana e già si preannuncia straordinario, con musiche di Bach, Fauré e Chostakovich. Protagonisti assoluti, due solisti francesi: Marc Coppey al violoncello e François Dumont al pianoforte. Marc Coppey è professore presso il Conservatorio National Supérieur de Musique di Parigi, è regolarmente invitato a tenere masterclass in tutta Europa, Asia e sia Nord e Sud America. Dall’ottobre 2020 è direttore artistico della Saline Royale Academy d’Arc-et-Senans: una nuova struttura di educazione musicale in Francia. Marc Coppey si esibisce in un violoncello di Matteo Gofriller (Venezia, 1711), noto come “Van Wilgenburg”, e risiede a Parigi. François Dumont è noto per aver vinto il Primo Premio al Concorso Internazionale Jean Francaix nel 2007 e il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale Steinway nel 2002,  è anche vincitore di vari concorsi pianistici. Dumont è stato invitato a esibirsi con orchestre a Lione, Montpellier, in Corsica e a Parigi, suonando concerti di Poulenc e Mozart, nonché concerti di Bach.

La rassegna “I Bemolli sono Blu – Viterbo in Musica – Echi sonori a Palazzo Chigi-2024” promossa dall’associazione musicale Muzio Clementi, ha il contributo di: Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla cultura e all’educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch. Giovanni Cesarini, ing. Andrea De Martino, Engineering Solutions,Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino-Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

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Le Suites di Bach aprono il weekend de “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”

Sabato 12 ottobre matinée alle 11:00 e domenica 13 ottobre alle 18:00, Chiesa di San Silvestro, piazza del Gesù

Violoncello e pianoforte. Matinée con le Suites per violoncello di Bach, sabato 12 ottobre (ore 11:00) e pianoforte a quattro mani, domenica 13 ottobre (ore 18:00), alla chiesa di San Silvestro, a piazza del Gesù. Dopo il grande successo di pubblico già ottenuto in questa ottava edizione del Festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”, curato dal direttore artistico M.Sandro De Palma, anche venerdì 4 e sabato 5 ottobre sono andate in scena tra gli applausi le magistrali esecuzioni del flautista di fama internazionale Giuseppe Nova e della talentuosa Elena Maria Gaia Castini, all’arpa, (la musicista ha sostituito Elena Piva assente per malattia, ndr), e del celeberrimo flautista Salvatore Lombardi che con il pianista Amedeo Salvato hanno proposto un concerto di grande musica, dal Barocco al Novecento.

Nel dettaglio il programma dei singoli appuntamenti del prossimo weekend.

Sabato 12 ottobre, Matinée, ore 11:00, chiesa di San Silvestro, piazza del Gesù- Il direttore artistico del Festival, M. Sandro De Palma, propone per questo weekend uno speciale concerto mattutino che si apre con tre Suites per violoncello di Johann Sebastian Bach scritte fra il 1717 e il 1723. Celeberrima fu l’esecuzione improvvisata di Mstislav Rostropovich di una Suite di Bach durante la caduta del Muro di Berlino che fece il giro del mondo. Il concerto di questo sabato di ottobre è affidato alla maestria del violoncellista tedesco Alexander Hülshoff, affermato solista e musicista da camera invitato sui palcoscenici di tutto il mondo. Il programma della mattina prevede l’esecuzione di Tre Suite per violoncello solo: Suite N.2 d-Moll BWV 1008;Suite N.3 C-Dur BWV 1009; Suite N.6 D-Dur BWV 1012.

Domenica 13 ottobre, ore 18:00, chiesa di San Silvestro, piazza del Gesù – Ospiti del festival due grandi musicisti, Anne Dezombre e Hugues Leclère, protagonisti assoluti di un concerto per pianoforte a 4 mani con il programma dal titolo:“W la Francia!”. Si ascolteranno musiche di Gabriel Fauré-Dolly Suite per pianoforte a 4 mani (Berceuse, mi-a-ou, Le jardin de Dolly, Kitty-valse, Tendresse, Le pas espagnol)- Claude Debussy -Deux Arabesques 74 (solo HL) Petite Suite L 71a, per pianoforte a 4 mani (En bateau; Cortège; Menuet; Ballet)- 2 Préludes du Livre 2 (solo HL) (La Terrasse des audiences du clair de lune; Feux d’artifice) – Maurice Ravel , Ma Mère l’Oye M.60 per pianoforte a 4 mani (Pavane de la Belle au bois dormant;Petit Poucet; Laideronette, Impératrice des pagodes;Les entretiens de la Belle et de la Bête; Le Jardin féérique) – Hugues Leclère Improvisation sur la Marseillaise (solo HL) – Francis Poulenc -Sonate pour piano à quatre mains (Prélude; Rustique; Final).

Note
– Alexander Hülshoff, si distingue per la grande espressività e un suono potente, caldo e ricco di sfumature che identifica il suo modo di suonare. Come solista è ospite di orchestre tedesche e internazionali. Le sue tournée lo portano anche nel Vicino ed Estremo Oriente, in Russia e nel Nord e Sud America. La musica da camera occupa un posto centrale nelle sue esibizioni e registrazioni in ensemble suonando con colleghi come Pinchas Zukerman, Martin Stadfeld, Fazil Say, Hagai Shaham, Vadim Gluzman, il Fine Arts Quartet, Orion Quarett. Alexander Hülshoff è ideatore e direttore artistico del Kloster Kamp Chamber Music Festival e direttore artistico di Villa Musica, una fondazione dello Stato della Renania-Palatinato. Numerosi CD testimoniano l’ampiezza della sua gamma musicale, tra cui opere di Brahms, Beethoven, Schubert, Shostakovich, Bloch, Servais e altri. Le registrazioni sono state pubblicate da Novalis, Naxos, Musicaphon, Brillant, VDM tesori musicali e Oehms Classics. Nel 1997 Alexander Hülshoff è stato nominato professore di violoncello alla Folkwang University of the Arts. Dall’aprile 2014 è direttore artistico dell’Orchesterzentrum NRW, un’istituzione che riunisce le quattro accademie musicali dello stato del Nord Reno-Westfalia.

– Anne Dezombre – Nata a Parigi dove inizia a suonare il pianoforte, poi si perfeziona a Montreal, dove studia pianoforte, accompagnamento e Lettere francesi. Si esibisce al festival Les Nuits Caraïbes in Guadalupa, al Festival Nancyphonies, alle Serate del Castello di Brinville, all’Auditorium di Vincennes, al concerto di apertura del Mese della Francofonia all’Avana e all’Ambasciata del Belgio a Cuba, al Festival Velia ad Ascea, al Festival internazionale di Ohrid in Macedonia del nord. Apprezzata nel campo dell’accompagnamento vocale e lirico, forma anche un duetto con il pianista Hugues Leclère. Appassionata di pedagogia, è titolare del Diploma di Stato di insegnante di pianoforte e insegna ai conservatori statali autorizzati di Charenton e Gagny nella regione parigina.

