Anche a Viterbo prosegue collaborazione tra Lav e fondazione Capellino

LAV (www.lav.it) e Fondazione Capellino (www.fondazionecapellino.org) proseguono la loro collaborazione straordinaria per essere al fianco delle persone più vulnerabili e dei loro animali, colpiti in modo particolare dalla crisi economica causata dal Covid-19.

In oltre 21 città d’Italia, grazie a questa iniziativa comune – che interseca la campagna LAV “Gli animali non sono un lusso” e il progetto della Fondazione Capellino “Companion Animal for Life” – 1.000 tra persone e famiglie in stato di difficoltà economica stanno ricevendo aiuto concreto per i loro animali: oltre 30.000 pasti Almo Nature donati da Fondazione Capellino e distribuiti da LAV, con l’obiettivo di scongiurare il rischio di una mancanza di cure adeguate e di abbandoni, fenomeno che si intensifica proprio nei mesi estivi.

Dopo aver raccontato le storie di alcune delle persone aiutate a Verona, LAV e Fondazione Capellino ci portano a Viterbo, con un nuovo VIDEO (https://youtu.be/TFpX-EpAVuA) che raccoglie le testimonianze dei volontari LAV – in prima linea in questa iniziativa – e delle persone che hanno ricevuto una fornitura mensile di pasti Almo Nature per i loro animali.

Loredana è una signora di Viterbo e vive con suo figlio, disoccupato. Insieme hanno adottato la piccola Toffee, una dolcissima cagnolina. Nonostante le difficoltà, Loredana non pensa solo alla sua Toffee, ma si occupa anche dei gatti della zona, che nutre e accudisce, fornendo loro ricovero nel suo garage, allestito per l’occorrenza. Appena fuori Viterbo, le volontarie LAV Simona ed Eleonora – mamma e figlia unite dall’amore e dall’impegno per gli animali – incontrano Angela. Anche lei rimasta senza lavoro, non rinuncia ad accudire i suoi animali, Blanca, stupenda cagnolona, e i 7 gatti che vivono con loro.

“Le persone che incontriamo ogni giorno considerano gli animali parte della propria famiglia e per loro sono disposti a sacrifici e rinunce, ma a volte davvero non ce la fanno ad assicurare tutto il necessario – racconta Francesca, volontaria LAV di Viterbo – per questo, il ruolo di un’Associazione come LAV, e la collaborazione straordinaria con Almo Nature, che ringraziamo di cuore, sono di vitale importanza. Ne abbiamo riscontro ogni giorno, nelle parole, nei sorrisi e nei ringraziamenti delle persone che riusciamo ad aiutare, e nello sguardo sereno dei loro animali, per noi la soddisfazione più grande!”.

“Come Fondazione Capellino – sottolinea Flavio Dal Zovo, responsabile del progetto Companion Animal For Life – siamo felici di poter collaborare con LAV, che ha colto il significato del nostro agire come conseguenza di un modello filantropico unico al mondo, ovvero di una Fondazione che riceve i propri finanziamenti grazie alle vendite dei prodotti Almo Nature i cui profitti al 100% vanno a finanziare i progetti a favore dei cani, dei gatti e della biodiversità che in questo momento si concretizza nell’aiuto a persone e famiglie in difficoltà”.




Inaugurata l’area di sgambamento cani a Santa Lucia

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- E’ stata inaugurata questo pomeriggio, alle ore 18, in via Madre Teresa di Calcutta, al quartiere Santa Lucia, la nuova area di sgambamento cani alla presenza del sindaco Giovanni Arena, del vice Enrico Mario Contardo, della consigliera comunale al benessere degli animali, Ombretta Perlorca insieme al presidente del consiglio comunale Stefano Evangelista e del capogruppo della Lega al consiglio comunale di Viterbo, Andrea Micci. La consigliera Perlorca ha commentato: “E’ oggi stato raggiunto un bel traguardo, abbiamo realizzato un sogno. Mi appello ora al buon senso dei cittadini affinché lascino pulito e rispettino le regole.  Le aree di sgambamento a disposizione sono attualmente tre: in via Corrado Alvaro, questa a Santa Lucia e l’altra a Santa Barbara. Uno viene con il cagnolino, lo fa entrare, gioca tranquillamente. L’ingresso è gratuito ed a disposizione di qualsiasi cittadino. L’importante è lasciare l’area pulita.  L’area verrà pulita una volta al mese Entro la fine dell’anno verranno installate anche le telecamere e il proprietario che non rispetterà le regole verrà sanzionato. L’ingresso è sempre aperto, anche la sera, l’importante è pulire e tenere il cancelletto chiuso”.

