Sabato 15 maggio al canile di Bagnaia per la prima giornata di adozione gialloblu

di REDAZIONE-

VITERBO- Sabato 15 maggio, dalle ore 10,30 alle ore 12,30 il canile di Bagnaia apre le porte per le adozioni con la presenza di Mamadou Tounkara e Riccardo Daga, calciatori della Viterbese 1908. Presenti anche i ragazzi del club Usv 1908 e dell’istituto Paolo Savi. E’ la prima giornata di adozione gialloblu.




Chicca, border collie incontra il suo padrone ricoverato da oltre un mese in Terapia intesiva Covid

VITERBO – Lei è Chicca, è un Border collie e ieri pomeriggio è andata a salutare il suo padrone, ricoverato da oltre un mese presso la Terapia intensiva Covid dell’ospedale di Belcolle. L’incontro è avvenuto in sicurezza grazie all’impegno dei professionisti dell’ospedale di Viterbo i quali, accogliendo la richiesta della persona assistita, hanno voluto “somministrare” al paziente questo farmaco speciale, auspicando che le sue condizioni di salute migliorino giorno dopo giorno. Grazie a tutti gli operatori della Terapia intensiva di Belcolle e grazie a Chicca.




Oipa: “Cresciute le adozioni e le donazioni in un anno di lockdown, gli animali ringraziano”

ROMA – L’Osservatorio sulle adozioni e il randagismo dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) nel suo bilancio parla chiaro: nonostante la pandemia e il lockdown, quest’anno sono cresciute le adozioni, gli interventi di soccorso e cura di animali feriti e le donazioni di cibo ai canili e ai gattili.

Nel dettaglio, nel 2020 l’Oipa ha dato in adozione 3.586 animali (3.105 nel 2019) ne ha soccorsi e curati 3.672 – 1.503 cani, 1.773 gatti e 396 di altre specie – (3.272 nel 2019) e raccolti 31.290 chili di cibo, secco e umido, (24.098 nel 2019). «Si tratta di un dato molto positivo, reso possibile tanto dall’aumento del numero dei nostri volontari, quanto da una maggiore sensibilità dimostrata dalle persone nei confronti degli animali senza casa», racconta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Nonostante il lockdown che ha significato un minor numero di banchetti informativi, manifestazioni e giornate formative, le nostre azioni a favore di cani e gatti in difficoltà sono cresciute. Nel complesso, abbiamo registrato una maggiore disponibilità delle persone e l’arrivo di sempre nuovi volontari nella nostra associazione ha reso possibile questo positivo bilancio». Cresciuto anche il numero degli interventi di recupero e liberazione della fauna selvatica: 410 gli animali selvatici soccorsi e curati nel 202, mentre sono stati 232 nel 2019. Tra questi, ricci, rondoni, gabbiani. Allo stesso tempo, l’Oipa ha sterilizzato sul territorio nazionale 1.898 animali randag (1.410 nel 2019) e seguito 721 colonie feline (459 nel 2019). «La nostra associazione è capillarmente distribuita in tutta Italia con 110 sezioni delegazioni e 65 nuclei di guardie zoofile», spiega il presidente Comparotto. «Per donare una vita sicura e serena ai tanti animali bisognosi d’aiuto, facciamo appello a chiunque si voglia impegnare in prima persona. Chi voglia scendere in campo con noi, ci scriva a info@oipa.org. Gli animali ringraziano».




Riprende il servizio di Pandambulanza, la vettura destinata al servizio degli animali in difficoltà

VITERBO – Riceviamo dal consigliere delegato alla tutela e al benessere degli animali Ombretta Perlorca in merito al servizio della Pandambulanza e pubblichiamo: “A partire da oggi, dopo alcuni mesi di inattività, non dovuta alla volontà dei gestori, riprende il servizio della Pandambulanza, la vettura destinata al soccorso degli animali in difficoltà. Questo è stato possibile grazie alla forte volontà dei volontari del gruppo animalista L’Anima del Cane, guidato da Leonardo De Angeli. Un forte impegno che ha permesso all’auto di tornare a svolgere un ruolo davvero importante. Come delegata alla tutela e al benessere degli animali ho fortemente voluto il ripristino di questo servizio, e per questo mi sono subito messa a disposizione. Oggi sono veramente felice del risultato ottenuto. Un piccolo grande mezzo che, negli anni, ha tratto in salvo più di 800 animali, tra cani, cervi, volpi, volatili e addirittura due lupi.

Da oggi il mezzo sarà gestito dallo Sportello per i Diritti degli Animali, che, ricordiamo, risponde al numero 0761 348455. Un servizio che, ne sono certa, contribuirà ancora a trarre in salvo i nostri piccoli meravigliosi amici”.



