Oncologia, dalla Regione finanziamento di 450mila euro per la “Banca delle parrucche”

ROMA – La Regione Lazio nella Legge di Stabilità recentemente approvata ha stanziato un finanziamento di 450 mila euro per il prossimo biennio (300 mila euro per il 2020 e 150 mila euro per il 2021) destinato all’acquisto di parrucche per i malati oncologici al fine di alleviare il disagio psicologico derivante dalla perdita dei capelli durante le cure. Viene inoltre istituita la Banca della Parrucca presso ogni Azienda sanitaria locale che, in collaborazione con le altre Asl e con il coinvolgimento degli Enti del terzo settore che operano per l’assistenza ai malati oncologici, fornirà gratuitamente le parrucche.

“E’ un piccolo segnale, fortemente richiesto dalle associazioni dei malati, di vicinanza e supporto in un momento così difficile come il periodo della malattia – hanno commentato in una nota congiunta l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato e l’Assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Troncarelli – Oltre a tutte le cure vogliamo alleviare il disagio psicologico che è conseguenza della malattia che non solo colpisce il corpo, ma spesso ha conseguenze anche sulla psiche del paziente. Un ringraziamento particolare voglio rivolgerlo alle consigliere regionali prime firmatarie dell’emendamento, Michela Di Biase, Sara Battisti e Eleonora Mattia”.

La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge regionale, definirà con una delibera i requisiti e i criteri di priorità per l’accesso ai contributi, le modalità di presentazione delle domande, i criteri per la realizzazione e i requisiti per l’accesso alla Banca della Parrucca ed infine le modalità di coinvolgimento degli Enti del terzo settore.




Saldi, a Viterbo al via sabato 4 gennaio

VITERBO – Sabato 4 gennaio inizieranno i saldi. A ricordarlo è l’assessore allo sviluppo economico e alle attività produttive Alessia Mancini, che aggiunge: “In tutta la regione Lazio i saldi invernali avranno inizio il 4 gennaio. La data è quella prevista dalla normativa regionale, ovvero il primo giorno feriale prima dell’Epifania, e termineranno il prossimo 15 febbraio, dopo sei settimane dal giorno di inizio. In base ai dati forniti dalle associazioni di categoria – prosegue l’assessore Mancini – ci aspettiamo un’eccellente stagione di saldi. Iniziano di sabato. Di gente in città ce n’è molta. Viterbesi e turisti. Complice anche il periodo di festa che si respira. Confidiamo anche nel bel tempo. Un capo a prezzo scontato fa sempre gola. Un’occasione in più per vivere a piedi il nostro centro storico”.




“SuperAbile”, Ambra Sabatini: “Sogno le paralimpiadi”

PORTO ERCOLE – “Sogno le paralimpiadi”. Dall’incidente stradale dell’estate scorsa fino alla cerimonia di ringraziamento di fine anno alla squadra dei Vigili del Fuoco – insieme ad autorità, familiari ed amici – la nuova vita di Ambra Sabatini.

Dopo la salita ripida, le ore passate in ospedale al Careggi, poi al Don Gnocchi per la riabilitazione, la discesa. Gli affetti, l’amore della sua famiglia e degli amici.

Ambra Sabatini, tra pochisissmi giorni maggiorenne, una promessa dell’atletica toscana, tesserata con la società Atletica Costa D’Argento, amputata transfemorale alla gamba sinistra, è decisa a ripartire più forte di prima. Iscritta al quarto anno all’istituto commerciale di Albinia, la 17enne toscana ha già ricevuto la vicinanza non solo dei tanti amici e parenti che l’hanno accompagnata negli ospedali di Firenze, ma anche da personaggi dello sport nazionale. Sul suo profilo Instagram spiccano quelli di Alex Zanardi, Tania Caniotto e Federica Pellegrini.

Il suo caso, portato alla ribalta dal quotidiano Il Tirreno – Grosseto, ha subito attirato l’attenzione dell’associazione SuperAbile Viterbo che si è detta pronta ad incontrare Ambra e la sua famiglia non solo per conoscerla direttamente, proponendole la propria mission e presentandole i propri referenti, ma anche chiedendole di diventare una testimonial del gruppo, una sana portatrice di valori di inclusione, di sport, di rinascita, di vita.

