Al Carmine il banchetto dei sindacati per raccogliere le firme per il referendum abrogativo
“La legge sull’autonomia differenziata è anticostituzionale, antidemocratica ed eversiva”. I segretari di Cgil e Uil Viterbo, rispettivamente Maria Grazia Chetta e il segretario generale Giancarlo Turchetti, questa mattina al mercato del quartiere Carmine per raccogliere le firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata approvata dal parlamento.
Cgil e Uil fanno parte del comitato contro l’autonomia differenziata assieme ad associazioni e partiti.
A certificare le firme, questa mattina, la consigliera comunale del Pd Alessandra Troncarelli.
“Una legge che divide l’Italia e aumenta le disuguaglianze all’interno del paese – dice Turchetti -. Vogliamo proteggere la scuola e un unico insegnamento per tutta Italia. La scuola è unica e lo è per tutto il parse senza differenziarla regione per regione. Stessa cosa per la sanità, il diritto alla salute deve essere garantito a tutti e non a seconda le competenze economiche delle diverse regioni. Dobbiamo garantire i Lep (livelli essenziali di prestazione) su tutto il territorio nazionale. Non solo, ma la legge approvata non li definisce né tantomeno li finanzia”.
“Non si devono smantellare i contratti collettivi nazionali di lavoro – continua Turchetti – e l’autonomia differenziata è un modo per farlo. L’Italia deve poi essere competitiva a livello internazionale e non ci devo essere regioni che trattano singolarmente con l’Europa. Biosogna infine assicurare su tutto il territorio nazionale un robusto sistema di perequazione. Non è possibile che alcune regioni prendano di più e altre di meno”.
Il banchetto di questa mattina è soltanto il primo. Il prossimo, il 6 settembre alla Cittadella della salute.
Dopodichè, chi vuole firmare per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata può farlo recandosi anche nelle sedi dei sindacati Cgil in via Saragat e Uil in via Cardarelli a Viterbo.
“Siamo contrari a questa legge anticostituzionale, antidemocratica ed eversiva – sottolinea Chetta -. Perché divide il paese in tante regioni autonome con 23 materie importantissime a loro esclusiva disposizione. Come scuola, sanità, trasporti, infrastrutture, ambiente. Si creeranno così regioni e cittadini di serie A e regioni e cittadini di serie B. Cittadini che a seconda della regione in cui vivono hanno più o meno diritti e tutele”.
“Le regioni – conclude Chetta – con questa legge potranno trattenere il gettito fiscale all’interno del proprio territorio contravvenendo al principio costituzionale di solidarietà. Anche la sicurezza sul lavoro è di competenza regionale, e questo è gravissimo”.