Fdi: “Palestre e teatri, dopo mesi passati ad adeguarsi alle norme rischiano di chiudere definitivamente”

VITERBO – Una mannaia su uno dei settori che, per poter rispettare i protocolli sanitari imposti, ha investito invano, migliaia e migliaia di euro.
La chiusura di palestre e piscine, oltre a rappresentare un affondo deleterio a livello di salute e benessere psico-fisico, costituisce per gli operatori una perdita in termini economici che difficilmente potrà essere recuperata. Le strutture hanno impiegato i mesi di chiusura a sanificare, predisporre adeguamenti normativi, applicare igienizzanti ovunque.
Ora, dopo solo un mese di riapertura, con ingressi contingentati e quindi sacrificio economico pur di rispettare le prescrizioni, arriva quest’ultima batosta dalla quale difficilmente il settore si potrà riprendere. Lo stesso discorso può essere mutuato anche per il comparto di teatri, cinema e circoli culturali.
Si tratta, anche in questo caso, di un settore dove si sono registrati i minori episodi di contagio, in virtù delle stringenti misure di sicurezza applicate, a partire dal distanziamento. Non ci possiamo permettere questa desertificazione culturale, un Paese senza cultura rischia di perdere la propria identità.
La nostra solidarietà va, pertanto, a tutti gli operatori sia del settore sportivo che culturale che, a seguito degli ultimi provvedimenti, vedono seriamente compromessa la prospettiva di andare avanti.