– Hugues Leclère si perfeziona con Catherine Collard prima di entrare primo nominato al Conservatorio Nazionale Superiore di Musica di Parigi dove ottiene tre primi premi all’unanimità in pianoforte, analisi musicale e musica da camera. Inizia poi una carriera di solista che lo porta in 43 paesi, al fianco di orchestre prestigiose (Camerata del Berliner Philharmoniker, orchestra nazionale della radio ceca, orchestra nazionale della Thailandia…) e di partner come Augustin Dumay, i Solisti dell’Orchestre de Paris, il quartetto Talich, o lo StreichQuintett del Berliner Philharmoniker. Compositore e socio della SACD, progetta spettacoli che incrociano diverse espressioni artistiche, come L’Engrenage, etichettato dalla Mission de la Grande Guerre, La Mort de l’Aigle che racconta l’esilio di Napoleone a Sant’Elena, con l’attore Francis Huster o ancora Bachmania, Beethovenmania e Debussymania a due pianoforti con Jean-François Zygel. Professore coordinatore di pianoforte al CRR di Parigi, assicura la direzione artistica di diversi eventi come il festival Nancyphonies e le Accademie internazionali della grande Parigi.

La rassegna “I Bemolli sono Blu – Viterbo in Musica – Echi sonori a Palazzo Chigi-2024” promossa dall’associazione musicale Muzio Clementi, ha il contributo di: Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla cultura e all’educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch. Giovanni Cesarini, ing. Andrea De Martino, Engineering Solutions,Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino-Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa).




Alla Chiesa di San Silvestro i concerti del Festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica”

VITERBO – Flauto, arpa e pianoforte, venerdì 4 e sabato 5 ottobre, ore 18, alla chiesa di San Silvestro, a piazza del Gesù. Con l’arrivo di ottobre, dopo il tutto esaurito, gli applausi a scena aperta, le richieste di bis nei primi 20 concerti di “Echi sonori a Palazzo Chigi” (6-29 settembre), proposti dal maestro Sandro De Palma nel “Salotto Musicale” del Palazzo Chigi di Viterbo, sede dall’associazione musicale Muzio Clementi, il Festival “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica” si sposta nell’antica chiesa di San Silvestro, dove da venerdì 4 ottobre si potranno ascoltare altri imperdibili concerti di grande musica con artisti di fama internazionale.

Ecco nel dettaglio il programma dei singoli appuntamenti del prossimo weekend.

– Venerdì 4 ottobre, ore 18:00, chiesa di San Silvestro – L’appuntamento porta un dialogo raffinato tra flauto e arpa, interpretato da due eccellenti musicisti: Giuseppe Nova, considerato uno dei più rappresentativi flautisti italiani e Elena Piva, Prima arpa presso l’Orchestra sinfonica di Milano “G. Verdi”. Il programma si apre con la virtuosistica Sonata La Follia di Arcangelo Corelli, per poi proseguire con il delicato Andante di Wolfgang Amadeus Mozart e la luminosa Sonata di Gaetano Donizetti. La magia dell’arpa risplenderà nella Colorado Trail, una brillante composizione per arpa sola di Marcel Grandjany. Successivamente, il fascino del romanticismo emerge nel Nocturne, Tyrolienne de Guillaume Tell, Rondoletto di Naderman e Tulou, un raro esempio di eleganza e virtuosismo. Il programma prosegue con le atmosfere sensuali della Pièce en forme de Habanera di Maurice Ravel e l’energia travolgente di Entr’acte di Jacques Ibert. Il concerto culmina con i celebri temi dall’Opera Carmen di Georges Bizet, arricchiti dalle variazioni sull’iconica Habanera, portando il pubblico in un crescendo di emozioni e virtuosismi.

– Sabato 5 ottobre, ore 18:00, chiesa di San Silvestro – Concerto per flauto e pianoforte. Salvatore Lombardi al flauto, artista poliedrico che affianca alla carriera concertistica, quella di didatta e direttore artistico di iniziative musicali di livello internazionale, e Amedeo Salvato, Solista, camerista, pianista accompagnatore, offrono un affascinante viaggio musicale attraverso il repertorio italiano. Il programma, intitolato ‘Concerto Italiano’, comprende una selezione di composizioni che spaziano dal Barocco al Novecento. Si apre con la Sonata n° 1 Op. 2 in Fa Magg. di B. Marcello, con i suoi movimenti Adagio, Allegro, Largo e Allegro, seguita da due celebri arie di G. Rossini tratte da ‘Il Barbiere di Siviglia’, la Cavatina del Conte e ‘Una voce poco fa’. Prosegue con la Sonata in Do Magg. di G. Donizetti e ‘Baco Sebastiano’ di S. Cerino, una composizione contemporanea. Il concerto si conclude con due suite: la Suite di A.Longo, caratterizzata da un Allegro moderato, Andantino e Vivace, e la Suite Italiana di M. Gangi, con movimenti di Salterello, Adagio e Tarantella.

NOTE
Giuseppe Nova – Considerato uno dei più rappresentativi flautisti italiani. Già docente di Conservatorio, all’Accademia di Pescara, alla Scuola di Saluzzo, alla Fondazione Arts Academy di Roma, al Conservatorio di Ginevra e Visiting Artist del St. Mary’s College of Maryland, USA. Diverse le registrazioni radio-televisive e su CD (Camerata Tokyo, Universal). Ha ricevuto a Kyoto il Premio internazionale per la Musica da Camera, si è esibito per il G20 a Città del Guatemala, nel 2011 gli è stato attribuito a Praga lo European Award for Artistic and Cultural activities e nel 2018 gli è stato conferito il BMIMF Best Artist al Korean Busan Maru Festival. Invitato quale Esperto di strumento presso il Conservatorio superiore di Losanna e il Conservatorio Superiore di Lione, insegna presso il Conservatoire de la Vallée d’Aoste.

Elena Piva – Si diploma in Arpa presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze nel 1992 con il massimo dei voti e la lode e si perfeziona in seguito con docenti di fama internazionale quali J. Borot, F. Pierre , J. Liber e U. Holliger. Nel 2000 ottiene il posto di Prima arpa presso l’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”, ruolo che occupa tutt’oggi. Numerosissime le tournée in Europa, USA, Isole Canarie, Giappone, Cina, Corea, Italia e Svizzera, Oman, Austria con diverse orchestre fra le quali la “ G. Verdi” di Milano e l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Ha eseguito come solista, in diverse occasioni, il Concerto per arpa, flauto e orchestra di Mozart con formazioni quali I Solisti Veneti, l’Orchestra di Stato della Romania e l’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”. Con quest’ultima ha eseguito i Concerti di Gliere, Haydn, Boieldieu, Rodrigo e Skerjanc e ha anche inciso per la DECCA il Concerto per arpa e orchestra di Nino Rota. Recentemente è uscito un CD per Deutsche Grammophon contenente la versione de Il padrino per arpa sola.

Salvatore Lombardi – Definito dalla critica come “l’uomo che in Italia dà voce al flauto”, è un artista poliedrico che affianca alla carriera concertistica, quella di didatta e direttore artistico di iniziative musicali di livello internazionale. Vincitore di diversi Concorsi nazionali ed internazionali, è fra i più attivi interpreti di musica moderna e contemporanea e svolge un’intensa attività concertistica in tutto il mondo, nelle sale più prestigiose. Attualmente titolare della cattedra di flauto presso il Conservatorio Statale di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli, è regolarmente invitato a tenere seminari e masterclass dalle maggiori associazioni ed istituzioni mondiali. Ideatore di importanti iniziative musicali in tutta Italia da oltre 25 anni, è stato insignito di diversi premi alla carriera: “Premio Papa Giovanni Paolo II” nel 2008 e “Premio Internazionale Cimarosa” nel 2011, per la sua attività con la rivista Falaut, Premio alla carriera “Laszlo Spezzaferri” nel 2013. È presidente dell’Associazione Flautisti Italiani, ideatore e fondatore della rivista “Falaut”, considerata, dalla critica internazionale, fra le più complete ed interessanti apparse nel panorama mondiale negli ultimi anni, direttore artistico della collana editoriale “Falaut collection”, del “Falaut Festival”, di “Flautomania”, del Concorso Flautistico Internazionale “Severino Gazzelloni”, del “Falaut Campus”, recentemente insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica per il suo alto valore artistico e culturale. È responsabile, inoltre, di una sua collana dedicata al flauto edita da Curci.

