Raccontaci la tua quarantena, il racconto del vice sindaco di Viterbo, Enrico Maria Contardo

di REDAZIONE-

VITERBO- Riceviamo e pubblichiamo il racconto del vice sindaco di Viterbo, Enrico Maria Contardo: “Passare il tempo è difficile per tutti, personalmente a parte portare a spasso il cane nel parco sotto casa e recarmi quando serve in Comune, le mie giornate, come quelle della stragrande maggioranza dei nostri concittadini, le passo in casa.
Per prima cosa ogni giorno mi relaziono con i miei dirigenti di riferimento e con l’amministratore unico di Francigena, leggo le poche mail in arrivo, videochiamo figli e nipoti, sento gli amministratori di Civita Castellana dove sono commissario, mi relaziono con il sindaco, i colleghi di giunta, la maggioranza e il mio gruppo della Lega, e ogni tanto con Zoom facciamo giunta o riunioni di gruppo. Passo molto tempo a leggere, fortunatamente ho una libreria ben fornita e visto che in periodi normali non ho avuto il tempo di farlo, mi sono trovato sette libri acquistati e messi da parte e ora sto leggendo “la notte più lunga” di Michael Connelly. Il resto della giornata passa tra telegiornali, la conferenza della protezione civile, qualche serie o film su Sky, altre telefonate ad amici e familiari, si passa più tempo a tavola, qualche gioco sull’iPad e la giornata la concludo con l’ultima passeggiata con il cane verso mezzanotte, come d’altronde facevo anche prima di questa specie di domiciliari, con la differenza che senti intorno a te solamente silenzio, il latrare lontano dei cani e quei rumori che venivano normalmente coperti da quelli soliti della città in movimento e che ora sono scomparsi. Però non ci chiedono di andare al fronte e per cercare di tornare alla normalità, dobbiamo tutti rispettare le regole, usare le mascherine e stare in casa, è un sacrificio ma va fatto nell’interesse generale”.

Ricordiamo a tutti che per inviare i vostri scritti o foto basta scrivere a redazione@tusciatimes.eu specificando nell’oggetto della mail “Raccontaci la tua quarantena”. Grazie.




Raccontaci la tua quarantena, il racconto di Gennaro Giardino di Vetralla

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VETRALLA (Viterbo) – Riceviamo da Gennaro Giardino di Vetralla e pubblichiamo: “Sono più di un mese che sino chiuso in casa, giusto qualche rara uscita per necessità. La spesa ci va mia moglie, e io come al solito approfitto per fare qualche lavoro in casa di tinteggiatura con mio figlio, che lavorava al Mc Donald’s e causa Covid-19 è stato licenziato e così anche lui, per passare il tempo, mi da una mano.A lavoro non ci vado perché rientro tra i casi a rischio di contagio e sono stato messo a riposo medico come da disposizioni del decreto. È triste che si avvicina Pasqua e non si possono fare le solite uscite con amici e parenti, andare in chiesa, fare scampagnate… Sarà sicuramente un ricordo storico, ma visto questa epidemia che ci ha colpito meglio restare in casa, anche se sinceramente a casa non mi annoio. Siamo in 5 e avere un bel nucleo familiare ti aiuta tanto a passare tempo in casa chiusi. Spero che presto si possa ritornare alla vita normale, soprattutto,  per tutte quelle imprese, che economicamente ne hanno risentito tanto. Spero che la nostra economia si possa riprendere, anche se era già in crisi prima del Covid-19 e attualmente affondata del tutto. La sera, prima di andare a letto, il mio pensiero va a tutte quelle persone che non ci sono più e questo mi intristisce”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto di Franco Barillà, capogruppo Alpini Viterbo

