di FRANCESCO CIUCHI-
Entriamo finalmente nel vivo del XX secolo e ci trasferiamo all’Avana. Qui nel 1888 nacque José Raul Capablanca, il talento naturale più spiccato della storia.
Il suo incontro con il nobil giuoco fu molto precoce, infatti già all’età di quattro anni giocava con suo padre dopo aver imparato semplicemente guardando le sue partite. A nove anni di età iniziò a frequentare il circolo di scacchi dell’Avana e questo inevitabilmente portó ,quattro anni più tardi, allo scontro con il campione cubano Juan Corzo, che venne sconfitto dal tredicenne Raùl.
Qualche anno più tardi venne mandato dalla famiglia a New York per seguire gli studi universitari di ingegneria chimica alla Columbia Università, ma il fato aveva altri progetti per lui…. Il binomio New York e scacchi voleva dire Manatthan Chess Club, fucina di grandi giocatori,ed è proprio qui che Raùl trascorse la maggior parte del suo tempo anziché sui libri. Il giovane Raùl aveva le idee ben chiare su cosa gli scacchi fossero e sarebbero diventati per lui e progettava già una carriera internazionale anche in Europa.
Nel 1909 sconfisse in un match una nostra vecchia conoscenza, Frank Marshall, non certo l’ultimo arrivato, senza neppure aver mai aperto un libro sulle aperture ma solamente con le sue conoscenze pratiche del gioco ( parole di Capablanca stesso).
Nel 1910 vinse il campionato dello stato di New York, dopo esservisi trasferito con la sua prima moglie da cui ebbe anche un figlio. Nel 1911 giunse secondo alle spalle di Marshall al campionato degli Stati Uniti e nello stesso anno vinse il prestigioso torneo di San Sebastian.
Nel frattempo Raùl sentiva l’odore della sua vocazione, il titolo mondiale. Vi fu un accenno di trattativa con il campione in carica Lasker ma per il momento fu un nulla di fatto.
Seguirono altre facili vittorie in tornei New Yorkesi negli anni della grande guerra e si giunse finalmente al 1920.
Iniziarono lunghe trattative con il campione del mondo in carica Lasker che alla fine accettò di giocare a l’Avana nel 1921 con un limite di ventiquattro partite, ma a Raùl ne bastarono quattordici poiché dopo averne perse quattro Lasker si ritirò lamentando problemi di salute; ce l’aveva fatta, era sulla vetta del mondo.
Fresco di titolo nel 1922 vinse il torneo di Londra davanti ad Alechin, nel 1924 fu secondo al torneo di New York dove subì la sua prima sconfitta dopo otto anni; nel 1925 fu terzo al torneo internazionale di Mosca. Nel 1927 affrontò Alechin per il titolo mondiale ma questa è un’altra storia….
Nel biennio 1928-29 giocó moltissimi tornei con ottimi risultati. Agli inizi degli anni ’30 si prese il suo tempo per studiare nel nuove aperture all’epoca di moda e fino al 1935 ottenne risultati modesti, ma nel 1936 ci fu un nuovo guizzo che gli fece vincere il torneo di Mosca; nel 1939 vinse l’oro individuale alle Olimpiadi di Buenos Aires.
Morì l’8 marzo del 1942.
Capablanca- Fonaroff (1918)
1.e4; e5 2.Cf3;Cc6 3.d4-d6 4.Cc3-Cf6 5.Ab5-Ad7 6.0-0; Ae7 7.Te1-exd4 8.Cxd4-Cxd4 9.Dxd4; Axb5 10.Cxb5-00 11.Dc3-c6 12.Cd4-Cd7 13.Cf5-Af6 14.Dg3-Ce5 15.Af4-Dc7 16.Tad1-Tad8 17.Txd6-Txd6 18.Axe5-Td1 19.Txd1-Axe5 20.Ch6+ -Rh8 21.Dxe5-Dxe5 22.Cxf7+, il nero abbandona