Cane trascinato con l’auto ed ucciso a Montefiascone: denunciato un uomo

MONTEFIASCONE (Viterbo) – Riceviamo dalla Lav e pubblichiamo: “Il 18 febbraio, a Montefiascone  un cane è stato legato a un’auto e trascinato fino a causarne la morte. I Carabinieri sono intervenuti su richiesta di una donna allarmata, fermando poco dopo un pastore alla guida di un’auto a cui era ancora legato il cane oramai esanime. I Carabinieri hanno immediatamente attivato il Servizio veterinario ASL che giunto sul luogo, non ha potuto che constatarne il decesso. Il pastore è stato quindi condotto in caserma e denunciato dai Carabinieri per uccisione di animali. “A seguito dei fatti, che abbiamo subito condannato pubblicamente con l’intervento della nostra sede locale di Viterbo, abbiamo deciso di nominare un avvocato per poter seguire direttamente la vicenda legale e assicurare giustizia a questo povero animale – dichiara Ilaria Innocenti Responsabile LAV area animali familiari, che aggiunge – ciò è stato possibile anche grazie alla generosità una nostra sostenitrice che, appresa la notizia, ha deciso di contribuire alla battaglia legale con una donazione”.
Ogni giorno in Italia moltissimi animali sono vittime della violenza dell’uomo. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Zoomafia LAV (2020) nel corso del 2019 sono stati aperti 7.111 fascicoli per reati in danno degli animali, con 4758 indagati. Nello stesso anno nel Lazio – regione teatro di questo terribile episodio – sono stati rispettivamente 950 i procedimenti e 430 gli indagati, quasi il 10% del totale nazionale.

Maltrattare e uccidere animali è un reato. LAV chiede una modifica della legge 189/2004 (“Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”) per inasprire le pene verso chi commetti reati contro gli animali e renderle più efficaci.
Non è la prima volta che un cane viene legato a un’auto e trascinato fino a ucciderlo. – ricorda Innocenti – “È accaduto ad esempio a Irgoli in Sardegna e il pastore responsabile della morte atroce dell’animale, ha chiesto e ottenuto la messa alla prova. Se l’è cavata dunque con 10 mesi ai servizi comunali. Ciò non deve più accadere per questo motivo tra le nostre richieste di modifica della legge 189/2004 vi è quella che tale istituto non si possa più applicare ai reati in danno agli animali.”
Per aiutarci ad ottenere questo risultato è possibile aderire alla campagna #MiSalviChiPuò, firmando la petizione indirizzata a Governo e Parlamento per una nuova Legge contro i maltrattamenti: amarefabene.lav.it/#firma_ora

 




Cane trascinato con l’auto e ucciso a Montefiascone, la Lav: denunciato un uomo

VITERBO- Riceviamo dalla Lav e pubblichiamo: “Abbiamo appreso la notizia, tremenda, relativa all’ennesima violenza su un animale indifeso, avvenuta questa volta nella nostra provincia, a Montefiascone: un pastore avrebbe legato un cane di grossa taglia alla propria autovettura trascinandolo fino alla morte.

Qualcuno ha visto il folle gesto e ha prontamente avvisato le forze dell’ordine, che non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’animale e denunciare l’uomo per uccisione di animale. La cosa ci lascia sgomenti e senza parole. Condanniamo questo atto di inaudita crudeltà, ribadendo la nostra richiesta di pene più severe ed efficaci contro chi maltratta gli animali. Maltrattare e uccidere animali è un reato. LAVchiede una modifica della legge 189/2004 (“Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”)per inasprire le pene verso chi commetti reati contro gli animali e renderla più efficace.
Per aiutarci ad ottenere questo risultato è possibile aderire alla campagna #MiSalviChiPuò: “Diciamo basta ai maltrattamenti sugli animali.”.

CON LA TUA FIRMA PUOI FARE DAVVERO LA DIFFERENZA:
amarefabene.lav.it/#firma_ora
Firma qui la petizione indirizzata a Governo e Parlamento e aiutaci a fare pressione per ottenere una nuova Legge contro i maltrattamenti.
Ogni giorno moltissimi animali sono vittime della violenza dell’uomo e LAV quotidianamente, in tutta Italia ed anche in provincia di Viterbo, combatte perché animali che vengono maltrattati o abbandonati ricevano una nuova vita fatta di amore e attenzioni finora mancati.
Scopri di più su amarefabene.lav.it, segui le attività, o contatta la sezione LAV di Viterbo su Facebook.

