Dobbiamo ripartire

di MARCO ZAPPA-

VITERBO- È passato un anno dalle prime restrizioni con le tante problematiche del caso e tutti avvertiamo la necessità di una ripresa, di una decisa ripartenza, costi quel che costi.
Siamo stati alle regole, quelle che ci hanno permesso di abituarci alle scomode mascherine, all’uso sistematico dei disinfettanti e che hanno creato barriere di contatti e frequentazioni ma ora basta, la vita deve continuare pur con tutte le necessarie precauzioni.
Non sarà facile ricominciare e se limito il discorso al mio campo specifico, quello della cultura, mi chiedo quali manifestazioni ci verranno offerte nei prossimi mesi in vista di una possibile riapertura delle attività.
Mi aspetto grandi eventi soprattutto in città come Roma e Milano ma anche Viterbo pur con tutti i limiti deve fare il suo.
Probabilmente si punterà molto sul settembre viterbese ma basterà?
A mio avviso no.
Abbiamo molti mesi davanti, soprattutto quelli primaverili da sfruttare e mi auguro che con la nuova bella stagione ci sia una rinascenza di Viterbo.
Spero che agli studenti sia data la possibilità di uscire dalle classi opprimenti e sature di aria malsana invernale per riabbracciare la città, per vedere, ascoltare e partecipare.
Al contempo ritengo che questi mesi di inattività abbiamo sviluppato un’intelligenza di idee riguardo la creazione e dunque l’organizzazione delle auspicate manifestazioni per le quali dovrebbero essere disponibili discrete risorse dopo un anno pandemico di “nulla coatto”.
Stiamo alla finestra dunque e speriamo bene.
E se serve le idee non mancano…

 

 

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