Cancro: arriva il gemello digitale per personalizzare le terapie

di GIUSEPPE INTAGLIATA-

Una nuova tecnologia di gemelli digitali, chiamata FarrSight©-Twin, offre un modo rivoluzionario per sperimentare trattamenti contro il cancro, consentendo di personalizzare le terapie su ciascun paziente. Sviluppata dall’azienda biotech britannica Concr e sperimentata su donne con tumore al seno, la tecnologia si basa su algoritmi d’astrofisica e simula diversi scenari terapeutici per identificare la cura più efficace.

Presentata al congresso dell’Organizzazione Europea per la Ricerca e la Cura del Cancro (EORTC), National Cancer Institute e American Association for Cancer Research, FarrSight©-Twin combina dati di migliaia di pazienti con le informazioni cliniche specifiche di ogni individuo. I risultati preliminari mostrano un’accuratezza elevata nella previsione dell’esito delle terapie: nei casi in cui la cura suggerita dal gemello digitale è stata seguita, si è riscontrata una riduzione del tumore nel 75% dei pazienti, contro il 54% ottenuto con altri metodi.

Secondo Uzma Asghar, a capo del progetto, questo approccio permette di simulare gli studi clinici molto prima nello sviluppo di un farmaco, riducendo i tempi e i costi delle sperimentazioni. Timothy Yap, co-presidente del congresso, ha confermato che questi strumenti digitali promettono di rendere la ricerca oncologica più veloce ed efficiente, aumentando le possibilità di trovare cure migliori per i pazienti.




Maker Faire Rome 2024: Innovazione e Collaborazione al Centro della XII Edizione

di GIUSEPPE INTAGLIATA-

ROMA- Dal 25 al 27 ottobre 2024, il Gazometro Ostiense di Roma ospiterà la XII edizione del “Maker Faire Rome – The European Edition”, organizzata dalla Camera di Commercio di Roma. Questo evento rappresenta un punto di incontro tra imprese, università, enti di ricerca e innovatori, con l’obiettivo di promuovere e condividere progetti di innovazione in modo accessibile al grande pubblico.

Luogo e Spazi Espositivi. L’area del Gazometro, già teatro di due precedenti edizioni, si arricchisce quest’anno di nuovi spazi grazie alla collaborazione con l’Istituto Superiore Antincendi (ISA). Il Gazometro, storicamente simbolo della modernità romana, diventa così un hub per l’innovazione, ospitando oltre 350 progetti suddivisi in tre aree tematiche: Innovazione, Creatività e Scoperta.

Obiettivi e Visioni degli Organizzatori. Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma, ha sottolineato come l’innovazione sia diventata una parte fondamentale della vita quotidiana, esprimendo l’importanza di affrontarla attivamente per evitarne i risvolti negativi. Maker Faire Rome, con i suoi numerosi partner, si pone l’obiettivo di stimolare la collaborazione tra le varie istituzioni e settori, contribuendo a rendere Roma una città sempre più orientata alla ricerca e all’innovazione.

Innovazione Digitale e Imprenditoriale. Luciano Mocci, presidente di Innova Camera, ha ricordato come l’evento abbia accompagnato la crescita digitale della città negli ultimi 12 anni. La recente indagine di Federlazio mostra che il 25% delle aziende della regione si è già impegnato nella digitalizzazione e nell’intelligenza artificiale, con il 15% pronto a farlo. La Maker Faire è un’occasione per mostrare come queste tecnologie possano sostenere lo sviluppo delle imprese.

Focus sulla Robotica e Sostenibilità. L’evento esplorerà temi all’avanguardia come la robotica, la fabbricazione digitale, l’agricoltura sostenibile e l’economia circolare. Loredana Zollo, dell’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti, ha annunciato una serie di tavole rotonde su robotica e intelligenza artificiale, con esperti internazionali e competizioni tra startup italiane del settore.

Collaborazione Istituzionale e Sociale. Numerose istituzioni partecipano alla fiera. L’Inail presenterà progetti per la sicurezza sul lavoro e il recupero motorio, mentre Eni, attraverso il suo consorzio di aziende, promuoverà l’innovazione industriale. Intesa Sanpaolo offrirà supporto alle start-up, con un focus su inclusione sociale e culturale. La Regione Lazio parteciperà con 10 start-up innovative.

Maker Faire Rome si conferma, quindi,  un appuntamento di rilievo  per promuovere l’innovazione in Italia e a livello europeo.