“Siamo molto lieti di dare il benvenuto ad Ambra Sabatini nel nostro gruppo – ha detto Alfredo Boldorini, presidente dell’associazione -. La sua forza e la sua determinazione ci ha colpiti. Ho avuto modo di parlare sia con lei che con il papa e siamo davvero onorati di averla in squadra con noi. Sportiva, giovane e con gli obiettivi già fissati rappresenta sicuramente un esempio per tutti noi. Nei prossimi giorni la incontreremo e gli proporremo le nostre idee. Ed anzi ringrazio lei e la sua famiglia per la disponibilità mostrata, come ringrazio Jacopo Boscarini dell’Atletica Costa D’Argento ed alla giornalista Ivana Agostini del Tirreno”.

L’associazione SuperAbile Viterbo, è un’associazione di promozione sociale operante sul territorio nazionale, con i suoi oltre 60 testimonial coinvolti dalla sua fondazione, i 10.180 studenti interessati dal progetto, le 290 ore di lezione somministrate, gli oltre 8000 km percorsi da Torino a Campobasso, da Pisa ad Avezzano (AQ), da Cascina (PI) a Trivento (CB) e Padova, fino a gran parte dei paesi della Tuscia, con i suoi 75 patrocini di istituzioni pubbliche, scolastiche ed enti di promozione sportiva è attiva dal 2017con conferenze e collaborazioni tese a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’inclusione, della disabilità, della rinascita, della forza interiore, della resilienza.

 

 




Meteo, le previsioni per domani 3 gennaio

VITERBO – Tempo asciutto nel corso della giornata con qualche nube sparsa al mattino e anche al pomeriggio; cieli generalmente poco nuvolosi nella serata. Temperature comprese tra +2°C e +11°C.

Lazio

Tempo in prevalenza stabile sul Lazio con cieli generalmente poco nuvolosi nelle ore diurne, maggiori aperture sul Basso Lazio specie al mattino; nuvolosità alternata a locali schiarite in serata su tutto il territorio.

Penisola

Addensamenti sparsi anche compatti e localmente bassi al Nord ma con condizioni di tempo generalmente asciutto. Possibili piogge e pioviggini solo sulla Liguria a partire dal pomeriggio e qualche fiocco sulle Alpi alto atesine in nottata fino a 1300-1400 metri.
Cieli sereni o poco nuvolosi nelle ore diurne al Centro Italia, con maggiori schiarite specie sul versante adriatico. Nuvolosità in aumento su tutti i settori in serata con possibili precipitazioni solo tra Toscana e Umbria, tempo stabile altrove.
Tempo stabile e generalmente soleggiato sulle regioni meridionali al mattino e al pomeriggio, con solo qualche innocua nube sulla Sardegna e sulle coste tirreniche. Asciutto anche nelle ore serali ma con nuvolosità in aumento. Temperature in leggero aumento nei valori minimi, mentre le massime non subiranno variazioni.

 




Visita gratuita a Palazzo Brugiotti e concerto dei “Teacup8” al Museo della Ceramica della Tuscia, venerdì 3 gennaio

VITERBO – Questi gli appuntamenti di venerdì 3 gennaio 2020 proposti dalla Fondazione Carivit: la mattina, alle ore 11.00, la consueta visita gratuita a Palazzo Brugiotti e alla Quadreria della Fondazione Carivit; il pomeriggio, alle ore 17.30, concerto dei “Teacup8” al Museo della Ceramica della Tuscia.

La visita al Palazzo Brugiotti, su prenotazione, con ritrovo presso il Museo della Ceramica della Tuscia, darà modo ai partecipanti di conoscere l’appassionante storia della famiglia Brugiotti e del suo palazzo, scoprendo curiosità ed avvenimenti sulla Viterbo cinquecentesca. Sarà inoltre possibile ammirare la Quadreria della Fondazione Carivit, che annovera opere di autori importanti quali Matteo Giovanetti, Domenico Corvi, Jean-Baptiste Carpeaux e molti altri.