Il vice sindaco Enrico Maria Contardo ha aggiunto: ” Insieme all’ing Gianni Cesarini abbiamo progettato queste aree. In tutto sono otto: le prime tre sono state realizzate; una quarta verrà realizzata a San Martino al Cimino ed è già finanziata perché fa parte del progetto di recupero del parco di via del Colle. Le altre quattro sono finanziate con il bilancio che andremo ad approvare nel mese di settembre. Verranno realizzate a Bagnaia, La Quercia, Grotte Santo Stefano e al parco dell’Aeronautica del quartiere Cappuccini. Sembra una cosa semplice, ma sono 15 anni che si parlava di realizzare le arre di sgambamento e nessuno si era messo con impegno per poterle fare. Entro l’anno sicuramente termineremo tutte le otto aree. Il progetto è pronto, la gara è fatta. Nel sopralluogo siamo andati ad individuare quelle zone che prima costassero meno per la realizzazione, avendo ad esempio già una luce perimetrale preesistente e che fossero già ombreggiate. L’idea sarebbe anche quella di dotare le aree di qualche gioco per l’agility. Non le abbiamo dotate di una fontanella perché il Comune ha delle grossissime spese per l’acqua pubblica. Quanti vengono con il cane, quindi, si dovranno portare la loro bottiglietta d’acqua. Abbiamo poi un contenitore dove troviamo i sacchetti per le deiezioni e il sacchetto dell’immondizia dove l’utente le può lasciare”.

L’ing. Gianni Cesarini ha concluso dicendo: “Si tratta di una progettazione semplice, ovvero recintare quelle aree che garantissero la maggiore sicurezza, visto che verranno sfruttate anche nel periodo notturno. La cosa che abbiamo notato è che ci sono molte persone che sicuramente utilizzeranno queste aree”.

 

 




Legato a catena, 20 anni, cieco e sordo, salvato dall’Oipa di Ancona

Il piccolo Sid cerca casa, il suo cuore grande e forte ha ancora tanto amore da dare. Un cane di circa 20 anni, ormai cieco e sordo, che viveva legato a una pesante catena in una casa di campagna nei pressi di Jesi è stato salvato dalle guardie zoofile dell’Oipa di Ancona. I suoi soccorritori lo hanno chiamato Sid, come il bradipo sorridente del film L’era glaciale, poiché quella è stata la sua espressione quando è stato liberato.

«Passava le giornate nella solitudine e nell’incuria, in attesa del proprietario morto da tempo», racconta Rocco Coretti, coordinatore regionale delle guardie zoofile dell’Oipa Marche. «Lo abbiamo subito ripulito da un’enorme massa di peli, pulci e sterpaglie che lo intrappolavano e fatto visitare per verificare le sue condizioni di salute. I familiari del suo proprietario scomparso pensavano di potersi prendere cura di lui assicurandogli un pasto quotidiano, ritenendo che questo fosse sufficiente a garantirgli una vita dignitosa. Nei loro confronti abbiamo subito avviato il procedimento sanzionatorio e le verifiche del caso».

Data la situazione, gli agenti dell’Oipa hanno quindi deciso di portare via il piccolo Sid, che ora si trova in una struttura veterinaria privata. Le sue condizioni fisiche sembrano stabili, il cagnolino è ancora sotto osservazione, ma presto potrà uscire dalla clinica.

Il nucleo dell’Oipa di Ancona ha deciso di affrontare tutte le future spese, garantendogli ogni cura necessaria per regalargli una nuova vita serena.

«Sid cerca casa, il suo cuore grande e forte ha ancora tanto amore da dare», spiega Luana Bedetti coordinatrice provinciale dell’Oipa Ancona. «Speriamo che presto possa avere una famiglia. Chi vuole adottarlo può chiamare il numero (3518861520). E’ un cagnolino molto dolce, di piccola taglia. Attendiamo il lieto fine di questa vicenda».




Righini- Rocca (Fdi): “Toelette animali, Regione consenta riapertura”

ROMA- “Non c’è alcuna controindicazione alla riapertura delle Toelette per animali. Il distanziamento sociale è garantito. La possibilità di accedere per appuntamento esclude la formazione di file all’ingresso, si lascia il nostro amico peloso al personale e non restano persone ad attendere in negozio. Adeguati anche in termini alla prevenzione, molti operatori utilizzavano la mascherina già prima del Covid19 per una questione igienico-sanitaria.

Per questo abbiamo scritto una lettera al presidente Zingaretti ed al suo vice Leodori, affinché si attivino per consentire la riapertura delle attività di toeletta per animali. Cani e gatti non vanno trascurati perché dalla loro pulizia dipende la loro salute e quella di tutta la famiglia, oltre che e l’igiene della casa dove vivono”. Così in una nota il consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini e Federico Rocca, il dirigente romano di Fdi.




Fido e Micio al tempo del Coronavirus e la loro quarantena con i padroni, parlano gli esperti

di MARIELLA SPADAVECCHIA –

VITERBO – Sono tempi difficili per tutti, quelli che stiamo vivendo. E anche i nostri amici a quattro zampe si trovano costretti ad affrontare dei cambiamenti nella loro routine quotidiana che potrebbero portare a veri e propri casi di disagio. In questi giorni di quarantena e di isolamento forzato, abbiamo più tempo da dedicare ai pelosetti di casa e il semplice fatto di poter godere della loro compagnia avrà sicuramente un effetto terapeutico sul nostro benessere e sulla nostra salute mentale. Cani e gatti, educati fin da cuccioli a rispettare orari, norme e comportamenti, come vuole il bon ton della famiglia, dovranno imparare a convivere con regole nuove e con uno stile di vita completamente diverso, insieme ai loro umani, all’interno delle mura domestiche.