VITERBO- Riceviamo da Franco Barillà, capogruppo Alpini Viterbo e pubblichiamo: “Buongiorno a tutti voi, ecco la mia quarantena, mio malgrado ho dovuto posare per qualche tempo, il mio cappello alpino e le attività correlate alla programmazione annuale. Per riscoprireuna vita da pensionato più soft, dedicata interamente a quei piccoli lavori di casa, che durante l’anno vengono rimandati al giorno dopo. Ma anche dedicata alla cucina, dove da tempo sono appassionato, dove sia a pranzo che a cena, spesso mi diverto a preparare alcune ricette, per la mia famiglia. Con l’occasione vorrei augurare a tutti voi e alle vostre famiglie, una serena Pasqua, sperando che risorga in tutti noi, un nuovo giorno e la fine di questo lungo e triste periodo di quarantena.Restiamo uniti anche se lontani, ma soprattutto restiamo a casa”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto di Sandro Maria Iacoponi

VITERBO- Riceviamo da Sandro Maria Iacoponi e pubblichiamo: “La quarantena: bella parola e bella invenzione. Soprattutto per pace ed equilibri familiari. A nulla valgono i tentativi di non incontrarsi per evitare la triste quotidianità del “ cosa facciamo”. E qui comincia il bello perché qualunque cosa si propone non trova consenso. Allora vi chiederete come trascorri le giornate? Bene, sempre uguali, così:
Sveglia quando ti pare e caffè subito per lei a letto per me in cucina. Sono stato investito di questo amatissimo compito da ..anta anni; abluzioni mattutine e poi chi vede la TV(lei) e letture  testata online io, controllo posta e messaggi WP; preparazione per mangiare con apparecchiatura a mio carico da sempre da quando in pensione; il dopo mangiato lei TV in poltrona dove sonnecchia spesso. Io cruciverba e ascolto musica con grande insoddisfazione di lei che non sopporta la musica classica ed operistica che chiama familiarmente “ grigro’”. Preparativi per la cena e solita apparecchiatura a mio carico. Il dopo cena identico al dopo pranzo. Ora di ritirarsi per dormire lei e io finalmente prendo possesso della poltrona. Allora direte Voi: che squallore! No dico io perché il tutto è condito con siparietti di discussioni e rimbrotti vari che ricordano la quotidianità ante quarantena. Allora VIVA LA QUARANTENA, che ci permette di non cambiare abitudini stando comodamente a casa. Per onor di cronaca esco solo io per la spesa perché così lei non corre rischi.
Bella la quarantena vero?”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto dell’assessore comunale Ludovica Salcini