LAV Viterbo
cell +39 379 1065752 e mail:  lav.vt@lav.it




A Tarquinia la campagna contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali “Con gli occhi dell’amore”

TARQUINIA (Viterbo) – In questi giorni continuano a giungere segnalazioni di ritrovati bocconi sospetti avvelenati nei parchi e aree cani cittadine. Le tristi e vigliacche azioni che si stanno perpetrando in questi giorni sono purtroppo parte di un problema molto più complesso e che riguarda una realtà purtroppo ancora presente nella nostra società, quella del maltrattamento degli animali.
Per chi ama e rispetta gli animali è difficile pensare che ci sia qualcuno che li voglia danneggiare, maltrattare o abbandonare ma purtroppo è necessario iniziare ad esserne più consapevoli soprattutto perché la cattiveria e l’insensibilità di certi individui può arrivare a colpire anche noi e i nostri animali, proprio come abbiamo assistito in questi giorni.
Riteniamo che contrastare il verificarsi di questi tragici episodi sia un dovere che spetta a tutti noi cittadini, che siamo per prima cosa essere umani, attraverso mezzi fondamentali come la consapevolezza e la collaborazione.
In tal senso l’Amministrazione Comunale di Tarquinia, viste l’importanza ed insieme la delicatezza di tale tema, intende promuovere una campagna di informazione rivolta sia a coloro che frequentano queste zone sia all’intera cittadinanza, in modo da aprire una riflessione comune e condivisa su questo fenomeno ed aumentare l’attenzione e la consapevolezza su di esso.
Per riuscire a salvare i nostri cani e scongiurare gli artefici di tali vigliaccherie è fondamentale che tutti facciano la propria parte.
Chi possiede un cane o un animale da compagnia deve sempre tenere a mente eventuali rischi quando lo porta a fare una passeggiata e deve segnalare qualsiasi comportamento sospetto che possa correlarsi alla presenza di bocconi avvelenati.
Ribadiamo che chiunque si imbatta in un boccone sospetto non dovrà per nessuna ragione prendere in mano l’esca ma dovrà tempestivamente avvisare gli agenti della Polizia Locale al numero 0766/849244 per segnalarne la presenza, così da far partire la prassi amministrativa e le indagini necessarie.
Si sta provvedendo alle opportune bonifiche sanitarie e ad un’apposita attività di controllo mirato, per sradicare tale fenomeno che, ormai fortemente esteso, mina la sicurezza di tutti gli animali.
Si sottolinea come lo stesso codice penale punisca chiunque, con crudeltà e senza necessità cagiona la morte di un animale.

Avere rispetto per gli animali significa avere rispetto per se stessi e per il mondo che si abita e la consapevolezza di ciò potrà essere la base di un futuro più equo in cui nessun animale dovrà più subire ingiustizie.
A tal proposito, grazie al contributo ricevuto con il fondo per la prevenzione e contrasto del maltrattamento agli animali, è stata realizzata una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione con affissione di manifesti.
È solo il primo passo per incentivare a mettere in campo una serie di buone pratiche, poiché la tutela degli animali resta uno degli obiettivi fondamentali di questa Amministrazione che punta ad evitare l’abbandono, incentivare l’adozione e combattere ogni tipo di maltrattamento.
Nei canili o nei rifugi ci sono tantissimi amici a quattro zampe che aspettano solo di essere adottati e amati.




L’Oipa aderisce a “Code di casa”

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) aderisce alla campagna Code di Casa promossa dal Ministero della Salute per incentivare le adozioni di cani e gatti e per contrastare l’abbandono degli animali d’affezione. «Sposiamo appieno l’iniziativa del Ministero per sensibilizzare sempre più persone sull’adozione responsabile: strumento fondamentale anche per arginare il fenomeno del randagismo», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «È l’intento che muove ogni giorno i volontari della nostra associazione: togliere dalla strada gli animali senza casa e donare loro una famiglia controllata e garantita. A oggi sono iscritti all’anagrafe nazionale animali d’affezione circa 11.800.000 cani e 641.000 gatti di proprietà. L’auspicio è che, grazie alla nuova campagna del Ministero, con il nostri impegno e quello delle altre associazioni che aderiscono all’iniziativa, questi numeri salgano e sempre meno animali debbano soffrire soli in strada o vivere nel box di un rifugio». Nel 2019 sono stati 86.982 gli ingressi registrati nei canili sanitari e 45.695 quelli nei rifugi.