Sonia Iannaccone

Per ascoltare il parere degli esperti, abbiamo parlato con le dottoresse Sonia Iannaccone e Paola Di Vico dell’ambulatorio veterinario Vitorvet, che ci hanno raccontato di Fido e Micio al tempo del coronavirus.

‘Sicuramente anche i nostri cani o gatti vivono un periodo di disagio – sostiene la dottoressa Iannaccone – Basti pensare alle tante richieste di consigli che ci vengono dai nostri clienti. Molti hanno notato dei cambiamenti nel comportamento dei loro animali da compagnia. Alcuni presentano delle vere e proprie patologie da stress, in netto aumento in questo periodo. Tanti lamentano forme di gastrite o di cistite, dovute alla situazione che stiamo vivendo. Possiamo trasformare questa convivenza in un’occasione per dare ai nostri animali più attenzioni e cure. Loro possono aiutarci a trascorrere meglio il tempo insieme, allontanando così ansie e preoccupazioni. C’è però il rovescio della medaglia perché la stretta convivenza, soprattutto in ambienti molto piccoli, potrebbe costituire per alcuni di loro un vero e proprio motivo di malessere. Pensiamo ad esempio a quei gatti che non tollerano molto la nostra presenza o che amano starsene in solitudine. In questi giorni così difficili bisogna avere qualche attenzione in più, soprattutto per scongiurare nei nostri amici lo svilupparsi di disturbi legati allo stress. I gatti, più solitari, sono maggiormente soggetti a patologie di questo tipo. I cani, che

Paola Di Vico

saranno sicuramente felicissimi di trascorrere intere giornate con i padroni, potrebbero invece rischiare di avere problemi se dovessero venire a contatto con zone in cui è stato fatto un uso eccessivo di disinfettanti, o se dovessero frequentare durante la passeggiata quotidiana luoghi e strade dopo una sanificazione. Un’altra causa di patologie che si può riscontrare in questo periodo è legata all’alimentazione. Stando di più in casa e cucinando più del solito, non resistiamo a regalare qualche bocconcino di troppo ai nostri amici. I cani, inoltre, potrebbero amare di più la nostra presenza ma potrebbero soffrire poi, quando ci sarà un ritorno alla normalità’.

Per quanto riguarda i cani, molto dipende dall’indole, dall’età, dalla razza e dal rapporto che hanno col padrone. Ci sono cani esuberanti per natura che hanno bisogno di movimento e che hanno una vera e propria necessità di dare sfogo alla loro energia con corse sfrenate all’aria aperta, giochi e lunghe passeggiate. Se Fido è più irrequieto sarà più difficoltoso costringerlo in casa o limitare il tempo della sua uscita. Ci sono poi quelli più tranquilli che amano sonnecchiare e starsene accoccolati da soli nella cuccia tutto il giorno. Alcuni amano la compagnia del loro umano e da questo accettano tutto, incondizionatamente. Altri invece non sopportano la presenza dei bambini che spesso li trattano come se fossero giocattoli.
A spiegarci come ci dovremmo comportare con i nostri amici in questa delicata situazione è la dottoressa Paola Di Vico.

‘Come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale del nostro ministero della Salute, gli animali domestici non trasmettono il virus ai loro proprietari – puntualizza la veterinaria – Essendo però un virus derivante dal mondo animale è ovvio che c’è molta attenzione al riguardo e gli studi progrediscono velocemente. Per ora, anche se per pochissimi rari casi, sembra più probabile che siamo noi a trasmettere loro la malattia, per fortuna senza gravi conseguenze. Il consiglio che diamo sempre è di avere l’accortezza di mantenere un alto livello di igiene, come vogliono le buone norme. Riguardo le tante cose dette e le polemiche su come pulire le zampe del nostro cane al ritorno dalla passeggiata, in realtà bastano anche qui le normali misure igieniche. Possiamo tranquillamente utilizzare acqua e sapone, come facciamo noi quando ci laviamo le mani, avendo cura di asciugare bene le zampe, senza utilizzare disinfettanti che magari possono risultare irritanti e provocare lesioni e danni ben peggiori’.

Ormai in quasi tutte le case c’è un amico a quattrozampe, che è parte integrante della famiglia. Ci si preoccupa per loro. E si cercano consigli preziosi per comportarsi al meglio.

‘Noi veterinari – puntualizzano le dottoresse Paola e Sonia – abbiamo continuato a lavorare, garantendo, come indicato dalla FNOVI, la federazione nazionale degli ordini veterinari italiani, prestazioni per lo più urgenti non procrastinabili cercando di far muovere le persone il meno possibile, garantendo il rispetto delle indicazioni sulla distanza, proteggendoci sempre, visitando solo su appuntamento. Speriamo che si possa tornare al più presto alla normalità per garantire anche prestazioni meno urgenti ma comunque sempre importanti’.