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VITERBO- Riceviamo dall’assessore comunale con delega Agricoltura – Servizi Informatici ed Innovazione Tecnologica Affari Generali ed Amministrativi- Finanziamenti Comunitari,  Ludovica Salcini e pubblichiamo: “La mattina mi sveglio verso le 7,30/8 e lo considero un lusso dato che normalmente mi alzo alle 5.30/6. Organizzo il pranzo, la cena , riordino un po’ casa e poi mi metto a lavorare in smart working sia per il lavoro privato che per il Comune. Chiamo i ragazzi del mio settore principale il giorno che fanno il turno di lavoro in Comune, o mando un sms per augurare loro un buon lavoro e soprattutto per ringraziarli per il lavoro che stanno portando avanti nonostante le varie difficoltà. Sono una bella squadra sempre, ma in questa occasione lo stanno dimostrando ancora di più (non me ne vogliano gli altri, sono contenta di tutti i vari settori afferenti alle mie deleghe ma con loro si è instaurato per via anche del tipo di lavoro un ottimo rapporto).Mi sento spesso anche con i miei dirigenti che ringrazio per come stanno gestendo il tutto, mi manca molto il contatto vivo con loro e in particolare mi manca il contatto vivo con il mio gruppo nonostante ci sentiamo tutti i giorni ; per il mio Capogruppo non è cambiato molto visto che lo contatto in continuazione per ogni situazione.
Terminato il lavoro, pranzo ed è bello ritrovare tutta la famiglia riunita (normalmente mio marito lavorando a Roma a pranzo non c’è e mia figlia più grande spesso si ferma all’Università per le lezioni).
Il pomeriggio dopo aver lavorato, mi cimento in qualche ricetta nuova; amo cucinare ma quando si ha tempo mi viene ancora più voglia: devo dire che mi sono stupita, in genere sono una molto perfezionista, amante dell’ordine e soprattutto odio friggere, praticamente non friggo da 20 anni.
Beh, in questi giorni ho fatto anche questo; ho provato la ricetta dei panzerotti fritti e sono venuti deliziosi. Non passa giorno che non proviamo una ricetta nuova insieme alle mie figlie.
Questa quarantena se da un lato ci ha tolto molto, dall’altro ci ha dato una grande opportunità di riflettere in particolare sui veri valori della vita e ci sta permettendo di godere degli affetti familiari h 24 che purtroppo presi dal tram tram quotidiano non era possibile farlo così intensamente.
Colgo l’occasione per ringraziare per lo splendido lavoro che stanno facendo medici, infermieri, operatori sanitari, forze dell’ordine, volontari della CRI, della protezione civile, le varie associazioni di volontariato e il mio caro Sindaco che in questo momento così delicato ha dimostrato di essere un Grande per come sta gestendo tutta questa situazione fin dal primo giorno.
In questo momento anche un po’ triste, è bello vedere quanto sia grande la macchina della solidarietà che si è messa in atto da parte di tutti a favore delle persone bisognose e mi auguro che questo possa comunque continuare anche quando tutto ciò lo avremo lasciato alle nostre spalle. Mi riempie di gioia vedere con quanta naturalezza e spontaneità le persone contribuiscono tutte a fare del bene”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto di Marco Zappa

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VITERBO – Riceviamo dall’artista Marco Zappa e pubblichiamo: “In questi giorni di quarantena ho un grande vantaggio: gli artisti non vanno in vacanza, né soffrono l’isolamento coatto, se pur a tutti fa piacere frequentare persone. Così me ne sto da solo con le mie idee a realizzare e progettare, in attesa di riprendere a dipingere il mio Giudizio…In fondo le mie abitudini non sono molto cambiate”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto del sindacalista della Cisl, Mario Malerba

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VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo il racconto del segretario generale Cisl Fp, Mario Malerba: “Quelle che sto trascorrendo sono giornate piene di lavoro, ma rispetto a prima senza avere il contatto diretto con le persone. Il mio lavoro è fatto di riunioni on line e videoconferenze. Ci sono le telefonate più disparate, richieste di congedi, legge 104 sia tra i pubblici che privati. E’ un bel lavoro. E’ un altro modo di lavorare e forse ci dovremo abituare  per un bel pezzo a ciò. Stamani per esempio non mi sono mai fermato. Per restare poi aggiornati è un lavoro formidabile ed alcune cose possono anche sfuggire perché nessuno era preparato a tutto ciò. Ma si va avanti con i mezzi tecnologici ed i social”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto del sindacalista della Uil, Giancarlo Turchetti

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VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo il racconto del segretario generale della Uil di Viterbo e Civitavecchia, Giancarlo Turchetti: “Sto trascorrendo questa quarantena credo come tutti a casa, cercando di lavorare per quello che si può. Fare il sindacalista con il telefono o il pc non è il massimo e non mi piace perché il contatto personale con i nostri iscritti è fondamentale. Non tutti sono dotati di strumenti telematici e quindi non sempre si possono risolvere le loro esigenze e preoccupazioni. Spesso ci vuole il doppio del tempo per una pratica. Poi si cerca di firmare la cassa integrazione per le aziende che ne fanno richiesta e sono moltissime, ci assorbono completamente. Infine, si fanno le riunioni in videoconferenza sia quelle nostre interne sia con le istituzione per le varie problematiche”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto di Laura Leo