Amedeo Salvato – Solista, camerista, pianista accompagnatore, si è esibito in prestigiose sale e teatri italiani (Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Comunale e Teatro Manzoni di Bologna, Auditorium del Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Olimpico di Roma, Teatro Politeama di Palermo, Sala Verdi del Conservatorio di Milano, Villa Rufolo di Ravello, Teatro Olimpico di Vicenza) e esteri (Wiener Saal di Salisburgo, Teatro dell’Opera di Clermont-Ferrand, I.C.I. di Londra, Teatro dell’Opera di Tirana, Oji Hall di Tokyo, Accademia della Musica “Gnessin” di Mosca, Sala Fedora Aleman di Caracas, Sala Verdi di Budapest). E’ accompagnatore ufficiale di tutte le manifestazioni organizzate da Falaut, dello Slovenian Flute Festival, del Festival Musica a l’Estiu di Javea (Spagna), dello European Piccolo Festival e si è esibito alla James Galway International Flute Convention a Weggis (Svizzera) e al Festival internazionale di oboe di Caracas. Ha inciso per Falaut Collection, RaiTrade e Urania. Collabora con numerosi cantanti e agenzie liriche per la messa in scena di diversi titoli quali “Barbiere di Siviglia”, “Cenerentola”, “Don Pasquale”, “Rigoletto”, “Traviata”, “Don Carlo”, “Werther”, “Boheme” ecc. ed è stato maestro di spartito presso la Scuola dell’Opera Italiana del Teatro Comunale di Bologna.

Il programma del Festival “I Bemolli sono Blu – Viterbo in Musica” è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org, sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa).




“Echi sonori a Palazzo Chigi”, presentata in anteprima l’edizione d’arte “La voliera senza reti” della poetessa Zingonia Zingone

di MARIA ANTONIETTA GERMANO
VITERBO – L’intimo “Salotto Musicale” di Palazzo Chigi a Viterbo, sede dell’associazione musicale Muzio Clementi, ieri, 26 settembre, nell’ambito della rassegna “I Bemolli sono Blu-Echi sonori a Palazzo Chigi” ha accolto nel suo accogliente e moderno spazio un evento speciale per parlare di poesia, arte e musica.
Nella sala, tra la meraviglia dei presenti, è stata svelata in anteprima la preziosa edizione d’arte “La
voliera senza reti” (formato A4, copertina in tela, testi in italiano ed inglese, costo 90 euro) pubblicata in numero limitato dall’editore Lamberto Fabbri (I quaderni del Circolo degli Artisti, Faenza) che racchiude le 33 bellissime poesie di Zingonia Zingone, tutte accampagnate dai mirabili disegni in carboncino su carta, creati dal grande artista Omar Galliani.
Ad accogliere gli ospiti d’eccezione del pomeriggio culturale è lo stesso direttore artistico del festival, Maestro Sandro De Palma che ha apprezzato l’unicità dell’edizione d’arte perchè dona una luce speciale ai versi di Zingonia Zingone e ai disegni di Omar Galliani ed ha condiviso, accanto al pianoforte, riflessioni sul mondo della musica e dell’arte con l’editore Lamberto Fabbri, la poetessa Zingonia Zingone e l’artista Omar Galliani.

Ai creatori di tanta bellezza, qualche domanda da parte di Tuscia Times.
D-Omar Galliani, che tecnica usa per questi meravigliosi disegni?
R- Matita, pastello e anche carboncino. Quelle relative al libro di poesia di Zingonia sono dei carboncini su carta artigianale, ispirati dalle poesie di Zingonia. Non sono disegni tratti da altre pubblicazioni o da mostre recenti. Succede quando si riceve un materiale così significativo ed anche impegnativo, è quello che dà il segno alla parola. D- Sono pitture che potrebbero essere estrapolate dal volume e quindi esposte? R-Certamente. Questo è un libro che si propone e si promuove anche per questo, perchè sono disegni inediti, è la prima volta che li pubblichiamo e non sono ancora stati esposti. Quindi presto, spero, troveranno anche una sede idonea. Stiamo aspettando delle risposte, e sarebbe bello poterle rivedere tutte insieme su una grande parete o un grande spazio museale.
All’editore Fabbri chiediamo: come è nata l’idea di questa edizione?
R -L’idea fa parte di un progetto più vasto. Questa collana è una collana fatta di dialoghi. Il primo libro è stato “Dare del tu alla Bellezza” con Giovanni Gasperi e Davide Rondoni, sul tema della bellezza. Il secondo libro è stato “Il segno dell’Arte” Con Omar Galliani e Davide Romconi, cosa l’arte insegna, cosa indica, che cosa la ispira, un po’ un libro-dialogo. Questo invece è il terzo libro che è un dialogo tra Omar e Zingonia. E la poesia si confronta con la pittura, la poesia domanda e la pittura risponde. Fa dunque parte di un progetto di dialoghi in cui spero che il lettore leggendolo continui a crescere nella bellezza”.

E alla poetessa Zingone: quando ha avuto l’idea di trasformare il suo libro di poesie in pagine d’arte? R-L’idea è nata dall’editore, perchè il libro di poesie è già stato pubblicato in edizione economica (Edizioni della Meridiana,2023). L’editore Lamberto Fabbri l’ha letto e mi detto “mi piacerebbe fare un libro d’arte”. E la persona giusta per fare questo progetto con te è Omar Galliani. Le mie sono delle poesie che raccontano una storia e quindi tutto un percorso. Omar ha preso il mio libretto, è partito, prima è tornato con nove disegni. E l’editore ha detto no, ne voglio di più. Allora Omar è ripartito…” D -Ma come nasce il libro? R- Libro ispirato ai miti ma in chiave moderna. Il volume è diviso in 33 parti, il numero 33 non è stato premeditato, però il tutto riporta a Gesù anche se non viene detto nel libro. Questo libro nasce così: da sempre quando leggo e scrivo, accendo l’incenso. Perchè l’incenso che brucia gli amori e l’odio, mi dà un senso di benessere. Quindi leggendo le Metamorfosi di Ovidio ho trovato la vicenda che narra di Apollo e Leucotoe. Amore,gelosia,morte e rinascita. D- Quindi l’amore carnale che brucia e si distrugge? R- Ne“La voliera senza reti” ho scritto poesie di una ragazza che sui tetti di Roma incontra un uomo, ma lei non sa chi è, un merlo che sta diventando un corvo, e arriva un pellicano che cerca di isolare la colomba dal pellicano…una battaglia spirituale che avviene tra le diverse cupole di Roma. Questo libro si può leggere come una storia d’amore andata male, e pregare, oppure si può leggere come un desiderio di elevarsi a un amore più grande che ci concede di amare tutti in modo aperto”.