Aggiornamenti Software: La Chiave per la Sicurezza dei Dispositivi

di GIUSEPPE INTAGLIATA-

Nell’era digitale, mantenere aggiornati i propri dispositivi è fondamentale per garantire sempre un adeguato livello di sicurezza ai nostri devices. Gli aggiornamenti software offrono protezione contro le vulnerabilità di sicurezza, migliorano le funzionalità e assicurano che i dispositivi funzionino in modo ottimale.

Ogni utente dovrebbe seguire alcuni passaggi per aggiornare i loro dispositivi:

  1. Verificare la disponibilità di aggiornamenti: controllare regolarmente le impostazioni del dispositivo o visitare il sito web del produttore per le ultime versioni del software.
  2. Eseguire backup: prima di procedere con l’aggiornamento, è consigliabile eseguire un backup dei dati per prevenire la perdita di informazioni importanti.
  3. Installare gli aggiornamenti: seguire le istruzioni fornite dal produttore per installare gli aggiornamenti, che possono includere miglioramenti alla sicurezza e nuove funzionalità.

Nonostante l’importanza degli aggiornamenti, molte persone continuano a utilizzare software obsoleti come il sistema operativo Windows XP, dismesso nel 2014. Secondo alcune stime, circa lo 0,59% dei computer Windows utilizza ancora XP, il che equivale a milioni di utenti in tutto il mondo.

L’utilizzo di software obsoleti espone gli utenti a numerosi rischi, tra cui:

  • Vulnerabilità alla sicurezza: i software non aggiornati possono contenere falle di sicurezza che i criminali informatici possono sfruttare per lanciare attacchi come ransomware e malware.
  • Interruzioni operative: i sistemi non aggiornati possono causare malfunzionamenti e interruzioni che impattano sulla produttività e sulle operazioni aziendali.
  • Incompatibilità: i software datati possono non essere compatibili con le nuove versioni di altri programmi o dispositivi, portando a perdita di dati o corruzione.

Mantenere i dispositivi aggiornati è, quindi, un pilastro della sicurezza informatica. Questo processo non solo corregge le vulnerabilità, ma migliora anche le prestazioni e l’efficienza. È una pratica che si estende oltre il computer di casa o l’ufficio, raggiungendo anche i nostri smartphone, che sono diventati centrali nella nostra vita quotidiana.

Gli smartphone, in particolare, sono soggetti a rischi di sicurezza unici. Le minacce possono arrivare sotto forma di applicazioni dannose, attacchi phishing (un tipo di truffa attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, solitamente tramite email o SMS) e vulnerabilità non corrette. Per questo, è essenziale adottare misure di sicurezza specifiche per questi dispositivi. Ecco alcuni consigli per migliorare la sicurezza degli smartphone:

  • Aggiornamenti regolari: Mantenere il sistema operativo e le app sempre aggiornati con le ultime patch di sicurezza.
  • Download sicuri: Scaricare applicazioni solo da store ufficiali e verificare le recensioni e i permessi richiesti.
  • Backup dei dati: Eseguire backup periodici per proteggere i dati personali e aziendali.
  • Sicurezza delle password: Utilizzare password complesse e cambiare quelle predefinite.
  • Autenticazione a più fattori: Aggiungere un ulteriore livello di sicurezza oltre la semplice password.

In conclusione, aggiornare i propri dispositivi è un passo cruciale per proteggere se stessi e le proprie informazioni in un mondo sempre più connesso e tecnologicamente avanzato. Ignorare gli aggiornamenti software può avere conseguenze gravi, sia per gli individui che per le organizzazioni.




La Rivoluzione Domestica della Stampanti 3D: Cos’è e come funzionano

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

Nel panorama tecnologico odierno, la stampa 3D si è affermata come una delle innovazioni più significative, trasformando il modo in cui creiamo oggetti e portando la produzione dal livello industriale direttamente nelle nostre case. La stampa 3D per uso privato non è più un miraggio futuristico, ma una realtà che permette di realizzare oggetti personalizzati con una semplicità e una versatilità senza precedenti.
Cosa è la Stampa 3D? E’ un processo che permette di creare un oggetto tridimensionale con apposite stampanti partendo da un file 3D. Attraverso l’addizione di materiali strato dopo strato, le stampanti 3D sono in grado di “fabbricare” oggetti complessi con precisione e dettaglio.
Le stampanti 3D si dividono principalmente in due categorie: FDM (Fused Deposition Modeling) e a resina.

