di ANNA MARIA STEFANINI-
VITERBO- Si è svolta oggi, 22 maggio, alle ore 15, presso l’aula magna dell’Università degli Studi della Tuscia, la cerimonia di premiazione dei vincitori della terza edizione del premio Vetus Urbs – Cesare Iacoponi. Un’edizione davvero speciale, che ha superato ogni più rosea previsione.
Il premio è stato organizzato da Sandro Maria Iacoponi, presidente dell’associazione Vetus Urbs e figlio di Cesare Iacoponi, poeta, scrittore, storico viterbese al quale il premio è dedicato, in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia, il Sistema Bibliotecario dell’ateneo, in particolare del polo umanistico – sociale, con grande impegno della direttrice Maria Giovanna Pontesilli e il patrocinio del Comune, della Provincia di Viterbo, della Fondazione Carivit e del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa. Il premio era diviso in 2 sezioni:
la sezione A dedicata ai racconti brevi, la cui giuria è composta da Sandro Maria Iacoponi, Pietro Giulio Riga, Maria Giovanna Pontesilli, Serena D’Orazi e Anna Maria Stefanini, che ha visto vincitrice prima classificata: Damiani Letizia dell’ISS Dalla Chiesa di Montefiascone, seconda Ferrara Erika dell’IISS Orioli di Viterbo e terze a pari merito, Bartoccini Claudia e Fanelli Francesca dell’IS Santa Rosa di Viterbo.
Nella sezione B, riservata alle tesi di laurea, la giuria è formata da: Paolo Marini, Raffaella Menna, Enrico Parlato, Patrizia Mania, Elisabetta Critallini, Maria Ida Catalano, Maria Giovanna Pontesilli e da Sandro Maria Iacoponi.
I vincitori della sezione B sono stati: prime ex aequo le tesi di laurea di Raggi Annunziata e Tovazzy Valery, seconda classificata Partenzi Ilaria, terza Bozzo Prisca. Segnalazioni di merito a Partenzi Ilaria e Bozzo Prisca. Sono stati consegnati attestati a tutti i partecipanti.
Il professor Marini ha portato i saluti del Magnifico Rettore e ha introdotto la cerimonia, alla quale erano presenti, fra gli altri, il vicesindaco e assessore alla Cultura Alfonso Antoniozzi, Alessandra Moscatelli, direttore generale dell’Università, il presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini, Elisabetta De Dominicis della Fondazione Carivit, la presidente dell’Inner Wheel di Viterbo Maria Teresa Batistelli Lecchini, Antonello Ricci, i membri delle giurie, docenti e studenti. Completamente gremita l’aula Magna dell’Unitus. Sandro Maria Iacoponi, nel suo applauditissimo discorso, dopo la visione di un video dedicato a suo
padre, ha affermato:” Il sogno di ricordare il mio padre, poeta, scrittore, storico, si è avverato con la prima edizione del premio tratto dalla sua prima opera letteraria del 1979 “Viterbo, la sua storia, la città, i monumenti, i dintorni e i suoi paesi”, rappresentativa di un significativo interesse storico culturale, oltre che di promozione per la città di Viterbo e la Terra di Tuscia. Papà ha amato e dipinto con abilità e passione Viterbo e per questo suo amore invocava, a difesa dell’immenso, patrimonio d’arte che Viterbo e tutta la terra di Tuscia possiede che ogni centro storico e tutti gli altri monumenti preziosi non andassero in rovina, ma fossero sempre conservati e valorizzati a testimonianza di tanta gloria e storia. Queste bellezze non debbono essere considerato un patrimonio culturale nascosto ma preservate e valorizzate per essere condivise, non solamente da noi residenti, ma anche da quanti giungono per visitare e conoscere i nostri magnifici territori con analogo sentimento. Continuerò il mio impegno per alimentare e mantenere l’idea che la cultura arricchisce non solo la città, ma anche i cittadini. Con questo spirito, attraverso l’associazione fondata in nome e onore di papà, ho realizzato la terza edizione del premio e mi auguro di poter realizzare anche le successive. Da sempre convinto che è ai giovani che deve
essere rivolto lo sprone, quale forieri di idee valide e vincenti, intendendo coinvolgere una platea sempre più ampia dei partecipanti, ho dapprima interessato le scuole superiori di primo grado poi gli istituti superiori di secondo grado per finire con orgoglio questa terza edizione con i laureati del triennio accademico, 2022-2023, la cui partecipazione ha superato ogni più rosea, previsione sia numericamente che qualitativamente. Ma se dalle idee nascono progetti, la loro realizzazione richiede anche condivisione e possibilità di realizzazione con l’affiancamento più ampio delle istituzioni locali e di tutti coloro che hanno a cuore questa città. Esprimo quindi la personale gratitudine e quella degli associati all’ Università della Tuscia attraverso il Magnifico Rettore professor Stefano Ubertini, al professor Paolo Marini e alla dottoressa Maria Giovanna Pontesilli, che da subito hanno sposato il progetto collaborando sia fattivamente che sostanzialmente alla realizzazione. Esprimo inoltre particolare apprezzamento alla provincia di
Viterbo, al comune di Viterbo, alla fondazione Carivit che non hanno esitato a concreto sostegno, al sodalizio dei Facchini di Santa Rosa per il patrocinio concesso. Alle giurie un grazie di cuore per l’impegnativo ruolo svolto nella selezione degli elaborati in concorso. Un grazie agli studenti la cui partecipazione, anche se non numerosa, è stata significativamente apprezzata nei contenuti e agli istituti scolastici per l’impulso dato agli studenti affinché partecipassero. Per finire, un grazie a tutti gli intervenuti per avere onorato con la loro presenza, la memoria e mio padre che così descrivevaViterbo “Antica Viterbo fa sì che il tempo non logori ancora i tuoi Preziosi ricordi; non morire… resta pur come sei… posso dirti sei bella”. L’assessore alla Cultura ha ringraziato Sandro Maria Iacoponi e “chi ha creduto in questo importante progetto, a chi crede che soltanto collaborando e dialogando e unendo le forze si possa costruire qualcosa di interessante”. Ha altresì proposto ai vincitori della sez. B di illustrare le tesi nel foyer del teatro dell’Unione. Grandi apprezzamenti per la perfetta organizzazione del Premio e della cerimonia sono stati espressi da Massimo Mecarini e da tutti i presenti.