Il Siulp di Viterbo auspica che i rappresentanti locali del Governo si facciano portavoce delle esigenze dei poliziotti

VITERBO- Riceviamo dal presidente dal segretario Generale Provinciale Siulp, Giuseppe Becattini e pubblichiamo: “Il SIULP di Viterbo deve, purtroppo, riscontrare che quotidianamente i poliziotti sono costretti a lavorare in condizioni ove è costantemente messa a repentaglio la propria incolumità. Si rammenta, a tal proposito, l’intervento operato dai colleghi della Squadra Volante della Questura, in viale Trento, di prima mattina, per numerose persone che si stavano fronteggiando con oggetti contundenti durante una violenta rissa, nonostante fossero intervenuti i poliziotti e successivamente il personale dell’Arma dei Carabinieri, chiamato in ausilio.

Il SIULP di Viterbo non può non riconoscere che oramai, così come in altre parti d’Italia, rimane difficile per un operatore di Polizia far rispettare le regole e la pacifica convivenza da parte di persone, le quali senza scrupoli, forse convinti di rimanere impunite, pongono in essere comportamenti violenti creando allarmismo al nostro vivere quotidiano.

Il SIULP di Viterbo ringrazia pubblicamente i colleghi della Squadra Volante che hanno saputo gestire il delicato intervento di ieri mattina, così come quello della notte di Capodanno, nel corso del quale un collega è stato ferito, a quest’ultimo facciamo un augurio di pronta guarigione.

A fronte di questa emergenza il SIULP di Viterbo continuerà a prodigarsi affinché siano garantiti gli strumenti ed i mezzi per i poliziotti che operano in strada, al fine di assicurarne l’incolumità propria e dei cittadini.

Il SIULP di Viterbo si è sempre battuto con i vertici della Questura, che nel tempo si sono alternati, al fine di non far sottovalutare il cambiamento sociale della nostra realtà cittadina e di far permanere un congruo numero di operatori negli uffici adibiti al controllo del territorio, come attualmente disposto dal Sig. Questore.

Il SIULP di Viterbo, auspica che i rappresentanti locali del Governo si facciano portavoce, a livello centrale, delle esigenze dei poliziotti e dei cittadini a salvaguardia della sovranità dello Stato democratico che, diversamente sarà vittima e ostaggio della violenza inaudita di delinquenti senza scrupoli”.

 




Pd di Civita Castellana aderisce all’iniziativa del 18 gennaio contro l’aumento delle tariffe idriche

CIVITA CASTELLANA (Viterbo) – Il circolo del Partito Democratico di Civita Castellana aderisce all’iniziativa del 18 gennaio in Piazza Matteotti contro l’aumento delle tariffe idriche. Infatti, lo scorso 30 dicembre, durante l’assemblea dei soci TALETE, il sindaco Caprioli ha votato favorevolmente all’aumento del 46% delle tariffe in 5 anni, vale a dire il 9% l’anno, con addirittura il 2,8 retroattivo per gli anni 2018 e 2019. Il 5 dicembre, quando si è tenuto il consiglio comunale straordinario e aperto, però, è stata approvata all’unanimità una mozione che impegnava il primo cittadino a votare no ad ogni aumento delle bollette. Quindi L’amministrazione non solo incrementa la tariffa dell’acqua, ma viola in maniera inaccettabile una decisione del Consiglio Comunale, non rispettando il volere di un’istituzione e quindi di tutti i cittadini che lì sono rappresentati. Si tratta di due fatti molto gravi, che non possono essere tollerati. Per tutti questi motivi  il PD chiederà un’assunzione di responsabilità a tutta l’amministrazione Caprioli, e soprattutto al Sindaco che in 6 mesi ha dimostrato di non essere all’altezza del compito. Perché un sindaco non dovrebbe comportarsi come un manager di un’azienda privata, ma come un buon padre di famiglia. Sarà interessante capire se il capogruppo Sebastiani e il Presidente Del Consiglio Valerio Turchetti, dopo aver più volte minacciato il sindaco di sfiducia in caso di un mancato rispetto del Consiglio Comunale, passeranno davvero “dalle parole ai fatti”.

Perciò per l’importanza di quanto accaduto invitiamo tutti alla manifestazione del 18/11, dalle ore 10:00 alle 12:30 in piazza Matteotti.

Il Circolo PD Civita Castellana;
Il Segretario, Mattia Catalani.




Viterbo, Micci (Lega): “Con dieci nuove telecamere, richieste dal nostro ordine del giorno, più sicurezza in città”

VITERBO – Riceviamo da Andrea Micci (capogruppo Lega consiglio comunale di Viterbo) e pubblichiamo: “Prende corpo, con un preciso atto amministrativo, l’indirizzo espresso con fermezza dalla Lega di accrescere la sicurezza del territorio.
Proprio in questi giorni ci giunge notizia della firma della determinazione di impegno di spesa del comandante della Polizia Locale per l’acquisto di dieci nuove telecamere. Le avevamo espressamente richieste con un ordine del giorno presentato nel consiglio comunale straordinario sulla sicurezza e votato all’unanimità.

