La biblioteca consorziale di Viterbo ringrazia la Fabi

VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: “Nelle giornate precedenti abbiamo divulgato una lettera-ringraziamento riguardante le donazioni finalizzate all’acquisto libri che la Biblioteca ha ricevuto negli ultimissimi tempi, ovvero alla vigilia dell’estate 2021. Un nome e un’organizzazione non sono stati inseriti all’interno di quella lista, e non sono stati inseriti volontariamente, in quanto questo gesto è a nostro avviso meritorio di un particolare cenno di ringraziamento. Mi riferisco nella fattispecie alla FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani, un sindacato estremamente radicato su tutto il territorio nazionale e ben rappresentato anche sul nostro territorio della Tuscia. Si tratta del primo sindacato del settore, con quasi 110.000 iscritti, e che in virtù del continuo dialogo con il Segretario Generale, Lando Maria Sileoni, viterbese di nascita, è divenuto senza dubbio un partner strategico della Biblioteca Consorziale di Viterbo. Perché però, si potrebbe chiedere, un cenno particolare alla FABI, a fronte del sentito e vivo ringraziamento cumulativo destinato agli altri donatori? Perché Sileoni e la FABI si sono dimostrati particolarmente attenti alla missione della Biblioteca, donando a più riprese, e permettendoci con la loro ultima
donazione di raggiungere l’importante obiettivo economico prefissato per l’acquisto libri, e poi anche per la progettualità futura che lega i nostri rispettivi istituti. D’altra parte il dialogo tra cultura, economia e rappresentanza sociale è alla base di ogni grande impresa, e la Biblioteca ha in cantiere alcuni progetti. particolarmente importanti per il territorio, che sebbene a uno sguardo sommario riguardino principalmente la cultura, al contrario investono tutto il tessuto sociale ed economico della Tuscia. Una progettualità simile, senza il confronto continuo con figure come Sileoni e la FABI più in generale, non sarebbe pensabile, e ogni grande impresa per poter nascere sotto la migliore luce e nella speranza della più alta realizzazione, ha bisogno prima di tutto di sostegno e condivisione, cosa che la FABI ci assicura da anni e anni, e speriamo possa continuare a fare anche in futuro. In chiusura mi sia permesso un cenno più personale, Lando, amico di lunghissima data, a mio. avviso ha la netta capacità di rappresentare un’istituzione in maniera ferma, senza mai cedere al potere superiore, e sempre disposto, come uomo prima che come professionista, a mettersi al servizio dei cittadini e più in generale del sistema economico. E concludo direttamente con le parole del mio amico Lando: «cultura e creatività sono cruciali per la ripartenza, non solo sotto il profilo economico».