Le stampanti FDM lavorano riscaldando e fondendo un filamento plastico, che viene poi depositato su un piatto riscaldato strato dopo strato per costruire l’oggetto. Sono particolarmente apprezzate per la loro facilità d’uso e per il costo accessibile sia della macchina che dei materiali di consumo.
Le stampanti a resina, invece, utilizzano una resina liquida che polimerizza e si indurisce quando esposta a una sorgente di luce UV. Queste stampanti sono in grado di produrre oggetti con una risoluzione molto alta e superfici lisce, ma richiedono un ambiente ben ventilato a causa dei fumi potenzialmente tossici.
Quando si parla di stampanti FDM, la scelta del filamento è decisamente importante in base a ciò che si vuole realizzare. Esistono diversi tipi di filamenti, ognuno con caratteristiche e applicazioni specifiche:
PLA (Acido Polilattico): Biodegradabile e derivato da risorse rinnovabili, è il materiale più popolare per la sua facilità di stampa e la buona stabilità dimensionale.
ABS (Acrilonitrile Butadiene Stirene): Notato per la sua robustezza e resistenza agli urti, è ideale per oggetti che richiedono una maggiore durabilità.
PETG (Tereftalato di Polietilene Glicol): Combina la facilità di stampa del PLA con la resistenza dell’ABS, ed è resistente all’acqua.
TPU/TPE (Elastomeri Termoplastici): Materiali flessibili e pieghevoli, perfetti per oggetti che richiedono elasticità come guarnizioni o coperture protettive.

In rete esistono diversi siti che permettono già di ottenere un file di un modello tridimensionale (generalmente il suo formato è .stl) scaricabile gratuitamente e stampabile, ma è anche possibile crearne di propri se si ha qualche abilità nel disegno
Un passaggio fondamentale, indipendentemente se parliamo di stampanti FDM o a resina, è rappresentato dallo slicing, ovvero la conversione del modello 3D in un file interpretabile dalla stampante. Questo compito è affidato ai software di slicer, che “tagliano” virtualmente il modello in strati sottili, generando il codice (gcode) necessario per la stampa. Tra i più noti troviamo “Cura“, un software gratuito e open-source, apprezzato per la sua facilità d’uso e la vastità di stampanti supportate. E’ sempre meglio, però, affidarsi al software consigliato dal produttore della macchina, in quanto potrebbe avere delle ottimizzazioni delle quali altri non terrebbero conto.
Per quanto riguarda la ricerca o la creazione di modelli 3D, esistono numerose piattaforme online che mettono a disposizione diversi oggetti. Siti come Thingiverse offrono una vasta gamma di modelli 3D gratuiti. Per chi desidera cimentarsi nella creazione di modelli, programmi come Blender o Tinkercad (online) sono ottimi strumenti di modellazione 3D, accessibili sia a principianti che a professionisti.




L’informatica al servizio delle persone con disabilità, ecco le nuove tecnologie

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

L’informatica al servizio di persone con disabilità è un campo in continua evoluzione, che offre molte opportunità per migliorare la qualità della vita e l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Ecco alcune nuove tecnologie:

LETIsmart LUCE e VOCE: si applicano al bastone bianco e sono due dispositivi che aiutano le persone con disabilità visiva a orientarsi e muoversi in città. LETIsmart LUCE è una luce bianca che lampeggia in condizioni di scarsa visibilità. LETIsmart VOCE è un dispositivo che fornisce informazioni vocali sulla vicinanza di incroci, semafori, fermate dell’autobus e altri luoghi di interesse. Ecco il link per un approfondimento.

TOURIST EYES: è una app che funge da guida turistica personale per le persone con disabilità visiva. La app sfrutta l’intelligenza artificiale, le telecamere e le reti 5G per fornire indicazioni stradali, descrizioni dei monumenti e suggerimenti sui luoghi da visitare. Cliccate qui per ulteriori informazioni.

vEyes: è una piattaforma che integra diverse soluzioni tecnologiche per le persone con disabilità visiva. Tra queste, vEyes OCR (Optical Character Recognition) consente di leggere testi stampati o scritti a mano tramite uno smartphone o degli occhiali intelligenti. vEyes Wearable è un dispositivo indossabile che rileva gli ostacoli presenti nell’ambiente circostante tramite sensori ultrasuoni. Ecco il loro sito.

BraillePen: è un dispositivo che consente di scrivere e leggere in braille con uno smartphone o un tablet. Il dispositivo si collega al dispositivo mobile tramite Bluetooth e presenta una tastiera braille e una barra braille. Il BraillePen permette alle persone con disabilità visiva di digitare e ricevere informazioni in braille dallo smartphone o dal tablet. Ecco il link.




