di MARIELLA ZADRO –
VITERBO – Una serata calda di mezza estate, ha accolto la Madonna del Carmelo nelle strade del centro storico di Viterbo, con una devozione molto partecipata.
La processione con la statua è stata portata a spalla dai componenti l’Arciconfraternita del Gonfalone e gli Araldi della Madonna del Carmelo, partendo dalla chiesa del Gonfalone in via Cardinal La Fontaine, proseguendo per via Annio, via Cavour, piazza del Plebiscito, via San Lorenzo, per poi rientrare in chiesa.
Il vicario del vescovo don Luigi Fabbri con don Mario Brizi, i sacerdoti, i consiglieri comunali Alessandra Croci e Ugo Poggi, l’avv.Saccarello e alcuni componenti l’ordine Costantiniano, i padri Agostiniani della SS Trinità, una rappresentanza dei carabinieri, molte confraternite cittadine e della provincia, la banda musicale Ferentum di Grotte Santo Stefano e una moleplice componente di cittadini, hanno accompagnato la statua lignea di Maria Santissima, unendosi ai canti e alle preghiere a lei dedicate.
Presenti con i gonfaloni le confraternite e le associazioni di: Oriolo Romano, Barbarano Romano, Villa San Giovanni in Tuscia, Ischia di Castro, Tuscania, Vitorchiano, Bagnaia, San Martino al Cimino, i portatori della Madonna Liberatrice, il SS Sacramento di Viterbo, San Giuseppe e San Crispino.
Al termine della processione, prima che la statua rientrasse in chiesa, don Luigi Fabbri, ha rivolto un saluto ai presenti:
“Un saluto ed un ringraziamento a tutti voi che avete partecipato a questo momento molto intimo, familiare, ma profondo perché abbiamo camminato per le vie della nostra città insieme a Maria, la Madonna. Questo ci dice che dobbiamo avere una consapevolezza chiara nel nostro cuore. Nel cammino della nostra vita, non siamo soli. Ci siamo uniti, in questa preghiera, invocando Maria Santissima chiedendole di accompagnaci lungo il cammino della vita, non sempre facile, facendoci sentire il tuo sostegno. Aiutaci a guardare tutto e tutti, nella prospettiva di Dio”.
La cerimonia della processione, è stata dedicata in ricordo al Confratello Duilio Cutigni e Alberto Casciani e alle famiglie dei ragazzi speciali.