Testimonial d’eccezione è il cantante Tiziano Ferro, che ha offerto la propria immagine a titolo gratuito per una serie di video pensati espressamente per Code di Casa, in cui parlerà delle sue esperienze di adozione di cani abbandonati. Guarda il video

Code di Casa, oltre all’adozione dai canili e dai gattili di tutta Italia, incoraggia l’identificazione anagrafica, le cure veterinarie, la prevenzione della riproduzione incontrollata, dell’abbandono e del randagismo.




Il gatto aspirante “postino” cerca urgentemente casa!

VITERBO – Si è introdotto placidamente nella giornata di ieri all’interno dell’Ufficio Postale di Via Ascenzi con quella delicatezza che solo i gatti sanno sfoggiare, ricevendo, sino a sera, coccole a profusione da tutte le persone presenti. “il Postino”, così lo chiameremo, è un meraviglioso esemplare di gatto “ruffiano”, completamente abituato a stare in casa e a ricevere attenzioni da parte dell’uomo.

Cerca urgentemente il vecchio proprietario o qualcuno che gli possa donare la montagna di coccole alle quali, molto verosimilmente era abituato, è molto giovane e tranquillo.

Una volta accertato, che il lavoro alle Poste non può essergli assegnato, per “esubero personale”, si cerca una persona con il cuore, che voglia far trascorrere l’anno che verrà al nostro amico peloso, tra quattro calde mura. Per informazioni chiamare urgentemente lo Sportello Diritti degli Animali al numero 0761 348455.




Animali: Primo Piano nazionale di monitoraggio del lupo in Italia, WWF in prima linea con 150 volontari

ROMA – Istituzioni nazionali, Enti pubblici e Associazioni uniscono le forze per la prima volta per raccogliere informazioni e dati su distribuzione e consistenza della popolazione di lupo (Canis lupus italicus) a livello nazionale.

Da Ottobre 2020 a Marzo 2021 verranno perlustrate, alla ricerca di segni di presenza della specie, circa 1.000 celle di cento chilometri quadrati, distribuite sull’intero territorio nazionale. Per la prima volta il monitoraggio verrà effettuato a livello nazionale, dalle Alpi alla Calabria, utilizzando protocolli di campionamento standardizzati, messi a punto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

Per riuscire in questa sfida ambiziosa, ISPRA ha attivato una collaborazione con Federparchi (per il monitoraggio dell’area peninsulare) e con il progetto LIFE WolfAlps-EU (per il monitoraggio dell’area alpina), e ha coinvolto diverse associazioni nazionali e locali, che possono fornire un importante contributo conoscitivo con la loro estesa rete di volontari.

Il WWF Italia ha risposto positivamente, attivando le proprie sezioni locali e Oasi, consegnando a ISPRA una lista di oltre 150 volontari. Tra questi, 50 saranno direttamente coinvolti in questi primi mesi di attività. Tante persone, provenienti da tutto il territorio nazionale, entusiaste di poter dare un valido contributo nelle attività di raccolta dei dati sul campo, ovviamente nel pieno rispetto delle disposizioni anti-COVID. Il lavoro dei volontari consisterà nella raccolta e registrazione dei segni di presenza di lupo lungo i transetti precedentemente definiti, secondo le direttive tecniche e logistiche che saranno loro fornite dai tecnici incaricati e da ISPRA negli incontri di formazione previsti in queste settimane.

Il WWF contribuirà alla raccolta dati anche tramite il monitoraggio di aree di recente ricolonizzazione del lupo, non coperte dal piano nazionale, grazie ai numerosi volontari che, pur avendo dato la propria disponibilità, non sono stati coinvolti in questa prima fase.

Era il 1970 quando, insieme al Parco Nazionale d’Abruzzo, il WWF Italia lanciò l’Operazione San Francesco, per salvare il lupo da un’estinzione quasi certa (in quegli anni i lupi presenti in Italia erano circa un centinaio). All’epoca era fondamentale, oltre che proteggere i pochi lupi rimasti, ricostruire l’immagine di questa specie, inquinata da favole e leggende, per favorirne l’accettazione sociale e la coesistenza con le attività umane.

Dagli anni ’70 ad oggi lo status di conservazione del lupo è molto migliorato, ma è fondamentale non abbassare la guardia.

“Per questo il WWF Italia è ancora in prima linea per la conservazione di questa specie iconica, consapevole che la conoscenza della consistenza numerica e della distribuzione della popolazione è la fondamentale base conoscitiva, ma da solo non basta a contrastare le minacce, mitigare i conflitti con l’attività zootecnica, favorire la coesistenza tra lupo e uomo, ed aumentare l’accettazione sociale di questa presenza da parte dell’opinione pubblica, in particolare nelle aree di recente colonizzazione”, dichiara Marco Galaverni, direttore scientifico del WWF Italia.

