di CHIARA TOSARONI-
MONTEFIASCONE (Viterbo)- Un racconto che intreccia la passione per l’artigianato con la profondità dell’animo umano. Homo Faber – Diario di un falegname, il primo emozionante romanzo di Alessio Gismondi, artigiano designer del legno e presidente di CNA Viterbo e Civitavecchia, è approdato anche a Montefiascone, dove nel pomeriggio è stato presentato davanti a un pubblico attento e partecipe.
A dialogare con l’autore, Donatella Donati, che ha saputo condurre i presenti in un percorso fatto di emozioni, saperi e radici. Il libro si muove su due binari: quello intimo e personale dell’uomo e quello tecnico e concreto dell’artigiano, in un intreccio che restituisce dignità e profondità a un mestiere antico, oggi più che mai attuale.
Il titolo, Homo Faber, richiama un’etimologia antica che risale all’Egitto e racchiude in sé il concetto dell’uomo che crea, che si realizza attraverso il fare. Nelle pagine del romanzo i sensi diventano strumenti fondamentali, il tatto come guida, l’olfatto e il gusto evocati dalle essenze del legno. Una narrazione che invita a “sentire” prima ancora che a capire.
L’incontro si è svolto negli spazi accoglienti e originali di Montefiascomics, la fumetteria di Matteo Carinci. Un luogo che promuove cultura attraverso linguaggi diversi, un punto di ritrovo per appassionati di narrativa visiva, che unisce generazioni e interessi diversi.
Tra i temi affrontati durante la presentazione, anche il legame con la cucina, altra passione di Gismondi, e con la musica, che accompagna come una colonna sonora silenziosa l’intero percorso narrativo. Si è parlato di cultura e territorio, di attualità e storia, come dimostrano il bordone e la ferula realizzate dall’autore per il Giubileo 2025 e destinate al Papa e al Vescovo di Viterbo.
Spazio anche alla dimensione pedagogica dell’artigianato, con un richiamo alle antiche botteghe del Cinquecento, dove la tecnica si tramandava per osservazione e pratica. Oggi, quella stessa eredità rischia di smarrirsi, schiacciata dalle difficoltà del ricambio generazionale.
L’artigianato, nel racconto di Gismondi, si apre anche a numerose contaminazioni, come nel caso della collezione di mobili CONTATTO, ispirata a patologie dermatologiche e nata dal dialogo con il mondo medico, dimostrando quanto il mestiere del falegname possa diventare veicolo di riflessione, cura e innovazione.
Un pomeriggio intenso, vissuto tra parole, profumi e memoria, dove la narrazione ha reso omaggio non solo al legno, ma all’uomo che lo lavora e lo racconta.