Il concerto al Museo della Ceramica della Tuscia vedrà l’esibizione dei “Teacup8” un ensemble di otto chitarre che proporrà un repertorio caratterizzato da incursioni negli ambiti formali più disparati: dal barocco al latino americano e allo swing, dall’operistico allo sperimentalismo contemporaneo.

L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti.

Questi i contatti per informazioni e prenotazioni: Museo della Ceramica della Tuscia, via Cavour, 67 – Viterbo, e-mail museoceramicatuscia@fondazionecarivit.it, tel. 0761 346136. E’ possibile lasciare un messaggio nella segreteria telefonica.




Superlativo Allevi, standing ovation al teatro dell’Unione

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Giovanni Allevi ha incantato il pubblico del teatro Unione questo pomeriggio con il suo grandissimo talento e la sua smisurata simpatia. Sold out per il concerto di “Piano solo”. Presenti il sindaco Giovanni Arena con la moglie, gli assessori comunali Marco De Carolis, Laura Allegrini, il consigliere comunale Luigi Maria Buzzi e l’on. Mauro Rotelli, in prima fila per ammirare il genio del noto pianista e compositore italiano. Sul palco, ad attenderlo,  un pianoforte nero a coda, Yamaha. Allevi si è presentato vestito con una t-shirt nera, jeans neri e scarpe da ginnastica nere. Ha salutato i presenti con il suo fare gioviale e modesto, annunciando il primo brano che è andato ad eseguire, “Monolocale 7.30”, composto quando si trovava a  Milano e lavorava come cameriere, potendosi permettere appunto un monolocale. Ha poi proposto “Panic” presentandolo come il suo stato d’animo abituale, per proseguire con “Le sole notizie che ho” riguardo al quale ha detto: “Ci ho messo quattro anni per comporre questo pezzo che dura due minuti e mezzo e non mi ricordo, quindi, neanche perché l’ho scritto”. Sorrisi tra il pubblico.

Il concerto è proseguito con “Come sei veramente “, un brano, come spiegato da Allevi, diventato poi uno spot internazionale per un’automobile (la BMW, ndr). “Lo avevo pensato per l’amore ed ora mi vedo passare davanti quando lo suono una macchina..” Risate tra il pubblico, già incantato dalla sua musica e dal genio del pianista le cui dita sembrano volare sulla tastiera del pianoforte, regalando emozioni intense, una poesia in musica per l’anima, che ha tenuto incollati alle poltrone del teatro il folto pubblico, in silenzio per la durata dei brani per poi sciogliersi in fragorosi applausi al termine di ognuno di essi.

E’ stata poi la volta di “Downtown”, il cuore pulsante della città “dove vive un’ umanità dispersa e gettata nell’esistenza di cui io mi sento parte” ha detto Allevi. Trascendente “L’orologio degli dei”, che descrive, nelle note, il passaggio dall’eternità all’esistenza che si concentra nel  primo battito cardiaco.

Poi Allevi ha spiegato: “Sono arrivato alla conclusione che la mia forza e la nostra forza sta nella fragilità ed è stato come tornare a vivere. Da qui è nato “Back to life“. Applausi a non finire ed allora il grande pianista e compositore ha affermato: “Voglio tornare a Viterbo!”.

E’ stata poi la volta di un brano “difficile”, che Allevi ha spiegato di aver avuto la voglia di non suonare più e ne ha spiegato il perché: “Due mesi fa a Tokio ho fatto un disastro con questo brano, ma poi ho parlato col brano, come faccio sempre con tutti i miei brani e gli ho dato un’altra possibilità. Quindi lo suonerò ancora stasera: “The other side of me”. Suonato in maniera magistrale ha detto: “Lo abbiamo riabilitato!”.

L’armonia è proseguita sulle note di “No more tears” , di cui Allevi ne  ha spiegato la nascita: “Tre anni fa, durante un concerto in Giappone, ho  avuto il distacco della retina dell’occhio sinistro. Sapevo cosa dovevo fare perché già avevo avuto lo stesso problema all’occhio destro: dovevo interrompere quello che stavo facendo ed andare in ospedale. Ma per amore della musica  e di coloro che stavano assistendo al mio concerto, sono rimasto anche dopo il concerto per fare autografi ed il giorno dopo sono stato operato. Mi hanno detto che il mio attuale restringimento del campo visivo (non vedo più cosa fa la mano sinistra)  me lo sono cercato e mi avevano anche consigliato di non suonare più. Ma non ho dato retta a questo invito e questa mia rivalsa l’ho messa in questo brano, No more tears”.

