di MARIA ANTONIETTA GERMANO –
VITERBO – A latere di Ombre Festival il Collettivo42 ha, nella Sala Anselmi di via Saffi, uno spazio tutto suo dedicato alla fotografia d’autore.
Ieri, 8 luglio il Collettivo ha presentato un insolito ed enigmatico fotolibro autoprodotto dal titolo ‘La colpa’ (Minibrì Edizioni) di Massimo Mazzoli e Stefania Lasagni, con l’immagine di copertina tratta da “La Fornace dell’Inferno” di Hieronymus Bosch, pittore fiammingo (1453-1516), che già a vederla, inquieta.
Filosofia? Psicoanalisi? Di tutto un po’ è ciò che ha fatto scattare la scelta di mettersi all’opera ai bravissimi autori-fotografi Michele Furci (Noice of Human life, e Michele uscì dalla cavern); Paola Burla (Stati d’animo); Vittorio Faggiani (Memorie); Carlo Panza (Presa di coscienza) di creare immagini oniriche che rappresentassero la ‘colpa’ o il senso di colpa vissuto in ognuno di loro.
Ha introdotto l’incontro Debora Valentini, fotografa ed esperta di pittura, cinema, letteratura e musica. Per la FIAF è redattore della rivista Fotoit e Redattore web, Direttrice del Dipartimento Social (2021-2024) ora Responsabile Social (2024-2027). La relattrice ha posto l’accento su che cosa è la colpa o senso di colpa: “La colpa è un’emozione che mette in guardia dagli eventi,è un continuo riportare il passato nel presente. Spesso si è addolorati da cose che avremmo potuto fare e che per varie vicissitudini non abbiamo fatto. In questi casi l’emozione che si prova, è la colpa. Coloro che sono afflitti dal senso di colpa cronico sono inglobati in uno stato negativo fino a inficiare la propria vita relazionale e sociale.La colpa, se si cronicizza, diventa patologica”.
E poi via con le slide che hanno mostrato sullo schermo le varie opere fotografiche realizzate con maestria, in contesti difficili, ma per questo degne di applausi.