Ma cosa accadrà ai nostri animali quando l’emergenza sarà finita e potremo tornare alla nostra vita?

I cuccioli

‘Quando l’emergenza finirà e i proprietari torneranno a lavorare – interviene Sonia Iannaccone – sarà tanta anche la voglia di stare all’aperto e gli animali domestici potrebbero soffrirne molto soprattutto in quei casi in cui non potranno stare con loro. Cani e gatti sono molto routinari e potrebbero essere affetti da ansia da separazione, manifestando sintomi di sofferenza, quali lamenti, vocalizzi, ululati, o anche vomito, diarrea, urina in casa, o ancora comportamenti aggressivi, distruzione di oggetti. Potrebbero andare in depressione, essere più apatici, ripetere gli stessi gesti come il leccamento degli arti’.
‘Per prevenire tutto questo – continua Paola Di Vico – dovremmo cercare di ricambiare di nuovo le nostre abitudini. Ma sempre in maniera graduale. Abituiamoli a stare un po’ da soli, magari andando in un’altra stanza per un po’ di tempo. Diminuiamo le coccole, gradualmente. Rispettiamo i momenti in cui sono loro ad appartarsi. Se ora giochiamo molto di più, non dimentichiamocelo quando poi torniamo a casa dopo un periodo in cui saranno rimasti da soli tante ore. Cerchiamo fin da ora di non variare troppo la routine dei pasti, delle uscite, dei momenti di gioco o di sonno. E soprattutto non sgridiamoli e non diamo loro punizioni eccessive che potrebbero peggiorare lo stato di ansia’.

E, nonostante i disagi e le difficoltà del momento, l’ambulatorio veterinario Vitorvet ha vissuto un lieto evento. Un piccolo segnale che ci fa sperare.

‘Siamo uscite in piena notte – raccontano le dottoresse – per andare a prendere, nella zona rossa, un cagna partoriente. Nel silenzio più totale, in uno scenario che sembrava irreale e fuori del tempo, abbiamo trasportato la bestiola in ambulatorio per effettuare un cesareo. Sono nati tre meravigliosi cuccioli. Un lieto evento che per noi rappresenta un augurio. Un segnale di speranza per il nostro ritorno alla normalità.




Quattrozampeinfiera a Roma lancia una “Cuccia in sospeso”: il Muro della Gentilezza per cani e gatti

Cucce, collari, ciotole, cappottini, coperte in disuso assumono nuova vita. Quattrozampeinfiera per questa edizione romana (29 febbraio – 1 marzo, Fiera di Roma) è ancora più gentile, solidale e attenta. Non solo la più importante manifestazione nazionale dedicata a cane e padrone ma, Quattrozampeinfiera avrà anche un occhio di riguardo anche a chi ha bisogno.
Sarà, infatti, lanciata per la prima volta l’iniziativa “Cuccia in sospeso”, ispirata all’antica tradizione solidale di origine napoletana legata al caffè, divenuta un piccolo rituale di bontà nei confronti del prossimo. In questo caso ogni visitatore potrà lasciare qualsiasi genere di accessorio (un po’ come accade per il Muro della Gentilezza) non più utilizzato e rimesso in circolo per un riciclo green da destinare ad un amico a quattro zampe. Ecco quindi, che i tanti accessori pet potranno assumere nuova vita e magari aiutare con un gesto gentile anche chi non può permettersi grandi acquisti a tema.

L’iniziativa sarà presentata sabato 29 febbraio alle ore 15.30 dal suo ideatore il medico veterinario Federico Coccia presso l’Angolo della Salute, un vero e proprio Pet Corner dedicato all’importanza della cura, del benessere e a tutto ciò che gravita intorno al mondo dei nostri amici a quattro zampe.
Durante le due giornate romane, nell’Angolo della Salute, i visitatori potranno lasciare qualsiasi genere di accessorio, ovviamente non più utilizzato ma integro che, quindi, sarà rimesso in circolo e destinato ad un amico a quattro zampe meno fortunato.

Inoltre, Quattrozampeinfiera ospiterà anche il progetto sociale Mastri Biscottai Crescono. Durante la fiera verranno offerti biscotti per cani prodotti da giovani con disabilità, tutti genuini e super gustosi – al tonno, menta, prezzemolo e banana – conformi all’HACCP.

Mastri Biscottai Crescono è un progetto di sperimentazione, addestramento ed inclusione lavorativa per giovani con disabilità intellettiva finanziato dal Fondo Sociale Europeo attraverso la Regione Lazio. Ragazzi di varie età sfornano biscotti fumanti destinati ai nostri amici a quattro zampe. La ricetta è semplice, fatta con ingredienti naturali, con una buona dose di risate e tanto impegno.




Una “Cuccia in sospeso”, l’idea di Quattrozampeinfiera a Roma il 29 febbraio e 1 marzo

ROMA – Quattrozampeinfiera a Roma lancia una “Cuccia in sospeso”, il Muro della Gentilezza per cani e gatti, e piccoli “Mastri Biscottai crescono”, i biscotti solidali e inclusivi per gli amici a quattro zampe prodotti da giovani con disabilità.