Il concerto è proseguito con “Go with the flow” , con cui Allevi ha invitato a prendere coscienza delle proprie inclinazioni più profonde.  E’ stata poi la volta di “Come with me”. Presentandolo Allevi ha detto: “Io non vaso mai da nessuna parte, sono un asociale, quindi vi invito a venire con me in ambito musicale”.

Poi un’altra presentazione per un altrettanto mirabile brano “Yuzen”. “A Canazei in Giappone avrei dovuto visitare lo Yuzen, che è  una seta dipinta, ma avevo la febbre alta e, quindi, non ci sono potuto andare. Ma nel delirio febbrile io ho  visto lo stesso lo Yuzen e da quel momento di delirio sono arrivate le note di questo brano”.  Qualche urletto alla fine del brano da parte di un bimbo non ha scomposto affatto il grande artista che anzi, alla fine dello stesso, ha detto: ” Ci stavano bene gli urletti del bambino”.

Allevi ha poi preso in esame le prime pagine della Filosofia del diritto di Hegel: “C’è una frase bellissima che dice “Qui è la rosa. Qui danza”, ovvero che  l’infinito può essere colto nella concretezza delle cose, come ad esempio lo splendore della rosa. Da questa riflessione è nato il suo brano “Qui danza”.
Una riunione di famiglia, invece, nel suo bilocale con un bambino che incessantemente tirava una biglia alla finestra, ha portato Allevi, stanco di quella confusione, a spostarsi nell’altra sua stanza per comporre il brano “My family”. Al termine del brano ha detto: “Con il  lavoro che  faccio  è complicatissimo vedere la famiglia,  voglio, quindi, dedicare questo brano ai genitori che lavorano: “La stanza dei giochi”.

Allevi ha salutato il pubblico con l’ultimo brano: “Prendimi”. Tanti applausi e, quindi, i ringraziamenti ai tecnici luci e audio, all’organizzazione “per avermi portato su questo splendido palco”, ma l’applauso più forte Allevi lo ha chiesto per il calore e l’affetto regalato dal pubblico. Ha, quindi, salutato tutti rinnovando il suo augurio per uno splendido 2020.  Applausi a non finire e richiesta del bis, che è giunto puntuale con “Born to fly”, che Allevi ha dedicato  ai ragazzi dicendo loro: “Non devono essere competitivi. Io mi rifaccio alla concezione più morbida che aveva Platone per la quale il talento ha a che fare con ciò che ci viene spontaneo ed è dentro ognuno di noi. Se lo difendiamo dalle avversità esterne ci farà volare alto”. Standing ovation ed un omaggio floreale per il geniale pianista e compositore italiano, orgoglio del nostro Paese.




Viterbo, Alessandro è il primo nato del 2020

di Redazione –

VITERBO – Fiocco azzurro sul fiorire del 2020. Questa mattina, alle 3,05 minuti, presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Belcolle è nato Alessandro, il primo bambino dell’anno nella Tuscia. Il piccolo, venuto al mondo con un parto cesareo, pesa 3,570 chili ed è lungo 57 centimetri. La mamma Michele Ciobotaro ha 38 anni ed è una casalinga, il papà Giuseppe Ancora, guardia giurata, ha 56 anni.

A darne notizia su facebook il primario Giorgio Nicolanti che ha postato una foto della neo famiglia e del brindisi augurale di mezzanotte con le ostetriche e i medici del suo reparto.




