“Criteri e zonizzazione per impianti da energia rinnovabile areali e verticali nel comune di Acquapendente”, approvato il documento

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Con sette voti favorevoli e l’astensione dei consiglieri di minoranza Fabrizio Camilli e Francesco Luzzi, il consiglio comunale di Acquapendente approva un documento avente come oggetto “Criteri e zonizzazione per impianti da energia rinnovabile (FER) areali e verticali nel Comune di Acquapendente. Direttive per variante puntuale PRG per aree agricole “E” e/o modifica dell’art. 77 (Pannelli solari termici e fotovoltaici, generatori di calore) del Regolamento Edilizio”. Nel documento si ribadisce “ 1.) Di esprimere la determinazione che il territorio del Comune di Acquapendente vada conformato secondo i seguenti principi: a) Non potranno essere autorizzabili impianti con impatti estesi negli Ambiti paesaggistici di maggior valore nell’ambito del Sistema del Paesaggio Naturale e Sistema del Paesaggio Agrario, quali: Paesaggio Naturale, Paesaggio Naturale di Continuità e Paesaggio Naturale Agrario, Paesaggio Agrario di Rilevante Valore e Paesaggio Agrario di Valore. Nelle aree del Paesaggio Agrario di Continuità invece tali impianti potranno essere realizzati soltanto a condizione che ricadano in aree prive di vincoli. b) Non potranno essere autorizzabili impianti con impatti estesi in aree collinari e vallive che risultano visibili da più punti di osservazione e visibili o contigui ai percorsi turistici promossi sul territorio (Via Francigena, Sentiero dei Briganti, Rete della sentieristica comunale e intercomunale promossa dall’Ente con cartografie e pubblicazioni a stampa, Strade di interesse paesaggistico, ovvero strade individuate come percorso panoramico dal PTPR ai sensi degli Artt. 31bis e 16 della LR 24/98). c) In dette aree acclivi e/o visibili da più punti di osservazione sono da permettere impianti di sola piccola dimensione e minimo impatto solo a servizio di abitazioni e di aziende con giustificato PUA; 2.) Dare pertanto mandato all’Area Tecnica, Servizio Urbanistica, anche con l’eventuale ausilio di soggetti esterni e/o di altri Uffici, di predisporre un’apposita variante puntuale al Piano Regolatore Vigente puntuale al P.R.G. ed alle norme tecniche di attuazione (NTA) per le aree “Zona Agricola E” e/o la modifica dell’art. 77 (pannelli solari termici e fotovoltaici, generatori di calore) del Regolamento Edilizio Comunale, che preveda: • Una zonizzazione per l’individuazione di impianti per la produzione di energia elettrica tramite fonti di energia rinnovabile (FER) in aree agricole in modo conforme alla zonizzazione delle Tavole A del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) adottato e vigente per la Regione Lazio; • Azioni/trasformazioni ed obiettivi di tutela possibili nei diversi ambiti paesaggistici del Sistema del Paesaggio naturale e del Sistema del Paesaggio agrario per autorizzare gli impianti per la produzione di energia elettrica tramite fonti di energia rinnovabile (FER) areali (fotovoltaico e altri) o verticali (eolico) all’interno del territorio comunale, come da allegata tabella; • L’individuazione delle zone per la realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica tramite fonti di energia rinnovabile (FER) in aree agricole secondo la compatibilità con i criteri riportati nella tabella di cui sopra, in modo conforme alla zonizzazione delle Tavole A e alla vincolistica del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) adottato e vigente per la Regione Lazio e al di fuori di una fascia di rispetto dei percorsi storico-culturali ed escursionistici e delle Strade di interesse paesaggistico ai sensi degli Artt. 31bis e 16 della LR 24/98”. Nella propria dichiarazione voto astensione Luzzi sottolinea che “ l’impronta generale è condivisibile e ci sarebbe da verificare se determinate zone incluse o meno, soprattutto per il fotovoltaico. Bisognerebbe capire nel dettaglio, perché magari in zone agricole di pregio ci potrebbe essere il rischio di vedere realizzati gli impianti. In Commissione, nella discussione, non abbiamo neanche votato, perché dovevano fare un ulteriore passaggio. Ritrovarcelo in Consiglio, ora, non va nel rispetto della Commissione. Grave poi non aver ascoltato le associazioni di categoria”.