VITERBO – Riceviamo da Giovanni Faperdue e pubblichiamo: “Questa mattina si è concluso l’undicesimo giorno di presidio su Strada Acquabianca con una sempre più favorevole accoglienza da parte di tanti automobilisti costretti a pagare “dazio” ad ogni passaggio. Il “dazio” è composto da: carburante sprecato, tempo sprecato e pazienza ormai al lumicino. Infatti, i tempi dell’odiato semaforo sono di 3 minuti e venti secondi. Un tempo per chi aspetta quasi interminabile. Questa mattina si è fermata accanto a noi anche una “gazzella” dei Carabinieri del comando di Viterbo, che si sono informati sui motivi della mia protesta civica. Poi ancora oggi registriamo tanti, ma tanti cittadini, che passando fanno gesti di approvazione. L’unico silenzio assordante è quello della Provincia. Infatti, il presidente al quale ho chiesto un appuntamento, mi ha fatto rispondere che è molto impegnato e che “c’è da aspettare”. Io aspetterò, ma questo atteggiamento non mi piace”.

Concluso undicesimo giorno di presidio su strada Acquabianca
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