Bilancio sui botti di Capodanno, un morto e diversi feriti

di Redazione –

ROMA – Torna il triste bilancio sui botti di Capodanno, nonostante in alcuni Comuni d’Italia i sindaci li abbiano espressamente vietati.  E’ di un morto e di 204 feriti – 11 dei quali gravi – il bilancio dei botti di fine anno reso noto dalla Polizia. Dal 2014 non si registravano decessi. Il decesso è avvenuto ad Ascoli Piceno, dove un ragazzo di 26 anni è morto a seguito di una caduta a Colle San Marco. Sembrerebbe che allo scoccare della mezzanotte, dopo il lancio di alcuni fuochi d’artificio che avevano innescato un principio di incendio nella sterpaglia, il giovane abbia cercato di intervenire per evitare il propagarsi dell’incendio, ma è caduto, precipitando dal colle, facendo un volo di  una cinquanta metri.  E’ morto per arresto cardiaco. Sempre ad Ascoli Piceno un 17enne di Monsampolo ha subito gravi ustioni dopo essere stato colpito da una fiaccola-fontana mentre si trovava a casa di parenti. Una 33enne  è giunto al  Pronto soccorso per una ustione all’orecchio, causata dallo scoppio.

 Nel Casertano si sono verificati tre incidenti: il più grave è avvenuto a Teverola, dove una 19 enne si è recata al Pronto Soccorso in codice rosso, avendo riportato una ferita da arma da fuoco,  un proiettile vagante che l’ha colpita all’addome, mentre era affacciata dal balcone della sua abitazione. Altri due incidenti si sono verificati a Maddaloni e a San Nicola La Strada, dove, rispettivamente, un 24enne e un 58enne, sono rimasti feriti dall’esplosione di petardi con prognosi di giorni 15 e 10 giorni.

Anche a Napoli e provincia  è pesante il bilancio con 48 feriti (22 in città), tre sono minori. Le notizie dei Carabinieri registrano 12 feriti in città e 26 nell’area metropolitana, in particolare nella zona flegrea.
A Canosa di Puglia, un ragazzo è rimasto ferito all’occhio dall’esplosione di un petardo. Sempre in provincia di Reggio Emilia un altro giovane è rimasto ferito, in maniera più lieve alla mano, per i botti. Sempre a Cerreto Laghi sono stati segnalati danneggiamenti ad auto in sosta e persone che hanno esploso petardi tra la folla che festeggiava in piazza.

A Roma e in provincia si contano 13 feriti, tra cui quattro bambini, per incidenti con botti e petardi.

A Bari, ha preso fuoco il balcone di una palazzina in via Bovio, nel popolare quartiere Libertà, durante l’accensione dei fuochi d’artificio. Nessuno è rimasto ferito e le fiamme sono state subito spente dai vigili del fuoco.

A un ventenne di Paterno, nel Catanese, è stato amputato un braccio per le ferite riportate a causa dell’esplosione di un grosso petardo. All’ospedale Garibaldi un uomo di 76 anni ha avuto amputato un dito della mano sinistra.  Sui due episodi indagano i carabinieri. 30 gli interventi, su Catania e provincia, dei vigili del fuoco. Sei i feriti portati negli ospedali di Palermo per le esplosioni.

Incidenti anche a Milano e in provincia a causa dei botti. Un 23enne e un 14enne, in due episodi distinti, hanno subito l’amputazione di una mano a causa delle gravi ferite riportate nell’esplosione di petardi. In via Teano un 48enne si è ferito a una mano con una pistola giocattolo. In piazzale Gabriele Rosa un 47enne si è procurato una ferita lacero-contusa alla fronte e in via di Tocqueville, una donna di 26 anni ha subito una ferita lacero contusa profonda al polso a causa di un petardo. A poca distanza un 24enne ha subito una ferita lacero contusa al torace, mentre in via Feltrinelli un bambino di sette anni è caduto su un petardo acceso, procurandosi anche lui una ferita al torace.

Al Policlinico San Martino di Genova una persona ha perso tre dita, amputate per l’esplosione di un botto, mentre una seconda persona ha subito lesioni profonde a due dita della mano.  Sempre per i petardi, in due hanno riportati lesioni agli occhi. Al San Martino è stato medicato anche un agente della Municipale che, durante il servizio, è entrato in contatto con spray urticante.

Lievi ustioni alla mano destra per un 14enne italiano, a Modena, a causa di un petardo ed altri tre feriti lievi, senza conseguenze, a seguito di scoppi.

A Trieste, durante i festeggiamenti in piazza Unità d’Italia, un bimbo di tre anni si è procurato una scottatura alla mano afferrando un bengala acceso dal padre. Un uomo, infine, è stato fermato e identificato dalle forze dell’ordine in piazza San Marco a Venezia dopo aver fatto partire in mezzo al pubblico alcuni grossi botti, mentre era in corso lo spettacolo pirotecnico in laguna.  L’uomo è stato subito individuato e bloccato dagli agenti della Questura. Nei suoi confronti verrà emesso il foglio di via dalla città.