A questo punto la poetessa Zingonia Zingone apre il prezioso volume e legge alcune delle sue significative e toccanti poesie. Gli applausi di apprezzamento dei presenti portano il maestro Sandro De Palma a chiudere in bellezza la serata dedicandole al pianoforte prima un breve pezzo del compositore francese Erik Satie (1866-1925) e poi uno di Jules Émile Frédéric Massenet (1842- 1912) che evidenzia, in tema con le poesie, sensuali dolcezze e voluttuose struggenti malinconie. Nota – Nel IV Libro delle Metamorfosi Ovidio inizia la narrazione con gli amori clandestini fra Marte (Ares), e Venere (Afrodite), sposa di Vulcano (Efesto), il figlio per partenogenesi di Giunone (Hera). Sol (Helios), il dio Sole che tutto vede, scorge il divino adulterio e lo rivela al figlio di Giunone, il legittimo compagno di Venere. Efesto, maestro e divino artigiano d’immane ingegno, fabbrica una magica rete di lacci invisibili che incatenano sul letto i due amanti esibendoli in questo modo all’intero consesso degli dèi e quindi al pubblico ludibrio. Venere infuriata per vendicarsi, in qualità di divina potenza dell’Amore, induce Sol ad appassionarsi di Leucotoe, bellissima vergine e figlia del re achemenide Orcamo e di Eurinome. Sol, innamorato perso della giovane, si tramuta in Eurinome e si introduce nel talamo di Leucotoe invitando le ancelle ad allontanarsi e quindi, palesandosi nel suo divino splendore, induce Leucotoe a subire violenza senza protestare. La ninfa Clizia, da tempo innamorata persa di Sol, osserva la vicenda e per gelosia denuncia Leucotoe al padre Orcamo che decide di punire la figlia facendola seppellire viva nonostante ella proclamasse la subìta violenza. Allorché Leucotoe invoca con le mani tese al cielo Sol il dio interviene disperdendo la terra dal volto della fanciulla ma invano. Nulla di più terribile vide Sol, racconta Ovidio, dal rogo di Fetonte quindi il dio decide di cospargere il cadavere di Leucotoe con aromi divini e per effetto dei quali dalla zolla di terra sorse la prima pianta dell’incenso.
Il programma di tutta la rassegna “I Bemollli sono Blu 2024” è consultabile sul sito
www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo
(www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa).




Tre grandi concerti chiudono la prima parte del Festival “I Bemolli sono Blu-Echi sonori a Palazzo Chigi”

VITERBO – Uno strepitoso settembre chiude la prima parte dell’acclamato Festival “I Bemolli sono Blu-Echi sonori a Palazzo Chigi” (6-29 settembre 2024) svolto, con il tutto esaurito, nell’accogliente “Salotto Musicale” del cinquecentesco Palazzo Chigi a Viterbo (via Chigi 15), sede dall’associazione musicale Muzio Clementi. Il 27, 28 e 29 settembre, alle ore 18:00, violone, violino e pianoforte, suonati da eccelsi musicisti, accompagneranno tre imperdibili concerti di grande musica, proposta dal direttore artistico, il maestro Sandro De Palma. Ad ottobre la rassegna si sposterà con altri straordinari concerti nella chiesa di San Silvestro (piazza del Gesù).

Ecco il programma nel dettaglio:

Venerdì 27 settembre, ore 18:00, Palazzo Chigi
– Ospite del festival è il solista Alessandro Palmeri, docente di violoncello barocco presso il conservatorio “Scarlatti” di Palermo che porta per la prima volta a Viterbo il violone “Simone Cimapane”, preziosa testimonianza sia per le dimensioni originali (quasi tutti gli strumenti analoghi dell’epoca furono ridotti nel corso del XIX secolo a violoncelli della misura attuale), sia per le sue caratteristiche che ne fanno un ‘unicum’ nell’ambito degli strumenti musicali storici, da considerarsi un bene del patrimonio musicale italiano. Nel programma del pomeriggio, dal titolo “Il violone Cimapane” il solista farà ascoltare musiche di Gabrielli, Colombi, Vitali.

Sabato 28 settembre, ore 18:00, Palazzo Chigi – Torna nella città dei papi la leggenda del violino, il celeberrimo musicista Ilya Grubert che sarà in concerto con la giovane Hawijch Elder e con il maestro Sandro De Palma al pianoforte. Nel programma del pomeriggio dal titolo “Il Maestro e l’allieva” gli eccelsi interpreti metteranno in luce l’intreccio dei due strumenti con musiche di Johann Sebastian Bach (1685-1750), Eugène Ysaÿe (1858-1931) e César Franck (1822-1890).

Domenica 29 settembre, ore 18:00, Palazzo Chigi – Protagonista assoluto è il direttore artistico del festival, il maestro Sandro De Palma che propone, per chiudere in bellezza, questa prima parte del festival e ricordare il nome dato all’associazione, un godibile programma dal titolo “Clementi: un ciarlattano come tutti gli italiani (W.A.Mozart)”. Con questa premessa alquanto interessante, farà ascoltare musiche di Mozart, Clementi, Beethoven.

Note
Ilya Grubert è considerato uno dei più grandi interpreti viventi. Nato a Riga, in Lettonia, ha iniziato a studiare musica giovanissimo. A 14 anni il suo primo successo internazionale al premio “Sibelius” di Helsinki. Ha vinto prestigiosi concorsi internazionali quali il “Paganini” di Genova e il Tchaikovsky di Mosca. Da quel momento inizia una brillante carriera esibendosi in tutto il mondo con il suo suo prezioso violino Pietro Guarneri “Wieniawski”. Si esibisce alla Filarmonica di Mosca e alla Filarmonica di San Pietroburgo e anche negli Stati Uniti, in Canada, Australia ed Europa. In Italia suona con l”Orchestra Sinfonica di Lecce e con l’Orchestra del Teatro Olimpionico di Vicenza. Attualmente è docente del Conservatorio di Amsterdam, città dove risiede.
Dal settembre 2022 è Artist in Residence presso la Queen Elisabeth Music Chapel, dove studia con Augustin Dumay.

Hawijch Elders ha vinto il Primo Premio all’ottavo Concorso Internazionale di Violino Henri Marteau nel maggio 2023, con una performance del primo concerto per violino di Paganini con l’Horfer Symphoniker diretto dal Maestro Christoph-Mathias Mueller, e ha ricevuto tre premi speciali per la migliore interpretazione delle opere di Bach, Reger e Marteau. Nel 2021 ha ricevuto il primo premio al Concorso Internazionale Leonid Kogan per Giovani violinisti. Altri successi includono il Secondo Premio e i premi speciali al Concorso Internazionale di Violino di Odessa 2021. È una vincitrice della stagione dei talenti classici olandesi 2021/2022. È stata semifinalista nel Sibelius e nel Wieniawski International Violin Competitions nel 2022.

Sandro De Palma – Visionario, eclettico, creativo, si è formato alla scuola di Vincenzo Vitale, tenendo il suo primo concerto all’età di nove anni con musiche di Bach, Chopin e Schubert. A 19 anni ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli e due anni dopo si è aggiudicato il primo Premio della “Fondazione Bruce Hungerford” di New York. La sua attività concertistica, nazionale e internazionale è molto ricca. Tra le tappe più significative della sua carriera da segnalare: nel 1983 l’esecuzione integrale degli Studi di Chopin al Festival Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli”, nel 1998 il debutto alla Wigmore Hall di Londra con i 24 Preludi di Chopin, nel 2000 il Concerto n. 1 di Franz Liszt con la Filarmonica di San Pietroburgo, nel 2000 una tournée con gli archi del Berliner Philharmoniker e nel 2006 il concerto n.2 di Brahms al Musikverein di Vienna. Da sempre nel mondo dell’arte musicale, sia come concertista sia come organizzatore, dal 1999 al 2010 è stato Direttore artistico prima dell’Associazione Musicale del Teatro Bellini di Napoli, poi del Festival Maggio della Musica di Napoli. Nel 2000 ha fondato l’Associazione Musicale Muzio Clementi con la quale ha prodotto i Concerti di Mezzogiorno del Festival dei 2Mondi di Spoleto (anni 2013 – 2015) e con la quale organizza dal 2017 a Viterbo il Festival I Bemolli sono Blu.

