Daniele Pietrucci, biologo nutrizionista, ci spiega come non vivere sempre sotto pressione

di DANIELE PIETRUCCI –
VITERBO – Cari amici di TusciaTimes ben trovati al consueto appuntamento con la mia rubrica dedicata allo stare bene, con il cibo e con noi stessi. A questo proposito, visto anche il periodo particolarmente impegnativo che tutti noi stiamo vivendo, ho pensato di parlarvi dello stress, come affrontarlo correttamente e soprattutto come “domarlo”.
Buona lettura! Come sempre rimango poi a vostra disposizione per approfondire questo e gli altri argomenti.
Il termine stress, dal punto di vista strettamente medico, sta ad indicare da un lato le sollecitazioni ambientali e dall’altro la soglia massima di sopportazione dei meccanismi di compenso fisiologici. Tali sollecitazioni portano ad una risposta neuro-ormonale mediata dall’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene, di cui l’ormone adrenocorticotropo (ACTH), secreto dal lobo anteriore dell’ipofisi, è il mediatore centrale e si manifesta attraverso un notevole incremento della concentrazione ematica degli ormoni corticosurrenali. L’eccessivo prolungarsi della fase di stress e la cronicizzazione dell’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene può essere alla base di molte patologie psico-somatiche.
I sintomi dello stress sono molti: ansia, senso di fatica, insonnia, sudorazione, palpitazioni, sintomi gastrici generici, respiro corto, irritabilità. Molti problemi patologici sono stati attribuiti allo stress acuto o cronico, tra questi voglio citare: abuso di alcool e di droghe, asma, disfunzioni erettili, fibromialgia, ipertensione, emicrania, deficit immunologico, problemi digestivi, ulcere gastriche, colon irritabile, depressione, ansia, patologie cutanee, artrite reumatoide, mancata guarigione delle ferite e complicanze post chirurgiche. Possiamo contrastarlo? Sicuramente sì!
Alcune indicazioni
La L-Tirosina viene utilizzata per contrastare gli effetti negativi dello stress. Sembra che sotto stress il cervello non sia in grado di sintetizzare una quantità sufficiente di tirosina a partire dalla fenilalanina. In caso di stress infatti si può osservare una diminuzione della sintesi delle catecolamine adrenalina, noradrenalina e dopamina a partire dalla tirosina. La L-Tirosina può migliorare la performance, la memoria e l’apprendimento in condizioni estreme ambientali, durante esercizio fisico intenso o stress fisiologico. La concentrazione nei tessuti di questo aminoacido non è alta, poiché viene rapidamente metabolizzato in presenza di acido folico, vitamina C e rame, quindi nei casi di stress cronico se ne consiglia una supplementazione.
La carenza di magnesio può causare nervosismo, ansia, irritabilità, confusione, depressione, tachicardia, tremori, crampi muscolari, aritmie, insonnia, perdita di appetito, crampi muscolari, alterazioni del ritmo cardiaco, stress fisici o mentali.
Le vitamine del gruppo B sono di supporto alla funzionalità del sistema nervoso e sono particolarmente indicate in caso di stress.
La rhodiola rosea è una pianta adattogena utile in condizioni di stress (diminuzione del rendimento del lavoro, difficoltà nel prendere sonno, diminuzione dell’appetito, irritabilità, ipertensione, mal di testa e fatica) che si sviluppano a seguito di un intenso sforzo fisico o intellettuale, nella regolazione dell’umore, come cardioprotettivo e di supporto al sistema nervoso centrale. In particolare l’attività come adattogeno e di supporto al sistema nervoso centrale e cardiopolmonare deriva principalmente dalla capacità della rhodiola di influenzare i livelli e l’attività delle monoamine e dei peptidi oppioidi, come le beta-endorfine.
Daniele Pietrucci
Biologo Nutrizionista, specializzato in Biochimica Clinica. Responsabile del Centro Nutrizionale TAOS a Tuscania e del Centro Nutrizionale Viterbese nel capoluogo.