 

 Cucce, collari, ciotole, cappottini, coperte in disuso assumono nuova vita. Quattrozampeinfiera per questa edizione romana (29 febbraio – 1 marzo, Fiera di Roma) è ancora più gentile, solidale e attenta. Non solo la più importante manifestazione nazionale dedicata a cane e padrone ma, Quattrozampeinfiera avrà anche un occhio di riguardo anche a chi ha bisogno.

Sarà, infatti, lanciata per la prima volta l’iniziativa “Cuccia in sospeso”, ispirata all’antica tradizione solidale di origine napoletana legata al caffè, divenuta un piccolo rituale di bontà nei confronti del prossimo. In questo caso ogni visitatore potrà lasciare qualsiasi genere di accessorio (un po’ come accade per il Muro della Gentilezza) non più utilizzato e rimesso in circolo per un riciclo green da destinare ad un amico a quattro zampe. Ecco quindi, che i tanti accessori pet potranno assumere nuova vita e magari aiutare con un gesto gentile anche chi non può permettersi grandi acquisti a tema.

L’iniziativa sarà presentata sabato 29 febbraio alle ore 15.30 dal suo ideatore il medico veterinario Federico Coccia presso l’Angolo della Salute, un vero e proprio Pet Corner dedicato all’importanza della cura, del benessere e a tutto ciò che gravita intorno al mondo dei nostri amici a quattro zampe.

Durante le due giornate romane, nell’Angolo della Salute, i visitatori potranno lasciare qualsiasi genere di accessorio, ovviamente non più utilizzato ma integro che, quindi, sarà rimesso in circolo e destinato ad un amico a quattro zampe meno fortunato.

Inoltre, Quattrozampeinfiera ospiterà anche il progetto sociale Mastri Biscottai Crescono. Durante la fiera verranno offerti biscotti per cani prodotti da giovani con disabilità, tutti genuini e super gustosi – al tonno, menta, prezzemolo e banana – conformi all’HACCP.




In arrivo il VI campionato nazionale Canicross CSEN

Ci stiamo preparando per il 6° Campionato Nazionale Canicross CSEN. Quest’anno saranno inserite due novità assolute, la prima il Campionato esordienti per chi non ha mai corso nelle gare competitive, l’altra la categoria Microdog per chi ha un cane fino a 45 cm al garrese….

Campionato Nazionale ESORDIENTI

 Il Campionato Nazionale Esordienti nasce per valorizzare quegli atleti che si approcciano alla disciplina e che quindi possono confrontarsi con atleti del loro livello e crescere in modo graduale, senza avere l’obbligo dell’agonismo. Il livello Esordienti è aperto a tutti, fatta eccezione per gli atleti che abbiano fatto parte della Rappresentativa Nazionale CSEN in uno dei 3 anni precedenti alla stagione in corso (per l’anno 2020 l’anno di riferimento è il 2017), che possono partecipare al Campionato Nazionale Esordienti o alle gare nelle Categorie Esordienti ma saranno considerati fuori classifica.  Questo per favorire gli atleti Esordienti. Durante il Campionato Nazionale Esordienti, saranno assegnati i seguenti titoli:

“Campione Nazionale ESORDIENTI CSEN” per ogni Categoria Maschile (se presenti minimo 3 binomi) “Campionessa Nazionale ESORDIENTI CSEN” per ogni Categoria Femminile (se presenti min. 3 binomi)

Campionato Nazionale ELITE

 Il Campionato Nazionale Elite CSEN rappresenta la componente competitiva del nostro sport, tra cui vengono selezionati gli Atleti  che faranno parte della Rappresentativa Nazionale CSEN per i Campionati Europei/Mondiali ICF, a seguito di una Selezione. Il livello Elite è aperto a tutti coloro che vogliono mettersi alla prova in un contesto sportivo agonistico.

Trofeo Microdog

Al Campionato Nazionale Canicross CSEN 2019 un atleta con un cane di taglia medio piccola ci aveva chiesto se potessimo includere una forma di riconoscimento a quei cani che, per conformazione fisica, non possono avere le stesse prestazioni dei cani di taglia più grande.

In quella occasione gli avevamo promesso che lo avremmo accontentato, perché ci piacciono le buone idee e ci piace sperimentare cose nuove.

Pertanto, in questa edizione sarà inserito un trofeo riservato ai conduttori di cani che per misura al garrese fino ai 45 cm (solo per la disciplina Canicross). È solo un primo passo per verificare il consenso a questa formula di gara. Se sarà di successo introdurremo ulteriori criteri per meglio riconoscere tale categoria.

Trofeo Ombra del Lupo

Anche quest’anno, grazie alla consueta collaborazione con l’Allevamento Siberian Husky d’Elite L’Ombra del Lupo, non mancheranno all’appuntamento i Trofei riservati ai cani di razza nordica, nonchè al bikejoring e scooter a due cani (Razze Nordiche e Open).