ChatGPT torna di nuovo disponibile in Italia

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

Il chatbot Chat GPT è tornato operativo oggi in Italia dopo un periodo di stop determinato dal Garante della Privacy. La società proprietaria del chatbot, OpenAI, ha infatti accettato di adeguarsi alla normativa europea sulla privacy e di soddisfare le richieste del Garante italiano. Tra queste richieste c’è quella di garantire la possibilità per gli interessati, anche non utenti, di richiedere la rettifica dei dati personali generati in modo errato dal servizio o la loro cancellazione.

La settimana scorsa, OpenAI aveva già permesso a tutti gli utenti mondiali di escludere le proprie conversazioni dal training dell’algoritmo. Ora, Chat GPT dovrà anche consentire agli interessati non utenti di esercitare il diritto di opposizione in modo semplice e accessibile rispetto al trattamento dei loro dati personali utilizzati per l’esercizio degli algoritmi. Inoltre, OpenAI dovrà riconoscere lo stesso diritto agli utenti, qualora individuino il legittimo interesse come base giuridica del trattamento. Infine, OpenAI dovrà promuovere una campagna pubblicitaria per far conoscere a tutti, anche ai non utenti, la possibilità di escludersi dal chatbot.

Il Garante della Privacy ha anche affrontato un’altra questione importante riguardante la verifica dell’età dei minori. In particolare, ha ordinato di implementare entro il 30 settembre 2023 un sistema di verifica dell’età degli utenti, in grado di escludere l’accesso agli utenti sotto i 13 anni e ai minorenni non autorizzati dai genitori.




Come continuare ad utilizzare ChatGPT in Italia nonostante il blocco (legale)

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

Il servizio di intelligenza artificiale ChatGPT, sviluppato da OpenAI, è stato bloccato in Italia a causa di problemi relativi alla privacy degli utenti. La decisione è stata presa dal Garante per la protezione dei dati personali e della privacy e ha avuto effetto immediato nel nostro paese. Sebbene la vicenda susciti molte controversie, molti si chiedono se sia ancora possibile utilizzare il servizio in Italia. La risposta è sì, a patto di utilizzare diversi “trucchi” che ora vi spiegherò:

Una valida soluzione può essere l’utilizzo di una VPN (Virtual Private Network) che permetta di aggirare il blocco. Senza una VPN, il portale restituisce un messaggio che certifica l’impossibilità di usare il servizio e su Bing Chat (da poco integrata in Windows 11 con ChatGPT) vengono visualizzati solo risultati di ricerca correlati al posto della finestra di chat dell’AI.

Per utilizzare una VPN, è necessario installarne una e impostare un paese diverso dall’Italia per la localizzazione. Questo passaggio permette di simulare la presenza al di fuori dei confini italiani e di accedere nuovamente alla schermata iniziale del chatbot senza errori o blocchi.

Tra le varie disponibili, è possibile utilizzare Opera GX, un browser solitamente utilizzato per i videogiochi che include una VPN gratuita e illimitata. Una volta installato, è possibile abilitare la VPN andando nelle impostazioni del browser e attivando l’opzione “VPN” nella sezione “Privacy e sicurezza”. Selezionando un paese diverso dall’Italia, sarà possibile utilizzare ChatGPT come sempre. Esistono anche numerose VPN per smartphone anche se bisogna stare attenti soprattutto leggendo le recensioni che siano affidabili.

Essendo ChatGPT un progetto open-source, ovvero il codice sorgente può essere accessibile e modificato da qualsiasi utente che abbia competenze in merito, esistono altri applicativi di questo tipo anche scaricabili direttamente dallo store del telefono cercando ad esempio “chat gpt ai”. La maggior parte, però, richiedono una registrazione a pagamento dopo un numero di messaggi mandati all’intelligenza artificiale. E’ stato, però, recentemente sviluppato un sito dedicato proprio all’uso del bot in Italia, gratuito e senza bisogno di registrazioni. Si chiama “PizzaGPT”, dal nome può sembrare poco affidabile o una truffa ma posso assicurare che funziona correttamente (provato diverse volte) in quanto utilizza il codice sorgente di ChatGPT ma rendendolo accessibile anche dall’Italia in linea con le norme sulla privacy.

Con questi metodi sarà, quindi, possibile continuare a utilizzare ChatGPT legalmente in Italia nonostante il blocco.