Oggi diventano realtà.
Ringraziamo, per questo, l’assessore Claudio Ubertini e il comandante Mauro Vinciotti. Dieci, nuovi, infallibili, occhi elettronici vigileranno notte e giorno sulle zone del centro storico rimaste finora scoperte, tra le quali figurano alcune aree particolarmente critiche come quella di San Faustino. Confidiamo che questo incremento della rete di videosorveglianza possa fungere da

Andrea Micci

deterrente per episodi di criminalità più o meno gravi e da valido supporto per le forze dell’ordine, costantemente impegnate sul territorio. Ricordiamo come, già in diversi casi, le telecamere abbiano rappresentato un valido supporto alle attività investigative.
Auspichiamo che la presenza di questi dispositivi possa anche contribuire a far lavorare più serenamente i commercianti, soprattutto in quelle giornate e in quegli orari in cui le vie si spopolano, offrendo, così, ai malintenzionati l’occasione per arrecare disturbo o compiere atti”.

 




Viterbo, Erbetti (M5S): “Per risolvere le cose dobbiamo sperare che accadano al sindaco?”

VITERBO – Riceviamo da Massimo Erbetti (consigliere comunale M5S Viterbo) e pubblichiamo: “Il problema degli storni in città è una vera emergenza, oltre le macchine ricoperte di guano e i vestiti sporcati, il rischio per la salute e l’incolumità fisica dei cittadini non sono da tralasciare, anzi sono una priorità. Sembra, leggendo alcuni organi di stampa, che il Sindaco Arena si sia affidato a degli esperti per allontanare gli uccelli dalla città e la soluzione sembrano essere gli ultrasuoni. Sono felice che il primo cittadino, si sia mosso e spero che la soluzione scelta sia realmente efficace. Vorrei però dire al Sindaco, che i problemi si risolvono per i cittadini, non perché colpiscono lei personalmente, sempre dagli organi di stampa di cui sopra, sembrerebbe che lei Signor Sindaco, abbia vissuto in prima persona il problema storni: “l’altra sera avevo difficoltà a riconoscere la mia auto, lasciata parcheggiata alle fortezze. Sono dovuto correre a lavarla”
Signor sindaco, prima sua suocera con la bolletta da 900€ di Talete e Talete diventa un problema da risolvere, ora la cacca di storno e la cacca diventa un problema da risolvere. In questa città, sembra, che per veder risolti i problemi, i cittadini debbano aspettare che il Sindaco o alla sua famiglia siano vittime dello stesso problema.
Di questo passo ogni viterbese, si vedrà costretto a dire:”spero accada anche al Sindaco”. Prendo in pieno una buca per strada? Speriamo succeda anche al Sindaco, così la riparano, ho i rifiuti abbandonati sotto casa? Speriamo li abbandonino anche sotto casa del Signor Arena, così non accadrà più. Ci pensi Sindaco, questo non mi sembra che sia una buona cosa per lei”.




I comitati “Non ce la Beviamo”: “Arena, lei ha già votato sì agli aumenti delle tariffe dell’acqua, abbia il coraggio di dirlo ai cittadini”

VITERBO – I comitati “Non ce la Beviamo” pronti a scendere in piazza.”Abbiamo appreso – spiega il comitato – da alcuni organi di stampa che il 30 Dicembre u.s., in occasione dell’assemblea dell’ATO, è stato approvato a votazione  da tutti i Sindaci, tranne quello di Castiglione in Teverina,  un documento con il quale si autorizzano gli aumenti  delle tariffe dell’acqua del 9% annuo per gli anni 2020-2023,  più il residuo 1,4% per il 2019 (il 7,6 era già in vigore dallo scorso anno ) da applicare eventualmente con effetto retroattivo.

Aumenti che, quindi, scatterebbero automaticamente con la concessione del nuovo prestito di 40.000.000 da parte di ARERA.

A fronte di tale affermazione non è pervenuta alcuna smentita da parte del Sindaco di Viterbo il quale invece , in  un fumoso comunicato stampa uscito ieri  4/1,  sottopone la condizione degli  investimenti agli aumenti , senza chiarire quale sia stato il suo voto alla riunione dell’ATO del 30/12.

La domanda è molto semplice : cosa ha votato SI o NO all’aumento delle tariffe? C’è anche un altro aspetto molto importante da chiarire: chi aveva in quella riunione la delega al  voto per il Comune di Viterbo? Il  Consigliere Giulio Marini ( Forza Italia ), assente al momento del voto,   o il presente Consigliere  Grancini (Fratelli d’Italia ) ? Abbia il coraggio di rispondere a queste domande.

