di MARIELLA SPADAVECCHIA –
VITERBO – Sono tempi difficili per tutti, quelli che stiamo vivendo. E anche i nostri amici a quattro zampe si trovano costretti ad affrontare dei cambiamenti nella loro routine quotidiana che potrebbero portare a veri e propri casi di disagio. In questi giorni di quarantena e di isolamento forzato, abbiamo più tempo da dedicare ai pelosetti di casa e il semplice fatto di poter godere della loro compagnia avrà sicuramente un effetto terapeutico sul nostro benessere e sulla nostra salute mentale. Cani e gatti, educati fin da cuccioli a rispettare orari, norme e comportamenti, come vuole il bon ton della famiglia, dovranno imparare a convivere con regole nuove e con uno stile di vita completamente diverso, insieme ai loro umani, all’interno delle mura domestiche.

Per ascoltare il parere degli esperti, abbiamo parlato con le dottoresse Sonia Iannaccone e Paola Di Vico dell’ambulatorio veterinario Vitorvet, che ci hanno raccontato di Fido e Micio al tempo del coronavirus.
‘Sicuramente anche i nostri cani o gatti vivono un periodo di disagio – sostiene la dottoressa Iannaccone – Basti pensare alle tante richieste di consigli che ci vengono dai nostri clienti. Molti hanno notato dei cambiamenti nel comportamento dei loro animali da compagnia. Alcuni presentano delle vere e proprie patologie da stress, in netto aumento in questo periodo. Tanti lamentano forme di gastrite o di cistite, dovute alla situazione che stiamo vivendo. Possiamo trasformare questa convivenza in un’occasione per dare ai nostri animali più attenzioni e cure. Loro possono aiutarci a trascorrere meglio il tempo insieme, allontanando così ansie e preoccupazioni. C’è però il rovescio della medaglia perché la stretta convivenza, soprattutto in ambienti molto piccoli, potrebbe costituire per alcuni di loro un vero e proprio motivo di malessere. Pensiamo ad esempio a quei gatti che non tollerano molto la nostra presenza o che amano starsene in solitudine. In questi giorni così difficili bisogna avere qualche attenzione in più, soprattutto per scongiurare nei nostri amici lo svilupparsi di disturbi legati allo stress. I gatti, più solitari, sono maggiormente soggetti a patologie di questo tipo. I cani, che