Per quanto riguarda, infine, gli  arresti ed i sequestri, quest’anno, secondo i dati diffusi dal dipartimento della Pubblica Sicurezza,  le persone arrestate sono state 51, contro le 45 dell’anno scorso e le 30 di due anni fa; le persone denunciate sono state invece 277, a fronte delle 197 dell’anno scorso e le 242 di due anni fa.

Tra i materiali sequestrati: 10 strumenti lanciarazzi; 1.415 armi comuni da sparo; 103.968 munizioni; 682 chili di polvere da sparo; 41.823 chili di manufatti appartenenti alla IV e V categoria Tulps; 21.791 chili di manufatti recanti la marcatura “CE”; 9.688 chili di prodotti comunque non riconosciuti e cioè non ricompresi nelle categorie Tulps o CE perché illegali, non correttamente etichettati, non conformi alle norme CE, non rispondenti ai decreti di riconoscimento e classificazione, abusivi e/o altro; 101.282 parti di articoli pirotecnici di varia natura che, per motivi operativi, vengono indicati dagli uffici in parti anziché in chili. Nel mese di dicembre le forze di Polizia hanno controllato 1.085 esercizi in tutta Italia (945 negozi, 90 depositi e 50 fabbriche, sanzionandone 42 (32 negozi, 6 depositi e 4 fabbriche).




UNICEF/Capodanno: oltre 392.000 bambini nasceranno nel mondo il primo giorno dell’anno, 1.210 in Italia

ROMA – “L’UNICEF stima che il primo giorno dell’anno nasceranno in tutto il mondo 392.078 bambini.  Questo numero include circa 1.210 bambini che nasceranno in Italia.  Il primo bambino del 2020 probabilmente nascerà nelle isole Fiji nel Pacifico. L’ultimo negli Stati Uniti. A livello globale, si stima che oltre la metà di queste nascite avverrà in otto paesi: India con 67.385 nuovi nati, Cina con 46.299, Nigeria con 26.039, Pakistan con 16.787, Indonesia con 13.020, Stati Uniti con 10.452, Repubblica Dem. del Congo con 10.247 ed Etiopia con 8.493. Ogni gennaio, l’UNICEF vuole celebrare i bambini nati il giorno di Capodanno, un buon auspicio per la nascita dei bambini in tutto il mondo”, ha detto il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo.

Tuttavia, per milioni di neonati in tutto il mondo, il giorno della loro nascita non è così favorevole. Nel 2018, 2,5 milioni di bambini sono morti nel loro primo mese di vita; circa un terzo di loro nel loro primo giorno di vita. Tra questi bambini, la maggior parte è morta per cause prevenibili come la nascita prematura, complicazioni durante il parto e infezioni come sepsi. Inoltre, più di 2,5 milioni di bambini nascono morti ogni anno.

Negli ultimi tre decenni, il mondo ha visto notevoli progressi nella sopravvivenza infantile, riducendo di oltre la metà il numero di bambini che muoiono prima del quinto compleanno. Ma i progressi sono stati più lenti per i neonati. I bambini che sono morti nel primo mese rappresentano il 47% di tutti i decessi tra i bambini al di sotto dei cinque anni nel 2018, un numero in aumento rispetto al 40% del 1990.

“L’inizio di un nuovo anno e di un nuovo decennio è un’occasione per riflettere sulle nostre speranze e aspirazioni, non solo per ciò che ci riserva il nostro futuro, ma anche per il futuro di coloro che verranno dopo di noi”, ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore Generale dell’UNICEF. “Il calendario che cambia ogni gennaio, ci ricorda tutte le possibilità e le potenzialità di ogni bambino che intraprende il viaggio della sua vita, se gli viene data questa possibilità”.

La campagna dell’UNICEF Every Child Alive richiede investimenti immediati in operatori sanitari con la giusta formazione e con i farmaci giusti per garantire che ogni madre e neonato sia assistito da un paio di mani esperte per prevenire e curare le complicazioni durante la gravidanza, il parto e la nascita.