 Se il Comune di Viterbo  avesse votato SI,  avrebbe violato la delibera approvata all’unanimità in Consiglio Comunale che vieta qualsiasi ulteriore aumento delle tariffe dell’acqua  e ,  ancor peggio,  avrebbe tradito la fiducia e la volontà dei cittadini.

Caro Sindaco Arena, attendiamo risposte chiare e precise.

Siamo stufi di assistere al gioco delle tre carte, è ora che tutti i Sindaci  si prendano  le responsabilità delle proprie  azioni, a cominciare da lei. Non è accettabile continuare a dare linfa  alla gestione inefficiente e fallimentare di Talete Spa , contraendo nuovi  prestiti ,  facendoli pagare ai cittadini e  per giunta, buttando il sasso e ritirando la mano .

 Abbia il coraggio di esplicitare il suo voto, noi siamo già pronti a scendere in piazza.




Sanità, D’Amato: “Il 6 gennaio aperti 35 ambulatori di continuità assistenziale di cure primarie”

ROMA – “Rimarranno aperti nel weekend e alla Befana i 35 Ambulatori di continuità assistenziale di Cure Primarie gestiti dai medici di Medicina Generale (MMG), mettendo a disposizione delle famiglie con bimbi piccoli anche l’assistenza di un pediatra presente in 10 ambulatori su tutto il territorio regionale. Una possibilità per tutti di ricevere cure e assistenza e i numeri sugli accessi testimoniano il gradimento degli utenti che con continuità si rivolgono agli ambulatori del weekend”.

Lo dichiara l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato in merito all’attività degli ambulatori di continuità assistenziale che hanno fatto registrare complessivamente 478 mila accessi e in 10 di questi Ambulatori aperti nel weekend a Roma e nelle province è stata attivata anche la continuità assistenziale pediatrica gestita dai pediatri di libera scelta che hanno fatto registrare complessivamente 46 mila accessi. Tutte le informazioni e l’elenco completo degli ambulatori sono consultabili sul sito “salutelazio.it” ed è anche possibile scaricare l’App dedicata: ‘SaluteLazio’.

“Medici e infermieri saranno operativi e a disposizione dei cittadini indipendentemente dalla Asl di appartenenza e ai turisti in visita nella nostra regione. L’obiettivo – conclude D’Amato – è quello di rendere la sanità del Lazio sempre più vicina ai bisogni dei cittadini, mettendo a disposizione di tutti una valida alternativa ai Pronto Soccorso, per tutti coloro che nei week end o nel corso delle vacanze natalizie hanno bisogno di un consulto medico per problemi e patologie di non grave entità, di un certificato medico o di una visita dal pediatra”.

Suddivisione per provincia:

  • Città di Roma: 18 Ambulatori MMG (Tot. Accessi 316.500) e 6 di Pediatria (Tot. Accessi 34.000)
  • Provincia di Roma: 10 Ambulatori MMG (Tot. Accessi 80.000) e 1 di Pediatria (Tot. Accessi 3.000)
  • Provincia di Frosinone: 3 Ambulatori MMG (Tot. Accessi 31.000) e 1 di Pediatria (Tot. Accessi 600)
  • Provincia di Rieti: 2 Ambulatori MMG (Tot. Accessi 12.000) e 1 di Pediatria (Tot. Accessi 3.600)
  • Provincia di Viterbo: 1 Ambulatori MMG (Tot. Accessi 13.500) e 1 di Pediatria (Tot. Accessi 4.800)
  • Provincia di Latina: 1 Ambulatori MMG (Tot. Accessi 25.500)

 




Rifiuti a Roma, Legambiente “Costruire una nuova discarica a pochi metri da Malagrotta è sbagliato”

ROMA – “Si parla solo di discarica ma mancano tutti gli impianti per l’economia circolare e una raccolta porta a porta con alte percentuali di differenziata: se le politica di gestione dei rifiuti continua a essere quella irresponsabili messe in campo dalla giunta, la discarica non sarà di servizio ma una nuova Malagrotta”. Il Comune, di concerto con la Regione, indica l’area di Monte Carnevale, poco più a ovest di Malagrotta, come il luogo dove far nascere la discarica di servizio di Roma. “Nella Capitale c’è una gestione irresponsabile dei rifiuti da parte della giunta – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – ora si parla solo di discarica ma intanto manca un ciclo virtuoso della raccolta e mancano anche tutti gli impianti per l’economia circolare, che andavano fatti da molto tempo, a partire dai biodigestori per l’organico. A Roma manca un ciclo virtuoso, cambia continuamente la governance di AMA, ci si permette di non avere da un anno alcun assessore in materia, cala la percentuale della differenziata scende, diminuisce l’estensione del porta a porta e la tariffa puntuale è del tutto inapplicabile, le strade sono ormai immancabilmente ricoperte da rifiuti come torniamo a vedere anche in queste ore, e invece di rifiuti zero ed economia circolare, si continua a produrre ogni anno qualcosa come un milione di tonnellate di indifferenziato per discariche e termovalorizzatori: con queste condizioni la discarica non sarà di servizio ma rischia di essere una nuova Malagrotta. La discarica di servizio poi, come tutti gli impianti, serve e deve stare dentro Roma, ma è sbagliato scegliere un posto a pochi metri da Malagrotta, dove per cinquant’anni sono andati a finire i rifiuti di mezza Italia, la Valle Galeria va solo bonificata”.

