VETRALLA (Viterbo) – Riceviamo dal Centro antiviolenza Battiti e pubblichiamo: “Apprendiamo con profondo rammarico la notizia dell’uccisione nella nostra cittadina di un bambino ad opera del padre, cui era stata applicata di recente la misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla moglie e al figlio per maltrattamenti. L’ennesima vittima della violenza maschile contro cui ci battiamo ogni giorno come Associazione e come centro antiviolenza. Ci uniamo al dolore della donna, vittima due volte. Chiediamo con forza ai nostri concittadini e alle istituzioni di collaborare con noi: è importante saper cogliere i segnali della violenza e ancora di più fare rete per garantire l’aiuto necessario alle donne e ai minori vittime di violenza. Perché ogni donna del nostro territorio possa rivolgersi ad un centro antiviolenza e ricevere il supporto necessario. Perché nessuna sia lasciata sola o pensi di esserlo in questa battaglia quotidiana. Alle donne diciamo questo: non siete sole, chiamate il 1522, numero antiviolenza nazionale. Alla donna che ha perso suo figlio, se vuole, potremmo fornire l’assistenza legale purtroppo necessaria ed un sostegno, anche psicologico, quando lei stessa lo vorrà, siamo a sua disposizione.