La rassegna “I Bemolli sono Blu – Viterbo in Musica – Echi sonori a Palazzo Chigi 2024” promossa dall’associazione musicale Muzio Clementi, ha il contributo di: Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla cultura e all’educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch. Giovanni Cesarini, ing. Andrea De Martino, Engineering Solutions, Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino-Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa).




Festival I Bemolli sono Blu, la poetessa Zingonia Zingone con il suo libro “La voliera senza reti” approda a Palazzo Chigi

VITERBO – Pittura e musica, un binomio perfetto. Giovedì 26 settembre, alle ore 18, la silloge poetica “La voliera senza reti” di Zingonia Zingone approda al ‘Salotto Musicale’ del cinquecentesco Palazzo Chigi (via Chigi 15), sede dell’associazione musicale Muzio Clementi.

“Il mio sguardo segue il fumo che sale / intravedo il sole dietro le nuvole/ i suoi raggi sembrano cercarmi / ma sono trattenuti da una cappa fitta/ uno scudo/ o un setaccio/ come la coltre di sassi che copre il fosso/ dove giacque Leucotoe/ vittima sacrificale di un amore” (Zingonia Zingone).

Il libro (Edizioni della Meridiana,2023) racchiude 33 poesie che raccontano una storia ispirata dalla mitologia, ma in chiave contemporanea,”un volo mistico dove la carne, l’amore, il desiderio, la tensione tra terra e cielo, la libertà, il divino, trovano una rappresentazione piena di pathos, di tormento etico e di verità”. Parole poetiche tradotte anche in inglese che producono emozioni da altrettanti mirabili disegni in carboncino su carta, creati dal grande artista Omar Galliani. Ad arricchire il testo le note scritte da Giuseppe Conte (Invito alla lettura) e da Giovanni Gazzaneo (Il profumo che vince il mondo).

L’incontro culturale, promosso nell’ambito del Festival “I Bemolli sono Blu – Echi sonori a Palazzo Chigi” (6-29 settembre 2024), sarà condotto dalla storica dell’arte Maria Serlupi Crescenzi, già curatrice del Reparto Arti Decorative dei Musei Vaticani che, ispirandosi alla voliera “cupola stellata piantata tra i tetti” che dà il titolo al libro, ci farà scoprire il paesaggio di altre cupole, come quella del Pantheon, Sant’Andrea della Valle, Sant’Agnese in Agone, la meraviglia barocca e sacra di Roma.

Inoltre, in apertura del volume numerato, una nota dell’editore Lamberto Fabbri accompagna il lettore: “Chi mi darà ali come colomba/ per volare e trovare riposo?/ Ecco, errando, fuggirei lontano,/ abiterei in un luogo di riparo/ dalla furia del vento e dell’uragano”. (Salmo 55, 6). Ecco qui giungere, dopo “dare del tu alla bellezza”, un dialogo fra Giovanni Gastel e Davide Rondoni su ciò che è Bellezza, e “Nel Segno dell’Arte”, in cui Omar Galliani e Davide Rondoni indagavano a cosa l’Arte fa riferimento, un libro, “La Voliera senza reti”, in cui si trovano a confrontarsi Poesia e Pittura: i versi di Zingonia Zingone dialogano con i disegni di Omar Galliani. Come recita il Salmo 55, l’uomo desidera fuggire dalla realtà terrena che gli appesantisce l’animo e sogna ali per fuggirsene in Cielo; la Poesia di Zingonia rincorre questa aspirazione e la Pittura di Omar la insegue in una rincorsa in cui si rivela il comune sentire. La Poesia pone la domanda, la Pittura le da risposta”

Note
Zingonia Zingone nasce a Londra nel 1971. È una poetessa, scrittrice e traduttrice italiana, ma ha passato maggior parte della sua infanzia in Costa Rica. Le sue poesie sono infatti principalmente scritte in spagnolo e questo continuo cambiare lingua di scrittura (passando dallo spagnolo all’italiano e viceversa) riflette un po’ il suo costante spostarsi tra Italia e Costa Rica. Zingonia lo descrive con le parole di una canzone di Facundo Cabral: “No soy de aquí, soy de allá”, “Non sono di qui, sono di là”. Lei sente di essere “sia di qui che di là”. Arriva in Costa Rica nel 1975, all’età di quattro anni, insieme alla sua famiglia. Racconta che questo Paese l’ha vista crescere e l’ha formata come persona, come imprenditrice e come poetessa. Quando arriva parla solo l’italiano. La sua famiglia è completamente italiana. Sia lei che suo fratello hanno studiato in inglese, ma la maggior parte dei loro compagni di scuola sono costaricani, e così avviene l’incontro con questa nuova lingua, lo spagnolo (o meglio, il “tico”). Quando ha solo 10 anni, suo padre viene a mancare. Questo tragico evento la segna profondamente, suscitando in lei “qualcosa”. Inizia a porsi domande esistenziali, ed è qui che giunge la poesia.

Omar Galliani, le sue opere sono principalmente monumentali disegni eseguiti a grafite, talvolta con l’aggiunta del colore rosso. La tecnica si basa sull’uso di grafite o carboncino su materiali bianchi o chiari, per poi tracciarvi sapienti linee e chiaroscuri, anche ricorrendo alla tecnica dello ‘spolvero’ che richiamano la tradizione artistica rinascimentale. Luci ed ombre sono in dialogo costante, neri intensi e soffusi evocano e smaterializzano le raffigurazioni, impreziosite talvolta da simboli sanguinei dai rimandi anatomici, vegetali, religiosi: riflessione sull’arte ed i suoi linguaggi silenziosi e significanti Galliani raffigura spesso figure e volti femminili, nell’atemporale dualismo tra tenebra e luce, con uno stile che affonda le sue radici nella tradizione figurativa italiana, pur essendo innovativo e contemporaneo

Il programma della rassegna musicale è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa).




Entusiasmo e applausi a Viterbo ai concerti del Festival “I Bemolli sono Blu-Echi sonori a Palazzo Chigi”

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – Il nuovo e accogliente “Salotto Musicale” che si apre nel cinquecentesco Palazzo Chigi di Viterbo (via Chigi 15), sede dell’associazione musicale Muzio Clementi, annovera già al suo attivo il tutto esaurito con entusiastiche approvazioni del pubblico alla qualità assoluta dei concerti proposti dal direttore artistico Sandro De Palma, nell’ambito della prima parte del Festival “I Bemolli sono Blu-Echi sonori a Palazzo Chigi” (6-29 settembre 2024).