la Valle Galeria ha già dato e deve essere solo bonificata dopo aver ricevuto per decenni la monnezza di mezza Italia”

“Si parla solo di discarica ma mancano tutti gli impianti per l’economia circolare e una raccolta porta a porta con alte percentuali di differenziata: se le politica di gestione dei rifiuti continua a essere quella irresponsabili messe in campo dalla giunta, la discarica non sarà di servizio ma una nuova Malagrotta”

Il Comune, di concerto con la Regione, indica l’area di Monte Carnevale, poco più a ovest di Malagrotta, come il luogo dove far nascere la discarica di servizio di Roma. “Nella Capitale c’è una gestione irresponsabile dei rifiuti da parte della giunta – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – ora si parla solo di discarica ma intanto manca un ciclo virtuoso della raccolta e mancano anche tutti gli impianti per l’economia circolare, che andavano fatti da molto tempo, a partire dai biodigestori per l’organico. A Roma manca un ciclo virtuoso, cambia continuamente la governance di AMA, ci si permette di non avere da un anno alcun assessore in materia, cala la percentuale della differenziata scende, diminuisce l’estensione del porta a porta e la tariffa puntuale è del tutto inapplicabile, le strade sono ormai immancabilmente ricoperte da rifiuti come torniamo a vedere anche in queste ore, e invece di rifiuti zero ed economia circolare, si continua a produrre ogni anno qualcosa come un milione di tonnellate di indifferenziato per discariche e termovalorizzatori: con queste condizioni la discarica non sarà di servizio ma rischia di essere una nuova Malagrotta. La discarica di servizio poi, come tutti gli impianti, serve e deve stare dentro Roma, ma è sbagliato scegliere un posto a pochi metri da Malagrotta, dove per cinquant’anni sono andati a finire i rifiuti di mezza Italia, la Valle Galeria va solo bonificata”.




Barriere architettoniche, approvato dalla Regione il documento che fornisce le indicazioni

ROMA – Sono state approvate dalla giunta Zingaretti le linee guida a favore dei Comuni del Lazio per la redazione e l’approvazione dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Il documento fornisce le indicazioni e i criteri generali con cui ogni comune potrà redigere il PEBA in coerenza con le proprie specificità e le differenti esigenze di intervento.

Con questo documento, quindi, e con fondi previsti dal bilancio regionale appena approvato (100 mila euro per ognuna delle prossime tre annualità), la Regione Lazio vuole dare un ulteriore impulso alle politiche di abbattimento delle barriere architettoniche e di miglioramento dell’accessibilità per tutti i cittadini del nostro territorio.




Casapound contro l’aumento delle tariffe di Talete

VITERBO – Riceviamo da CasaPound Italia Viterbo e pubblichiamo: “Alla fine lo hanno fatto, senza alcun pudore o ritegno. In barba alla volontà popolare e alle mozioni votate nei consigli comunali.