“Ricordiamo poi che lo strumento fondamentale rappresentato dal Piano di Conservazione del Lupo in Italia è ancora fermo al palo in conferenza Stato-Regioni: è ora che l’Italia si doti rapidamente di questo strumento, sgombrando il campo da ogni ipotesi di abbattimenti sistematici, ma mettendo in campo tutte le azioni davvero utili a gestire al meglio la coesistenza uomo-lupo”.




Mette collari antiabbaio ai cani: sanzionato dalle guardie zoofile dell’Oipa di Roma

ROMA- Appello di Oipa ad Amazon, Ebay e alle altre piattaforme di e-commerce: «Togliete i collari antiabbaio dalla vendita, sono crudeli». Durante controlli di routine nella zona nell’hinterland della capitale, le guardie zoofile dell’Oipa di Roma hanno trovato due cani da caccia chiusi in recinti accanto all’abitazione del proprietario ai quali erano stati applicati collari antiabbaio, il cui uso è vietato dalla legge. E così sono scattati il sequestro e la sanzione a carico del cacciatore.

«Evidentemente infastidito dall’abbaiare dei poveri cani in isolamento che cercavano di attrarre un po’ di attenzione, il proprietario ha pensato di ricorrere all’uso di questi dispositivi elettronici che impediscono al cane di abbaiare dissuadendolo con spruzzi d’acqua, vibrazioni, emissioni di frequenze che infastidiscono l’animale», spiega Claudio Locuratolo, coordinatore delle guardie zoofile Oipa di Roma e provincia. «Ne esistono anche di elettrici che, all’abbaiare del cane, tramite degli elettrodi metallici a contatto con il collo generano alta tensione e una scossa che terrorizza il cane inducendolo a non abbaiare più. Questi dispositivi sono di libera vendita, ma il loro utilizzo è illegale, essendo considerato un maltrattamento perseguibile penalmente a norma dell’art. 544 ter del codice penale, che prevede la reclusione fino a 18 mesi o una multa fino a 30 mila euro. Purtroppo l’utilizzo di questi dispositivi è prassi ancora diffusa, soprattutto tra cacciatori e addestratori».

L’Oipa oltre a sollecitare a ogni livello istituzionale l’introduzione del divieto di vendita di questi collari, rivolge un appello ai maggiori siti di vendita online per una moratoria della commercializzazione di questi dispositivi. L’associazione auspica che Amazon, Ebay e le altre grandi aziende di e-commerce li eliminino dalle piattaforme evitando così di essere complici di azioni di maltrattamento.

Il Parlamento sta lavorando, tra le altre cose, all’inasprimento delle pene previste per i reati di maltrattamento, divieto d’importazione, vendita e utilizzo sul territorio nazionale di collari elettronici, elettrici, con le punte, a strozzo o a semi strozzo. Su questi temi l’Oipa è stata ricevuta di recente in audizione in Senato.

Nelle more dell’approvazione di una normativa nazionale, molti Comuni con propri regolamenti sono intervenuti vietando i collari antiabbaio di qualsiasi tipo, prevedendo sanzioni amministrative per diverse centinaia di euro, oltre ovviamente al sequestro dei dispositivi.

Per le segnalazioni di maltrattamento Oipa invita a rivolgersi alle proprie guardie zoofile. L’elenco è su https://www.guardiezoofile.info




Telefono Azzurro rimuove dai social il video che ha suscitato proteste degli amici degli animali

VITERBO.

Dopo le proteste degli amici degli animali, è stato rimosso dai social di Telefono Azzurro il video della campagna di sensibilizzazione #primaibambini ispirata a luoghi comuni. Lo spot veicolava un messaggio che invece di educare all’amore, all’azione, alla solidarietà, risultava diseducativo e ispirato da una retorica antropocentrica. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa)È auspicabile che l’associazione faccia ammenda ideando una nuova campagna dove gli animali abbiano un ruolo positivo.

L’antefatto. Telefono azzurro ha realizzato uno spot in cui rappresentava una situazione di pericolo, un incendio in uno stabile, e l’azione di un uomo che, entrato in una stanza infuocata in cui si trovano due bambini, e un cane decide di portare in salvo quest’ultimo e lasciare lì i bambini.