A Roma svolta la X edizione del “Maker Faire”

di GIUSEPPE INTAGLIATA-

ROMA- Un “Maker Faire” molto ben riuscito quello che quest’anno si è svolto dal 7 al 9 ottobre presso l’ex gazometro Ostiense di Roma. Tra i tanti stand della varie università che hanno presentato i loro progetti in campo tecnologico, informatico, robotico, molto interessante l‘installazione dell’Eni di un prototipo di reattore, chiamato proprio “Tokamak”,  componente fondamentale del processo di fusione a confinamento magnetico, con il quale si punta a riprodurre, sulla Terra, la stessa forma di energia che alimenta le stelle. Tra le università presenti quella di Siena che ha presentato, in particolare,  un progetto sulla robotica che ha l’obiettivo di registrare e trasmettere sensazioni tattili a portata di mano. Molto utili anche le applicazioni della robotica in ambito sanitario, come per la realizzazione di protesi, anche per bambini ed in aiuto delle persone anziane. Non sono mancati computer in grado di riprodurre sensazioni e poi tante stampanti laser, di cui una, la più grande, utilizzata proprio nella costruzione di case e molti droni, di cui uno con termocamera utilizzato dall’Agea in grado di ricaricarsi da solo. In campo green ci sono stati stand in cui l’Arduino è stato proposto in più ambiti come per le serre e poi anche un progetto per creare cibo sintetico. Molto divertente la partita di calcio dove i giocatori sono stati piccoli robot ed anche il concerto realizzato da soli robot realizzati con pezzi di scarto. Particolare anche il progetto “Acchiappa bulli”, che prevede un sistema in grado di determinare se in un dato luogo fisico come la scuola, durante la comunicazione social oppure tramite smartphone si stanno compiendo azioni prepotenti e violente o ingiurie. Il tool prevede l’utilizzo di diverse fonti di dati. Inoltre, erano presenti macchine da corsa elettriche, una grande pista da corsa e la bicicletta più veloce del mondo. Per i nostri amici animali, invece, c’era un particolare collare in grado di monitorare non solo la salute dell’animale, ma anche la sua necessità di cibo ed acqua.  Insomma, un Maker Faire ricco di stand e di tante novità che ha avuto un ottimo riscontro di pubblico venuto da più parti d’Italia così come di tante scolaresche, come la mia classe, la IV AIA dell’Itis Leonardo da Vinci di Viterbo.




Come controllare i dispositivi elettronici quando si è fuori casa

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Eccoci tornati con un nuovo argomento per il “Sabato informatico” dove vi farò vedere come sia possibile controllare dei dispositivi elettronici di casa oppure l’illuminazione (lampadine) quando si è fuori casa. Per far questo si usano delle prese particolari che si collegano alla rete wi-fi della vostra casa, chiamate “prese domotiche”. Queste prese, oltre alla possibilità di controllarle con gli assistenti digitali come Alexa o Google Home, hanno una loro applicazione che si scarica direttamente sullo smartphone e che permette di controllarne l’accensione ovunque vi trovate, basterà solo avere la connessione dati del cellulare abilitata. Inoltre è anche possibile, oltre la semplice accensione e spegnimento, impostare dei timer o orari specifichi in cui la presa deve essere accesa/spenta. Per vedere un esempio di queste prese cliccate qui. Ce ne sono di tutte le marche ed alcune permettono addirittura di registrare il consumo di energia del dispositivo connesso ad essa. L’app per controllarle e la configurazione è diversa a seconda del modello ma il loro funzionamento è praticamente lo stesso ed è spiegato tutto nell’applicazione. Un esempio di come si può usare, specialmente in questa stagione, è per controllare mentre siete in vacanza l’accensione della pompa filtro di una piscina o di qualsiasi altro dispositivo, in quanto basterà solamente collegare la presa del dispositivo alla presa domotica. Se, invece, vogliamo solo controllare le luci, esistono direttamente lampadine “domotiche” che hanno questa tecnologia al loro interno e basterà solamente montarle come le classiche lampadine e configurarle dall’app. Per vedere un esempio cliccate qui.




Come trasformare un vecchio telefono in un assistente vocale

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Avete un vecchio telefono e non sapete cosa farci? Con un po’ di fantasia sarà possibile trasformarlo in un assistente vocale utilizzando Alexa. Vediamo come fare.

Per prima cosa è necessario creare un account Amazon per utilizzare Alexa. E’ gratuito e per farlo collegatevi al sito di Amazon e cliccate sulla scritta “Inizia qui” sotto il pulsante “Accedi”. Una volta creato l’account potete scaricare l’applicazione dell’assistente vocale sul vostro smartphone. Ecco i link per Android e iOS. Appena terminata l’installazione, eseguite l’accesso con le credenziali create precedentemente e vi troverete già nella schermata home dove sarà possibile usare l’assistente vocale. A questo punto manca solo un ultimo passaggio per far attivare Alexa senza premere la sua icona ogni volta ma semplicemente chiamandola. Per farlo cliccate su “Altro“, “Impostazioni“, “Impostazioni app Alexa” e attivate la modalità “A mani libere“. Ora ogni volta che il telefono sarà acceso e l’applicazione sarà aperta, vi basterà pronunciare la parola “Alexa” per attivare l’assistente. Avrete tutte le funzionalità di Alexa (timer, accensione delle luci smart, ricerche, meteo ecc.) proprio come se avreste comprato uno dei dispositivi “Echo“. E’ vero, sarà necessario sempre tenere il telefono acceso e sotto carica, ma almeno in questo modo possiamo dargli una seconda vita invece che lasciarlo in un cassetto.