Un aumento delle tariffe del 9% annuo fino al 2023 che, a quanto ci risulta, costituisce condizione necessaria per accedere ad un fantomatico finanziamento di 40 milioni finalizzato a consolidare le casse della società idrica.
In altre parole, l’Autorità per la Regolazione di Energia Reti ed Ambiente (ARERA) vuole solide garanzie per concedere una boccata di ossigeno ad un ente decotto e le garanzie gliele sottoscriveranno i cittadini, con i loro soldi. Incredibile! Tutti i sindaci, tranne quelli di Castiglione in Teverina e Soriano, hanno votato a favore di questo ennesimo scempio ai danni dei cittadini. Pur di rimpinguare i forzieri di una società che, anche se in evidente e risaputo stato di difficoltà, fino a poco tempo fa si è permessa il lusso di assumere sei persone contigue a nomi di spicco della politica viterbese, stando a quanto riportato da alcune testate.
Se così fosse -e nulla di quanto accade lo smentisce- sarebbe una vergogna. L’ennesima.
Evidentemente questo decotto carrozzone serve ancora a creare clientelismo e consorteria a spese dei cittadini, con l’esclusivo fine di perpetuare quel sistema di potere che ha consentito a qualcuno di fare il bello ed il cattivo tempo per anni nella Tuscia sebbene ora, grazie a chi ha il coraggio di denunciare questa ed altre porcherie, quel pavimento stia iniziando a scricchiolare. “Già come gruppo consiliare abbiamo portato la proposta di referendum per l’uscita da Talete del nostro Comune” interviene Jacopo Polidori, capogruppo di minoranza a Vallerano “ma la maggioranza a guida PD, giova ricordarlo, ha votato contro. Ha votato contro la nostra richiesta di referendum per poi votare senza tanti complimenti a favore di un bilancio disastroso e di sconsiderati aumenti in bolletta.”
“In maggioranza a Vallerano” prosegue Polidori “è presente anche un consigliere di Rifondazione Comunista, che mi auguro assuma una posizione di netta condanna su quanto sta accadendo, dimostrando coerenza con quanto propugna il suo partito di riferimento riguardo il subitaneo ritorno ad un sistema pubblico di gestione delle acque. Dopo questo ultimo, esecrabile atto mi auguro che tutti i cittadini della Tuscia prendano una posizione netta ormai necessaria e non più rinviabile, anche con una partecipata mobilitazione di piazza. Nelle prossime ore” conclude Polidori “chiederò a CasaPound Italia Viterbo di farsi portavoce di queste istanze presso quei partiti di centrodestra che dichiarano ogni giorno di appartenere all’area sovranista ed identitaria, chiedendo loro di prendere una posizione netta e coraggiosa su questa battaglia, in special modo facendo riflettere quei loro amministratori che -per comodità o altro- hanno preferito un’altra soluzione. Altrimenti tutto quello che si è detto e si dice in campagna elettorale rimane lettera morta.
Noi siamo e rimarremo sempre a fianco degli uomini liberi che vogliono combattere per la sovranità popolare, fuori da certe spartizioni partitiche. Insieme a chiunque ci vorrà essere ed al di là di ogni appartenenza”.

 




Carcere, i sindacati sono stanchi di non essere ascoltati

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Gli organi competenti perdoneranno sicuramente il titolo forte della presente nota unitaria, ma sinceramente siamo stanchi di non essere ascoltati, da coloro che avrebbero il dovere di intervenire sulla Casa Circondariale di Viterbo, avviata sempre più velocemente ad un declino che si ripercuoterà sugli ABBANDONATI poliziotti penitenziari in servizio nell’Istituto e nel Nucleo.

L’anno passato è stato ricco di episodi che avrebbero dovuto indurre l’Amministrazione a porre in essere interventi decisi che non si sono  mai visti, o meglio si sono visti ma solo sulla carta giacché dell’incremento previsto per i più svariati motivi, evincibili anche dai verbali di contrattazione, nessun incremento di organico è stato operato benché previsto.

Brucia dover prendere atto che realtà, a nostro avviso, meno problematiche siano stati oggetto di incrementi anche straordinari, mentre a Viterbo, dopo l’incontro del 18 dicembre u.s., si è dovuto prendere mestamente atto che non esistono più margini che consentano di pervenire ad un’organizzazione del lavoro efficace, efficiente e che soprattutto tuteli il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Per l’anno 2020 l’organico assegnato ai reparti detentivi si attesterà, si stima in 88 unità da distribuire su 78 posti di servizio H24 e questo creerà sicuramente problematiche di accesso ai diritti soggettivi del personale del Corpo.

In più non avremmo più un Direttore che sarà assegnato ad altri incarichi con la consapevolezza che per un tempo non definito, dovremmo contare su Direttori in missione attraverso i quali sarà difficile gestire un Istituto complesso come quello viterbese.

La complessità della struttura, si ricorda, non è determinata solo dalla carenza di organico del Corpo ma anche dalla qualità dell’utenza, spesso affetta da problemi di natura psichiatrica o trasferita per motivi di ordine e sicurezza.

Non riteniamo ad esempio sia normale che da circa un anno l’Istituto sia gravato dalle sorveglianze a vista senza soluzione di continuità…..

Per dare un segnale di sostegno al personale, codesta Amministrazione potrebbe ad esempio inviare il personale GOM trasferito nella sede di Viterbo ma ancora alle dipendenze funzionali del Servizio anzidetto. Od anche stabilizzare quelle unità in servizio extra – moenia, liberando quindi i posti dell’Istituto, altrimenti risultanti occupati o anche scorrendo la graduatoria vigente con il fine di trasferire personale in sostituzione di quello che ha rinunciato al trasferimento a Viterbo.

