Consiglio comunale, approvate le due delibere di variazione di bilancio per emergenza Covid

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Consiglio comunale di questa mattina con delibere di variazione di bilancio. La prima riguardante i fondi messi a disposizione per le famiglie meno abbienti durante la pandemia Covid. La consigliere comunale Luisa Ciambella (Pd) chiede contezza di quante risposte a quante famiglie in indigenza il Comune è riuscito a dare. L’assessore ai servizi sociali Antonella Sberna ha risposto: “Abbiamo risposto a tutte le istanze. Ci sono stati semplicemente dei doppioni per le domande. Sono state evase circa 2930 domande. Abbiamo evaso il 100 per 100 delle domande”. Si è, quindi, passati alle dichiarazioni di voto e alla votazione della proposta, che è stata accolta all’unanimità. Favorevoli per unanimità i consiglieri anche per immediata eseguibilità della stessa.

Si è poi passati alla delibera numero 32 di ratifica e deliberazione di giunta comunale avente ad oggetto variazione al bilancio provvisorio 2019-2021 esercizi finanziari 2020. L’assessore al bilancio Enrico Maria Contardo ha letto la delibera, riguardante le risorse assegnate agli enti locali, per concorso in spese di sanificazione, (46.034,71) e concorso spese per lo straordinario della polizia locale (8.868,12 euro). La variazione in aumento riguarda un importo totale di 54.902,83 euro. Il consigliere comunale Alvaro Ricci (Pd) è intervenuto: “Questa delibera non contiene la cronologia della ratifica, non fa un accenno al decreto del Governo, ma soprattutto alla data di quando queste ripartizioni sono state fatte. Ne prendiamo atto. Dico questo perché contrariamente all’altra delibera, per impegnare le somme tra i cittadini bisognosi, non capisco perché la stessa sorte non sia toccata a questo provvedimento perché i motivi d’urgenza per adottare la variazione ci stavano tutti. Non si capisce per quale motivo di questi 54 mila euro sono stati impegnati ad oggi soltanto 20 mila. Il fatto è di una gravità inaudita perché significa che noi per sanificare non ne abbiamo bisogno e non c’era bisogno di fare questa delibera d’urgenza. L’assessore Contardo a sua giustificazione dice io sono assessore al bilancio, sono certo che assessore e dirigenti hanno chiesto di adottare questo provvedimento d’urgenza perché avevano necessità di adottare subito queste risorse, ma così non è successo. I Comuni reclamano giustamente maggiori interventi, efficienza da parte dello Stato, ma se noi diamo questo esempio non è che abbiamo brillato, tra l’altro per cifre modeste. Il presupposto dell’urgenza viene a mancare per come avete proceduto. Un cenno particolare riguardano gli straordinari della Polizia locale, fondi che andavano impegnati certamente nel periodo più critico della pandemia. Chiedo se possiamo avere conto della richiesta se questi assessorati hanno portato al bilancio formale richiesta d’urgenza e ci spiegassero i motivi per i quali queste risorse ad oggi non

Ricci

sono state impegnate. Da queste risposte dipenderà l’esito di questo voto. Avremmo voluto ratificare subito questo provvedimento come abbiamo fatto sul primo”. La consigliera comunale Lina Delle Monache ha aggiunto: “Mi associo alle dichiarazioni di Ricci e credo che sia fondamentale evidenziare la mancanza di attivazione da parte dell’amministrazione comunale di adempiere all’articolo 263 del decreto legislativo 34 con la quale il Governo sollecitava le amministrazioni locali a favorire la riapertura degli uffici,  in sicurezza anti Covid. Devo evidenziare che dal 17 maggio ho già inviato assessore e dirigente al personale che dovevano riattivare l’attività amministrativa per favorire anche la ripresa dell’attività economica e la ripresa delle pratiche amministrative. Vengo a sapere che i fondi sono arrivati dal ministero del Lavoro a metà di aprile, sono a conoscenza del decreto legislativo 64 con il quale all’articolo 263 si sollecitano le amministrazioni a realizzare con questi fondi le misure anti Covid per cercare di riaprire gli sportelli ai cittadini ed alle aziende, vengo a sapere che solo il 17 giugno vengono impegnati dei 54 mila euro di fondi solo 20 mila, guarda caso dopo la mia interrogazione urgente fatta in consiglio comunale Questo è grave e non me la sento di votare favorevolmente. Non posso che non astenermi”. Ricci ha incalzato: “Ho qualche dubbio anche se questi 20 mila euro sono stati spesi. Ha ragione la collega Delle Monache che mette in relazione la messa in sicurezza degli uffici per tornare a lavorare in modo ordinario. Non sono d’accorso con Delle Monache quando dice che l’assessore Contardo non ha colpa. C’è un’amministrazione che ha tenuto un comportamento non efficiente. Questi 20 mila euro impegnati sono stati affidati a qualche società di servizi?”.

