Costantino (Fns Cisl Lazio) carceri non dimenticare che chi opera nei penitenziari deve poter lavorare in serenità

Riceviamo e pubblichiamo: “Purtroppo in queste ore si parla di emergenza carceri , siano esse piene oppure del dramma suicidi ma tutto ciò non è altro il risultato degli inascoltati ed innumerevoli appelli lanciati sulle congestionata situazione interna delle carceri, sovraffollate, spesso inadeguate strutturalmente, con aggressioni su aggressioni che ogni giorno subiscono gli appartenenti della Polizia Penitenziaria ed legate alla gestione di detenuti con problemi psichiatrici e quelli attinenti alle REMS.

In alcuni casi , addirittura, alcuni compreso garanti detenuti , parlano di discariche sociali –

Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), pubblicati nel sito del ministero della Giustizia, alla fine del mese di luglio, quando generalmente le presenze in carcere diminuiscono leggermente, il numero dei detenuti nei 14 istituti penitenziari del Lazio è pari a 6.209, 29 in più del mese precedente (al 30 giugno erano 6.180). Di questi, 2.281 sono stranieri, 419 le donne. I detenuti condannati non definitivi sono 803, quelli definitivi 4.581. Dall’inizio di quest’anno il numero detenuti nel Lazio è dunque cresciuto di 276 unità.

Basti pensare che solo nel periodo 29 luglio al 12 agosto c.a. si sono verificate varie criticità tra cui 2 aggressioni nel Carcere NC Rieti – 3 nella CC Regina Coeli – 1 nella CC Viterbo mentre un altro detenuto è salito domenica scorsa e per protesta su una Gru al NC CC Rebibbia-

2 aggressione rieti (8/8/2023)
2 aggressioni cc regina coeli ( 29/07/2023)
1 aggressione Viterbo (5/8/2023)
1 detenuto salito su GRU qual NC Rebibbia (6/8/2023)
1 aggressione cc regina coeli ( 12/08/2023)

Per la Fns Cisl Lazio occorrono urgenti e radicali interventi perchè il personale è stremato e così non si può continuare- Basta con le passerelle servono ora come non mai solo atti concreti . Dalle condizioni delle carceri si misura il grado di civiltà della nostra Repubblica ma non occorre dimenticare che chi opera nei penitenziari deve poter lavorare in serenità e questo non risulta ad oggi ed purtroppo non compreso da chi, invece, dovrebbe intervenire e risolvere la problematica.

Come Fns Cisl Lazio possiamo dare un ulteriore contributo da un altro punto di vista e far capire meglio le problematiche che si verificano nelle carceri del lazio ed allo stesso tempo le criticità che vivono gli stessi detenuti..-

Cordiali Saluti.

IL SEGRETARIO GENERALE FNS CISL LAZIO
F.to Massimo Costantino

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