Dopo aver applaudito e canticchiato sottovoce i brani jazz eseguiti dal talentuoso solita napoletano  Paolo Zamuner (giovedì 19 settembre) ed aver condiviso e apprezzato la meraviglia del suono della fisarmonica bayan, abilmente accarezzata dal giovanissimo Marco Gerolin, fisarmonicista del Conservatorio di Santa Cecilia (venerdì 20 settembre), ecco che il programma si intensifica e si arriva allo strepitoso concerto mattutino (sabato 21,ore 11), protagonisti, il clarinettista austriaco di fama mondiale Wenzel Maria Fuchs, primo clarinetto dell’Orchestra dei Berliner Philharmoniker e il maestro Sandro De Palma al pianoforte, che hanno regalato al pubblico l’ascolto di musiche ricche di sentimento di Robert Schumann e l’eleganza formale e melodica del linguaggio puramente francese di Poulenc.

Nel piacevole e ovattato “Salotto Musicale” i melòmani  viterbesi, entusiasti, applaudono.

La grande musica si è affacciata anche nel weekend con altri ospiti speciali: protagonisti assoluti (sabato 21,ore18) Luiz Felipe Coelho (violino), Wolfgang Talirz (viola), Romano Tommasini (violino),David Riniker (violoncello). I quattro eccelsi musicisti, componenti del Quartetto Philharmonic Camerata Berlin, una delle due orchestre da camera dei Berliner Philharmoniker, ed il solista austriaco Wenzel Maria Fuchs, hanno fatto ascoltare uno straordinario e irripetibile concerto tutto dedicato a Wolfang Amadeus Mozart.

Al termine il pubblico avvolge i musicisti in un lungo applauso ed esce dalla sala con aria sognante. La bella musica fa sempre questo effetto (ndr).

E poiché domenica è sempre domenica, ecco che il festival ha allietato la giornata festiva intensa e speciale (ore11) con prove musicali aperte al pubblico, accompagnate da una esaustiva introduzione all’ascolto del concerto dedicato a Mozart, dal direttore artistico del festival Sandro De Palma al pianoforte e dal Quartetto d’archi Philharmonic Camerata Berlin. Sala ovviamente piena, anche di applausi.

Mozart, genio della musica, fa il suo ingresso ufficiale nel programma del pomeriggio domenicale (la sala strapiena e posti in piedi) con “Luce, grazia, armonia, una via di mezzo tra il troppo facile e il troppo difficile”: Divertimento in Fa Maggiore K 138; Fantasia in re minore K 397; Adagio e fuga in do minore per quartetto d’archi, K 546; Concerto per pianoforte n.11 in fa maggiore, K 413.

E tra il ruolo virtuosistico del piano e il gruppo degli archi (violini, viola e violoncello) la magia si compie e mette in luce l’altissimo livello interpretativo dei musicisiti nel concerto magistralmente eseguito dal Quartetto Philharmonic Camerata Berlin e dal mitico maestro Sandro De Palma al pianoforte.

Applausi, applausi e ancora applausi. I musicòmani, stregati dalla musica e dalla bravura dei musicisti non se ne vogliono andare e tributano con lunghi e calorosi applausi il successo della manifestazione che seguirà nei prossimi giorni con altri incontri.

Il prossimo appuntamento in cartellone a Palazzo Chigi, è per il 26 settembre, ore 18:00 e questa volta l’incontro è dedicato alla poesia con Zingonia Zingone e il suo libro “La voliera senza reti”.

Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook di Comune-Viterbo Informa)

 

 

 

 




Il weekend del Festival “I Bemolli sono Blu” con Wenzel Fuchs, il Quartetto Philharmonic Camerata Berlin e Sandro De Palma in concerto

VITERBO – Il prossimo weekend, sabato 21 e domenica 22 settembre, l’ormai famoso “Salotto Musicale” di Palazzo Chigi a Viterbo, dove si svolge la prima parte dell’ottavo Festival “I Bemolli sono Blu – Echi sonori a Palazzo Chigi” (6-29 settembre 2024), si apre ancora alla grande musica e ospita, sia la mattina che il pomeriggio, concerti di altissimo livello, sotto la guida del direttore artistico della manifestazione, il maestro Sandro De Palma.

Sabato 21 settembre, alle ore 11, sarà a Viterbo per la prima volta il clarinettista austriaco di fama mondiale Wenzel Fuchs, primo clarinetto dell’Orchestra dei Berliner Philharmoniker e professore all’Accademia dell’Orchestra dei Berliner Philharmoniker, che propone con Sandro De Palma, al pianoforte, musiche di Schumann e Poulenc.Il programma del concerto ha il titolo “Il suono del clarinetto” con musiche di Robert Schumann (1810-1856)-Phantasiestücke per clarinetto e pianoforte, op.73; segue la Sonata per clarinetto e pianoforte di Francis Poulenc (1899-1963).

Nel pomeriggio di sabato 21 settembre, alle ore 18, saranno ospiti di Palazzo Chigi il Quartetto Philharmonic Camerata Berlin, una delle due orchestre da camera dei Berliner Philharmoniker, e il clarinettista Wenzel Fuchs, che eseguiranno il concerto dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) dal titolo: “Mozart, genio universale”-Quintetto per clarinetto; Concerto del Quartetto per archi n.17 in si bemolle maggiore “La caccia”,K 458; Adagio per clarinetto e quartetto d’archi in si bemolle K 411; Quintetto per clarinetto e quartetto d’archi in la maggiore K 581.

Domenica 22 settembre, alle ore 11, sono previste prove aperte al pubblico con introduzione all’ascolto del concerto proposto dal Quartetto d’archi Philharmonic Camerata Berlin e Sandro De Palma al pianoforte: “Luce, grazia, armonia, una via di mezzo tra il troppo facile e il troppo difficile”,di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791; Divertimento in Fa Maggiore K 138; Fantasia in re minore K 397; Adagio e fuga in do minore per quartetto d’archi, K 546; Concerto per pianoforte n.11 in fa maggiore, K 413.

Con il sublime Mozart si chiude il weekend musicale di Palazzo Chigi – domenica 22 alle ore 18:00, con l’esecuzione del programma presentato nella mattina, dal titolo “Luce, grazia, armonia, una via di mezzo tra il troppo facile e il troppo difficile”, musiche di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), interpretate dal Quartetto Philharmonic Camerata Berlin e Sandro De Palma al pianoforte.

Il Quartetto Philharmonic Camerata Berlin fa parte di una delle due orchestre da camera dei Berliner Philharmoniker e ha tenuto concerti in tutta Europa. L’ensemble offre al suo pubblico non solo programmi ricchi di contrasti tratti dalla letteratura classica e romantica, ma esplora costantemente opere contemporanee, spesso in collaborazione con i compositori. Componenti del Quartetto sono: Luiz Felipe Coelho (violino), Wolfgang Talirz (viola), Romano Tommasini (violino), David Riniker (violoncello).

La rassegna “I Bemolli sono Blu – Viterbo in Musica – Echi sonori a Palazzo Chigi 2024” promossa dall’associazione musicale Muzio Clementi, ha il contributo di: Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla cultura e all’educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch. Giovanni Cesarini, ing. Andrea De Martino, Engineering Solutions, Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino-Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook Comune di Viterbo Informa).




Jazz e musica classica con Paolo Zamuner e Marco Gerolin al festival I Bemolli sono blu

Giovedì 19 e venerdì 20 settembre, nel “Salotto Musicale” del cinquecentesco Palazzo Chigi di Viterbo (via Chigi 15), sede dell’associazione musicale Muzio Clementi, sono in programma due imperdibili e straordinari concerti che spaziano dalla musica jazz a quella classica. Entrambi gli appuntamenti rientrano nell’ambito della prima parte del Festival “I Bemolli sono Blu-Echi sonori a Palazzo Chigi” (6-29 settembre 2024), a cura del maestro Sandro De Palma, direttore artistico della manifestazione.