L‘assessore Contardo risponde che, in relazione ai 39.034,71 euro, sono stati acquistate 20 mila mascherine chirurgiche ffp1 per 8880 euro, mille mascherine per 3180 euro, 200 confezione guanti per 2180 euro, 300 gel igienizzanti per mani per 1650 euro, 22 piantane in alluminio per 2090 euro, 50 gel igienizzanti di ricariche da 5 kg, per 2 mila euro, 300 spray igienizzanti per 810 euro. “In quanto questi soldi devono bastare fino a dicembre – precisa Contardo –  gli uffici hanno ritenuto di fare solo acquisto parziale per vedere come andare a spendere i 19 mila euro avanzati in seguito, in base all’andamento del virus.  Per le spese per interventi sanificazione,  7 mila euro sono destinati alle pulizie di filtri per impianti di condizionamento. il dirigente Monaco ha proceduto ad una gara che in questi giorni sta all’apertura delle offerte. Precedentemente a questi acquisti l’ufficio aveva provveduto ad altri supporti: 60 flaconi gel, 6 taniche di ricambio da 5 litri di gel, 500 mascherine ffp2 e ulteriori guanti e disinfettanti spray. Relativamente alla polizia locale, questi soldi che sono arrivati a maggio, con l’emergenza che qui da noi che era alla fine, non sono serviti e ci riserviamo di impegnarli nel prossimo autunno nel caso malaugurato che l’epidemia possa ripartire”. Il consigliere Ricci: “Assessore dice una serie di cose che aggravano la situazione. Lei doveva fare un appalto di servizi con prezzi, affidare a un soggetto e poi alla bisogna procedere. Se lei mi dice che questa roba servirà a dicembre, la delibera d’urgenza viene a cadere. Abbiamo 40 mln di liquidità in cassa. Non è che si fa prima la gara e poi l’impegno, normalmente si impegna la cifra e poi si fa la gara. Non è che una gara si fa senza copertura finanziaria. Non sono giustificazioni convincenti. Quei soldi per la polizia urbana andavano utilizzati subito, non messi via per dopo. Le risorse c’erano, andavano utilizzare

Notaristefano

oggi.Oppure erano in abbondanza e bene ha fatto il Comune ad anticipare risorse proprie per fare interventi prima.Noi ribadiamo il nostro voto di astensione, visto che l’urgenza si è persa per strada nei fatti”.

Il sindaco Giovanni Arena ha aggiunto: “C’era la buona fede da parte degli uffici perché un imprevisto poteva far trovare spiazzati gli stessi per altri interventi. La giustificazione è   questa. In un momento di emergenza si cerca di spendere il possibile, come fatto per i servizi sociali, ma avendo  la possibilità di spendere fino al 31 dicembre questi fondi ci siamo riservati di tenerli per imprevisti non programmabili. Per lo smart working sappiamo che è la modalità preferenziale rispetto alla presenza fisica fino al 31 dicembre, ma abbiamo cominciato dove era possibile ad avere la presenza fisica rispetto alla cittadinanza che chiede un contatto maggiore. Abbiamo attivato anche la rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza e abbiamo voluto procedere con la collaborazione di tutti  i sindacati. Procediamo così e cerchiamo di bilanciare l’attività online con quella di presenza fisica. Con il segretario generale stiamo procedendo in questo senso.

Arena

C’è un’ampia condivisione della parte sindacale”. Delle Monache ha rimarcato: “La spiegazione non è stata appropriata a mio parere. La prima delibera erano somme vincolate all’emergenza a famiglie indigenti e quelli assolutamente dovevano essere spesi, la seconda doveva servire per far sì che l’amministrazione programmasse via via il ritorno alla presenza del personale. E’ vero che lo smart working è stato prorogato fino al 31 dicembre, ma solo per il 50 per cento. Ai cantonieri le mascherine non sono state date poi. Confermo la mia astensione”.

La consigliera Patrizia Notaristefano è intervenuta dicendo: “Ribadisco che è insostenibile la situazione in cui si possa protrarre lo smart working così come strutturato negli uffici comunali. Sono convinta che molto del lavoro che veniva svolto si è impossibilitati a svolgerlo  così. Non sono sufficienti gli strumenti messi a disposizione per chi lavora in smart working così  perché non facilmente raggiungibili”.  E’ poi intervenuto il consigliere Quintarelli: “Il mio voto sarà di astensione alla delibera”.  Si è quindi proceduto alla votazione: 20 favorevoli e 9 astenuti, accolta quindi la proposta all’unanimità. Si è poi proceduto per alzata di mano per l’immediata approvazione: 19 voti favorevoli e 9 astenuti.

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