«Siamo soddisfatti per il ritiro dello spot dai social di Telefono Azzurro e speriamo che sia ritirato anche da tutti i circuiti della distribuzione. Riteniamo che questa campagna, lanciata con l’hashtag #primaibambini,  sia diseducativa e lontana da ogni principio etico che vuole l’inclusione e non l’esclusione», commenta il presidente di Oipa ItaliaMassimo Comparotto. «Sul piano sociale genera divisioni e fratture fondate su false suggestioni del tipo “chi aiuta gli animali non ama i bambini”. In conseguenza di questo video-spot, Telefono Azzurro ha probabilmente perduto diversi sostenitori amici  degli animali. Perché chi ama gli animali ama anche gli umani e chi fa donazioni a favore degli animali di solito le fa anche a favore degli umani in difficoltà».




Leonardo De Angeli: “Gli animali non trasmettono il Covid, non abbandonateli”

VITERBO- Riceviamo da Leonardo De Angeli e pubblichiamo: “Ho la tenacia di non ascoltare un TG da mesi e mesi, per merito della stessa, mi vanto di aver  driblato sino ad oggi tutti i finti “luminari dell’ultim’ora” che la televisione ci propina giornalmente.

Ma purtroppo, o per fortuna, ho avuto la forza di ascoltare i i messaggi deliranti inseriti nei “bollettini di guerra psicologica” dispensati dalla omni presente sugli schermi, nonché “luminare veterinaria Ilaria Capua”. Durante una trasmissione del 9 u.s., all’interno di una sua intervista realizzata da una rete Rai, quindi ad altissima diffusione, ha sostenuto che i cani, gatti ed altri animali da compagnia, sarebbero o, potrebbero essere infetti da covid 19 ed addirittura trasferirlo all’uomo. Un mio amico, grande uomo e grande personaggio, scomparso giorni or sono, Gigi Proietti, sosteneva a ragione che oggi in televisione ci mandano tutti…Mi piacerebbe ricordare alla Sig.ra Capua, che nella precedente fase di internamento coattivo che abbiamo subito, tra i mesi di Febbraio e Giugno 2020, sono stati abbandonati oltre 20.000 cani in tutta la penisola, causa disponibilità economiche azzerate, o solo per mera paura e ci terrei particolarmente a ricordarle che tali astruse quanto inesperte affermazioni, generano ulteriore panico in chi ha già la testa piena di messaggi provenienti da ogni dove, contrastanti, violenti, disperati, facendo si che con la seconda ondata si potrebbero avere oltre il triplo di abbandoni di cani e gatti da parte di persone deboli e terrorizzate dai media.

Decisamente tutti gli amanti degli animali sarebbero più felici nel vedere la cugina della veterinaria, ex modella e conduttrice televisiva Roberta Capua, miss Italia nel 1986, che forse, oltre ad essere più gradevole è certamente, più di lei, al corrente che gli animali da compagnia non subiscono assolutamente e di conseguenza non trasmettono nessun virus legato al Covid, né tantomeno alle normali influenze stagionali che tutti gli anni aggrediscono l’uomo. Quindi, per questo e per tanti altri motivi, vi prego vivamente di non pensare neanche per un attimo ad abbandonare il vostro migliore amico, ma di rafforzare ancor più il vostro legame con lui in un momento così buio della nostra esistenza”.

 

 




Emergenza Covid-19, le associazioni animaliste si attivano

VITERBO – A seguito della nuova emergenza Covid19, le Associazioni animaliste di Viterbo, in collaborazione con Lo Sportello dei diritti degli animali e la Delegata al benessere degli animali Ombretta Perlorca, hanno riattivato il supporto e assistenza alle persone colpite da Covid -19 con animali familiari e agli animali liberi, come già avvenuto durante la prima fase della pandemia nella scorsa primavera, periodo durante il quale i volontari delle associazioni hanno dato supporto a persone impossibilitate ad uscire, occupandosi dei loro cani, portando aiuti alimentari a domicilio a persone con disagi economici o di salute, occupandosi delle numerose colonie feline di Viterbo, curando animali familiari recandosi presso strutture veterinarie private di riferimento.

Alcune Associazioni Nazionali operando secondo i propri protocolli, altre seguendo le linee guida nazionali in tema di prevenzione relativa alla pandemia dovuta a COVID-19.

Chiunque abbia bisogno di aiuto può contattare lo Sportello diritti degli animali (Telefono: 0761.348455 – e-mail: sportellodirittideglianimali@comune.viterbo.it), o le singole associazioni.

Si ricorda che la richiesta viene fatta a VOLONTARI che donano il loro tempo e le loro energie per il benessere e la salute degli animali, e che, nonostante l’impegno, l’amore e la buona volontà non sempre si riesce ad avere un aiuto immediato.

Ma cercheremo di fare il meglio, come sempre!

