di MARIELLA ZADRO-
VITERBO- Oggi 23 aprile nel tardo pomeriggio, la comunità viterbese si è unita in preghiera per Papa Francesco, scomparso lunedì dell’Angelo. La celebrazione eucaristica si è svolta in cattedrale, a piazza San Lorenzo, alla presenza del vescovo Orazio Francesco Piazza, con tutti i sacerdoti della Diocesi.
Presenti, in una chiesa gremita di fedeli, associazioni e religiose, la sindaca Chiara Frontini, il presidente della provincia Alessandro Romoli, Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento europeo, i consiglieri regionali Enrico Panunzi e Daniele Sabatini, il prefetto Gennaro Capo, il procuratore Paolo Auriemma, il professor Andrea Genovese in rappresentanza del rettore Stefano Ubertini, Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa, consiglieri e assessori comunali, le autorità militari e delle forze dell’ordine.
In attesa dell’entrata dei sacerdoti in chiesa, con il vescovo, le Suore Ospedaliere della Casa di Cura Villa Rosa, hanno animato il santo rosario, coinvolgendo i presenti.
Dopo aver ringraziato le comunità Ortodossa e Islamica, per aver inviato un messaggio di cordoglio, e tutte le autorità civili e militari, i sacerdoti, i fedeli per aver colto l’invito ad unirsi in preghiera per il Santo Padre, il vescovo Piazza ha invitato ad una riflessione.
“Carissimi, se questa sera, vogliamo pregare per papa Francesco, ognuno deve dare quello che ha nel profondo del cuore. In ciò che è chiamato a vivere. Questa è la speranza che non delude e non si rassegna. Ricordo, ha sottolineato il vescovo, che ogni volta che incontrava papa Francesco, era solito congedarsi dicendo due parole: Coraggio e Creatività. La creatività è figlia delle proprie capacità. Infatti, dobbiamo dare il meglio delle nostre energie. Ognuno di noi nel percorrere la propria strada, deve curare la qualità delle relazioni, l’economia e la bellezza dell’ambiente. Il nostro cammino, sarà quello che noi siamo chiamati a vivere, aiutandoci reciprocamente e vicendevolmente: è la speranza che non deve perdere entusiasmo, senza paura, con uno spirito di condivisione e corresponsabilità”.
Foto di MARIELLA ZADRO e FEDERICO USAI