Giovedì 19 settembre, alle ore 18, arriva a Viterbo per la prima volta l’acclamato solista napoletano Paolo Zamuner che propone un programma jazz molto conosciuto e orecchiabile dal titolo: ”Da Napoli a New Orleans”. Nel concerto farà ascoltare musiche famose: Mo better Blues-Terence Blanchard; Footprints-Wayne Shorter; Greendolphin Streets-Bronislau Kaper; Imagine-Jaime Lennon; The Man I love- George Gershwin;Avenue-Paolo Zamuner; Well you need-Thelonius Monk; All Blues-Miles Davis; Blackbird- Paul McCartney.

Venerdì 20 settembre, alle ore 18, torna a Viterbo, ospite del Festival, il giovane pluripremiato fisarmonicista del Conservatorio di Santa Cecilia, Marco Gerolin che farà ascoltare con la sua fisarmonica bayan un godibile concerto. Nel programma: A.Vivaldi (V. Romanko), Estate (da Le quattro stagioni); S. Rachmaninov, Barcarolle in G Minor, Op.3 N.10; Carl Orff (1895-1982) – (Trascrizione per bayan solo a cura di Marco Gerolin), Carmina Burana; Sofija Gubajdulina (1931-viv.), De Profundis.

Note

Paolo Zamuner, nato a Napoli, all’età di dieci anni inizia a studiare pianoforte con il maestro Orazio Maione, si appassiona alla musica d’improvvisazione e studia con la pianista e jazzista americana Carmel Rossini. Suona in diverse formazioni dal rock al blues al jazz al pop, segue corsi di perfezionamento ritmico con il percussionista americano Karl Potter. Studia pianoforte jazz al conservatorio di Napoli San Pietro a Majella sotto la guida del M° Mario Nappi, segue i corsi di improvvisazione diretti da M° Pietro Condorelli.

Marco Gerolin, nato nel 2001 a San Vito al Tagliamento (PN), ha iniziato a manifestare i primi interessi musicali a quattro anni. Ha intrapreso lo studio della fisarmonica con i maestri Denis Biasin e Nicola Milan. Oggi è un allievo del M°Massimiliano Pitocco presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove ricopre anche la carica di Rappresentante degli Studenti all’interno del Consiglio Accademico. Ha vinto molti concorsi internazionali. Ha collaborato con compositori contemporanei come Patrizio Esposito e Stefano Da Ros oltre che con varie formazioni cameristiche e teatrali, tra cui: Accademia d’Archi Arrigoni, Orchestra Sesto Armonico, Orchestra SiO. È stato diretto da direttori di grande fama come il M° Domenico Mason, M°Marco Attura, M°Michelangelo Galeati, M°Valter Sivilotti, M°Roberto Fantinel. Ha fatto parte dell’Orchestra Live che ha accompagnato il Musical “Sette spose per sette fratelli” in tour a Roma e Milano, con la produzione musicale del M°Peppe Vessicchio, la direzione del M°Marco Attura e la partecipazione di attori di nota fama tra cui Diana Del Bufalo e Baz. Ha seguito varie Masterclass di perfezionamento musicale con Massimiliano Pitocco, Vladimir Mandic, Zoran Rakic, Bruno Canino, Sanna Vaarni, Julia Trintschuk, Angelo Miele, Mirko Satto,Giampaolo Bandini, Tiziano Chiapelli. Nell’ottobre 2018, il comune di Pasiano di Pordenone(PN), città in cui vive, lo ha insignito di un attestato di pubblico riconoscimento, a seguito dei risultati ottenuti musicalmente.

La rassegna “I Bemolli sono Blu – Viterbo in Musica – Echi sonori a Palazzo Chigi-2024” promossa dall’associazione musicale Muzio Clementi, ha il contributo di: Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla cultura e all’educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch. Giovanni Cesarini, ing. Andrea De Martino, Engineering Solutions, Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino- Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

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Un inizio entusiasmante per i concerti de “I Bemolli sono Blu 2024” tutti sold out

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – Il “Salotto della Musica” aperto da pochi giorni nel cinquecentesco Palazzo Chigi di Viterbo (via Chigi 15),sede dell’Associazione Musicale Muzio Clementi, segna al suo attivo già un grande successo di pubblico che ha apprezzato i concerti, tutti sold out, proposti nella prima parte del Festival “I Bemolli sono Blu-Echi sonori a Palazzo Chigi” (6 -29 settembre 2024) dal direttore artistico Maestro Sandro De Palma.

Nell’accogliente sala polifunzionale illuminata da colori pastello hanno già ricevuto tanti applausi gli eventi programmati: la maratona ‘Mozart-Integrale delle Sonate’ su progetto del M. Costantino Mastroprimiano; il fantastico Quintetto di ottoni-Orchestra delle Cento Città che ha eseguito anche uno speciale concerto alle Terme dei Papi; le Variazioni Goldberg di Bach suonate al piano dal giovanissimo Lorenzo Luiselli; i due anniversari di Faurè e Puccini ricordati dal soprano Nicoletta Zappa e Mirko Roverelli al piano.

In più uno speciale appuntamento fuori sede (14 settembre-Chiesa Santa Maria della Verità), con il  concerto mattutino, inserito nella ‘Settimana Barocca’ ed il programma  “Haendel nel Lazio” (Ensemble “Furiosi Affetti”, diretto da Giorgio Bottiglioni, apprezzato violista nonché presidente dell’Associazione musicale “Le Triolé”).

E ancora, con i grandi compositori Fauré,Ravel e Debussy, hanno chiuso l’entusiasmante weekend (sabato e domenica 15 settembre) il talentuoso Quartetto Adorno, archi, ed il solista di fama internazionale M.Filippo Faes, il quale ha introdotto il suo godibile concerto con una breve conversazione con il pubblico presente:”A me piace fare queste conversazioni, sperando che faccia piacere anche a voi, perchè credo che suonare la musica non sia soltanto fare qualcosa di bello ma è anche trovare la musica un potere che la musica ha. E’ il potere di aiutarci a capire il tempo in cui viviamo e a capire noi stessi”. Poi al pianoforte ha eseguito con maestria due pezzi di Ravel “Giochi d’acqua” e “La barca sull’oceano”.  “Ho pensato a questo pezzo ieri sera – chiosa il maestro Faes –  perchè passeggiando per Viterbo, bellissima città con un meraviglioso centro storico, ogni tanto sentivo gente che faceva delle musiche terrificanti: bum bum bum… Questo centro storico dovrebbe essere sacro, ma che fanno i cittadini, sono consapevoli? Quelli che fanno questo genere di rumore non la vedono la città, non vedono la sua bellezza”. Applausi e commenti dai cittadini presenti.

Al termine della serata, il Maestro Sandro De Palma commenta il weekend: “Abbiamo chiuso con Faurè, Ravel e Debussy. E’ andato tutto benissimo e credo, al di là delle leggittime aspettative, questa sala-concerti piace a tutti ed è sempre sold out. Sono ancora molto impressionato perchè abbiamo fatto le Integrali di Mozart in due giorni, tre concerti al giorno, anche all’ora di pranzo, con fuori ben 34 gradi, e c’era gente che aspettava per poter entrare.Una full immersion con programmi molto difficili. Oggi, (domenica 15) ad esempio, il secondo quintetto di Fouré che è una pagina meravigliosa e molto raffinata, ma certamente non una pagina orecchiabile,è stata apprezzatissima, come lo sono state le Variazioni Goldberg, che è un pezzo che dura due ore. Devo dire anche che gli esecutori hanno ben illustrato i loro programmi al pubblico e questa formula di spiegare i contesti in cui sono state composte le opere, è una formula che funziona”.