Come creare un file GIF direttamente da telefono

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Avete presente quei brevi video senza audio che di solito ci vengono mandati nei gruppi WhatsApp? Sono dei file chiamati “GIF“. Questo Sabato vedremo come, grazie ad un’applicazione gratuita, sarà possibile crearne dei nostri direttamente dallo smartphone.

Di app ce ne sono varie, ma quella che prenderemo come esempio è “GIF Maker“, scaricabile cliccando qui. Una volta aperta la prima cosa che vi verrà chiesta è in che modo si vuole creare la GIF (partendo o da un video o da delle foto). Se, ad esempio, scegliamo di partire da delle foto, ci verrà chiesto di scegliere almeno 2 foto dalla galleria. Una volta scelte possiamo iniziare a personalizzare la nostra GIF. Si può modificare la velocità con cui si passa da una foto all’altra tramite il pulsante “Speed” oppure modificare e correggere i colori della foto tramite il pulsante “Adjust“. Inoltre, è anche possibile abbellire la GIF che stiamo creando con delle emoticon. Per farlo basterà cliccare sul pulsante “Sticker” e successivamente cliccare su “Add“. Possiamo posizionarlo dove vogliamo sulla foto e, giocando un pò con le impostazioni delle varie emoticon, sarà possibile creare dei veri e propri effetti (ad esempio un’apparizione in sequenza di emoticon). Oltre a questo possiamo anche aggiungere un disegno a mano libera cliccando su “Draw” oppure un testo personalizzabile cliccando su “Text“. Una volta concluso per salvare il file in formato GIF basterà cliccare sul pulsante in alto a destra con il simbolo della freccia verso l’alto e cliccare sulla scritta “GIF“. In questo modo avrete una GIF tutta vostra direttamente salvata sul vostro telefono e che potrete mandare o condividere sui social.




Come creare sticker personalizzati per WhatsApp

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Questo sabato rimaniamo in tema WhatsApp parlando di come si possono creare degli sticker tutti nostri da poter utilizzare nelle chat. Per realizzarli, il sistema più semplice e gratuito è affidarsi a delle applicazioni scaricabili gratuitamente dagli store dei vostri smartphone. Ecco alcune app:

Wemoji

Come si può intuire dal nome, questa applicazione permette di creare sticker principalmente utilizzando l’emoticon. Per farlo basterà cliccare sull’icona con il simbolo della “faccina” e scegliere l’emoticon da utilizzare. Potrete spostarle a vostro piacimento andando, ad esempio, a comporre delle lettere. Inoltre, si può aggiungere anche il testo o un’immagine di sfondo. Una volta terminato e salvato lo sticker creato, verrà aggiunto a WhatsApp e potrete utilizzarlo. Cliccate qui per scaricarla.

Sticker Maker

Un’altra applicazione che potete usare è Sticker Maker. A differenza dalla precedente, dovrete utilizzare prevalentemente un’immagine per creare lo sticker. Una volta scelta, l’app vi chiederà di ritagliarla e, una volta fatto ciò, potete aggiungere un testo oppure selezionare un’altra immagine da includere con la principale. Ecco qua il link.

Sticker Studio

Il funzionamento è molto simile alle precedenti ma con Sticker Studio, una volta selezionata la foto, potete aggiungere anche dell’emoticon su di essa e del testo con molti caratteri selezionabili. Ecco qua il link per scaricarlo.

Buon divertimento ed al prossimo sabato!




WhatsApp a breve non funzionerà più su alcuni smartphone

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Da pochi giorni, sul sito ufficiale di WhatsApp, è apparso un messaggio che avvisa la fine del funzionamento dell’app per alcuni modelli di cellulari. Ma quali sono gli smartphone interessati? Per quanto riguarda i cellulari con sistema operativo Android, WhatsApp smetterà di funzionare dalla versione 4.0.3 e precedenti. Per chi ha un iPhone il supporto termina da iOS 9 e precedenti. Il motivo principale per cui WhatsApp ha deciso questo “blocco” è perché i processori di questi telefoni non riescono più a reggere le moderne funzioni e grafiche che vengono implementate con gli aggiornamenti. Potete vedere la versione del vostro sistema operativo andando nelle impostazioni di sistema e selezionando informazioni sul telefono (le voci potrebbero cambiare in base al sistema operativo e il dispositivo in uso). Se avete uno di questi dispositivi non supportati, purtroppo l’unica alternativa per continuare ad usare WhatsApp è l’acquisto di un nuovo smartphone. Fortunatamente si riescono ormai a trovare ottimi cellulari moderni a prezzi veramente bassi, anche sotto i 150 euro. Un esempio è il Galaxy a21 della Samsung che si aggira intorno a quella cifra.




