“Infiniti passaggi”, la rassegna di opere pittoriche e scultoree di Riccardo Sanna

SORIANO NEL CIMINO (Viterbo) – “Infiniti Passaggi “ è il titolo della Rassegna di opere pittoriche e scultoree di Riccardo Sanna. Giovedì 9 maggio 2024, alle ore 17,00 verrà presentato il libro illustrato “Al mio Paese” a seguire inaugurata la personale di pittura e scultura presso la Galleria Viva, Via Santa Maria, n.24
a Soriano nel Cimino. La mostra verrà presentata dal direttore della galleria Paolo Berti.
9 – 19 maggio 2024 sarà la durata della mostra con orari 10,30 – 12,30 – 16,30 . 19,30. Ingresso libero.
Per info: 3466765060 . 3395363214.
Per lui significa molto questo immettersi in un immaginario “oltre”, dove le porte materiali divengono accessi a ciò che nel nostro esistere ancora è collocato al dopo, allo sconosciuto e al destino. E’ una sequela di dipinti che ormai si protrae da anni all’interno del suo studio, come se fosse un “mantra” della ricerca artistica, dell’inseguire, al di là dello spazio, l’orizzonte che dilaga nell’infinito. Sostenuto da questa intuizione Sanna permette l’ingresso in un’altra dimensione di sensazioni, sentimenti, ricordi, sogni, persone, eventi, ponendoli “aldilà della porta”, con evanescenze tipiche del mistero che attrae, affascina, crea timore e a volte impaurisce.
Infatti la libertà dell’immaginare spesso esula da condizioni materiali ed immanenti, crea mondi per ciascuno di noi e noi stessi; appena ne percepiamo, anche se nel sogno, la presenza immediatamente ci immergiamo in loro, ricercando il perchè di tanta attrazione. Ognuno lascia che il suo essere si abbandoni nei mondi diversi che presuppone esistano o si desidera che esistano. E in questa comune condizione in cui la solitudine umana, la cosciente consapevolezza di un futuro paradiso o di un luogo in cui andare, sospeso tra il sogno e l’universo, possa effettivamente far parte di se stesso, diviene desiderio di esserne assolutamente parte, di viverne realmente lo stato di grazia e la dimensione sospesa tra sogno e realtà, tra sgomento e sorpresa,. tra dolore e gioia.
Aprile 2024 Paolo Berti.
La vita è per Sanna una Porta, nei cui solchi sono scavate storie individuali e storie collettive. Aperta, chiusa, sobria, elegante, sgangherata, sempre carica di vita, tradisce anche l’esatta fotografia dell’animo dell’artista in rapporto al fluire del tempo e alla circostanza.
La Porta al civico 25 ri-porta al tempo della nascita, al Natale, al tempo della nuova vita e della speranza. E la festa. La Porta di Chia, di pasoliniana memoria, rivela la perdita di civiltà e di
umanità, nel succedersi di un tempo corrotto e indifferente, attento alla cosa, al bene, più che all’uomo.
La cura estrema dei particolari, dei materiali, l’utilizzo del bronzo conferiscono spessore e affidabile solidità alle Porte, simbolo di sicurezza, amore, intimità, fratellanza. Si aprano le porte – ci dice Sanna – nessuno sia messo alla porta.
Gianni Maragno