Bastet Associazione Felina Viterbese

ENPA Viterbo

LAV Viterbo

MiFidodiFido

OIPA Viterbo e Provincia

 




Lav stanzia un fondo di “Emergenza Covid per gli animali” di 60 mila euro

VITERBO –  Riceviamo da Lav Viterbo e pubblichiamo: “Vi raccontiamo il nostro impegno straordinario a Viterbo per portare aiuto agli animali e a chi se ne prende cura. Appello al ministro dell’Economia: sostenere economicamente i privati che si prendono cura degli animali. FIRMA LA PETIZIONE #NONSONO1LUSSO www.change.org/nonsonounlusso

In azione sul campo sin dall’inizio della pandemia con attività dedicate all’eccezionale momento di difficoltà che si è abbattuto anche sugli animali, e su chi se ne prende cura, LAV ha sviluppato nel corso di questi ultimi mesi, iniziative speciali dedicate ai territori, agli attivisti e ai volontari delle sue Sedi Locali (www.lav.it/attivisti-in-azione), che ogni giorno sono in prima linea per rispondere ai crescenti bisogni degli animali e di chi se ne prende cura, acuiti dalla crisi economica in atto.

In questo contesto, a partire da marzo, l’associazione ha garantito attività in emergenza di supporto agli animali e famiglie in difficoltà, anche tramite uno speciale Fondo di Emergenza Covid, stanziando 60.000 euro per attività di aiuto strettamente correlate alla situazione di eccezionalità derivante dalla pandemia (GUARDA IL VIDEO: https://youtu.be/_0r11We2y6g).

Anche a VITERBO abbiamo riscontrato nuove crescenti necessità per gli animali, a cui abbiamo fatto fronte tempestivamente, grazie al “Fondo Emergenza Covid” stanziato da LAV, che ci ha permesso di dare aiuto a numerose famiglie difficoltà economica con animali, per un numero pari a circa 100 tra cani e gatti, di accudire colonie feline anche sostituendo responsabili che per vari motivi non potevano occuparsene, di contribuire all’alimentazione di cani di rifugi. Tutto in collaborazione con l’Emporio Solidale di Viterbo, con cui LAV ha iniziato un progetto di sostegno continuo.

“Abbiamo messo a disposizione delle nostre Sedi un fondo straordinario di emergenza, per portare aiuto dove serve e dove la crisi sanitaria ha fatto emergere nuove necessità ed urgenze per gli animali – dichiara Roberto Bennati Direttore Generale LAV – come tutti, anche i nostri volontari risentono della crisi in atto, sia a fronte dei mancati introiti, a causa del blocco o del ridimensionamento di numerose attività di autofinanziamento, dettato dal lockdown dalle restrizioni che ne sono seguite, sia a causa di un aumento delle richieste di aiuto…una grande molteplicità di situazioni a cui abbiamo fatto e stiamo facendo fronte grazie al Fondo Emergenza Covid”.

Fino ad oggi, grazie a questa iniziativa, ancora in corso di svolgimento, a livello nazionale LAV ha potuto:

• Fornire cibo a 900 gatti e a 300 cani randagi, liberi accuditi o accolti in rifugi, per un totale di oltre 30.000 pasti distribuiti;

• provvedere alle cure veterinarie per 25 animali (sterilizzazioni, interventi per patologie specifiche come ad esempio leishmania, o altre legate all’età avanzata);

• aiutare10 famiglie in difficoltà fornendo cibo, anche medicato, sterilizzazioni, e per altre necessità riguardanti la gestione e il mantenimento degli animali;

• assicurare cibo, spese veterinarie e farmaci anche ad animali diversi da cani e gatti (e non destinati a macellazione!), come caprette, conigli e volatili.

“La crisi economica nella quale siamo entrati non deve tradursi in una crisi di convivenza con gli animali familiari, che rischi di esporli a fenomeni di maltrattamento dovuti all’indigenza o di acuire il randagismo – prosegue LAV -Per questo motivo, accanto agli aiuti immediati alle persone, il nostro impegno si traduce in proposte concrete rivolte al Governo, e contenute nella petizione #NONSONO1LUSSO, affinchéi privati che vivono con cani, gatti o altri animali familiari, vengano sostenuti anche economicamente, attraverso specifici interventi fiscali”.

Con la petizione “Gli animali non sono un lusso” www.change.org/nonsonounlusso LAV chiede al Ministro dell’Economia e delle Finanze misure economiche per facilitare la convivenza con gli animali familiari, e contrastare così abbandoni e randagismo. Tra queste: Animal Social Bonus per l’emergenza Covid-19, Quattrozampe Social Card per l’adozione da un canile o gattile, aumento della quota detraibile per cure e farmaci veterinari, abbassamento dell’IVA su cibo e cure per animali, abbassamento dei prezzi dei farmaci veterinari generici, confezioni monodose, riconoscimento del farmaco umano equivalente.