saranno sicuramente felicissimi di trascorrere intere giornate con i padroni, potrebbero invece rischiare di avere problemi se dovessero venire a contatto con zone in cui è stato fatto un uso eccessivo di disinfettanti, o se dovessero frequentare durante la passeggiata quotidiana luoghi e strade dopo una sanificazione. Un’altra causa di patologie che si può riscontrare in questo periodo è legata all’alimentazione. Stando di più in casa e cucinando più del solito, non resistiamo a regalare qualche bocconcino di troppo ai nostri amici. I cani, inoltre, potrebbero amare di più la nostra presenza ma potrebbero soffrire poi, quando ci sarà un ritorno alla normalità’.
Per quanto riguarda i cani, molto dipende dall’indole, dall’età, dalla razza e dal rapporto che hanno col padrone. Ci sono cani esuberanti per natura che hanno bisogno di movimento e che hanno una vera e propria necessità di dare sfogo alla loro energia con corse sfrenate all’aria aperta, giochi e lunghe passeggiate. Se Fido è più irrequieto sarà più difficoltoso costringerlo in casa o limitare il tempo della sua uscita. Ci sono poi quelli più tranquilli che amano sonnecchiare e starsene accoccolati da soli nella cuccia tutto il giorno. Alcuni amano la compagnia del loro umano e da questo accettano tutto, incondizionatamente. Altri invece non sopportano la presenza dei bambini che spesso li trattano come se fossero giocattoli.
A spiegarci come ci dovremmo comportare con i nostri amici in questa delicata situazione è la dottoressa Paola Di Vico.
‘Come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale del nostro ministero della Salute, gli animali domestici non trasmettono il virus ai loro proprietari – puntualizza la veterinaria – Essendo però un virus derivante dal mondo animale è ovvio che c’è molta attenzione al riguardo e gli studi progrediscono velocemente. Per ora, anche se per pochissimi rari casi, sembra più probabile che siamo noi a trasmettere loro la malattia, per fortuna senza gravi conseguenze. Il consiglio che diamo sempre è di avere l’accortezza di mantenere un alto livello di igiene, come vogliono le buone norme. Riguardo le tante cose dette e le polemiche su come pulire le zampe del nostro cane al ritorno dalla passeggiata, in realtà bastano anche qui le normali misure igieniche. Possiamo tranquillamente utilizzare acqua e sapone, come facciamo noi quando ci laviamo le mani, avendo cura di asciugare bene le zampe, senza utilizzare disinfettanti che magari possono risultare irritanti e provocare lesioni e danni ben peggiori’.
Ormai in quasi tutte le case c’è un amico a quattrozampe, che è parte integrante della famiglia. Ci si preoccupa per loro. E si cercano consigli preziosi per comportarsi al meglio.
‘Noi veterinari – puntualizzano le dottoresse Paola e Sonia – abbiamo continuato a lavorare, garantendo, come indicato dalla FNOVI, la federazione nazionale degli ordini veterinari italiani, prestazioni per lo più urgenti non procrastinabili cercando di far muovere le persone il meno possibile, garantendo il rispetto delle indicazioni sulla distanza, proteggendoci sempre, visitando solo su appuntamento. Speriamo che si possa tornare al più presto alla normalità per garantire anche prestazioni meno urgenti ma comunque sempre importanti’.
Ma cosa accadrà ai nostri animali quando l’emergenza sarà finita e potremo tornare alla nostra vita?

‘Quando l’emergenza finirà e i proprietari torneranno a lavorare – interviene Sonia Iannaccone – sarà tanta anche la voglia di stare all’aperto e gli animali domestici potrebbero soffrirne molto soprattutto in quei casi in cui non potranno stare con loro. Cani e gatti sono molto routinari e potrebbero essere affetti da ansia da separazione, manifestando sintomi di sofferenza, quali lamenti, vocalizzi, ululati, o anche vomito, diarrea, urina in casa, o ancora comportamenti aggressivi, distruzione di oggetti. Potrebbero andare in depressione, essere più apatici, ripetere gli stessi gesti come il leccamento degli arti’.
‘Per prevenire tutto questo – continua Paola Di Vico – dovremmo cercare di ricambiare di nuovo le nostre abitudini. Ma sempre in maniera graduale. Abituiamoli a stare un po’ da soli, magari andando in un’altra stanza per un po’ di tempo. Diminuiamo le coccole, gradualmente. Rispettiamo i momenti in cui sono loro ad appartarsi. Se ora giochiamo molto di più, non dimentichiamocelo quando poi torniamo a casa dopo un periodo in cui saranno rimasti da soli tante ore. Cerchiamo fin da ora di non variare troppo la routine dei pasti, delle uscite, dei momenti di gioco o di sonno. E soprattutto non sgridiamoli e non diamo loro punizioni eccessive che potrebbero peggiorare lo stato di ansia’.
E, nonostante i disagi e le difficoltà del momento, l’ambulatorio veterinario Vitorvet ha vissuto un lieto evento. Un piccolo segnale che ci fa sperare.
‘Siamo uscite in piena notte – raccontano le dottoresse – per andare a prendere, nella zona rossa, un cagna partoriente. Nel silenzio più totale, in uno scenario che sembrava irreale e fuori del tempo, abbiamo trasportato la bestiola in ambulatorio per effettuare un cesareo. Sono nati tre meravigliosi cuccioli. Un lieto evento che per noi rappresenta un augurio. Un segnale di speranza per il nostro ritorno alla normalità.