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VITERBO – Riceviamo dalla nota artista Laura Leo e pubblichiamo: “Le mie giornate sono incredibilmente molto piene. Forse perché le ho appositamente riempite, per non lasciare spazio alla tristezza, alla paura e allo sgomento. Come molti colleghi docenti di canto, anch’io sto facendo lezioni on line, che ci permettono quantomeno di avere continuità di rapporto con gli allievi. Anche con la Casa del Musical di Viterbo abbiamo da poco iniziato le lezioni in remoto, per poter mantenere il gruppo coeso, dare stimoli per approfondimenti didattici e sentirci comunque uniti in questo momento così particolare. Speriamo di essere prossimi alla conclusione di quest’incubo e tornare alla normalità con la certezza che in noi saranno avvenuti dei cambiamenti. Restiamo uniti anche se lontani e soprattutto restiamo in casa”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto del parrucchiere Alessandro Corinti

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VITERBO – Riceviamo  e pubblichiamo per la rubrica “Raccontaci la tua quarantena” il racconto di Alessandro Corinti, parrucchiere di Viterbo: “Dopo aver chiuso a malincuore la mia attività di parrucchiere per la quarantena, oltre a dedicare più tempo alla mia famiglia, abitando in campagna, ho modo, fortunatamente, a differenza di tante persone che abitano in città, di fare cose che mi tengono impegnato tutti i giorni.Sicuramente da questo momento darò un senso più importante alla mia vita e ne uscirò più forte di prima”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto della parrucchiera Claudia di Bagnaia

VITERBO – Riceviamo per la nostra rubrica “Raccontaci la tua quarantena” lo scritto della parrucchiera Claudia di Bagnaia: “Posso dire che in un primo momento, avendo sempre tempi frenetici, ho apprezzato il tempo lento per fare cose mai svolte in casa e dedicarlo a mia figlia Alessia. Insieme abbiamo scoperto giochi e discorsi, anche impegnativi, in un simile contesto per far accettare molte restrizioni quali non vedersi con la migliore amica,i nonni,gli zii, ma per fortuna, grazie alla tecnologia, si sono video chiamati. Poi con la scuola, il primo giorno che si sono visti è stata grande festa per tutti! Ad oggi la situazione sta diventando preoccupante per quanto riguarda il lavoro..Comunque siamo fiduciosi perché lo stiamo facendo per tutti, per la nostra Italia e per le persone che stanno in prima linea combattendo contro con un virus misterioso e che ringrazio con tutto il cuore per essersi presi cura di tutti i malati, in particolare di una mamma a me cara..Fiorella! Gradirei poi esprimere un pensiero per quando inizierà la nuova vita lavorativa: a parte i tempi diversi, che dovremmo attuare, ma all’apertura dei negozi la Asl dovrebbe fare tamponi per tutti! Grazie a Tuscia Times che ci rende partecipi….Buon lavoro! Il dopo quarantena gradirei che fosse così raggiante e colorato! (vedi le foto).

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto di Ilaria Bimbi

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CIVITA CASTELLANA ( Viterbo) – Per la rubrica “Raccontaci la tua quarantena” ci scrive Ilaria Bimbi da Civita Castellana: ” La mattina mi sveglio presto, faccio le pulizie di casa. Poi cucino dolcetti a volontà e salati. Non mancano le telefonate con amici e parenti e, infine,  tanta televisione. Semplice”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto della prof. Antonella Gregori

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VITERBO – Per la nostra rubrica “Raccontaci la tua quarantena” la professoressa Antonella Gregori ci scrive: “Sto trascorrrendo ora la mia quarantena nella nostra piscina in mezzo alla campagna, prendendo il sole, in compagnia di mio figlio Raffy”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto di Antonietta Sarsale e la figlia Sofia

