Ieri… nei nostri ricordi :  Alfio Pannega, clochard – gentiluomo e poeta dell’animo. Le sue poesie. 

di FEDERICO USAI-

VITERBO – Continuo a pubblicare sul nostro giornale, le poesie scritte da Alfio Pannega, cosa che farò ogni settimana. Spero che i nostri lettori continuino ad apprezzare questi ricordi nel nome di uno dei più grandi personaggi della nostra città.

Il lago di Bolsena

O lago, tu sei una bellezza del creato.

Quando ti vedo nella tua distesa

mi sento il core rallegrato.

Con un volo di gabbiani a fior d’acqua

sei splendente.

Anche Dante ti ha cantato, o lago,

per i peccati di gola del papa Martino

che si cibò delle tue anguille.

Ma adesso noi lasciando questo

di altre cose discuteremo.

Nell’isola Martana, ove si vedono scogli

dove le cornacchie ed i gabbiani fanno amicizia,

quando approdo sento gran mestizia.

In quell’isola così parla la storia,

nei tempi antichi venne imprigionata

Amalasunta regina delli Goti.

Poi c’è anche un’altra isola piena di tesori d’arte

chiamata Bisentina dalle sue antiche chiese.

O lago io guardo la tua distesa tra cielo ed acqua

e con gran gioia, mi ricordo sempre la tua storia.

 

 

 

 

Ferragosto

Ogni anno sempre puntuale

il Ferragosto ci viene a trovare,

ma quanto è bello in montagna o al mare.

Il sole d’agosto è assai rovente

e ci costringe la città a lasciare.

O fresche valli o fiumi e laghi

voi siete la bellezza del creato,

ed in quelle limpide acque

anch’io mi vengo a tuffare

e la mia vita vengo a rinfrescare.

 

 

 

 

 

 

 

 

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