Ad oggi non si può auspicare altro, poiché una ripartizione dell’organico, rivedendo il contingente assegnato alle c.d. cariche il cui accesso è definito attraverso l’interpello è improponibile poiché la carenza di personale ha colpito anche quei settori minandone la funzionalità.

In definitiva ci aspettiamo segnali tangibili dall’Amministrazione Penitenziaria, diversamente per Viterbo l’anno 2020 sarà un anno di proteste e di denunce afferenti allo stato lavorativo in cui l’Amministrazione, costringe il personale della Polizia Penitenziaria ad assicurare i compiti Istituzionali.

Si invia la presente nota anche agli organismi politici della Provincia di Viterbo affinché si interessino con urgenza per quanto di loro competenza”.

SAPPe           OSAPP           UIL P.P.           SiNAPPe           USPP           FNS CISL             FP CGIL           FSA/CNPP

 




M5Stelle su Fondazione Vulci serve un incontro

VULCI – Riceviamo da Corniglia Francesco consigliere comunale M5 Stelle Montalto di Castro e pubblichiamo: “Quello che sta accadendo nel nostro Comune è molto grave.  La Fondazione Vulci alla quale in un recente consiglio comunale è  stato ripristinato il contributo annuo di 650000 euro non risulterebbe in regola con il pagamento degli stipendi dei suoi dipendenti. Addirittura il ritardo riguarderebbe ben tre mensilità.

Quindi a questo punto si ritiene indispensabile un confronto con la maggioranza sullo stato di salute della Fondazione (ricordiamo a capitale quasi interamente comunale) e sul suo futuro.

A che punto è e soprattutto esiste un piano industriale di crescita ?

Recentemente è stato pubblicizzata dall’amministrazione la volontà di intercettare il flusso croceristico di Civitavecchia, la solita vecchia storia. Quando non si hanno argomenti si ritira fuori la favoletta dei crocieristi.

E gli scavi dell’antica città che dovevano fare di Vulci il parco archeologico all’aperto più grande d’Europa, che ci avevano promesso anni fa, dove sono ?

Abbiamo inoltre appreso che dovrebbero arrivare altri fondi regionali e che si sta ridiscutendo il destino del parco proprio con Regione Lazio e Ministero della Cultura.

Intanto adesso non si riesce a far fronte alle spese correnti, tra cui sembrerebbe quella degli stipendi ai dipendenti.

E le altre spese di bilancio sono state ridimensionate o permangono le criticità esposte dalla compagnia della Guardia di Finanza di Tarquinia nel febbraio 2019 sugli organi di stampa in merito alle “spese pazze” che hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex presidente di Fondazione, del Sindaco e del riconfermato direttore amministrativo ?

Per gli organi di controllo interni a Fondazione la situazione economica/patrimoniale è rassicurante e solida ?

Il direttore scientifico ed archeologico si ritiene  soddisfatto? E il nuovo Presidente lo è altrettanto? Ed i rappresentanti sindacali, sempre che esistano, che dicono?”.

 

 




Atac cancella ultima corsa, tratta Viterbo‐Catalano isolata

ROMA- Riceviamo e pubblichiamo: “A causa dell’intervenuta soppressione del treno extraurbano 915 delle ore 18.21 da Viterbo, comunicata da Atac Spa nei propri canali ufficiali, e della mancata istituzione del bus sostitutivo, la tratta Viterbo‐Catalano è rimasta praticamente isolata, con buona pace degli utenti.
Siamo all’assurdo, anche dove il servizio è sofferente, ridotto all’osso, l’Azienda romana sforbicia treni.
E non solo, si permette di tagliare pure l’ultima corsa, quella che insieme alle prime della mattina, sono considerate per tradizione sacre, immancabili, da effettuare a ogni costo, nel metro‐ferro come nella superficie. La Regione Lazio ha il dovere di controllare e di intervenire sull’attuale gestore, la pazienza dei pendolari è finita da un pezzo”.




Montalto di Castro, Romoli (FI): “Rinuncia alle deleghe di Fedele e Socciarelli, chiederà un incontro per acclarare le motivazioni politiche”

MONTALTO DI CASTRO (Viterbo) – Riceviamo da Alessandro Romoli Coordinatore Provinciale Forza Italia Viterbo e pubblichiamo: “Ho appreso dalla stampa e sono stato informato da Sergio Caci della rinuncia alle deleghe da parte dei consiglieri Fedele e Socciarelli del Comune di Montalto di Castro .

Oltre ad essere priva di qualsivoglia fondamento politico, la scelta dei consiglieri Fedele e Socciarelli appare inopportuna ed intempestiva in quanto avviene proprio in un momento di particolare difficoltà politica e oserei dire anche umana del Sindaco Sergio Caci.

