Consorzio Camminatori Indipendenti, il primo progetto muove i primi passi

VITERBO – Sabato scorso ha mosso i primi passi – è proprio il caso di dirlo – il primo grande progetto del neoistituito Consorzio Camminatori Indipendenti. Un collettivo di passi e di scrittura con base itinerante nel viterbese, tra le altre cose legato alla storica casa editrice Sette città.

Il progetto si chiama “La mappa dei venti della Tuscia”, durerà per tutto il 2025 e prevede un totale di dieci tappe, una camminata al mese di qui e fino a ottobre. L’obiettivo di fondo è pubblicare una “Guida sentimentale” (nome poi della collana) dedicata ai venti di zona, in tutte le declinazioni possibili. Il vento come strumento di racconto, di presenze e di assenze, rumori e silenzi. “Il vento in fin dei conti lo percepiscono tutti – spiega l’antropologo Marco d’Aureli, uno dei fondatori del gruppo – e questo è un progetto di presentazione del Consorzio stesso al territorio dove opera e vuole operare. La guida sarà quindi qualcosa di simile ad un portolano, a un atlante. Non un asciutto almanacco meteorologico, bensì un racconto corale capace di parlare di suoni, di odori, pollini, nuvole, storie, e di tutto quello che il vento è capace di trasportare e far viaggiare”.

E non finisce qua. Perché negli anni a venire il progetto si allargherà rendendo protagonisti di una simile operazione gli altri tre elementi fondamentali, sempre declinati secondo la poetica e la politica del collettivo. E quindi seguiranno mappe di alberi, acque e fuochi.  Per un cofanetto unico dedicato in toto alla zona.

Il primo appuntamento con il fitto calendario di escursioni-sopralluogo che porteranno alla redazione della Mappa ha avuto come teatro la Valle dei Calanchi.  Un esordio “largo”, aperto ad amici di vecchia data e operatori del settore, come poi andrà anche in futuro. “Ad accompagnarci – spiega ancora d’Aureli – il gruppo dell’associazione Calanchi63, ai cui membri va un sentito ringraziamento per il supporto logistico e l’amichevole accoglienza, ringraziamento che va poi esteso al Comune di Lubriano ed in particolare al sindaco Valentino Gasparri. Genius loci d’occasione infine il lubrianese Carlo Quondam, altro nostro pilastro nonché scrittore”. Sempre per il direttivo, Stefano Frateiacci ha catturato i venti munito di microfoni e Riccardo Nifosì si è occupato invece, da guida escursionistica, di prendere i dati tecnici utili poi per il libro. Damiano Fabbri, come da copione, ha “fatto camminare” e infine ha donato una farnia ai ragazzi di Calanchi63. Per quello che è il 65esimo albero “che cammina” piantato in provincia.

Accanto a questo progetto-contenitore di orizzonte pluriennale, su sollecitazione esterna il gruppo di scrittura sta per mettere la sua expertise al sevizio di altri nascenti cammini. Tra febbraio e marzo uscirà la guida del Cammino tra terra e mare, il primo cammino didattico d’Italia con partenza a Cilla San Giovanni in Tuscia. Nel mese di marzo inoltre i ragazzi saranno impegnati lungo le vie del Cammino dei minatori di Allumiere. Che avrà quindi anch’esso la sua guida a firma multipla.

Il Consorzio Camminatori Indipendenti è tante cose in contemporanea. “Oltre alla stesura dei testi e alla curatela della collana è infatti una comunità di pratiche – stavolta parla Stefano Mecorio, ex giornalista e già autore di numerose guide – ma soprattutto un gruppo di amici tenuto assieme dalla passione per la conoscenza, la valorizzazione e il racconto dei paesaggi. Coltiva, fin dalla sua nascita, progetti ambiziosi ma non sfrontati, grandi ma non ingombranti. Ama muoversi su terreni poco battuti senza sentire il bisogno di segnare primati o rivendicare qualsiasi forma di esclusività. Inoltre, è fortemente convinto che – nel campo delle cose di cui si occupa– sovente il meno corrisponda al meglio”.