Emergenza Processionaria nella Tuscia: Prefettura e ASL chiedono interventi urgenti

di REDAZIONE-

VITERBO- Nella Tuscia è scattata l’emergenza processionarie. La Prefettura di Viterbo, su segnalazione della ASL, ha lanciato un appello urgente rivolto a enti pubblici, cittadini e privati affinché si intervenga tempestivamente per contrastare la diffusione della processionaria del pino, un insetto pericoloso sia per le piante che per la salute di persone e animali.

Il lepidottero, infatti, danneggia gravemente gli alberi e rappresenta un rischio sanitario significativo: i suoi peli urticanti, trasportati anche dal vento, possono causare reazioni allergiche e infiammazioni cutanee e respiratorie, anche senza contatto diretto. Con l’arrivo della bella stagione, il pericolo aumenta, estendendosi anche ai centri abitati. Le autorità hanno richiesto ai proprietari di terreni e giardini di procedere alla disinfestazione in base al periodo dell’anno: inverno e inizio primavera: taglio e bruciatura dei nidi; estate: rimozione dei nidi vuoti ancora urticanti; autunno: eliminazione dei prenidi e trattamento delle giovani larve con bioinsetticidi.

Le spese e la responsabilità degli interventi ricadono su chi possiede o gestisce le aree interessate. Chi non si adegua rischia sanzioni fino a 1500 euro e, in alcuni casi, conseguenze penali. I controlli saranno effettuati da carabinieri forestali, polizia locale e personale della ASL. L’appello delle istituzioni è chiaro: solo una risposta collettiva potrà contenere l’infestazione. Alcuni Comuni, come Ronciglione e Fabrica di Roma, hanno già emesso ordinanze per imporre la rimozione obbligatoria dei nidi e l’adozione delle misure preventive.

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