I regali hi-tech per San Valentino

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Domani è San Valentino, la festa degli innamorati e cosa c’è di meglio che regalare qualcosa di tecnologico? Un’idea è quella di conservare le proprie foto ricordo sul comodino, ma anche sul frigorifero, basta avere una stampante fotografica a sviluppo istantaneo che permette di stampare foto e video direttamente dallo smartphone tramite Bluetooth. Grazie all’app collegata, basta cercare l’immagine desiderata e stamparla. La stessa cosa si può fare per i frame video. Un altro regalo molto utile è lo smartwatch , che può essere utile per chi fa sport, visto che registra la frequenza cardiaca e l’allenamento. Ma vi sono anche gli smartband per il fitness. Si tratta di braccialetti tech studiati per registrare l’attività fisica, il battito cardiaco e il consumo di calorie. Chi, infine, è alla ricerca di un regalo di San Valentino può scegliere un abbonamento ai vari servizi che permettono la fruizione in streaming di alcuni contenuti musicali, come Spotify, Amazon Audible e Apple Music, che permettono di condividere gli abbonamenti, con offerte promozionali. Un altro regalo tech utile può essere la
Lampada smart, che si può accendere e spegnere con un’app sul cellulare, potendo anche cambiare colore e intensità della luce ed è anche possibile impostare un timer.




Come creare un numero di telefono virtuale e a cosa serve?

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Qualche sabato fa avevamo parlato di come creare un’email temporanea. Oggi, invece, vedremo a cosa serve e come si crea un numero di telefono virtuale. Un numero virtuale, proprio come l’email temporanea, è un numero di durata limitata usato soprattutto per evitare di fornire dati personali ai servizi web che richiedono la registrazione. Per crearne uno si può fare direttamente attraverso siti web:

RECEIVE FREE SMS

Questo sito permette di creare gratuitamente numeri temporanei scegliendo tra varie nazionalità. Una volta scelto il numero basterà cliccare su di esso e si aprirà l’elenco di tutti gli SMS ricevuti. Tra questi dovrà apparire anche l’SMS di conferma del sito dove avete inserito il numero per registrarvi. Ecco il link.

FREE ONLINE PHONE

Molto simile a quello precedente, anche questo sito permette di creare numeri telefonici temporanei. Per vedere i messaggi ricevuti basterà cliccare sul pulsante “Read SMS” vicino al numero scelto. Ecco il link del sito.

SPOOF BOX

Soof Box, oltre ai numeri temporanei, permette di creare anche delle email di questa tipologia. Per creare un numero, andate nel menù a tendina dove c’è scritto “Tools” e cliccate su “Numero Temporaneo”. Una volta scelto il numero da utilizzare cliccate su “Ricevi” per visualizzare gli SMS. Ecco il link.

Purtroppo, alcuni siti hanno un sistema di sicurezza che blocca questo tipo di numeri, ma se nel caso funzioni sicuramente la privacy sarà più tutelata con un numero temporaneo.




Che cos’è Signal e perchè se ne parla

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – E’ da qualche giorno che agli utenti che utilizzano WhatsApp appare un messaggio che richiede di confermare le nuove condizioni d’utilizzo per poter continuare ad utilizzare il servizio entro il mese di Maggio. Proprio a causa di queste nuove condizioni che modificano la maniera con cui vengono trattati i dati personali, molti utenti hanno deciso di passare ad altre applicazioni per la messaggistica instantanea. Tra queste quella che ha raggiunto il maggior numero di nuovi utenti è Signal.

Signal, proprio come WhatsApp, consente di scambiare messaggi di testo, foto, video, audio e consente di creare gruppi o effettuare chiamate o videochiamate. Tutto questo utilizzando la rete wifi o la connessione dati del telefono. La vera differenza tra queste due applicazioni è che Signal utilizza un sistema di crittografia più profondo rispetto a WhatsApp. Questo sistema (chiamato X3DH), permette di mantenere privata la comunicazione tra due utenti. Inoltre Signal raccoglie molti meno metadati, ovvero informazioni sulla data di ricezione o invio di un messaggio o di una foto, di una chiamata o dell’ultimo accesso.