I prossimo appuntamento in cartellone è a Palazzo Chigi, il 19 settembre, ore 18:00 e questa volta per diversificare, ci sarà la musica jazz.

La rassegna “I Bemolli sono Blu -Viterbo in Musica-Echi sonori a Palazzo Chigi-2024” promossa dall’Associazione Musicale Muzio Clementi, ha il contributo di Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla Cultura e all’Educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch.Giovanni Cesarini, Ing.Andrea De Martino, Engineering Solutions, Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino-Parrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.

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“I Bemolli sono Blu-Echi sonori a Palazzo Chigi”, i concerti del weekend dal 13 al 15 settembre 2024

VITERBO – Nel terzo weekend di settembre, da venerdì 13 a domenica 15, il Festival “I Bemolli sono BluEchi sonori a Palazzo Chigi” (6-29 settembre 2024) ideato e curato dal direttore artistico Maestro Sandro De Palma, dà appuntamento nel nuovo e apprezzato “Salotto musicale” aperto nel cinquecentesco Palazzo Chigi di Viterbo (via Chigi 15) dall’Associazione Musicale Muzio Clementi. Tre giorni intensi di grande musica e straordinari interpreti.

-Venerdì 13 settembre – Palazzo Chigi – Viterbo
Alle ore 11:00, torna a Viterbo il giovanissimo pianista Lorenzo Luiselli, premiato nel concorso“LazioSound Scouting 2023”, che porta all’ascolto “Le variazioni Goldberg”, partitura di difficile esecuzione, composta da Johann Sebastian Bach fra il 1741 e il 1745.
Alle ore 18:00, ospite del Festival è la viterbese Nicoletta Zappa, soprano solista per la prima assoluta alla Radio Svizzera Italiana del brano “die ChinesischeFlote” di Ernst Toch, che sarà accompagnata al pianoforte dal maestro Mirko Roverelli, solista e direttore d’orchestra molto apprezzato dalla critica e dal pubblico, entrambi faranno ascoltare musiche di Fauré (1845-1924) e
Puccini (1858-1924) con il programma dal titolo “Due anniversari: Fauré e Puccini”.

-Sabato 14 settembre, ore 11:00 – il Festival sarà alla Chiesa di Santa Maria della Verità dove l’Associazione Musicale Muzio Clementi, in collaborazione con il Touring Club Italia- Sezione di Viterbo, nell’ambito della “Settimana barocca”, propone l’ascolto mattutino della prova concerto dell’Ensemble “Furiosi Affetti” diretta dal M. Giorgio Bottiglioni, dal titolo: “Armonie barocche” con musiche di G.F. Haendel, A. Corelli, A. Caldara, D. Scarlatti. F. Gasperini. (Il concerto è inserito nel cartellone degli eventi estivi del Comune di Viterbo).Alle ore 18:00 il Festival torna a Palazzo Chigi con la ‘Prova aperta’ al pubblico con musiche di Ravel e Fauré, del Quartetto Adorno, composto da Edoardo Zosi violino, Liù Pelliciari violino, Benedetta Bucci viola, Stefano Cerrato, violoncello, e il M. Filippo Faes al pianoforte.

-Domenica 15 settembre – Palazzo Chigi – Viterbo
Ore 11:00, il Quartetto Adorno con Edoardo Zosi violino, Liù Pelliciari violino, Benedetta Bucci viola, Stefano Cerrato violoncello e al pianoforte, il solista Filippo Faes, saranno in concerto con il programma dal titolo “Gabriel Fauré, musicista francese” con musiche di Ravel e Faurè.
Ore 18:00, torna al piano il M. Filippo Faes, professore di musica da camera, pianoforte e interpretazione Lied al Conservatorio Steffani di Castelfranco Veneto, con il programma “Un Maestro dimenticato”, musiche di Massenet e Fauré.

La rassegna “I Bemolli sono Blu -Viterbo in Musica-Echi sonori a Palazzo Chigi-2024” promossa dall’Associazione Musicale Muzio Clementi, ha il contributo di Regione Lazio, Ministero della Cultura, Comune di Viterbo-Assessorato alla Cultura e all’Educazione, Fondazione Carivit, e si svolge con l’ausilio di sponsor tecnici quali: Touring Club Italia-Sezione di Viterbo, Pianoforti Di Marco, Terme dei Papi, arch.Giovanni Cesarini, Ing.Andrea De Martino, Engineering Solutions, Carramusa Group, Palazzo Ubertini, Balletti Palace Hotel, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al CiminoParrocchia di S. Martino Vescovo, Parrocchia S. Maria della Verità, Palazzetto Bru Zane di Venezia.
Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook di Comune-Viterbo Informa)




Giovedì 12 settembre Il Quintetto di ottoni-Orchestra delle Cento Città alle Terme dei Papi con il Festival “I Bemolli sono Blu”

VITERBO – Sold out nei primi tre giorni di apertura del  nuovo ‘Salotto musicale’ creato nel cinquecentesco Palazzo Chigi di Viterbo (via Chigi 15) dall’Associazione Musicale Muzio Clementi.

Dopo il grande successo della maratona mozartiana, ‘Mozart-Integrale delle Sonate’ su progetto del M. Costantino Mastroprimiano (venerdì 6 e sabato 7), e quello del primo concerto mattutino a opera del Quintetto di ottoni-Orchestra delle Cento città (domenica 8), il festival viterbese “I Bemolli sono Blu-Viterbo in Musica-Echi sonori a Palazzo Chigi” (6 settembre-3 novembre 2024), ideato e curato dal direttore artistico Maestro Sandro De Palma, approda in via straordinaria alle Terme dei Papi.

Giovedì 12 settembre, alle ore 19.00, nel bel giardino dell’Hotel Niccolò V delle Terme dei Papi, il Quintetto di ottoni-Orchestra delle Cento città, che torna per l’occasione a Viterbo, propone agli ospiti delle terme e agli amanti della musica un godibile programma con musiche da film, da Bach a Verdi, da Gershwin a Piovani, da Mercury a Morricone, dal titolo “Viterbo e la Tuscia nel cinema”.

Protagonisti assoluti Domenico Agostini, tromba; Leonardo Olivelli, tromba; Luigi Ginestri, corno; Stefano Tomasi, trombone; Alessandro Caretta, tuba.

NOTA – Il Quintetto di ottoni dell’Orchestra delle Cento Città è formato da musicisti che provengono da esperienze musicali cameristiche per ottoni di altissimo livello, i componenti del quintetto hanno inciso per importanti case editrici musicali tra le quali la Kelidon, Bongiovanni, Filibusta, Deutsche Grammophon. Il vasto repertorio che hanno a disposizione gli permette di soddisfare tutti i gusti musicali, infatti i programmi possono spaziare dalla musica rinascimentale a quella moderna non tralasciando la musica contemporanea e il jazz attraverso l’utilizzo di brani anche arrangiati dagli stessi musicisti.

Il Concerto è organizzato dall’Associazione Musicale Muzio Clementi ed è inserito nel cartellone degli eventi estivi del Comune di Viterbo.

Il programma del Festival è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org e sui canali istituzionali del Comune di Viterbo (www.comune.viterbo.it e sulla pagina Facebook di Comune-Viterbo Informa)