Provvederò nelle prossime ore a chiedere un incontro al portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Massimo Giampieri al fine di acclarare le motivazioni politiche del gesto compiuto che in quanto tali risultano incomprensibili nel panorama politico provinciale nel quale FI e FDI governano con successo e in piena sintonia molte amministrazioni locali.

La politica ritengo abbia alcune regole auree alle quali credo ci si debba tutti attenere. Condividere di percorrere insieme un percorso amministrativo, scegliere di far parte di una squadra non significa solo condividerne i meritati i momenti di gloria ma anche e soprattutto i momenti di difficoltà che prima che politici possono essere talvolta anche umani.

Auspico che questo inconveniente di percorso possa trovare rapida risoluzione nei prossimi giorni e lavorerò in primo luogo a sostegno del Sindaco Sergio Caci al quale esprimo  incondizionati sentimenti di vicinanza miei  personali  e dell’intera Forza Italia viterbese,  mentre  continuo a lavorare per l’unità del centro destra sicuro che solo  mediante l’unità si possano traguardare ambiziosi risultati politico amministrativi in favore del nostro territorio”.




Allagamento nel sottopasso di Corchiano, Giampieri (Fratelli d’Italia): “Le istituzioni chiariscano l’uso dei fondi pubblici”

VITERBO – Riceviamo da Massimo Giampieri (coordinatore provinciale Fratelli d’Italia) e pubblichiamo: “Ancora chiuso e completamente allagato il sottopasso tra Corchiano e Civita Castellana, realizzato, nelle intenzioni della Regione Lazio, per sostituire il passaggio a livello della Roma Nord che insiste nello stesso punto.

Un obiettivo, in realtà, rimasto solo nelle intenzioni, visto che la struttura non è stata mai aperta.

“I lavori in quel tratto di strada percorso ogni giorno da tantissimi automobilisti sono ormai fermi da mesi ma dell’apertura del sottopasso non si hanno notizie.

La situazione è resa ancor più grave, se possibile, dai frequenti allagamenti, all’ordine del giorno, che si verificano nella struttura.

L’ultimo, in ordine di tempo, quello di stamattina, nonostante non si siano registrate piogge recenti.

I numerosi episodi analoghi sono il chiaro segnale che sono molte le problematiche mai risolte nell’esecuzione dei lavori che, evidentemente, hanno presentato delle criticità sin dal principio.

Già qualche tempo fa, infatti, un esperto del settore, il carpentiere in pensione Antonio Testa aveva denunciato, anche in forma scritta, quelle che secondo lui erano delle lampanti inesattezze in fase di progettazione. Alla luce del risultato finale, i fatti gli hanno dato ragione.

Anche l’amministrazione comunale di Corchiano si è interessata della questione più volte ma, fino adesso, nulla è cambiato.

I cittadini che ogni giorno transitano su questa strada sono ormai stanchi e qualcuno deve dare una risposta chiara.

I continui rimpalli di responsabilità tra Astral e Provincia devono finire: in questi lavori è stato speso circa un milione di euro di soldi pubblici e gli enti preposti sono chiamati, urgentemente, a fornire spiegazioni sul loro utilizzo“.

 

 

 




Oncologia, dalla Regione finanziamento di 450mila euro per la “Banca delle parrucche”

ROMA – La Regione Lazio nella Legge di Stabilità recentemente approvata ha stanziato un finanziamento di 450 mila euro per il prossimo biennio (300 mila euro per il 2020 e 150 mila euro per il 2021) destinato all’acquisto di parrucche per i malati oncologici al fine di alleviare il disagio psicologico derivante dalla perdita dei capelli durante le cure. Viene inoltre istituita la Banca della Parrucca presso ogni Azienda sanitaria locale che, in collaborazione con le altre Asl e con il coinvolgimento degli Enti del terzo settore che operano per l’assistenza ai malati oncologici, fornirà gratuitamente le parrucche.

“E’ un piccolo segnale, fortemente richiesto dalle associazioni dei malati, di vicinanza e supporto in un momento così difficile come il periodo della malattia – hanno commentato in una nota congiunta l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato e l’Assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Troncarelli – Oltre a tutte le cure vogliamo alleviare il disagio psicologico che è conseguenza della malattia che non solo colpisce il corpo, ma spesso ha conseguenze anche sulla psiche del paziente. Un ringraziamento particolare voglio rivolgerlo alle consigliere regionali prime firmatarie dell’emendamento, Michela Di Biase, Sara Battisti e Eleonora Mattia”.

La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge regionale, definirà con una delibera i requisiti e i criteri di priorità per l’accesso ai contributi, le modalità di presentazione delle domande, i criteri per la realizzazione e i requisiti per l’accesso alla Banca della Parrucca ed infine le modalità di coinvolgimento degli Enti del terzo settore.