Se volete provare Signal, vi basterà scaricarla e installarla cercandola sullo store (Google Play per Android e App Store per iPhone). Una volta aperta inserite il vostro numero di telefono e riceverete un codice di conferma per il numero. Una volta inserito il codice potete scegliere il nome da visualizzare nell’applicazione e un’immagine profilo. Apparentemente è molto simile a WhatsApp e, con lo stesso numero, potete utilizzare entrambe le applicazioni.




Come usare al meglio l’assistente vocale Alexa

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Negli ultimi anni gli assistenti vocali sono diventati sempre più diffusi e utilizzati. Oggi vedremo tre funzioni e trucchi che ci permettono di utilizzarli al meglio.

CREARE GRUPPI

Se utilizzate Alexa per controllare numerosi dispositivi domotici (lampadine o prese), potete creare dei gruppi per “comandarle” contemporaneamente. Ad esempio, se nel salotto abbiamo due luci, possiamo creare un gruppo chiamato “Sala” che contiene questi due dispositivi e dicendo “Alexa, accendi/spegni sala”. L’azione verrà eseguita da entrambe le luci. Si può fare attraverso l’app Amazon Alexa nella sezione “dispositivi” cliccando sul simbolo del + in alto a destra e selezionando “Aggiungi gruppo“.

 

 

 

 

 

CAMBIARE NOME AD ALEXA

Se abbiamo più di un dispositivo Alexa possiamo cambiargli il nome per distinguerlo dagli altri dispositivi. Per farlo, dall’app Amazon Alexa, selezioniamo “Echo e Alexa” e poi il dispositivo a cui vogliamo cambiare il nome da utilizzare per chiamarlo. L’ultimo passaggio è cliccare su “Parola di attivazione” e selezionare la parola. Purtroppo non si può scegliere una personalizzata, ma solo una delle quattro nella lista.

 

 

 

 

 

 

CREARE ANNUNCI

Se non siete a casa e volete mandare un messaggio a un parente che si trova là, potete usare la funzione “Annuncio“. Si trova nella sezione “Comunicazione” dell’app. Una volta scritto il messaggio, sarà inviato a tutti i dispositivi Alexa e chi sarà a casa potrà ascoltarlo.




Come modificare, rielaborare o editare le nostre foto online

di GIUSEPPE INTAGLIATA –

VITERBO – Negli articoli precedenti abbiamo parlato dei numerosi siti online che ci permettono di modificare diversi tipi di file. Questo Sabato andremo a vedere come elaborare le nostre foto, creando anche dei collage, senza dover installare nulla sul computer. Ecco alcuni siti:

PHOTO FANCY

Questo sito permette di modificare le foto rimuovendo, ad esempio, gli occhi rossi o elementi indesiderati, oppure di creare dei veri e propri collage con più immagini e aggiungere didascalie personalizzate ad ogni foto. Oltre a queste sono disponibili anche le classiche funzioni per modificare una foto come ruota o taglia. Per iniziare basterà cliccare sul pulsante “Modifica Ora” e seguire i passaggi per modificare la foto. Ecco il link.

 

EDITOR.PHO

Se vogliamo aggiungere più filtri o cornici personalizzate, possiamo usare quest’altro strumento online. Una volta aperto, cliccate sul pulsante della modifica desiderata (ad esempio ritocco, filtri o cornici) e selezionate l’immagine. Con i pulsanti a sinistra potete modificare la foto a vostro piacimento e, una volta terminato, cliccate sul pulsante con la spunta in basso a destra e selezionate “Scaricare“. Ecco il link.

IMG2GO

Gli effetti degli strumenti precedenti non ci bastano? Allora possiamo provare IMG2GO. Il suo funzionamento è più semplice rispetto ai precedenti: una volta arrivati alla pagina principale, basterà cliccare sul pulsante “Scegli un file“, selezionare la foto e con i pulsanti in alto potremo modificarla. Una volta finito, per scaricare l’immagine clicchiamo sul pulsante “Salva come“, selezioniamo il formato e diamo la conferma. Ecco il link.

Se, invece, vogliamo visualizzare le proprietà e le informazioni di una foto (i dati EXIF), possiamo utilizzare EXIF VIEWER. Una volta selezionata il file, potremo vedere tutte le sue informazioni tra cui la data dello scatto, il dispositivo, il tipo di obiettivo, la messa a fuoco. Alcune foto, però, potrebbero non contenere queste informazioni in quanto possono essere eliminate. Ecco il link.