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VITERBO – Per la nostra rubrica “Raccontaci la tua quarantena” pubblichiamo il racconto di Antonietta Sarsale e la figlia Sofia: “Sono tanto stressata e non vedo l’ora che passa – scrive Antonietta –  Sicuramente la quarantena è molto importante per salvaguardarci tutti e per far sì che tutto ciò finisca presto….Pulisco, disinfetto, con Sofia dipingiamo sulla stoffa, facciamo ginnastica. Sofia suona il piano e io leggo qualche libro. Anzi, dirò di più, facciamo anche qualche dolce ed abbiamo anche rispolverato i giochi da tavolo. Questo è quello che facciamo”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto di Maria Teresa Cherubini

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VITERBO – Ci scrive la signora Maria Teresa Cherubini: “Carissimi sono contenta di essere in vostra compagnia , almeno posso esprimere qualche pensiero. Comunque è proprio un mese che non esco:la spesa la fanno i miei figli e non entrano neanche in casa. La spesa la lasciamo sulla porta di casa. Per quanto durerà tutto questo ? La mattina la S. Messa di Papa Francesco,poi tutte le cose che devono fare tutte le donne di buona volontà. Per ora un saluto e un abbraccio. Buona giornata”.

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Raccontaci la tua quarantena, i fiori all’uncinetto di Catia Cotigni

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VITERBO – Catia Cotigni ci invia questa bellissima foto con fiori all’uncinetto da lei creati e ci scrive: “Ecco la mia quarantena”.

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Raccontaci la tua quarantena, il racconto di Mammorappo

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VITERBO – E’ il noto Mammorappo ad inaugurare la nostra rubrica “Raccontaci la tua quarantena” con la descrizione della sua giornata. “Sono in quarantena dal 1 dpcm, quindi,  dall’8 marzo e sono a casa della mia ragazza, perchè da quando è uscito il decreto non mi sono mosso da qui. Non tocco la strada da allora, a meno che non vado a buttare l’immondizia. Non tocco un sampietrino da un mese! Le mie giornate di quarantena sono televisione, divano, XBox One, pranzo, cena, doccia, dormo- Fortunatamente ho un giardino, perché abitiamo in una palazzina con altre persone con cui siamo in contatto dall’8 marzo, visto che nessuno di noi è più uscito da allora. Ho, quindi, compagnia. All’aperto, in giardino possiamo possiamo fare pranzi e cene all’aperto e prendere il sole quando ci va. A me non è che è cambiato tantissimo perché sono stato sempre orso e mi piace stare a casa. Ma un conto è stare a casa volontariamente, un conto è starci forzatamente, anche se è giusto. Le mie giornate sono queste. Scrivo le solite stupidaggini su Facebook per far stare un po’ spensierate le persone. Speriamo che questa cosa si risolva al più presto possibile, almeno si ritorna pure a lavorare. Mando un abbraccio a tutti gli infermieri e dottori che sono operativi 24 ore su 24 e, pure se mi sono stufato di dirlo e credo che smetterò di farlo perché la gente non ci sente, state a casa! Speriamo che vada tutto bene”. Grazie a Mammorappo e ricordiamo che per inviare i vostri racconti e foto basta scrivere a: redazione@tusciatimes.eu, specificando nell’oggetto “Racconta la tua quarantena”.




Raccontaci la tua quarantena, la nuova rubrica di Tuscia Times

di Redazione –

VITERBO – In queste giornate in cui siamo costretti a rimanere a casa, Tuscia Times ha pensato di offrirvi questa nuova rubrica in cui verranno pubblicati i migliori scritti e foto della vostra quarantena. Potete descriverci come state trascorrendo le vostre giornate tra le quattro mura domestiche, i vostri consigli per vivere al meglio questo periodo, offrire idee, curiosità e inviarci anche le vostre foto. Potete spedire il tutto a: redazione@tusciatimes.eu, specificando nell’oggetto della mail “Raccontaci la tua quarantena“.

Non dimenticate di scrivere il vostro nome e la località in cui state trascorrendo questi giorni casalinghi. Vi aspettiamo! Forza, uniti ce la faremo ad uscire da questa situazione!

Tutte le testimonianze raccolte saranno pubblicate in questa pagina.