Grande successo per la quinta edizione della Milonga della Solidarietà

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO- Grande successo per la quinta edizione della Milonga della Solidarietà che si è tenuta sabato 15 febbraio presso la sala convegno della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare di Viterbo.
Durante la serata il gen. Maurizio Casciani ha ringraziato il Comando della Scuola Marescialli AM e il Comandante Col. Gianluca Spina, che ha messo a disposizione i locali, il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa che anche quest’anno è stato al fianco della Fondazione Oltre noi onlus, sostenendola anche economicamente, la Golden Dance School Tango e il Maestro Massimo Polo – che ne cura eccellentemente la direzione tecnica e artistica in un impianto sportivo certificato e specializzato per la danza – per la vicinanza e la promozione, la bellissima e bravissima TJ “La Malena”, che ha reso la serata unica e speciale grazie ai brani selezionati con competenza e grande professionalità, gli “Angeli Custodi” della Fondazione, Angelo Guadagnolo per aver contribuito all’organizzazione, i ragazzi speciali intervenuti che hanno portato alla serata il loro consueto messaggio di allegria e gioia di vivere, più forte ed eloquente di qualsiasi discorso e la grande comunità Tanguera, che, come sempre, ha risposto alla chiamata della Fondazione, condividendone pienamente strategie e obiettivi.

La Fondazione Oltre Noi ONLUS intende sviluppare la propria identità e presenza nel quadro degli interventi socio-sanitari e socio-assistenziali che vengono sviluppati nel territorio a favore delle persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale, stabilendo opportune forme di collaborazione con le Istituzioni aventi analoghe finalità, e privilegiando il rapporto con le organizzazioni di Volontariato operanti sul territorio.
La Missione della Fondazione Oltre Noi ONLUS consiste nel:
– Promuovere e realizzare una piena inclusione sociale delle persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale;
– Garantire nel tempo aiuto e supporto nei confronti dei familiari di persone con disabilità, affiancandoli nelle diverse necessità che si presentano per costruire un oggi e un domani sereno per i loro congiunti;
– Mantenere un ruolo di tutela e assistenza nei confronti della persona disabile: il suo benessere e qualità di vita potranno essere osservati, verificati e difesi nel tempo, garantendo l’esercizio di una consapevole e qualificata funzione genitoriale per tutta la sua vita, anche dopo il venir meno degli stessi familiari.

Del resto il tango, con la sua intensa passione e il suo ritmo coinvolgente, non è solo una danza, ma un linguaggio universale in grado di unire le persone. In un contesto di crescente divisione sociale, le milonghe di solidarietà rappresentano un bell’esempio di come questa disciplina possa fungere da ponte tra le comunità, promuovendo valori di inclusione, rispetto e amore.
Partecipare a queste iniziative significa contribuire a un fine grande, mentre si gode dell’arte del tango. La danza diventa un mezzo non solo per raccogliere fondi, ma soprattutto per sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni sociali urgenti e importanti e promuovere una cultura di altruismo e cooperazione.

Il clima di convivialità caratteristico delle milonghe trasmette un messaggio potente: ogni passo di tango è un invito a connettersi con l’altro. Indipendentemente dalle differenze culturali, sociali o economiche, tutti possono partecipare e godere dell’esperienza unica del ballo. La pista da danza si trasforma in uno spazio di inclusione, dove ogni individuo è accolto e rispettato.

Il tango ha radici profonde, risalenti all’Argentina del XIX secolo, e rappresenta una fusione di diverse culture. Questa sua natura ibrida lo rende un simbolo perfetto di unità. Attraverso i movimenti eleganti e le complici interpretazioni, i ballerini comunicano senza parole, esplorando una connessione sincera che supera le barriere linguistiche.

Quando una comunità si unisce per una milonga di solidarietà, il tango diventa un veicolo di empatia. I partecipanti condividono non solo la pista da ballo, ma anche il loro impegno verso una causa comune. L’atto di ballare insieme crea legami, favorisce la conoscenza reciproca e promuove la consapevolezza su questioni sociali critiche.

Partecipare alla milonga di solidarietà ha significato per i presenti immergersi in una danza che va oltre il puro divertimento, per affermare il potere del tango come fattore di unione, capace di trasformare la vita delle persone e di costruire comunità più forti e coese. In un mondo che ha bisogno di solidarietà e comprensione, il tango emerge come una luce guida, mostrando che insieme si può ballare per il cambiamento.
Il tango è una conversazione silenziosa, un dialogo che si esprime attraverso il corpo. La connessione immediata che si stabilisce è palpabile: è un invito a lasciarsi andare, a fidarsi dell’altro. Questa intimità, spesso estranea nella vita quotidiana, trasforma il danzare in un’esperienza di vulnerabilità e apertura.
Un passo alla volta, modi di vivere diversi, con storie differenti, che si uniscono; cuori vicini che pulsano all’unisono, aperti al cuore degli altri e alla solidarietà.

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