“Troppe madri e neonati non sono assistiti da un’ostetrica o un’infermiera formata e con gli strumenti adatti, e i risultati sono devastanti”, ha aggiunto Fore. “Possiamo fare in modo che milioni di bambini sopravvivranno al loro primo giorno e vivranno in questo decennio, se ognuno di loro nascerà in un paio di mani esperte”.

“Tra i 1.210 nati oggi nel nostro Paese, diversi bambini nasceranno negli Ospedali riconosciuti dall’UNICEF e dall’OMS ‘Amici dei bambini’; soltanto nel 2018, sono nati in questi Ospedali oltre 31.500 bambini, più del 7% dei nati in Italia su un totale di 449.000. Quindi, ogni giorno, mediamente, nel 2018, sono nati 86 bambini in un Ospedale Amico. Questi neonati e le loro madri hanno quindi beneficiato dei migliori standard di assistenza in materia di parto e allattamento”, ha ricordato il Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo.

L’UNICEF in Italia promuove il programma ‘Insieme per l’Allattamento-Ospedali & Comunità Amici dei Bambini’ per diffondere la cultura dell’allattamento e garantire a tutti i bambini una nutrizione adeguata e il miglior inizio di vita possibile. Ad oggi, fanno parte della Rete UNICEF in Italia 29 Ospedali e 7 Comunità riconosciuti dall’UNICEF come Amici dei bambini, 3 Corsi di Laurea riconosciuti Amici dell’Allattamento e oltre 900 Baby Pit Stop – spazi dedicati a tutte le famiglie in cui poter prendersi cura dei propri bambini.

 

Portavoce: 342/8096397; e-mail: portavoce@unicef.it

 




L’Angelus del Papa, il primo del 2020

di REDAZIONE-

ROMA- Papa Francesco ha recitato il primo Angelus del 2020 di fronte ad una piazza come sempre gremita. Ha inviato a lasciarsi benedire dalla Madonna, che ci benedice mostrandoci Gesù tra le sue braccia.  Poi si è scusato, per aver perso la pazienza qualche volta, come nel caso di ieri sera, quando una signora l’ha strattonato nel dargli la mano ed il Pontefice ha reagito bruscamente togliendogliela.  Ha quindi, detto: “Ieri sera abbiamo concluso l’anno 2019 ringraziando Dio per il dono del tempo e per tutti i suoi benefici. Oggi iniziamo il 2020 con lo stesso atteggiamento di gratitudine e di lode. Non è scontato che il nostro pianeta abbia iniziato un nuovo giro intorno al sole e che noi esseri umani continuiamo ad abitarvi. Non è scontato, anzi, è sempre un “miracolo” di cui stupirsi e ringraziare”. Nel primo giorno dell’anno la Liturgia celebra la Santa Madre di Dio, Maria, la Vergine di Nazareth che ha dato alla luce Gesù, il Salvatore. “Quel Bambino – ha proseguito il Pontefice –  è la Benedizione di Dio per ogni uomo e donna, per la grande famiglia umana e per il mondo intero. Gesù non ha tolto il male dal mondo ma lo ha sconfitto alla radice. La sua salvezza non è magica, ma “paziente”, cioè comporta la pazienza dell’amore, che si fa carico dell’iniquità e le toglie il potere. La pazienza dell’amore. A volte perdiamo la pazienza, anche io e oggi chiedo scuse per il cattivo esempio di ieri. Per questo contemplando il Presepe noi vediamo, con gli occhi della fede, il mondo rinnovato, liberato dal dominio del male e posto sotto la signoria regale di Cristo, il Bambino che giace nella mangiatoia. Per questo oggi la Madre di Dio ci benedice mostrandoci il Figlio. Lo prende tra le braccia e ce lo mostra, e così ci benedice. Per questo il Santo Papa Paolo VI ha voluto dedicare il primo giorno dell’anno alla pace: alla preghiera, alla presa di coscienza e di responsabilità verso la pace. Per l’anno 2020 il Messaggio è questo: la pace è un cammino di speranza, un cammino nel quale si avanza attraverso il dialogo, la riconciliazione e la conversione ecologica”. Il pensiero del Papa è andato quindi a chi ha perso la stima di sé rimanendo prigioniero di giri viziosi, a chi è vittima di ingiustizie e sfruttamento e non vede via d’uscita, a chi è gravemente malato e si sente abbandonato e scoraggiato, a  chi è carcerato ed è tentato di chiudersi in se stesso. Il Pontefice invita tutti i fedele a ripetere per 3 volte “Santa Madre di Dio!”.