Sulle orme degli etruschi

Il Contesto gara scelto quest’anno è storico, ripercorre le origini del popolo Italico, siamo nella terra degli Etruschi, correremo tra le tombe e strade millenarie attraverseremo la via Appia Romana e nei luoghi dove la nostra civiltà si è evoluta. Correremo sulle orme degli Etruschi, sarà fantastico pensarlo durante la corsa ma anche durante la permanenza negli stake out. Il sito scelto è il Parco archeologico di Vulci nel comune di Montalto di Castro (VT). Il Comune, L’ente Parco e le istituzioni locali ci hanno fornito questo fantastico scenario in cui correre. Io sono personalmente emozionato, correremo nella storia e non lo dimenticheremo facilmente.

Video spot evento

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Bocconi con chiodi a Prato Giardino, segnalazioni su Facebook

di Redazione –

VITERBO – Nuovo allarme per i nostri amici a quattro zampe. Sono arrivate alcune segnalazioni circa la presenza di bocconi con chiodi a Pratogiardino ed a Santa Barbara. Le segnalazioni sono giunte su Facebook e sono stare fatte girare da chi possiede un animale. Sembra che lo scorso venerdì alcuni di questi bocconi siano stati trovati a Pratogiardino in mezzo all’erba. Sempre secondo diverse segnalazioni altri bocconi sarebbero stati trovati in via Raffaello a Santa Barbara. In particolare pare che questi bocconi siano fatti con pezzi di wusterl con dentro i chiodi. L’allarme è stato lanciato su Facebook per evitare che gli animali possano incorrere in questi bocconi.

 




Orso intrappolato da un laccio salvato dal team del progetto Life Arcprom

ROMA- Primo risultato tangibile del progetto Life ARCPROM. Bentornato orso gentile, appena avviato in Italia e Grecia per sviluppare la convivenza tra uomini e orsi: un orso maschio di 3-4 anni, rimasto intrappolato in un laccio – destinato probabilmente ai cinghiali – è stato infatti curato e rilasciato nei giorni scorsi in Grecia, nei pressi del villaggio di Lefkonas, dalla squadra di emergenza orso del Life ARCPROM.

Il primo ad avvistarlo è stato un contadino, che però ha impiegato qualche giorno a rendersi conto della situazione, fino a che non ha avvertito le autorità e l’ente di gestione del Parco Nazionale dei laghi di Prespa (MBPNP). Giunti sul posto, con un veterinario dell’Università della Tessaglia, sono intervenuti sul povero animale, la cui morsa esercitata per 4 giorni aveva provocato una ferita all’addome lunga 25 centimetri e profonda 5.

Credits_ V. Mastrella

Dopo la necessaria anestesia la ferita è stata curata e suturata con i punti. Il malcapitato orso, una volta risvegliato dall’anestesia, è rimasto per alcune ore sul posto, per poi cominciare a spostarsi e tranquillizzare così il team di soccorso Life ARCPROM, già pronto a intervenire di nuovo in soccorso.

Il monitoraggio delle impronte sulla neve ha mostrato che l’animale si era spostato di circa 500 metri lungo un’area boschiva, mentre le orme delle zampe posteriori indicavano chiaramente che la brutta ferita sull’addome non aveva provocato sintomi di paralisi degli arti. Si è trattato del quarto orso finito vittima dei lacci o delle trappole nel 2019 in Grecia, a dimostrazione di quanto il bracconaggio continui ad essere una piaga che purtroppo non ha confini.

* Il progetto transnazionale LIFE ARCPROM – Bentornato orso gentile – ha lo scopo di migliorare la convivenza tra l’orso bruno e l’uomo, favorendo la conservazione di questa specie chiave della fauna europea. La sopravvivenza dell’orso dipende anche dalla capacità di prevenire i rischi connessi all’avvicinamento degli orsi alle attività e agli insediamenti umani, e dalla mitigazione del conflitto uomo-orso. Il progetto prevede infatti, entro il 2024, l’attivazione di misure di prevenzione dei danni all’economia agricola e la valorizzazione della presenza dell’orso, sia in termini culturali che economici.

Co-finanziato dalla Commissione Europea con lo strumento LIFE Natura, il progetto coinvolge gli enti di gestione competenti di 3 aree protette in Grecia (Parchi Nazionali di Rodopi, Prespa e Nord Pindo) e del Parco Nazionale della Majella in Italia, dove il target è l’orso bruno marsicano, una sottospecie che sopravvive solo nell’Appennino Centrale.

Il team di progetto, coordinato dalla ONG Callisto, include anche il WWF Italia, lo staff scientifico del Dipartimento di Veterinaria dell’Università della Tessaglia e il Dipartimento di arti visive e applicate dell’Università della Macedonia occidentale.




Incendi in Australia: due cani speciali hanno salvato 7 koala nel Queensland

Due mesi fa, un terribile incendio ha bruciato oltre 6.000 ettari della foresta di Maryvale, una località della Southern Downs Region, nel Queensland.