Adozione per Puffo, lagotto di due anni

ROMA – Progetto “Un tesoro di lagotto”, la nostra nuova sfida. Salvare questa categoria di cani sfruttati, maltrattati e non tutelati…i lagotti romagnoli, usati per la caccia e la ricerca dei tartufi, quasi sempre senza vaccini nè chip, spesso addestrati con durezza, ceduti se non sono capaci a chi tenterà di insegnare loro con le cattive maniere a fare un lavoro che non sanno fare, a volte poi eliminati senza tante accortezze. Noi vogliamo salvare, nei limiti delle nostre possibilità, quelli di cui veniamo a conoscenza, per dare loro una nuova vita.

PUFFO è un simil lagottino sui 2 anni e pesa circa 10 kg, sano e sterilizzato. E’ arrivato da noi da un canile ed è ancora molto spaventato. Secondo noi ha preso un sacco di botte perchè ha paura delle mani, ma non è assolutamente aggressivo, anzi è un cagbnolino molto sottomesso. Ancora non ha il coraggio di avvicinarsi, lo fa molto timidamente se gli parli molto dolcemente e sommessamente. E’ per questo che per il momento chiediamo per lui un’ADOZIONE CONSAPEVOLE. In casa è educato e con i suoi simili, sia maschi che femmine è un gran giocherellone e non ha alcun tipo di problema, anzi si trasforma completamente. Crediamo che con un pò di pazienza e tanto amore Puffo tornerà ad essere un cagnolino sereno.

 

Puffo è a Roma e si affida, chippato e vaccinato al centro nord solo a persone affidabili, solo con controlli pre e postaffido, regolare adozione e disponibilità a restare in contatto con noi nel tempo.

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Oipa: “Né gli incendi, né il Covid hanno fermato Zingaretti: aperta anticipatamente la caccia”

ROMA- Riceviamo da Oipa e pubblichiamo: “Inascoltati anche i pareri contrari del Ministero dell’Ambiente e dell’Ispra.  Né il Covid né gli incendi sono serviti a sospendere le giornate di preapertura della caccia nella Regione Lazio. Il presidente Nicola Zingaretti ha autorizzato con decreto l’apertura anticipata della stagione venatoria 2020-202. E così, il 2 e il 3 settembre le doppiette andranno a caccia, teoricamente solo della Tortora (Streptopelia turtur turtur), dalle 5,40 alle 19,40 (fino 2017 le giornate di preapertura non potevano prolungarsi oltre le 15). Ogni cacciatore potrà uccidere al massimo 5 tortore al giorno.

L’Oipa evidenzia che la Tortora selvatica è indicata nelle valutazioni europee come in precario stato di conservazione (SPEC 1 in BirdLife International, 2017). Non solo: l’Ispra con la nota inviata alla Regione (prot. n. 34739 del 04/08/2020) ritiene che vada esclusa la preapertura alla specie almeno prima della terza domenica di settembre. Inoltre, una nota del Ministero dell’Ambiente del 2018 (prot n. 0014687 del 3 luglio) richiama le Regioni e le Province Autonome a evitare di autorizzare la preapertura della caccia alla Tortora selvatica. Da parte sua, l’ Agenzia regionale per i Parchi del Lazio ha attestato che nell’ultimo quinquennio la fase espansiva della popolazione della tortora “è probabilmente terminata, e la popolazione mostra attualmente un trend stabile e uno status soddisfacente”. Motivo per cui, secondo il presidente Zingaretti, si può aprire la caccia anticipatamente alla specie.

L’Oipa auspica inoltre che i controlli in campo siano sufficienti a sanzionare gli eventuali trasgressori del decreto, come coloro che, approfittando delle giornate di preapertura, andranno a caccia di tutto ciò che si muove, come spesso accade.

«Ricordiamo che nel 2018 lo stesso Zingaretti aveva promesso che non avrebbe autorizzato le preaperture, promessa non mantenuta né nel 2018 né negli anni successivi», commenta la delegata Oipa di Roma, Rita Corboli. «Tenuto conto che la fauna selvatica anche quest’anno ha molto sofferto dei numerosi incendi e che siamo ancora in uno scenario di emergenza sanitaria a causa del coronavirus, ci aspettavamo una maggiore sensibilità da parte del presidente della Giunta regionale del Lazio, che invece con il suo decreto anche quest’anno ha deluso gli amanti degli animali, dell’ambiente e coloro che, come noi, si battono ogni giorno per la loro tutela”.




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di REDAZIONE-

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