Il 1 gennaio si apre a Viterbo con il concerto di Giovanni Allevi

di REDAZIONE-

VITERBO- Il nuovo anno si apre per Viterbo all’insegna del concerto del noto Giovanni Allevi, che questo pomeriggio, a partire dalle ore 18, intratterrà il pubblico al teatro Unione con il suo “Piano Solo”. Il giovane e talentuoso Maestro ha dato poco sperimentato il primo remix su  Spotify in chiave elettronica. È Kharfi, giovane dj/producer milanese, che firma il featuring del brano “The Answer of Love” (https://GiovanniAllevi.lnk.to/TAOL), contenuto all’interno di “Hope”, il nuovo disco del compositore. Il brano, per Coro polifonico e Orchestra d’Archi, sullo spunto della celebre melodia natalizia della Ninna Nanna di Brahms, si veste di elettronica, grazie ad uno dei più promettenti deejay sulla scena EDM italiana.

Il Maestro Allevi si è dimostrato entusiasta per questa esperienza: “Sono elettrizzato per questa avventura musicale fuori dagli schemi, perché ricorda il fervore sperimentale degli anni Settanta.
Abbiamo fatto un lavoro meticoloso, in cui il contrappunto del Coro polifonico, incontra il mondo della Dance, senza che nessuno perda la propria natura: il risultato è qualcosa di totalmente nuovo!” E questo pomeriggio Allevi ci delizierà con alcuni dei suoi più celebri ed unici brani.




Molti viterbesi in piazza della Rocca per festeggiare il nuovo anno

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO-  Molti viterbesi hanno salutato il nuovo anno in piazza della Rocca, che si è cominciata a riempire dopo le ore 23. Prima il dj set ha fatto scaldare i presenti con le migliori hit del momento per poi lasciare il palco alla bravissima Emanuela Aureli, che ha imitato cantanti, tra cui Patty Pravo, Orietta Berti, Loredana Bertè,  Katia Ricciarelli, Malika Ayane, i Ricchi e Poveri, note presentatrici tv, come Maria Venier e Barbara D’Urso ed anche il presidente della Repubblica, Mattarella. Tanti applausi per la brava Aureli, che ha fatto divertire il pubblico presente. E’ stata poi la volta di Francesca Borrelli con la band di Demo Morselli, che ha intrattenuto i presenti con alcuni classici della musica italiana, per poi lasciare il posto a Demo Morselli e Marcello Cirillo, che,a pochi minuti dallo scoccare della Mezzanotte, hanno inviato il sindaco Giovanni Arena e l’assessore comunale Marco De Carolis a salire sul palco per salutare i viterbesi. Il primo cittadino ha invitato tutti ad abbracciare amici , parenti ed anche chi non ci vuole tanto bene per augurare un buon anno. “Speriamo – ha concluso- che questo 2020 sia per la nostra città fantastico”. L’assessore De Carolis ha ringraziato i presenti per essere in piazza a festeggiare il nuovo anno  ed ha assicurato che per questo 2020 si impegnerà ancora di più per fare ancora più bella e piena di eventi Viterbo.  Ha poi ricordato i prossimi appuntamenti: quello del 5 gennaio con la calza della Befana più lunga del mondo ed il 6 gennaio con la discesa dalla vecchia torre dell’orologio della Befana del Vigili del fuoco in piazza del Plebiscito. Si è, quindi, passati al count down per accogliere il nuovo anno ed allo scoccare della mezzanotte il sindaco Arena e l’assessore De Carolis hanno stappato due bottiglie di spumante. La serata è proseguita con le canzoni suonate dalla band di Demo Morselli e cantate da Marcello Cirillo e dalla brava Francesca Borrelli, tra vecchi e nuovi brani di musica italiana, riscuotendo il successo tra i presenti.