Grazie a due cani speciali, però, il teatro di un dramma oggi si sta trasformando in una storia di speranza: in soli due giorni, infatti, questi eroi a quattro zampe, grazie al loro fiuto, hanno ritrovato ben sette koala vivi all’interno della foresta colpita dalle fiamme. Il fronte del fuoco a Maryvale era stato così forte, che anche il resort a cinque stelle Spicers Peack Lodge era stato evacuato, ma il ritrovamento di questi koala ancora vivi è la prova di un numero ancora maggiore di possibili animali sopravvissuti.

I cani protagonisti di questa importante ricerca sono Taz e Missy, due Springer Spaniel inglesi addestrati per fiutare la presenza dei koala. Questa ricerca, ora ancora in corso, insieme agli altri

©-James-Bacskay-WWF-Australia-First-koalas-mother-and-joey-found-by-detection-dogs-in-Maryvale.-Four-koalas-in-total-found-during-this-activity.jpg

progetti di conservazioni messi in campo fin da ora, è possibile grazie alle generose donazioni che le persone di tutto il mondo hanno fatto e stanno facendo al WWF, e anche grazie al supporto dell’azienda che vende mobili sostenibili online koala.com.

Olivia Woosnam è un’esperta nella conservazione dei koala, comproprietaria e operatrice della società di consulenza OWAD Environment, che conduce indagini sui koala con l’aiuto dei cani addestrati al rilevamento sul campo, proprio come Taz e Missy. I cani sono il 372% più efficaci degli umani nel trovare i koala, e sono anche molto più veloci. Durante la prima mattinata di ricerche nella foresta di Maryvale, Olivia Woosnam ha detto che Taz ha trovato rapidamente delle tracce fresche di koala ed è bastato alzare lo sguardo per vedere una madre e il suo cucciolo, aggrappati alla cima di un eucalipto.

“Il piccolo era fuori dal marsupio e indipendente. Erano sullo stesso albero e si muovevano normalmente- ha raccontato Olivia Woosnam-. Abbiamo fatto subito un controllo visivo dei koala e non abbiamo riscontrato alcuna preoccupazione per la loro sicurezza”. Quello stesso giorno, dopo oltre 10 chilometri di ricerche, il team ha trovato un altro maschio adulto e nelle vicinanze una femmina adulta senza il suo cucciolo. Quest’ultima sembrava molto magra, malnutrita e disidratata. È stato ritrovato anche un koala morto sulla Cunningham Highway, con chiari segni di trauma stradale.

Nel secondo giorno di ricerche i cani hanno individuato altri tre koala, che sono stati la prova di un numero ancora maggiore di possibili sopravvissuti nella zona.Secondo Olivia Woosnam questi animali non hanno ancora trovato una via d’uscita dalle aree colpite dagli incendi, quindi il personale della Spicers Peak Lodge ha lasciato attive le le stazioni di irrigazione, affinché gli animali possano idratarsi. “La presenza di poche foglie, e quindi di poca umidità, ci fa presumere

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che i koala abbiano molta sete- ha aggiunto Olivia Woosnam-. Fortunatamente in questa area le fiamme non hanno bruciato tutte le chiome degli alberi, lasciando qualche foglia verde che probabilmente spiega la sopravvivenza di alcuni koala”.

A due mesi dall’incendio è stato trovato un ceppo ancora fumante, ma anche qualche nuova foglia che sta germogliando in alcuni punti, prova che gli habitat hanno resistito all’incendio e i koala si stanno nutrendo. Stuart Blanch, Senior Manager per la bonifica e il restauro del territorio del WWF Australia, ha detto che il WWF e koala.com continueranno a finanziare questo progetto per perlustrare altre aree di foresta.

“Trovare sette koala vivi in mezzo a un’area così distrutta in soli due giorni è un inizio incoraggiante- ha affermato Stuart Blanch-. È bello vedere che alcuni koala sopravvivono agli incendi e possono ricolonizzare la foresta mentre questa sta ricrescendo. Il WWF ha finora impegnato quasi 1 milione di dollari per il salvataggio, la cura e il recupero immediato della fauna selvatica e questo è solo l’inizio”. L’utilizzo di cani da rilevazione per mappare l’habitat dei koala e trovare i sopravvissuti è un primo e importante passo per un recupero a lungo termine. La collaborazione con le organizzazioni di risposta della fauna selvatica, le comunità e gli scienziati a livello nazionale è vitale per una risposta rapida ed efficace e un recupero su larga scala.

Il ringraziamento più importante va a chi sostiene il WWF in tutto il mondo. La generosità dei donatori ha permesso di finanziare sforzi come questa ricerca di koala sopravvissuti, che indica in modo preciso alle squadre di soccorso per animali selvatici dove posizionare le stazioni di irrigazione.

“Questo è solo l’inizio di un ambizioso progetto per la realizzazione di un fondo globale per il recupero della fauna selvatica e della natura australiana, grazie al quale il WWF possa aiutare le persone in prima linea a salvare la nostra fauna selvatica e a far ricrescere le nostre foreste”, ha aggiunto Blanch.