Acquapendente, la Lega: “Per le alleanze in vista delle elezioni comunali sarà tutto da vedere”

ACQUAPENDENTE (Viterbo)- Riceviamo e pubblichiamo: “Con gli amanti della politica aquesiani “impegnati a festeggiare Capodanno” inviando via social commenti ironici e sarcastici alle dichiarazioni ufficiali del gruppo locale Forza Italia, a riportarli su qualcosa di più serio ci pensa il Coordinamento Comunale Lega Salvini Premier che tramite il Nostro corrispondente Giordano Sugaroni ci invia un apposito comunicato stampa “Per le alleanze in vista delle elezioni comunali sarà tutto da vedere”, sottolineano. “Ma sia ben chiaro da subito che non abbiamo mai pensato alla possibilità di presentare una lista unica del centrodestra alle prossime elezioni amministrative. Una alleanza non sarà mai fatta con forze politiche che spalleggiano e condividono i valori del Partito Democratico, molto lontano dai Nostri e dalle nostre ideologie. Siamo convinti che sia meglio l’apertura a candidati civici, che la collaborazione con gruppi politici finalizzata alla spartizione di poltrone. Nelle nostre scelte ci faremo forza anche dei risultati delle ultime elezioni che hanno visto vincitrice la Lega. Non abbiamo mai nascosto il nostro dissenso per la gestione politica dell’attuale Amministrazione Comunale i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Solo per citare alcune delle nostre opposizioni :a)  il precedente voto favorevole del Sindaco  agli aumenti della Talete (cosa sulla quale i fatti ci hanno dato pienamente ragione); b) Il piano triennale dei Lavori Pubblici; c) L’Ospedale; d) La gestione delle aree urbane ed extraurbane. La Nostra è un politica che vede al primo posto l’ascolto e gli interessi del cittadino, ed al giorno oggi vediamo molto difficile e lontana un’alleanza con una forza politica che vede di buon occhio la gestione dell’attuale Sindaco, verso il cui operato abbiamo sempre espresso il Nostro contrasto. Le stesse divergenze poi sono rivolte sempre non solo al Sindaco, ma a tutta l’Amministrazione Comunale. A differenza di quanto è stato fatto in modo alquanto bizzarro nel comunicato stampa di forza Italia. Perché lodare uno e criticare gli altri che come maggioranza lo appoggiano ? A scansare la logica si finisce nel ridicolo ( Fino alle prossime elezioni amministrative continueremo la nostra attività di opposizione (l’unica !) e con l’occasione facciamo i nostri migliori auguri di Buon anno agli aquesiani “.

 




Fdi di Oriolo Romano sulla discarica di Tragliatella: “Dietrofront di Raggi e Zingaretti”

ORIOLO ROMANO (Viterbo)- Riceviamo da Fdi di Oriolo Romano e pubblichiamo: “Dietrofront di Raggi e Zingaretti. Ciò che fino a qualche giorno fa sembrava una decisione definitiva ora non lo è più. Il Campidoglio infatti ha confermato che non sarà localizzata a Tragliatella la nuova discarica di Roma. Secondo quanto si apprende, l’area viene considerata non idonea: “in quanto non sono rispettate le distanze previste dalla legge rispetto a luoghi sensibili.

Nell’area infatti sono presenti una scuola comunale dell’ infanzia, numerose abitazioni, aziende agricole, un centro di comunità terapeutica, un allevamento ittico e laghi di pesca sportiva”, si spiega nella decisione. Inoltre, una istruttoria del Dipartimento Urbanistica di Roma Capitale evidenzia anche dei “vincoli dal punto di vista del Piano Regolatore Generale vigente che impediscono l’apertura di una nuova discarica. L’ area di Tragliatella, infatti, ricade in ciò che é l’Agro Romano ed è interessata da una falda idrica sotterranea e la cava è adiacente ad elementi meritevoli di conservazione come la vegetazione e i boschi”.

“Avevamo espresso in tempi non sospetti la non idoneità del sito con le medesime motivazioni che ha espresso il Campidoglio” -afferma Gabriele Caropreso portavoce di Fratelli d’Italia Oriolo Romano- “Siamo assolutamente soddisfatti del ripensamento della Sindaca Raggi, ripensamento che evidenzia quanto le nostre tesi di contrarietà alla realizzazione della discarica erano ben fondate. Questa è una vittoria dei cittadini che si sono subito mobilitati contro l’ apertura del sito e di Fratelli d’Italia che sia dal punto di vista regionale, comunale e territoriale ha fatto sua questa battaglia, che vede il buon senso prevalere sugli interessi. Un sospiro di sollievo per la salute di tutti gli abitanti della zona e anche per la bassa Tuscia che rischiava di avere alle proprie porte la più grande discarica d’Europa.”