Adozione del cuore per Gaspare

Gaspare è un nonnino senza passato. Ha 13 anni abbondanti, ma di lui non sappiamo nulla. Viene da un altro canile dove ha passato tutta la vita. Quest’anno compirà 14 anni, tutti di canile. 14 anni passati senza mai uscire da un box. Abbiamo pietà. Non lasciamolo morire in un box. Forse lo hanno maltrattato, forse nessuno lo ha mai sfiorato. Forse gli altri cani lo aggredivano perché troppo docile, forse  non riusciva a nutrirsi a sufficienza. Nel suo passato, il nulla, solo un vuoto che non ha meritato neanche di essere scritto. Gaspare è un meticcio pastore tedesco magrissimo, forse 20 kg  ma dovrebbe pesarne almeno 25. E’ buono con gli altri cani, non ha problemi né con maschi, né con femmine. Ha paura dell’ essere umano, che non ha mai conosciuto veramente.  Gaspare, un cane che ha vissuto una vita che poteva essere non vissuta, e nessuno se ne sarebbe accorto. Ma noi speriamo che per lui quest’ anno qualcuno voglia scrivere sul libro vuoto della sua vita un meraviglioso lieto fine, fatto di amore e affetto. Un riscatto che  lo faccia rinascere, al tramonto della sua esistenza. Gaspare quest’anno compirà 14 anni, tutti di canile, tutti passati sempre chiuso in un box senza mai uscire, con poco cibo, è magro, buono e timido, forse gli altri cani non lo facevano mangiare. Vi preghiamo non facciamolo morire in un box. Che possa conoscere, prima della fine, una cuccia morbida e calda, pappe buone e sufficienti, tale da sentirsi la pancia piena e soddisfatta; che possa rivedere l’erba, e profumarla. Che possa ricevere una goccia di amore. Gaspare si trova a Latina nel lazio ma puo raggiungere il Nord tramite un taxi dog autorizzato ASL.

Tina  3454931295  adottami.bau@gmail.com

Roberta Roberta.pe9@gmail.com




“Ronciglione ama i cani e i proprietari responsabili”, al via la campagna per la tutela del decoro urbano

RONCIGLIONE ( Viterbo) – Prende il via la campagna per la tutela del decoro urbano “Io sono Ronciglione” con l’emissione dell’ordinanza sull’obbligo di raccolta delle deiezioni canine (Ordinanza n°4 del 7 gennaio 2020).

La raccolta delle deiezioni dei cani dovrebbe essere un gesto dettato dall’educazione e dal buon senso, ma purtroppo non sempre è così. Ad andarci di mezzo, spesso, sono anche quei padroni responsabili che invece rispettano le regole e contribuiscono a curare il decoro urbano e a mantenere pulito il proprio paese.

Con l’ordinanza, l’Amministrazione invita i cittadini proprietari di cani a portare sempre con sé un sacchetto ed una paletta,  al fine di mantenere pulito il suolo pubblico, avendo cura di tenere sempre il proprio animale al guinzaglio nelle aree pubbliche.

Nell’ottica di un più attento rispetto delle regole i controlli della polizia locale si faranno più frequenti e per i trasgressori saranno previste sanzioni amministrative da 50 a 200 euro.

Per una lettura integrale dell’ordinanza è possibile consultare l’albo pretorio online del Comune di Ronciglione (https://ronciglione.trasparenza-valutazione-merito.it/web/trasparenza/albo-pretorio).

La campagna “Io sono Ronciglione” proseguirà nei prossimi mesi con incontri pubblici, campagne di comunicazione, progetti educativi con le scuole, al fine di riportare all’attenzione di tutti ordinanze già esistenti e regolamenti che disciplinano i comportamenti dei cittadini in materia di decoro urbano, procedendo, inoltre, all’attuazione di controlli più severi. Scopo di “Io sono Ronciglione” è quello di coinvolgere i cittadini in prima persona, far sì che il loro amore per il paese diventi forza motrice di un’azione collettiva di cura e rispetto del decoro urbano.




Avere un cane allunga la vita

di Redazione –

Un importante studio ha dimostrato che un cane allunga la vita. E’ stata  la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo)  a riportare una ricerca apparsa su Circulation – la rivista dell’American Heart Association – dove si rivela che un cane potrebbe davvero allungarci la vita. Partendo da circa 70 anni di ricerche globali, pubblicate tra il 1950 e il maggio del 2019, che ha coinvolto quasi 4 milioni di persone negli Stati Uniti, in Canada, Scandinavia, Nuova Zelanda, Australia e Regno Unito lo studio ha evidenziato come “l’avere un cane è associato a una riduzione del 24% della mortalità per tutte le cause”, secondo quanto affermato dalla dottoressa Caroline Kramer, endocrinologa e autrice principale della ricerca. Inoltre, per le persone colpite da patologie vascolari (31%) l’avere un cane porta ancora più benefici. Vivere con un amico a quattro zampe porta a vivere più attivamente, anche solo per portarlo a fare delle passeggiate fuori casa, come afferma un gruppo di studiosi svedesi. In particolare, l’American Heart Association ha indicato ricerche che hanno scoperto che i proprietari di animali domestici che portano a spasso i loro cani fanno fino a 30 minuti in più di attività fisica al giorno.